Pègaso - anno IV - n. 9 - settembre 1932

Lettere di Giuseppe Mazzini a Virgilio Estival · 259 Si concludeva per l'Estival un periodo di elaborazione e di assi– milazione e ne incominciava un 'altro di attività più intensa-; si. può anzi dire che con la rinuncia al ,servizio militare egli rompeva i ,ponti che lo legavano alla monarchia e si schierava' definitivamente dlalla parte repubblicana. Sono caratteristiche e interessanti a questo riguardo le lettere che all'Estiva! scrivèva da Aquila l'avvocato Angiolo Cifani e che riflettono tanto profondamente le idee e il pensiero politico del no– stro. Sono lunghe discussioni intorno alle teorie monarchiche e repubblicane, alle tristi condizioni d'Italia, alla inettitudiine, non– curanza e cattiva amministrazione. del Governo, ai pericoli della Francia e dell'Austria, alla decadenza del partito democratico, al « voto universale >>·ealla « carta elettorale», framezzate di studiati consigli, di esempi claissici e dii sproloqui filosofie~ interminabili. Le più delicate e disparate questioni di carattere economico, sociale e amministrativo trovano critici implacabili e non sempre impar– ziali ; e a volte la violenza d'el linguaggio è tale da degenerare in vera scurrilità verso la Monarchia, colpevole di tutti i mali che allora aggravavano l'Italia. In attiva corrispondenza coi maggiori esponenti della d'emocra– zia italiana e animato da una volontà tenace e fremente Virgilio Estival veniva allora elaborando il suo pensiero politico, e l'espe– ( rienza degli uomini e delle cose gli giovava immensamente per pe– netrare e per spiegarsi tanti atteggiamenti e tanti intrighi diplo– matici. Lavoratore instancabile, mentre nel maggio del '65 raccoglieva il materiale per un' opera :filosofica « sul pensiero religioso » che poi non scrisse e incaricaiva l'amico Cifani di procurargli sotto– scrittori in Aquila 1 ), collaborava attivamente al Dovere di Genova, da poco fondato d'a Federico Campanella, Alberto Mario e Antonio Mosto e al quale Mazzini aveva dato il suo appoggio materiale pur dissentendo nelle idee e nei principii e non nascondendosi l'inutilità della sua azione 2 ). Alcune lettere inedite di Federico Campanella c'informano di questa collaborazione, dei lavori dell'Estival, delle questioni che trattava e della simpatia con cui i suoi ,scritti erano accolti: « Il Dovere, -così il 1° aprile del '65 gli scriveva da Genova in- 1) Lettera di Cifani ad Estival, da AqUlila, 7 giugno 1865. 2) « Non abbiamo collaboratori, - così il 9 febbraio del '64 scriveva Maz– zìni al Campanella. - ll giornale sarà di scredito, più ch'altro, al Partito. Io sono male in salute. E d'altra parte non collaborerei in un mosaico d'opinioni diverse. Non siamo uniti nel core; e un giornale cosi non può andare .... Non voglio solidarietà con opinioni cbe eredo errate, è che non consuonano alle necessita. d'azioni attuali. Ma pensate bene. [l giornale andrà inevitabilmente male ll (G: MAz– ZATINTI, Lettere ài G. Mazzvni a F. OamparielZa, in « Rivista d'Italia ll, anno VHI, vol. I, 1905, pp. 1042-43). BibliotecaGino Bianco

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