Pègaso - anno III - n. 12 - dicembre 1931

Villa Beatrice 721 'cosa e i~ babbo esitava a conc_edergliela: Alla finè, la b.i.mba staccò_ il braccino, saltò, battè le mani e spalancò lo sportello della vo– liera. Forse perché i due eran rimasti troppo davanti allo sportello, , nessuno degli uccellini dètte segno d'essersi accorto dello spor·– tello aperto. Barberina col babbo fecero due passi addietro) si ti– raron da parte. Dopo un certo tempo, uno degli uccellini si fece alla soglia della voliera: guardò indeciso, irrequieto; saltellò lungo l'aper– tura. Un altro, poi un terzo. L'ultimo venuto spiccò netto il volo e si posò su un ramo délla mimosa. n ramo oscillò, l'uccello rivolò ·via, questa volta fin sopra un albero di quelli del parco. Altri voli, ora, dalla voliera, sulla mimosa, sopra il ." prospetto ", sopra le statue : uno svolazzìo dentro la voliera e dintorno, e strida e gor– gheggi e battiti d'ala e frulli. A coppie, ora., via; e dal parco era una partecipazione evidente all'avvenimento.... · _ Beatrice seguiva con gli occhi quei primi assaggi di libertà, trepidi in alcuni, sùbito folli in altri, in altri quasi accorati; guar– dava alcuni rimasti nella voliera insieme alle tortore: tornava a seguire i voli dei più tripudianti, il volo di quello che, appena li– bratosi un attimo sulla vetticella d'un frassino, era scoccato verso l'azzurro, nel cielo. Eìla lo cercava: un punto, appena un ·punto. Restò incantata a fissare codesto punto che saliva sempre, sa– liva sempre. E intanto sentiva anche in sé l'anima che si liberava, si solle– vava : quel volo che ella seguiva sempre più in alto nel cielo era quasi lo stesso salire dell'anima sua. Né questo portava un distacco dai dùe esseri cari, l'uno accanto all'altro giù nel giardino: essa li sentiva, anzi, ora farsi più. vivi dentro di sé : così suoi, così sé da formare ormai una cosa sola_con l'anima sua. E aveva l'impressione, proprio, di questo salire dell'anima nello spazio ove tutto è luce, dove la vita è tutta in un respiro divino. Questo respiro! Ed ella aprì i polmoni, aspirando, per accoglierlo tutto. Una morsa alla gola. Capì. Alzò le braccia, annaspò con le mani, fece l'atto di dilaniarsi il petto : istip.tivamente. Ma dentro : «Eccomi!)) fu la parola ultima della sua' coscienza terrena: suggello di questa, apertura d'un'altra. BRUNO CICOGNANI. Ottobre 1927 - Maggio 1931. 46. - r•toaso.

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