Pègaso - anno II - n. 7 - luglio 1930

I LIBRI. -BERNARDINO BARBADOR0} Le fi;nanze della repubblica fiorentina. - Ols<bhki, Firenze, 1929. L. 100. Nel 1862 usciva a Firenze il primo di una serie· di volumi sulla scienza e l'arte di Stato d~sunte dagli Atti ufficiali della repubblica di Firenze e dei Medici. La pubblicazione era stata preordinata e de– cretata dal Governo provvisorio toscano, che nei suoi maggiori e più significativi esponenti si può dire avesse connaturata la tendenza allo storicismo e implicitamente al principio che le riforme del presente non potessero discostarsi dalla cognizione degli esperimenti passati. Del vasto disegno, la cui esecuzione era stata affidata a Giuseppe Ca– nestrini, non giunse in porto che quel pri;mo volume, il quale si li– mitava a trattare, incompiutamente, anche gli ordinamenti finanziari della repubblica. Difetto capitale del saggio, - non più che saggio po– teva co.nsiderarsi il tentativo, - la pretesa di voler fissare in una rigida linea sistematica una finanza mutevolissima, astraendo dall'azione che su di essa .esercitarono gli avvenimenti politici. Poche leggi fondamen– tali bastano al Canestrini per definire gli istituti e stabilirne in forma assoluta il carattere e il valore. . La finanza fiorentina meritava perciò uno studio diligente. Lo meritava non solo per l'interesse dell'argomento in sé, già esauriente– mente trattato per altri comuni, quali Genova (Sieveking) e Venezia (Besta, Cessi, Luzzatto); ma anche per l'importanza di esso rispetto alla storia italiana, se si riflette che Firenze, dalle origini al formarsi del Principato, raggiunge in tutte le. sue vicende, - conquista del– l'autonomia, lotta tra le classi,. politica di espansione, - una plenezza di svolgimento senza deviazioni o arresti, da poter essere considerato il Comune tipico per eccellenza. Se vogliamo ricorrere ad una frase trita, possiamo dire che il volume del Barbadoro colma una lacuna. Esso non investe tutta la storia della finanza .fiorentina. Cròno– logicamente si chiude col provvedimento della istituzione del Monte subito dopo la signoria del Duca d'Atene;_~ quanto alla materia, com- . prende l'imposta diretta e il debito pubblico. Sono rimaste fuori per ora le imposte indirette, ma gli istituti trattati costituiscono le ba.si essenziali della struttura economica del Comune. / BibliotecaGino Bianco

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