l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

l'ordine civile XHI Tra gli strumenti di informazione (e tutti •assolvono le tre funzioni considerate sopra) abbiamo anzitutto i giornali. Solo fino ad un e.erto punto possiamo accettare quanto _diceva Kafka a proposito di essi ( che non hanno senso perchè pre– sèntano gli avvenimenti' del mondo pietra su pietra, lord~ra r, su lordura e quindi non colgo-no affatto -- secondo· Kafka -:-- il senso degli avvenimenti). In.fatti, se la stampa ,presenta gli a•vvenimenti a,pparentemente staccati l'uno dal,l'alt:m, è pur vero che alla lunga si nota un senso : il bisogno di fornire periodicamente artificiosi idoli di carta che risponda,no a matrici fisse, affatto nebulose. Il gradino primo, che da Kant in poi manca, biso,gna pur ricostruirlo, •se si vuole conservare l'equili,brio leibnziano·: 1 questo gra·diòo non è più Dio, ma i vari uomini-Dio : i divi del .cinema, i cantanti, i caleiatori, le pri,ncipesse in amore. Il giuoco è. fatto, il vuoto colmato, il primo gradino ricost'ruito. Si' può tornare a dire che tutto va bene nel mi-gliore dJ.i mondi. Con lii. differenza - se .si vuole, notevole - che Dio era fine a se stesso, etel"no; ,per– fetto; invece gli uomini-1Dio sc,no accidenti mutevoli della sostanza, contingenti a-d un particolare modo di essere, e quin- di continuamente logorabili· e rinnovabili; ed a sostanza è assurto il sistema (liberale o marxista), cioè: Staro, olasse, massa. Questo vale per liberalismo e marxismo in egual mi- . sura, al divismo del primo corrisp·onde il culto de1la perso– nalità del' secondo. Se si vuòle, in ciò è contenuta una con~ traddizione, infatti i nuovi dei ricostruiti come ,primo •gr.adino •apparente, ìn realtà divengono strumenti dei ,rispettivi sist~i. Quali strumenti di informazione, ai .gio,rn;.li s~guono 11m– mediatamente i lihri. Essi favoriscono in un .certo senso la formazione di idee e considerazioni ,personali ( sebbene si tratti di formazione guidata e abilmente determinata). Cine– ma, radio, televisione - invece - •forniscono il prodotto già finito, senza 'il fastidio - da parte del'inviduo utente - di dovere elaborare personali ( seppur guidate e determinate) considerazioni supplementari. Con cinema, radio, televisio, ne, << c'è tutto lì >1. :E' .IJuesta probabilmente la causa della fortuna crescente di questi ultimi stru:me.nti di informazione. Non a caso, infatti, foda •motrice dèi mezzi di informazione ( in un ,periodo di co.~promesso) è il sottoprodotto· dell'h1- telligenza : furbizia, mista a. presunzione e mediocrità. Alla lunga - contrariamente a quanto avvie~e iin:. un sistema pog– giato su basi di giustizia, nel' quale sapienza o soltanto pru– denza trasferiscono le ragioni eterne dall'individuo a,d esso sistema - in collettività rette su basi di compromesso l'indi- •viduo tende all'assopimento, al -torpore. E questa volta le nuove (pseudo) ragioni ·eterne si trasferi.scono inesorabilmente in direzione opposta: dal sistema all'individuo.. • XIV Ora vorremmo so,Jie.rmarci su alcune tecniche attuate dagli strumenti di informazione. . Primo a,ssioma dei. cosiddetti informatori è il seguente: il cane che morde l'uomo non ,fa notizia; si ha notizia se è l'uomo a mord,ere ir cane. Da,l che si d-ovrebbe d-e•durre che ali informatori ricerchino la notizia .non solo inedita, ma " pure che sia relativa ad -avvenimento infrequente. Parrehbe che - ad esempio il giornalismo -·- non _debba essere cro,n,a– ca, ma selezione .di avvenimenti originali. ,Però, se_ diamo uno sguardo a volo d'uccello alle perle da (( uomo che morde il. cane », notiamo· una sequela di fatti hanali. Ad esempio: si dà gran risalto agli amori di una ,dozzina di ,perso,na,lità • ' bi io ecaginobianco •pag. 9 ( quelle via via di