l’ordine civile - anno II - n. 22 - 15 novembre 1960

p11g. 2 veramente i carristi nell'alternativa della frattura. Era appunto quello che avevamo previsto due --mesi fa. St} l' on. Nenni otterrà le giunte di centro sinistra attraverso una trattativa nazionale diretta od. indiretta, • àvrà costretto la DC a scegliere e la crisi di governo sarà questione di ore. Ma se la D_Cnega la trattativa nazio– nale all'on. Nenni e questi_ le nega- allora il "caso per casp" e si rifiuta· ad ogni collaborazione locale, allora tutte le Giunte difficili vengono risolte a destra, l' on. Sa– ragat è costretto ad un brusco risveglio e ad un ritorno . . in eruzione ... La mossa abile delCon. Nenni che si affretta mette in difficoltà il governo, la DC ed il PSDI. Proprio perché un po' dep~nnato dalle elezioni, l'on. Nenni ha maggior peso politico. Curiosa democra– zia dove un partito ha tanto più peso quanto meno voti prende ( si pensi al caso limite del PRI) ! Come reagiranno le forze di centro, che hanno ot– tenuto la maggioranza assoluta nel paese ed hanno vi– sto nel voto un ribadimento ed una conferma della mag– gioranza di governo? Terranno conto del fatto che il voto del 6 novembre ha sconfessato l'apertura a sinistra, negando al PSI un successo e "punendo" la DC dove, come a Firenze, la via dell'apertura a sinistra era stata in partenza con/ ermata dai democristiani, mentre ha premiato in Sicilia e a Roma e altrove il netto impegno antisocialcomunista del partito di governo? ( cioè che la variante locale della politica centrale è andata a bene– ficio della DC dove era espressione di un netto orienta- • mento in una forma di centro o di destra, e contro la DC ne~ caso opposto?). Tra breve l'elettor.ato vedrà attonito' I' on. Moro, e l'on. Saragat e l' on. Nenni "!ntrare nella stagione del/P. .... 'lnovre, e torrenti di astratte e vacue parol~ scender, a rendere confuso ciò che è invece così chiaro. Allora si vedrà che hà ragione il presidente' Fanfani nel dire che _ l'on. Moro ha vinto in luglio fo sua battaglia: ma si vedrà anche che questo è potuto avvenire sconfiggendo ogni indicazione elettorale e rivelando il. carattere men– dace del presente sistema che si chiama democrazia e altro non è che l'oligarchia di un gruppo di cinici e di mediocri. • li risultato di questa politica è l'avanzata crescentP del marxismo : del marxismo piiL logico e conseguente sul piano elettorale : del marxismo più tattico sul piano ' tattico e consigliare; del marxismo più dissimulato su ibliotecaginobianco l'ordine civilè quello governativo. L'unità ideologica iniziale di PCI, · PSI e PSDI si sta rivelando sul piano politico:· e di que– sto ·coloro che hanno la maggiore responsabilità della politica cattolica non prendono e;ura, non rispondono al– l'attacco con la difesa· ma con il I com promesso cedevole. Anche noi vediamo un collegamento tra i fatti di luglio ed i fatti di novembre. I fatti di luglio, mostrando la reazione negativa dei partiti 1 di centro all'unica. po– litica voluta dalla maggioranza dell'elettorato italiano, e cioè alla maggioranza di lotta al socialcomunismo, • espressa dall'on. Tambròni, hanno rivelato in.nunzi al-· l'elettoratò la duplicità dei quattro partiti, l'inesistenza del loro antisocialcomunismo e la verbalità del loro an– ticomunismo. L'on. Tambroni si è trovatoi così ad imperso~are la crisi del sistema politico in cui viviamo, a valere da rive– latore oggettivo della grande men!zogna dei partiti di cen- ' tro: per questo nei suoi confrontf si è espress? un'ondata di larga simpatia ed attesa nel 1~aese, nella melior pars del nostro Stato che noi pienamente condividiamo. . I 7 E che ci sia un elettorato ca.ttolico che rifinta ormai di lasciarsi ingannare dall'imbroglio centrista, ci pare di– mostrato dal grande numero di I schede bianche che ci sono state in queste elezioni. Il ministro degli Interni non ha ancora comunicato questi dati, ma il fatto che le perdite democristiane e monarchiche non sono compensa~e dall',aumento dei par– titi di centro, pur tenendo conto della diminuita parte– cipazione elettorale rispetto al '58, fa pensare che le schede bianche· abbiano raggiumo un numero stra01:– dinariamente ele.vato. Conoscianfo la cifra di Genova: 15.000. .! Sono elettori che hano vol;ito dimostrare con f er– mezza la loro riprovazione alla politica del doppio- gioco e non hanno al tempo stesso voluto confondersi nè con il MSI nè con il PDI: cioè un elettorato cosciente, cattolico e moderno. i Il loro atteggiamento è quello di una minoranza qualificata e la sua esemplarità va vista solo in questo ·senso : ma è anche l'indice del fatto che una politica ostile alle tradizioni cristiane ed avversa agli interessi nazionali non può contare sulla passiva acquiescenza del po polo, _ital~no. I , L io tr,,umphe dell' on. Sara.gat non puo essere che un momento effi~ro nella storia civile di un grande paese, che ha sempre saputo superare i suoi momenti oscuri.

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