l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

b L'ecumenicità Una- spinta evolutiva in direzione di un sempre mag– giore _frazionamento caratterizza l'ordinamento politico della società odierna. All'jnterno degli stati, le autonomi,e, che. vòrrehbero essere ccamministrative )>, rivelano fa.talment·e la loro natura politica. Mentre, in seno alla organizzazi_one mondiale, l'au– mento vertiginoso ·del urnmero degli stati autonomi si avvia a determinare una situazione artificiosa e squili:brata, e tale da minarne alla base ogD!-ipossibilità di efficienza:. Nelle sue ragioni profonde, di ordine ideologico; questa tendenza di-sgl'le• gatrice appare connaturata e conseguenziale aUa mo,derna .filosofia politica. Chè il naturalismo liberisti,co, che alimenta il moto di cc·rivoluzione Jl' permanente, tende di per .sè alla divisioX:e e a1la dispersione, costituendo la dissoluzione del– l'ordine e il trio-ufo del caos la sua condizione:-limitè. Attributo essenziak di un ordine civilie cristiano è la sua validità universale e quindi la sua tendenza a,d espan– dersi ed universalizzarsi. Alla cccattolicità » della religione corrisponde, su un_ piano -distinto ma collegato, la 1 ecume– nicità -dell'ordine civile. L'idea -dell'impero universale appa– re, sotto questo aspetto, non già un capriccio- ambizioso -di condottieri ma una esigenza intrinseca e giusta del divenhe storico, poichè esprime in concreto l'aspirazione, propria dello spirito di carità, a partecipare a tutta la ,comunità umana la ccgiustizia >>-cllel « Regno » che ne costituisce la meta ed il modello. • • L'avvento del Redentore che costituisce il punto cen– trale -della storia umana, si realizza proprio in pr-esenza di una situazione storica, quale lo -stabilirsi dell'impero uni– ,nersale di Roma, che raippresenta la fa.s-e ,culminante del1a storia antica come quella che vedeva lo stabilirsi di un ordine universale. Da quel punto la storia ricomincia il suo cam– mino su un fondamento più sicuro e ormai manifesto. Lo sfacelo dell'impero romano, ad opera cli una on~ata di nuovi popoli, veniva a realizzare storicament,e la ,distruzione del– l'ordine antico pre.cristiano, per permettere la sua ricostru– zione sui fondamenti della verità rivelata. Fin dagli inizi di questa seconda epo·ca. della storia, la r:ealizzazione uni– Yersale di Roma :i:imane. l'esempio, •quasi la prefigura,zione della storia cristiana; -es•empio che alimenta in seguito una nostalgia struggente dell'impero perduto. I diversi tentativi di restauraziòne imperiale che esso ispira nel medio ·evò si revelano prematuri e caduchi, forse perchè la strada della evoluzione del mondo verso l'ordine universale -era desti.nata ad -essere ancora lunga, e ad esaurire tutte -1esue fasi di svi– luppo. Forse da quella iniziale che parte dal ,crollo delPinì– perÒ romano come da una seconda Bahel-e ed ·è caratterizzata dai ccpopoli »; e ,da quella successiva, caratterizzata -dalle ((nazioni », e che semhra destinata a concludersi, ci si· sta o·ra -avviando verso la fase dell'impero universale. L'idea· imperiale rimane comunque viva e .fermentante attraverso i .secoli; la necessità dei ccdue soli >)che mostrino ·agli. uomini (e l'una e l'altra strada >l, porta alia disputa sui due poteri e alla sua definizione da parte di S. Gregorio VII, e resta l'ideale costante nel pensiero politico cristiano pro– prio _fino al diffondersi dell'errore « •moderno• >i. Ed è pro,prio nel rinnegare questa n,e.cessità che l'ordi– namento politico moderno mostra la sua contraddizione. Poi• chè mèntre rifiuta· e condanna tutta la evoluzione storica che ha determinato l'attuale situazione, assu.me poi questa ·situazione come valida i-n assoluto. La composizione della . famiglia umana nella sua attuale struttura. di « popoli >ie -di . '« stati » non è stata costituita <( ab aeterno » ma si è formata da un susseguirsi .di fatti storici .determinanti -e contingenti. ·oi ,più, essa è continuamente in divenire. Un popolo come formazione chiusa ha un suo significato solo ·se riferito a un preciso momento -della storia. E un (< diritto » assoluto non può -essere riconosciuto a una entità che è soltanto rela– tiva. L'« indipendenza » dei