Pègaso - anno IV - n. 1 - gennaio 1932

I OORRISPONDENTI DEL OARDUOOI. Una buona ·notizia: il carteggio che pervenne a Giosuè Carducci, e che conservasi in Bologna nella Casa del Poeta, è ormai tutto ordinato, ~ollocato, descritto. Diciamolo subito, una nuova grande e caratteristica fonte per conoscere lo spirito dei tempi e 1e condizioni delle lettere nella seconda metà del secolo XIX in Italia, è ormai divenuta consultabile. A tutti? Mai più: È noto c,h-ele lettere sono documenti per loro na– tura segreti e che la pubblicazione di esse trova dappertutto delle limi– tazioni determinate o dalla volontà degli scriventi o dalle remore del pos,sessore o da doveri speciali rli naturale riguardo verso i cosiddetti terzi, che potrebbero talvolta non fare la migliore delle figure .... Ma l'importante è che tutte le lettere, di qualsiasi corrispondente o anno, siano immediatamente ritrovabili e si possan leggere da coloro che hanno ottenuto la concessione dal Comune di Bologna, a cui la Biblioteca ca11ducciana e 13, Casa stessa del poeta appartengono. Il -carteggio ric,evuto dal Carducci, che diremo brevemente per in– tendere-i il carteggio carducciano, ha delle dimensioni ed estensioni che stordiscono. I corrispondenti infatti sono novemila e le lettere superano le trentamila. Ognuno può facilmente pensare, da queste cifre, quanto in,daginoso ,sia_stato il lavoro dj_ ordinamento; sopratutto quando si pensi che il carteggio ha una estensione di oltre mezzo secolo, dal 1850 al 1906, e proviene da strati -diversissimi di persone, di ogni luogo d'Italia,· di quasi tutte le nazioni d'.Ji}uropa. È vero che il Carducci stesso, fin dop_ol' '80, riunì entro «camicie>> le lettere dei vari corrispondenti; ma un tai costume fu abbandonato proprio quando la corrispondenza s'accresceva vieppiù e cominciava a divenire enorme. È anche vero che l'amorosa cura di altri, specialmente dell'amato genero del Poeta, il ,cavalier Gnaccarini, aveva pensato a rac– cogliere in mazzi sotto le diverse lettere dell'alfabeto, la corrispondenza cbe più tardi venne; ma molta ne era rimasta fuori o col tempo era an– data confusa con altre carte: di guisa che, nonostante questi aiuti, bisognò, per poter giungere ad un "lavoro organico, ricominciare da capo. E cosi si fece. Tutto il materiale è ora raccolto in 130 grossi cartoni, con l'ordine e il decoro necessari. Per ogni nome v'è una « camicia )) 1 ed entro ad essa le lettere distribuite in ordine cronologico e numerate progressivamente : la descrizione poi è raccolta in un inventario di tre_ grossi volumi. Chi pensa alla parte grande che ebbe, nella storia letteraria e poli– tica della seconda- metà del secolo XIX, il Ca~ducci, bersaglio di rampogne Biblioteca Gino Bianco

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