Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

NEL OINQUANTENARIO D'ANTONIO FONTANESI. I 1882-1932. Marco Calderini, pittore e biografo di artisti, nel libro che dopo oltre trent'anni resta ancor oggi la base di qualsiasi studio fonta– nesiano, torna spesso sul tèma della solitudine di Antonio Fonta– nesi 1 ). Solitario nella vita randagia non ostante un gruppo di amici fidi e, più tardi, una piccola schiera di allievi entusiasti; solitario nel lavoro, fra dubbi e incertezze; solitario infine, e quasi sempre frainteso anche se ammirato, nella valutazione dei posteri. Gli inizi a Reggio Emilia (vi era nato il 23 febbraio 1818) dopo gl'insegna– menti di Prospero :Minghetti non hanno importanza decisiva nella formazione del temperamento romantico, né spiccano come eccezio– nale presagio: buon mestiere, mano pronta, intelligenza vivace di un giovane che l'amor patrio austeramente sentito, una spiccata in– clinazione all'avventura e le due prime campagne dell'Indipendenza sping'evano nel 1847 da Reggio a Torino, poi a Genova, a Milano, a Lugano e·finalmente a -Ginevra nel 1850, vero punto di partenza della sua carriera artistica. Ma. anche a Ginevra dove pure raccoglieva quasi subito simpatie, incoraggiamenti, commissioni di lavoro nu– merose (« Il rifugiato politico piacque nella migliore società, alle– stì uno studio decoroso e le signore vi andavano a disegnare, quasi tenendovi circolo. Fu allora alla moda e guadagnava molto>>: te– stimonianza del Ravier), anche a Ginevra trovava egli forse, ditta– tore artistico il Calarne, il suo clima spirituale? Avrebbe potuto diventar ricco, solo che avesse seguitato in quella sua piacevole maniera all'italiana, continua a riferire il Ravier; ma sebbene ap– prezzasse i vantaggi d'una esistenza agiata e libera, e fino agli ultimi anni inutilmente la vaght>ggiasse, non era questo ch'egli cercava. La solitudine di Fonta,nesi («solitudine)), è tre o quattro volte il titolo di suoi quadlri) comincia di qui; e quantunque in lui, come uomo, non esista la minima scoria romantica (che pur sarebbe le– gittimata non foss'altro dal periodo storico in cui la sua attività si svolse) del poeta maledetto nel senso francese, il dramma sentimen– tale dell'individuo coinvolge l'intera sensibilità dell'artista, deter- 1) MARCO CALDERINI, Antonio Fonta,nesi, pittore paesista; 1• ediz., Para via, To– rino, 1901; 2" ediz., Silvestrelli e Cappelletto, Torino, 1925. BibliotécaGino Bianco

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