Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

206 B. Sanminiatelli . Cesarino in vacanza di venire egli stesso dopo alcuni gioroi di vacanza, a riprenderlo. Non aveva danari per toroare a casa. Ohied'erli alla zia sarebbe stato uillo scandalo. Non poteva più resistere. Si sarebbe ammalato nella notte, no111 avrebbe potuto dormire una notte di più i111 qr 1 1~lla vina. Quella villa aveva una seconda illatura. Si sarebbe sveg iato con gli oc.chi sbarrati. E, sopra, la- dentatura della Pina la quale si sporgeva su lui ,tutta stazzonata. E una cartina di neurastolo che si avamzava, tenuta da due ma111i rasseg,natè ed esperte, insieme a queste parole : - Sei il mio cucco, il mio tesoro, ·il mio bambi1110, prendim'i, prendimi pure, son tutta tua.... · Vide sulla tavola alcuni pezzi d'argenteria. Li conosceva tutti la zia Berenice ? Sembrava cosi estranea a ogni oosa che, forse, non sapeva lllemmeno quel che aveva in casa sua. Se ne sarebbe accorta se 111e fosse mancato uno, per esempio quello li dietro, 111ell'ombra, che a levarlo non avrebbe guastato llliente? Forse quel pezzo, ad averlo cavato fuori timidamente e ad averlo offerto_per metà pr~zzo, per un terzo del prezzo, forse quel pezzo gli avrebbe procurato il , bigli<·ttc per il ritorno. · Ma qualoosa come una valvola si apri un momento a dar aria al suo c<>rvello ·come qua111do si aprono gli orecchi, scendendo da grande altPzza. Considerò l'assurdità della cosa, e si buttò su u111a poltro111a, spossato. Lo illlvase quella freddezza ragionante del giQroo prima, quando t•ornò con Pina dal giardino. Pensò : - ,Giacché dovrò 3Jll· cora rimaner qui in vac3Jllza, p-ro:fittiamo pure della vacamza. È un'occasione unica. Non mi capiterà più mai. Se ci rinunzio, forse poi me ne pento. In fondo, è uilla cosa buffa. A pranzo si parlò della pinacoteca: - iMi pare, - sentenziò lo zio con una certa burbanza -- che questo nipotilllo faccia un po' :ta corte alla nostra Pma ! - È strizzò un occhio. Ma, in fondo a quel lepore, era geloso dei successi del nipot;~. Ogni tanto gli tornava l'ùzzolo di gioventù. , - Hai sempre voglia di scherzare, - disse mogia la ~ia Be– renice. Pina abbassò la testa. Ma Cesarino illon se ·ne fece •né in qua né in là. Con sguardo sicuro brav,ò la tavolata, come se si sentisse il capo della buffa famiglia. BINO .SANMINIATEJLLI. BibliotecaGino Bianco

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