Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933

3 7 4 G U I C H A R D I N , Pemées et porttaits veXza di questa stessa libertà, di n o n stampare n u l l a da v i v o . E a spiegare le differenze d'animo che corsero tra i l M a c h i a v e l l i e i l G u i c c i a r d i n i n o n servono troppo neppure quei tredici anni che corsero nella v i t a dei due, che tutti allegano (anche i l B a i n v i l l e ) , per cui i l G u i c c i a r d i n i avrebbe viste già deluse e fallite (col trionfo degli Imperiali) le speranze nutrite dal Machiavelli. Anche questo importa. M a importa soprattutto che i l G u i c – ciardini era nato intimamente staccato e deluso e tale restava pur n e l l ' a z i o – ne, mentre l'altro era nato e rimaneva appassionato anche nell'ozio. I l G u i c – ciardini fu lo scrittore classico della stessa materia storica di cui i l M a c h i a – velli restò, per tutta la v i t a , scrittore romantico. Somigliando nella mate– ria, nell'animo i due furono diversissimi; e direi a n z i che tanto p i ù si procede nello studio e nell'intelligenza vera del G u i c c i a r d i n i , quanto p i ù se ne distingue e stacca la figura da quella del M a c h i a v e l l i . G i à , a l l ' i n t e l – ligenza ultima degli u o m i n i e delle cose giovano sempre p i ù le differenze che le somiglianze... M o l t e altre cose giuste dice il B a i n v i l l e sul G u i c c i a r d i n i e i l suo tempo, sulla fortuna dello storico, e sulla parte che i l « genio toscano » ebbe nella formazione del carattere degli italiani. I l B a i n v i l l e è poi bravissimo nel sollecitare la curiosità e l'interesse del suo pubblico i n t o r n o al G u i c c i a r – d i n i . Basta vedere quanti n o m i sa citargli v i c i n i : F r a n k l i n e M i s t r a l , R i - varol e R u s k i n , Michelet e C h a m f o r t e M a u r r a s . ( N o n m i pare altrettanto felice i l richiamo a Sancio Pancia per i l « ricordo » guicciardiniano su l'o– rigine dei proverbi. Quello stesso « ricordo » ad a l t r i fece nominare i l V i c o ) . E forse dove dice dell'influenza del G u i c c i a r d i n i sui politici i t a l i a n i moderni, i l B a i n v i l l e allarga troppo i l cerchio : C a v o u r , C r i s p i , R u d i n ì , Salandra... U n cerchio così largo stringe poco. « O n assure que M u s s o – l i n i est un grand lecteur de G u i c h a r d i n , ce qui laisserait supposer q u ' i l le préfère à Machiavel lui-mème. ». P u ò darsi. E forse qualunque p o l i – tico trattò con u o m i n i di Chiesa, i m p a r ò ad apprezzare di p i ù i l G u i c – ciardini. Q u a n t o ai testi scelti e tradotti i n questo volume da Juliette Ber– trand, non si poteva dare ai Francesi u n G u i c c i a r d i n i p i ù adatto e moder– no. ( L a scelta della B . fu certo esemplata da quella bellissima e recente italiana del P r e z z o l i n i ) . x ) Scartate le lunghe n a r r a z i o n i storiche e i d i – scorsi, ridotto (come i l titolo dice) ad alcuni Pensieri e ad alcuni R i t r a t t i , cioè alla parte p i ù intima e artistica della sua opera, questo G u i c c i a r d i n i i n francese finisce per rassomigliare u n po' meno a uno storico e u n po' d i p i ù a un moralista. D o v ' è andato a finire i l G u i c c i a r d i n i dei nostri n o n n i , chiuso dentro i l robone delle sue Storie? Q u i si pensa se mai a un L a Ro- chefoucauld con meno éclat o a un G r a c i a n p i ù bonomo. Niente d i male; non ci dorremo certo noi del ritratto rammodernato. L ' u o m o resta quello. Quest'antologia i n francese e alla francese, procurata da un così autore– vole storico come i l B a i n v i l l e , è a n z i un nuovo segno della m o d e r n i t à o attualità del G u i c c i a r d i n i , che fu scrittore libero e moralista i n tempi difficili e gran lettore nel sempre difficile « libro della discrezione » . P I E T R O P A N C R A Z I . *) L e più belle pagine di Francesco Guicciardini, scelte da Giuseppe P r e z z o l i n i . Treves, Milano, 1 9 3 1 . L . 1 2 .

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