Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

258 C. Zaghi quali influssi e sviluppatasi durante i mesi della campagna a con– tatto dell'entusiasmo e del patriottismo che infiammava tutte le po– polazioni, dovette agire potentemente, e forse insieme ad altre ra– gioni di carattere sentimentale e più pratico, sull'animo suo, tanto da indurlo a non seguire le truppe francesi nel rimpatrio e ad ar– ruolarsi nell'esercito italiano. Il gesto è importante e significativo se si pensa che da quel momento Virgilio Estival per anni non abbandonò più il suolo italiano e che partecipò con la spada e con la penna a tutti gli avvenimenti della nostra vita politica. Si potrebbe insinuare, osservand'o l'atteggiamento da lui assunto nei riguardi della Francia imperiale dal '66 in poi, che la decisione da lui presa, fu. dettata dalla profonda avversione che nutriva contro l'uomo del 2 Dicembre e per protestare -contro la pa,ce di Villafranca che tanto sgomento e tant'ira sollevò in Italia; ma l'assoluta mancanza di documenti in proposito rendono la cosa assai probatoria ed in– certa. Comunque siano le cose, è certo che la decisione dell'Estiva! non fu improvvisa né avventata, ma fu il risultato d'una evoluzione spirituale assai intensa, come dimostrano l'atteggiamento e l'opera da lui svolta in seguito. Aveva allora ventiquattro anni e conosceva imperfettamente la lingua italiana, come attestano alcune lettere di quegli anni; più avanti si perfezionerà tanto da scriverla e da parlarla con estrema facilità, se non perfettamente; come si approfondirà nella cono– scenza, ora affrettata e caotica, d~lla nostra vita e della nostra realtà. Quale fosse il grado della sua cultura storica e politica in questo tempo, non ci è dato ,saperlo, ma i suoi scritti posteriori ,che risentono profondamente di un incessante lavoro di aJSsimilazione e di coordinamento, dimostrano facilmente ch'egli non dovette e non poté seguire studi regolari e che tutto quello che apprese era frutto di una forte volontà e d'i una intelligenza viva ed agile, ansiosa di apprendere. Nel '60 Virgilio Estival partecipava con le truppe regolari aUa campagna dell'Italia centrale e all'assedio di Gaeta, nel '62 e '63 era nelle Calabrie e nella Sicilia per reprimere il brigantaggio e abbandonava, probabilmente in quel tempo, il servizio militare (forse per liberarsi dalle sevizie, dalle umiliazioni e dal caotko ordinamento dell'esercito, che giudicherà più tardi in un noto articolo), e in Ferrara, dove definitivamente passava a stabilir-si, contraeva matrimonio con Anna Luigia Solimani (11 febbraio 1863) colla quaJe era da tempo in relazione 1 ). ' 1 ) Ofr. le lettere del 6 dicembre 1860 e 24 agosto 1862 dell'Estiva! alla Solimani e la lettera di questa a lui in data di Siracusa 21 [gennaio] 1863. Tanto queste lettere, quanto quelle del Cifani, del Oampanella, di Mazzini e di Quadrio si con– servano nel Museo del Risorgimento di Ferrara. BibliotecaGino Bianco

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