Pègaso - anno V - n. 3 - marzo 1933

L I B R I F R A N C E S C O S A L A T A , Oberdan. — Mondadori, M i l a n o , 1 9 3 2 . L . 1 2 . Sfrondato dell'apparato critico e delle appendici documentarie, i l vo– lume che Francesco Salata p u b b l i c ò nel 1 9 2 4 su Guglielmo Oberdan, si presenta ora in veste p i ù dimessa, ma sostanzialmente quale allora venne alla luce, suscitando interesse v i v o nel pubblico e ottenendo lusinghieri giudizii dalla critica. N o n era una delle consuete biografie a sfondo pa– triottico e sentimentale, tra il romanzesco e lo storico; ma un'opera di polso, largamente documentata, scrupolosamente (oserei dire, meticolosa– mente) corredata di note a illustrazione e riprova dei fatti esposti pur nei p i ù piccoli particolari. L a figura dell'Oberdan era fino a quel momento ancora involta i n una nebbia, che ne alterava la linea. I l sacrificio del giovine triestino, che aveva voluto intenzionalmente gettare i l suo cadavere tra l'Impero d ' A u – stria e l ' I t a l i a , affrontando la morte con la convinzione di compiere « un atto solenne e importante », che avrebbe dato i suoi frutti, era stato rin– negato per necessità politiche dagli stessi governi nostri e trasfigurato, per speculazione settaria, dai partiti estremi. Per gli u n i e per gli altri Oberdan era stato soltanto un ribelle e i l suo nome, con la complicità degli uomini di Stato italiani, che pur sapevano, diventò nel Regno bandiera di m o v i – menti sovversivi. Soltanto tra gli irredenti e i n mezzo alla gioventù stu– diosa, quel nome conservò il suo vero valore di fede e passione nazionale per tutte le città nostre ancora soggette a l l ' A u s t r i a ; e fu p i ù per intuizione e arcano presentimento della verità che per sicura conoscenza, perché tutta l'opera dell'Oberdan, i l movente del suo gesto fatale, i l processo, i l testa– mento politico, i particolari del supplizio, le conseguenze nei rapporti tra l ' I t a l i a e l'Impero austriaco, erano un segreto sepolto nei recessi impene¬ . trabili degli archivi. Solo la guerra, spezzando i vincoli innaturali che, per p i ù di un tren– tennio, avevano tenuta l'Italia avvinta a l l ' A u s t r i a , e distruggendo l'Impero absburgico, poteva permettere ad uno storico di svelare il segreto. I l Salata rintracciò a V i e n n a e a Innsbruck gli atti processuali contro Oberdan e li s t u d i ò ; gli fu dato di esaminare i n A u s t r i a e i n Italia documenti d i – plomatici, atti di polizia e di autorità giudiziarie; scrisse i l libro con serena obiettività, raffrenando quasi i suoi intimi sentimenti d i italiano, lasciando la parola alle fonti, che avevano un'eloquenza p i ù impressionante di qual- 2 4 . — Pègaso.

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