l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

bt La Spagna La penisola iherica è- stata il bastione occidentale del– l'Europa contro la civiltà e le.invasioni provenienti dall'Afri– ca. Già sin dall'Europa romana, le ,sorti della guerra punica e con questo di tutto il mondo occidentale, si decisero ,molto più in Spagna che a Zama. Nè d,eve pen~arsi che il caso di Sagunto fosse isolato in questo pae·se·,_perchè, a parte i colpi di mercenari. iberici arruolati dai cartaginesi, in genere le popolazioni locali resero durissima la vita ai punici e si opposero tenacemente alla lor.o penetrazione verso l'interno. Da queste rivalità trassero non poco_ vantag,gio i romani che alla fine riuscirono a sopraffare i cartaginesi. Le popolazioni iheriche entrarono così per la prima volt~ nella storia deH'oc– cidente, come fattore decisivo favorendo in ultima anali-si la vittoria romana. In se!!;uito le fiere· e valorose tribù non si piega,rono al dominio di Homa se non dopo lunghe e duris– sime lotte, ma da allora all'ideale tribale, se ne sostituì un altro che marcò profondamente lo spirito di queste. genti~ che si ,può dire senza paura d'errore -che oggi lo spagnolo è molto più << romano » dell'italiano. L'ideale di Roma pene– trò -così profondamente nell'anima di questo popolo, la devo– zione fu così granàe ed il valore così brillante che hen sette furono gli imperatori d'origine spagnuola. La devozione della Spagna a Roma ilata da quei lontani secoli. Come da Roma aveva accetta·to la lingua e le leggi, così accettò anche la reli– gione. •Così la Spagna aggiunse un altro ideale, che lenta– mente sostituì il precedente come motivo di fedeltà a Roma. Un i-deale che dovrà costituire la gloria maggiore di questo ,popolo tanto singolare ed interessante fra quelli europei. In che differisce nel suo più profondo l'anima spagnola da quella degli altri popoli europei? Si può· parlar,e veramente di .sino golarità o di estraneità rispetto alla società europea? Nonostante che gli attuali abitanti ddla penisola iberica parlino nella ·quasi totalità una lingua neolatina e pertanto appartenente al grup,po della parlata in-do-europeo, .fatte salve influenze celtiche, romane e germaniche, gli iberici -e i liguri di cui discendono -gli odierni spagnuoli non erano popoli d'origine ariana. -Così fin dalle epoche più remote, non sem: hr-ano ,dimostrare quelle qualità organizzative e quelle ten– •denze, tipicamente occidentali, a modificare l'ambiente ester– no per sfruttare le risorse della natura -e per rendere -la vita più agevole all'uomo. Così ad esempio .benchè il suolo fosse ricco di metalli, non si ha notizia che i popoli locali si dedi– cassero ad attività meccaniche -ed· in particolare non posse– dettero mai ad esempio quelle magnifiche armi -che inv,ece i Celti sapevano così ben costruire. Non avevano tenden:z;e a raggrupparsi in leghe n·azionali o r.egionali in forma para– ,gonabile a quella ·che per es. in 1 Gallia seppe stringere attor– :no a sé Vercingetorige. Ciò che li caratterizza,v·a era però u:no straordinario valore guerriero unito ad un tenace spirito di opposizione à tutto ciò che venisse dall'esterno. Furono per primi i ,cartaginesi a farne le spese -ed i romani, fatto unico nella loro storia, d_urarono un secolo per piegare le tribù iberiche. Nei secoli seguenti tutti i p_opoli o tutti gli eserciti che misero piede sul su'olo iberico, si scontrarono sempre in una •résisteiiza così accanita e così spietata, d-a con– cludersi sempre con la sconfitta degli invasori: questo accad– de agli arabi ed in epoca più recente ai francesi. La storia della Spagna moderna prende inizio con la Secolare lotta sosten.uta -dalle popolazioni cristiane del Nord del paese contro i musulmani turchi. Se la lunga pa.