popoli -è costantemente subordi- ,n dell'ordine ·civile di Antonio De Sanctis . nata e posta in discussione d-al moto stesso di una storia che non- è fine a se stessa, ma segna _il cammino ascensionale· de,1- l'umanità verso la sua meta finale. Su questo cammino i popoli e gli stati passano e si trasformano, e nascono e muoion9, e si rinhovano •attraverso ùn travaglio che, a causa della condi– zione umanà corrotta dal peccat 1 0 originale, çomporta il do– lore e la sofferenza, e la guerra-·e ogni altr9 genere di priva– zioni di bene. Il problema del m"ale nel mondo sarà risolto solo alla ·fine dei tempi."E nessunà utopia razionalistica riu-– s.cirà ad evitarlo negandolo. _L'umanitarismo quietistico che pretende di poter con– servare in eterno una situazione storica contingente e mute– vole e di poterla « godere » iindefinitame.nte si rivela sempre come una fragile illusione. Chè la nostra vita stessa, oltre che il -nostro ,e benessere », sono •soggetti al deterioramento e alla morte ben al di là-della nostra volontii.; poiehè di nessuno « status » di bene materiale possiamo, essere inte– ramente padroni dato che, in fondo, non ne siamo gli arte– fici in senso assoluto. Il ccpaci-fismo » si dimostra sempre -dominato da uno « spirito » di conservazione e mosso in ultima analisi ,da un egoismo materialistico. E l'immobilismo, la para,lisi della sto– ria sarebbero la sua conseguenza. Ma sono· soltanto la -sua illusion,e. Poichè l'egoismo genera una spinta frazionatrice e dissolvitrice che coi_nvolge anche quell'« ordine » che esso mirava a conservare. La carità naturale è in fondo la molla che muove l'uma– nità nel suo cammino travagliato, nelle sue lotte e nelle stie conquiste. E' una spinta ,che non può ,essere rinnegata per il fatto che nella condizione umana, essa è co-stretta ad attuar– si in forma di lotia dolorosa. Ogni progresso di (< civilizza– zione », ogni tentativo di instaurare nel .mondo una ccgiusti– zia l> meno imperfetta da ·chiunque esso sia compiuto, dovrà r•ealizzarsi sempre attraversò la sofferenza perchè sempre troverà opposizioni e combattimento. La giustizia che pretende di instauràrsi in maniera spon– timea ccnella libertà » è nient'altro che una formula ipocrita che copre il trionfo del particolarismo egoistico. E la « libe– ra indipendenza >i cons·eguibile senza la conquista dolorosa è uno stato di fatto irreale che nasconde una nuova, più velata ma non meno effettiva, dipendenza. E ia lotta dolorosa ma necessaria • per il conseguimento di ogni meta umana ha difatti accompagnato l'uomo in tutta la sua storia, e purtrop– po sempre l'accompagnerà. E Dio ste.sso nell'a,pportarei la Sua grazia rispetta la natura umana, pur nel -suo stato deca– duto, e si è. spesso degnato di ispirare e guidare - oltre i condottieri del popolo ebreo' - anche i santi ed i guerrieri dell'-epoca cristiana. E non già solo nelle ccCrociate » in dife– sa » della Fede ma proprio fin nelle loro battaglie particola~i di ccpopoli>> ·e di ccnazioni >>. ·Com'è appunto il caso di Santa •Giovanna d'Arco. Del resto, i meizi e -i modi con cui si com– pie la storia non -contengono in sè Pelemento di un giudizio morale. Chè la moralità o immoralità di una azione ,si rifo– 'risce all\c animus » del soggetto operante. E sémpre a'P'paiono riconoscibili i segni che distinguono la lotta determinata ,dalla carità, da quella che trova nell'-egoismo la sua vera sorg-ente. Allo spirito di giustizia e di generosità dell'una, fa risc_o.ntro, nell'altra, lo spirito di vendetta e la crudeltà. E opera costrut– tiva, -di civilizzazione, è. l'una; mentre l'altra -è distruttiva e· degeneratrice. La nostra civiltà politica -contemporanea misconosce la universalità dell'ordine poichè ha rinnegato la validità « cat– tolica'» della religione rivelata. E, rinnegando il valore reli– gioso della vita umana, ha, preteso di assegnare ad essa una ragion d'essere autonoma -e di individuarne lo scopo nel suo godimento. Ed è questa la ragione che le impedisce il tendere alla realizzazione dell'ordine univers•ale. E di riconoscere del– l'cc impero )) la validità storica attestata. E la fecondità civi– lizzatric-e.

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