Pègaso - anno IV - n. 10 - ottobre 1932

PARTITA A OARTE. Fn la zia Anita a notare che sarebbe stato gentile invitare con loro almeno una volta, per esempio a giocare alle carte, il figlio• della padrona di casa : da- qua-nd1oera-no lì a villeggia-re li avevano colmati, egli e la madre, di ogni specie di cortesie che non avevano niente a che vedere col pagamento dell'affitto, e i contadini sono contadini, va bene, ma prima di tutto sono uomini come gli altri. - Fare insieme u:qa partita- a carte non costa niente, e ripaga di molte cose. - Quanta democrazia, - disse l'Assunta. Era professoressa-, insegnava- già da tre anni, e aveva molto sviluppato il senso della gerarchia e delle distanze. Ugo fece un gesto di esagerato schifo, per sottolineare quanto c'era di esa– gerato nelle parole della sorella; venendo da-chiunque altro, questo non sarebbe passato senza rimostranze, ma con Ugo nemmeno l'Assunta- trovava convenieD:te reagire: e soprattutto, era- talmente chiaro il nessun effetto di qualunque rimostranza-, che lei se ne sen– tiva fin da principio smontata e sconfitta. Giacomo pensò che i contadini sono famosi gioca-tori di carte e che si sarebbe potuto combinare fra- loro quattro (perché certo anche l'Assunta- ci sarebbe stata-) uno scopone. Dopo cena-, nel corridoio che divideva- in due la casa, si affacciò lui a fare l'invito : - Narciso, ci state a fare il quarto per lo scopone? - E dunque perché no, signor Giacomo ? Con una punta di malignità i tre fratelli non si lasciarono sfug– gire i segni d'ell'imbarazzo d'el giovinotto· mentre entrava nella stanza, e come lo impacciassero le mani quasi che gli si fossero d'un tratto rivelate inutili. E in verità, molto strana-mente, ecco che non si .sentiva a suo agio, benché non potesse darne colpa ai signori~ coi qua-li aveva acquistato da tempo disinvoltura e familiarità; con tutta- naturalezza, anche in loro compagnia era stato com'era, senza preoccuparsi di decidere come doveva essere, ed ecco che adesso gli avveniva di pensarci, finendo col perdere in ciò la sciol-– tezza dei movimenti. - Lì, sedete lì a capotavola-, - disse la- signora Anita cercando– nella credenza il mazzo delle carte ..- Serata calda, eh? BibìiotecaGino Bianco

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