moda), sottolin~ando suggesti~amente· par~ ticolari insi"nificanti, con resoconti da. mozzare 11 fiato, quasi che dallo s~iluppo di cod•esti amori deb1a dipendere il desti– no di un continente, di un·a nazione, 'di una -città o almeno - che· so - di un solo lettore. Ed invece dagli amori della dozzina di personalità spesso non dipende neppure il de&tino delle medesime. Però i' quotidiani, specie quelli della sera,, escono con titoli sempre più grossi. Ora - chie,diamo dov'è l~uomò che morde il cane? forse che - per ipotesi - Anita Ekberw. quando « ama » ha due t·este? Si fa da ~oi grande uso di memoriali, dai quali apprendia– mo ...:..._ per citare una recente perla - che la « ,sposa d'l~a– lia » 1960 eletta ad Ancona, nientemeno, (< lotta con la vita dall'età di quattro anni» (11 Giorno, 24 ott. 1960). Il _cro– nista ha ormai perduto il senso del ridicolo e mira .solta~to a sopravvanzare il collega nella notizia (< sensazionaJe », mir~ - se ci è consentito il termine - soltanto a masturbare 1 sentimenti della massa. Benvenuti quindi i v•ermi che ,da qualche tempo si ritrovano in alcuni prodotti (hann~ sosti– tuito il buon v•ecchio mostro• di Loclmess). Qualcuno e stato rinvenuto nel latte, qualcuno nelle sigarette, e fin qui nu1la da eccepire quanto a notizi~. Prevedia?1-o ~- però -:--: che pre.sto qualche zelante crom,sta stend-era ampi~ serv1z10 su vermi rionvenuti in « qualçosa di nuovo >J, magari dentro una biciélètta. · Aristotele ( non Jo stagirita, ma il più famoso Onassis) è oggi di casa nel haò-aaliaio di ,coanizioni -di milioni di ,per– sone. Ha sostituito 1: Jo. ricco eh~ un tempo o,gni famiglia annoverava. vero o inventato. Per noi tutto ciò •deriva dal bisogno deÌl'uomo-massa di avere tutto in serie: n~n sol– tanto frigorifero, abito e app,rtamento ne·l .fa~a:n:steno: ma pure sofferenze ( oh, la povera Soraya), compiacl!Ill_ent~ (la vittoria· di Modugno al festival era meritata), •erotJ.,s1?1 (-la- diva), lutti (Mario Riva), liti giudiziarie (le vedove ~1 :Cop– pi), p~ccati (l,e bigamie, gli adultèri, la lussuria), ·deht_tI (la rapina di via Osoppo, i vari delitti con movente sessuale). Ecco: tutti siamo utenti potenziali ,di queste, ·ddizie, e ·ire siamo utenti perchè il sistema ci fornisce il ,prodotto, bei;J. confezionato, eguale per tutti. Fin qui; però, ,può attribuirsi agli _informato~i u~i pà·rte_ di· malafede ed una di idiozi_a (sebbene loro s1 difenda.no dicendo d'essere costretti .a fornire tale merce, po:ichè di questa·merce si avanza richiesta). Le cose cambiano per aJlffe tecniche, nelle quali la malafede è totale, ta:nto da a,ssoor,h're del tutto ( e non è fatica li,eve) !'idio~ia. ~ongo un e_seimJ-O, II aiorno se·i:ruente alla mo1·te d1 Mano Riva un sett1ma.fJile " " - ' l • I milanese -- l'« ABC ll di Baldacci -- usci co seguente tJ.to o: di chi la colpa della morte di Mnio Riva? E' intieressante _ ricostruire il ragionamento èihe deve aver fatto l'este~sore_: Riva è morto, ali altri giornali anzitutto ne daranno notJ.– zia, noi invece ;altiamo nn gradinò è· solletichiamo un altr~ sentimento dei lettori; nòn più• il•..dolore· (com.e fanno ,gli altri), .ma il risentiment~ -ed il ,desiderio di frovare un -capro espiatorio;· quindi: dàlli all'untore. : • • 'Altra tecnica dove la malafede è totale, a .scapito d-el– l'idiozia: nel titolo ( a c:aratteri enormi) si dà per certo un fatto che nel èor,po dell'art'i'colo è dato per probabile. Potremmo proseguire·, ma crediamo •sufficienti gli ·esempi riportati. • Vogliàmo soltanto ricordare. che non s~ h~ ~risi di s~ar– rimento dei iialori a cansa degli strumenti di informazione. Piuttosto si hanno gli attuali metodi informativi a causa· del– la crisi di smarrimento dell'idea.

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