Pègaso - anno II - n. 9 - settembre 1930

Sulla critica e la tecnica deU'arte 299 a lung,o sieno state lette soltainto oome pitografì.e. Comunque, l'ac– cesso a questi studi è meno ingombro di spine e divieti che nolil, · per esempio, lo studio d('l cinese e del cofto. Di qui 11aaffluenza degli .stranieri. E aid essa conoorr eran1I10 ce rto amc he altre ragi0 1I1i: di moda, di oommercio. Sairebbe fmttam.to iinutile nasoo.nder.si che gli stranieri, ,portando i,n queste ricerche, con l'intelligenza e la dottrina: l'rubbondainza dei mezzi e l'organizzazione, ham1I10 ottenuto risultati •pei quaJli dobbiamo onestamente c01ngratularci. Ma, specie nel raffinarsi delle ricerche .stesse, l'appartenere ad altra tradiziooe etnie.a, a,d altra storia, se illOIIl varrà come impedì - mento, non sarà d'aiuto. Le cap,adtà d'intuizio,ne sono ililnume– revoli. ,Ma, usciti @Ile prime fusi, di inventario e OOIDJParazione, crescerà ainche l'esigenza di facoltà noo acquisibili, faooltà Illative. - Perché, infine, oome notò proprio ·uno stramiero, 11'0ff.ner, il tratto decisivo, in problemi d'ruttribuzione e questioni d'estetioa, IIlOIIl è dato dagli elementi sperimentaJ.i, ma da qualoo.s'altro. E IIlOlll può avel'si dubbio che le probabilità sieno per chi, al ,gusto e alla sciooza, ·aggiunga quanto ·all'ingegno proviene daJlla eredità etnica e .storica. Se •già non mi fossi troppo diffuso, ,potrei mo.strare che proprio irn ciò è da ricercarsi H vizio di certe affermazioni ·ed ipo– tesi, pur pregevoli, di critici forestieri. Voglio ililvece ooncludere che, 1I1ella•parità d'ogni altra co1I1di– zi01I1e (parità la quale è nell'ordine del possibile), tutte le promesse sono per i nostri studiosi.. Nelle affinità etniche, nei legami di stirpe, di civiltà, di religione; e, in certo modo, lllella propria qualità di figli, essi posson trovare guida e lumi, che la storia della nostra pittura, la storia d'una delle 1I1ostremassime glorie, ne abbia sicuro ililcremento. EMILIO OlllCCHI. BibliotecaGino Bianco

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