Pègaso - anno II - n. 8 - agosto 1930

RICORDI DI JOYOE. - Abbastam.za mutato, Joyce, - mi dice mia moglie, che ha vi– sitato di recente lo scrittore e la sua signora a Parigi: - È ringio– vainito, e s'è fatto in tutto 'u111 uomo elegante, Nella sua casa regna, come sempre, la musica: la sigmorina danza, e s'è anche presentata al pubblico; "il giovane figlio esercita la sua voce baritonale; tutta la famiglia è sempre pronta a seguire nell'ulila e nell'altra città , le peregrinazio1I1i di U1I1 illustre artista polacco, che Joyce ammira sopra ogni altro cruntante. Per amor dei contrari, anche il dialetto triesti1110ha in quella ·casa tutti gli onori : è la, lingua abituale della famiglia. (Irlandesi la signora e il marito; i due figliuoli nati e cresciuti a Trieste). Parlano tutti il 111ostrodialetto oon la vo– luttà di eonservargli la rudezza dell'accento locale. Bizzarra cosa, quel signorile appartamento parigino tutto pieno della parlata dei quartieri popolari di Trieste. Aver dimenticato l'ilildirizzo di Joyce e dover trovare l'uomo, è una disgrazia,. Le oelebrità forestiere non so1110 conosciute da molti, a Pa-rigi. Trovai tuttavia, in una delle li– brerie principali, l'uomo ehe sapeva l'indirizzo. « Non è dovere della nostra professione il saperlo ; è una mia erudizione del tutto pers,o·- 1I1a-le )), egli ci tenne a chia-rirmi con un particolare sussiego. E così mi fu dato vedere Joyce nel suo nuovo aspetto d' elegam.zae di ritorno alla giovinezza; ma anche, purtroppo, tanto aggravato agli oochi da non vederci più a scrivere, da dover dettare ogni cosa. Sette volte, dagli anni di Zurig,o in poi, quegli occhi sono stati operati senza alcun sensibile miglioramento, ed ora si sta per intraprendere un trattamento decisivo, dal quale si spera molto. Inta1I1to, a tutte le ore, in tutte le stanze, ci sono ammiratori e discepoli del maestro, giovani inglesi, che leggono per lui, ra,ccolgono il suo dletta-to fanno per lui martellare le macchine da scrivere. Il lavoro di J,oyce'illlvade letteralmente tutta la casa. Quel suo nuovo ktvoro che prenderà sette ~ni <lel~a SlJa vit_a, oome Ulysses·, e del quale sono state pubblicate m Am~r1~a la prima e qua:che cosa dell'ultima parte: i capitoli _ centrali rimangono tuttora m gestazione. All'infermità degli occhi . egli no:n permette p.i vincerlo; ne domina bravamente l'amarezza,· appare solo un r:o' astra~to. e lonta,no, nella sua parlantina sempr~ arguta e sarcastica. Egh ricorda ad uno ad uno i tanti triestini ai BibliotecaGino Bianco

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