Pègaso - anno III - n. 9 - settembre 1931

. ' '\ DA VECCHI TACCUINI. Oggi i miei pensieri sono arguti come i tralci biondi delle viti sinuose fra gli ulivi sulla collina bagnata di sole autunnale. Un'iro– nia dolce mi fa ammiccare cogli occhi, come una miopia vezzosa. Scorgo le piccole cause ridicole di fatti che ieri m'han dato emo– zioni gravi. E so anche da dove proviene questa lievità stamane del mio spirito, non la dico, sorrido, guardo i gialli tralci che sanno anch'essi perché stanno così lucidi nell'aria chiara, voluttuosa– mente lucidi prima che il vento li spogli. Imparare dalla vita! E ce lo ripetiamo ad ogni svolta, e ogni volta ci crediamo! Mentre in realtà nessun insegnamento vale, e nulla si ripete identico, e non c'è che una cosa uguale nel tempo, il nostro sguardo quando dalla vita si solleva verso il fondo cielo, in un suadimento d'oblio. Tutti abbiamo un volto migliore del nostro apparente. iMa que– sta coscienza non deve toglierci la volontà di migliorare anche il volto d'ogni giorno .... Sincerità! Ma se io mi conficco le dita nei capelli, e serro le pal– pebre respingendo le lagrime, e mentre tutta la mia passione mi ùrla di g·ettarmi a terra e di dimenarmi come una dannata, mi alzo invece, mi protendo nella notte verso il vento, verso la serena luce lunare, e riapro gli occhi sul fiume, e poi torno presso la lampada e mi costringo all'attenzione per un lavoro aspro e freddo, sono sincera? Che cosa tradisco, a che cosa ubbidisco? .... La bimba che somiglia a quella ch'io ero. ,Sulla fronte ro– tonda e ampia i ca,pelli folti e forti, castano-dorati; gràndi occhi or sorridenti e or pensosi ; piccoli piedi agili, :flessibile corpicciuolo, voce instancabile. Mio padre dice ch'io ero così, che c'era in me, dai tre ai sei anni, questa vitalità meravigliosa, questa effervescente fantasia, questa brama d'ascoltar fole e d'inventarne, questo pre– potente costante esercizio di seduzione e di conquista per mezzo della parola .... Io ! E la piccola ama alla follia i fiori. Stamane è entrata in un orto qua accanto, ché aveva il cancello aperto, ha colto tranquilla un BibliotecaG no Bianco

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