Pègaso - anno II - n. 5 - maggio 1930

\___. ______ L_a_m_e_ss_a_u_l_ti_m_a _ _ _ ____ 5_9_3 l'alba me li colora pi.ano piano, monti case e fratte di spini impol– v,erate, e la carrozza incontra ogni tainto i bovi che tirano il bar– roccio piooo di sacchi colmi, perché mi par tutto così bello e piango tanto? .... - Giova;nni ! dove sei 00n la testa? è l'elevazioiile ! Mia madre si inquieta ed ha ragione. Eppure, dopo un minuto, la testa mi si svaga an0ora, cammina, vola .... 1 ,Andremo quest'aniilo al podere ? Fucili ferma il barroccio al portoncino, di prima mat– tina; ci ha mess•o tanta paglia fresca sopra il fondo, e ci si sta così booe accoc0olati contro la sponda, dove c'è dipinto il brigainte Mu– solino che spara e la Madonna di Loreto tra le nubi e « Antonio Proietti fece)) e« Augusta Ohiaravelli •padroiila del carro)) ____ I bovi scacciano le mosche 00:n [,a coda, i fi,occhi ro.s,siattacooti alle corna dondolaino di qua e di là, la ruota ogni tanto stritola un ciottolo m1nuto .. __ridono tutti, la mamma, la nonna, persino nostro padre, che è sempre malin0onico, sopra pensiero ____ Si va, si va: la Piain- tata, Sain Martino del Piano, dove son stato a balia e mi davaino da mangiare la pappl;!, nella lavella) insieme al cane ____ il Ponte degli Alberi e poi il Rio, su, su, su ... _ finché si arriva. Si passa il fosso e c'è una macchia rada e lì si comincia a dire : « è terra nostra)) : poi si trovaino le viti, gli ulivi, il grainoturco. ___tutto nostro ? •è possibile ? ,Ma sì, che ci viene incontro la Marianna e ci sorridè : « .Sor padroncino ! )).___ Ecco l'aia, ecco i :pagliai, la casa,, il cane che scodinzola e che abbaia : non conosci il tuo padrone ? Si scende, si 0orre, si cercano le more e le ginestre ; la nonna è a visitar le ·stalle, «papà)) discute col fattore. ___Vien l'ora_ di pra,nzo in un momento: la bella tovaglia, •odorosa ,di spigo, stesa all'ombra, i piatti di maccheroni gialli d'ovo e rossi di pomodori a pezzi, i pic– cioni ai forno, la crescia) il vino puro anche pei ragazzi, ché l'ac- qua è calda e torbida e fa male. __ - Ma Giovanni ! non ti fai il segno della croce ? - Ha ragione, mammà. Se Dio vole! è finita anche ia messa ultima : non me n'ero ac– corto, Dio perdonerà; poi era buona anche quella cantata. Via, via, via ... _ il 0orso è quasi vuoto, facciamo presto! la Nuc– cia dovrebbe aver buttati giù i quadrelli, che in un bollore son cotti, e il pollo certo ha finito di rosolare, 00n quel po' po' di fa. scine .... Oamminando nel sole, chiudo gli occhi, e, per far ,prima, anticipo nel pensiero la preghiera che dirò fra due minuti, ritto in piedi d'avanti alla scodella fumante: - Signore, benedite tutti noi e questo cibo che siamo per prendere dalla grazia vostra. Grov ANNI BUCCL 38. - Pioaso. BibliotecaGino Bianco

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