Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

PRIMA VERA LOMBARDA. « Per Sam Mattia, Primavera è alla via. Festa ldeill'aria, che s'aipire i1Iloolori 1nuovi e sospesi, non ancor s:cesi in tel"l'a a far p.ri – mavera: divino preseintimento di ,c,os,emo1Jlie vaghe che sa.r ann?, Festa del primo malildorlo, che ha pèrdut-0 il suo rigido e fer,oce, . portamdo sulla cima 1lill desio di :ro,selline fresche come :fiaiti d'Oréaide. A vederlo così vivente, torno a, legge.re la favoJla del No– vellino• dov'è la .sua storia e il ,suo mito: - Qui oo lilta come Nàrciso ililnamorò d:ell'omhra, sua, e fu mutato in nobiliissimo mandoil'lo molto verde e molJto bene stante, e ·fu ed è il pr1mo albero che prima fa :fio,ree rinnovella Amore. - O aliltica rpurità delle pMole ! )). Queste crighe e commento ho ,ritrovati io, •sottoscritto, in un mio vecchio séfogliiazzoriempiuto giorno IJ)er giocrno, quand'ero g±ovame, per divert:iimeinto di me: La data, ,sotto, è infatti molto amtioa, e lon– tamo è il pa,ese ohe mi dettò l'impressio1I1e. Perché quando vlien Pirimavera, a me che son pure Uill lorr:nioo,rdo . appassionaito, della mia terra (lo ,sa il cielo il bene che le voglio) non mi riesce, .se non a stento, ,di pensarla come ulila oosa .di qui; dico di questa mi 1 a «_Ba;ssra))che è, ailla fine, la vera Long,oba:rrdia. Certa– mente si caccia runche ,qui, essendo ella per natura invadente; né, d'ailtra parte, è ,possibile eliminàrla diaJ.la litur;gia delle srtagioni, per quel ritmo sapientissimo di gradmazioni e di verecondi passa,g,gi che natura vuol 1salvairein ogni sua cosa. Ma in Lombardia elll,anon ci ,stia come in casa sua; né lia gent·e, a1 ,suo arrivo, si .soomo<fu.a riceverla oon .riti S1peciali o con fèste, ccxme costumano altrove; e poche, io penso, son le persone che si fanno ,sull'uscio a veder•la ar– rivare. I famosi maggi non ,sono certo llill'i,stituziolile lombarda. So d'rucunie terre d'Italia dove, al suo giunger-e, la .genite stra,ppa un al,berello oon le gemrrie fai booca e lo pèmt,a in giro in ordi1Ilaito corteo, oon 1suoni e balli e ,ci,gmi più bella allegria. Sotto cieli ove pendono nruv,olenuove e seinza peso, anche i vinco11idel yivere paion più lenti e V3igihi,soiolti da ogni iIIllPe,gno.l1I1Romagma, rud esempio, usam.o i •gioviani :fida;nzrutiinghi 1 rliamdare di vermene 111Jovelle fillle– s-tre e le cas e delle l oTo fanciulle; e ,s'io torno _illlquesti giorni di" ma.r210 '.nella va1la.ta . del Savio e lungo il Rubicone, fra Mo1I1-tooovo e il Castel di Sorrivo li (super rivulwm!) o sotto certe stradle di Ber- BibliotecaGino Bianco

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