Òe roma– na aveva assopito un po•co 'iri ·questo popolo i suoi antic·hi -ca– ratteri, ;questi si risvegliarono ben presto, quando il pericolo l'Europa di - Paolo Possenti on toccò solo gli ultimi lembi an-~ora indipendenti delle loro terre ma giunse a porre in forse la sopravvivenza della ede cristiana. Lo spirito religioso spagnolo che "tanta parte ovrà avere nella storia d'Europa presenta caratteri interes- 1 anti per molti aspetti. Nonostante che a molti sia sembrato 4i riscontrare un chiaro parallelo .cori lo spirito islamico dal quale la Spagna sarebbe stata profondamente inflemata, il rp:otivo intimo della religiosità •spagnola si discosta di parec– dhio sia dalla religiosità araba che. da quell-e orientali in Jenere. Sia per gli nabi che _per gli ebrei, tanto ,per citare ; gru_rpi. o:1"ientali_~aggiori, _ lo spirit~ relig~oso discend•e d~ una mtuiz10ne m1stlca, nella quale ,s1 manifesta la volonta i i Dio alla quale o non -ci si può in alcun modo sottrarsi islamismo) o anche se ciè. è possibile, seguono· delle gravis- 1me p~nizio-ni (ebraismo). La religiosità dell'orientale è sta– a stoncamente sempr-e profonda ·e la presenza di Dio è un 1 atto immanente nella vita dell'uomo e ne regola tutte. le 'ue attività. . . Il Dio ~ sempre un Dio cele~te, che. in~om?e_ da immens~ 9ieh azzurri o muove la perfezrnne dei hmj:ndi firmamenti •itellati, di Palestina, d1Ar.abia e di tutte quelle regioni calde asciutte. l\fa il faLto veramente decisivo ·è che questo Dio , sempre il Dio della legge, signore d-el cido e della terra. IDa questo ultimo aspetto consegue il legalismo religioso degli brei e l'abbandono in Dio dei musulmani. La religiosità spagnuola fu sempre molto lontana da am– edue queste posizioni. E benchè il ,cristianesimo stesso abbia ottolineato particolarmente la rivelazione come. legge data a Dio agli uomini, l'-idea cristiana -i.n Spagna maturò come o-bile fedeltà ad un ideale supremo, che dà certezza alla ita terrena e prepara la salvezza e il premio per la vita ultra– errena. L'aspetto ideale, quasi necessario -e logico per dare 1 enso al viv-ere terreno, si accentua forsè ancor più a causa fella lunga lotta contro gli arabi, anche per il confondersi ~rogressivo fra ideale -cristiano e quello patriottico. Si univa osì nell'animo spagnolo -l'antico sentimento di fedeltà alla , atria e di incrollabile oppos1z10ne allo straniero, con la onvinzione di lottare per la Verità. La funzione dei due elementi Ju così completa, che senza uesto non si comprenderebbe la durezza con cui venn~ro epr-esse tutte le forme di eterodossia religiosa. La coscienza. !azionale con~iderava l'eresia e fellonia_ come una ·st_essacosa .. ~l secolare s_vtlup,po delle lotte fra mon e spagnuoli, portava alt1·esì ad avvicinare e ad assimilare le virtù guerriere e quelle {eligiose. Da questo spirito nacque la figura del santo nazio- ale spagnolo: Santiago, ,Matamarns, secondo l'attribuzione radizionale data all'apostolo ci fratello l> di Gesù. Il culto per 1 santo nacique tanto, come è stato detto. da qualcuno, per pporre alla e< fede bellica » dei musulmani un'altra fede ellica, che gli iberici non avevano bisogno d1 esultarsi col remio del'le glorie ,celesti ottenuto attraverso la morte • in uerra, ma piuttosto come simbolo ideale di singolari v-irtù– eligiose· e guerriere, di uomo senza macc'bia e senza ·paura .. U·'n Cid celeste insomma. E' tutto considerato un ideale caval-– leresc·o di tipo occidentale, ma che nasce e si sviluppa ~n fa?l•~·ra _t~tt.a singolar_e perchè ~~ fusione fra n_iotiv_o _reli~ios~ ~ t:nv1le "e 1n-comparab1lmente pm completa. D1 tah ,1deah, di ale morale ·civile si fa eco con la èoscienzà del tempo allorchè~ resa Granada, le guerre con i mori volgono al termine ; in r,umerose fonti dell'epoca si legge allora sovente la ·sorpren- ente preoccupazione .che la pace possa -causare non tanto 'indebolimento delle virtù guerriere della gioventù sp~gnola,

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