Pègaso - anno IV - n. 4 - aprile 1932

· V oifango Go8the -fantile alla piò tarda età, le saccocce piene di pietruzze raccolte sulle vie di campagna per inesausta passione petrografica e come simbolo di attenzione mentale incessante. Esercitare_ il suo estro di poeta in galanterie di stile orientale a gara con Marianna von Willemer i e pocht anni dopo cavarsi dall'anima le elegie divine per prendere·cop.gedo da Ulricà von Levetzow e dall'amore per sempre. Si, l'azione. Ma i residui di tutta quella tenerezza, di tutto quel dolore, di tutta quell'ipersensibilità, delle quali egli depositava il segreto in tante sue creature ? · ·La psicologia di questo poeta confesso ed esplicito al di là d'ogni altro ha anch'essa le sue pieghe. · Dopo la morte, per tutto un secolo, sopra ogni cosa, si vid'e in lui. il .poeta di Faust. Nella grande lin()a ideale che s'inarca sopra le due parti della' composizione, compendiando, pensiero azione e sogno, tutto il dramma dell'umano destino, il secolo decimonono riconobbe veramente il suo poema-tipo. Buoni o cattivi, non si scris– sero più poemi se non d'idee, filosofici, faustiani, come 'in altri tempi poemi eroici, sacri e. cavallereschi. La grandiosità dell'ar- . chitettura intellettuale. parve perfino superiore alle bellezze poetiche dell' òp~ra. · ·· Faust è necessario alla grandezza artistica di Goethe; sinte– tizza in tratti immaginosi il conflitto umano che egli intuì, la va– ,stità e varietà del mondo che egli portò dentro di sé e cercò allar– gare fino alla morte. E nondimeno esso sembra oggi rientrare nel– l'insieme dell'opera goethiana, con gli stessi pregi e con anche mag– giori disuguaglianze, già notate dai contemporanei. Tutta l'opera goethiana. è conq11ista d'ella vita, sotto tu~te le forme; nel Faust .·essa vede e canta il suo anelito. · Goethe incominciava il poema eome-,-unà visione libera e medie– valesca di vita universa, assecondando uno spirito che egli suppo– neva ·shakespeariano; poi sempre. più daya all'opera una struttura monumentale. Ne faceva il proprio monumento. - Questo ho vo– luto, questo sono stato dentro di me, - diceva, proiettando a un tràtto, idealizzata, nell'universo, una vita della quale egli aveva poetato tante volte agli .uomini il .racconto terreno. SrLvio BFJNCO. · BibH6tecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy