l’ordine civile - anno II - n. 14 - 15 luglio 1960

bi zloiì~ 'éssà' 'perdé -ogni i margine :di' libet– tii e la 'libertà· si ritlu~e n. ec-ess'à:rianì~– fo -al momeri.fo ;o.eWfmperlézione oppu~ re vale a'ppuiltò ·solo come·· niàte'ria; CO· me oggetto della direiion.e scientifica: • •• 'Là po-litica è cori.dotta a~éli'essa -nel– l'ambito della t~cnocrazia. • Negare il mondo delle \rerità univer– sali, ·che sono valori per le azioni ·del– l'uomo, significa negare la libertà del 0 l'Ùomo e quindi la stessa 'creatività pra– tica dell'azione politica. Si 'Va con 1 questo ass~rto così olti-e che il senso stesso di una qualificazione dottrinale ( cristiana, còmu;nista, socia– lista, ecc.) ,perde senso per principio. Vale solo come mito. Il significato classico di cultura ;,, • compatibile con una tale accezione di politica solo nei termini di una rigorosa separazione. Ogni penetrazione « cultu– rale -» nel quadro della « scienza di or– ganizzazione » varrebbe come corru– zione. La contraddizione tra tutti i -termini della posizione ,politi-ca· ,della {< Hase » ( d·al mantenimento d·el riferimento cat– tolico in po.Litica nel •ter.mine « cartto1.ici– democ,ratici » sino alfa valorizziàz.ioiie del termine sociailisl'a) con quest:ia ddi– nizione è tale, che, essa è concepibile più come un,a formula ,di fa~ilità che come_ un 'V'ero e 1-.igo:roso,gi1J1dizio. Ma questo si,gnifica che la È·ase _hon fonda le sue tesi politiche su ;alcun ,discors-o uni:versale, ma strumentalizz~ i d,iscorsi universali ad esse. Del resto lo si vede dal carattere su– p~rficialmente ambivalente di tutte le sue formule, in cui l'immagine impre– cisa sostituisce il concetto. La « distin, zione » non significa «' distacco »; l'azio– ne politica è sempre ccdipendente da una •posizione culturale » ma ,questa non può essere •«portata innanzi da una po– sizione politica ». Ma come non può « portarla innanzi » se ne dipende, il che significa che non si può accettare la posizione politica ·senza accettare im– plicitamente anche quella cuturale? E cosa significa contrapporre i « ter– mini ideologici » a « termini di liber~ là »? In che senso « borghese » • cc cri– stiano » « socialista » sono termini « ideologici » e « dèmocraiico >> non lo è? Forse che non si da una giustifica– zione dottrinale del regime demoèratico per rispetto a quello censitario o a quello propriainente monarcqico? _E co~a significa· dire che ess,i basisti non possono cadere· cC nella riduzionf della politica a puro metodo >> perchè èssi ne sono cc _maturamente consape– voli»? Se, improvvisamente cc la riduzione della ,politica a ,metodo » diventa un pericolo che garanzie può dare il fatto che la si sostenga a ragion veduta? Sono imperlezioni di discorso che ri– velano la superficialità e l'ambivalenza con cui si trattano i pro-blemi dottri– nali. In realtà tutto serve a giustificare il fatto che la Base rifiuta un discorso dottrinale. Gli estensori della rÌ•sposta - - 'C·R-EDITO ROMAGNOLO • Fondazione 1896 Società per Azioni 65° - Eserciz'io Ca-pitale sociale versato L. 1.000.000.000 Riserva L. 469 .571 .835 SEDE SOCIALE E DIREZIONE CENTRALE IN BOLOGNA Vi·a Zamboni n. 20 - Telefoni n. 229.876 - 236.134 SEDE DI BOLOGNA: Via Oberdan, ,9 ( Per le operazioni a! pubb!i.co) Tel. 238:361 (centralino) BANCA REGIONALE 151 DIPENDENZE 2 Ricevitorie e Casse Provinciali ( Forlì e Ravenna) 42 Esattorie e Tesorerie Com~nali OPERAZIONI SU CESSIONE QUINTO STIPENDIO CAMBIO VALUTE ESTERE Benestare per l'Esportazione e l'Importazione TUTTE LE OPERAZIONI ED I SERVIZI DI BANCA Depositi e capitali amministrati L. 70 miliardi ASSEGNI CIRCOLARI DELLA BANCA _emessi nel 1959 L. 100 miliardi Gli assegni circolari del Credito Romagnolo sono pagabili a vista e gratuitamente in tutta Italia non hanno soddisfatto Ja redazione, ma solo negato il problema: Essi hann;o escluso il rvalore da ogni qualificazione dottrinale della politica. Della compa– tibilità di tale negazione con il Cattoli– cesimo e della coerenza di •tale ini~sio- , ne con la autodefinizione di cattolici dr mocratici, non .;i sono occu•pati. Inte– gralismo e trasformismo sono problemi che non hanno senso, posta la riduzio– ne della politica a scienza dell'organiz– zazione. 2. La .seconda domanda della I'eda– zione chiede cc •come si è ènudata, dal– l'i,deologi,a integralist•a l'attua,le posizio– ne Laica e ,se essa sia una posiztione che possa trovare consensi diffusi nel mon- do cattolico ita.Jiano del futuro » al di fuori di cc isole ben delimitate ( Milano, Venezia, Avellino) ». Secondo i dirigenti della ·« Base » sia il PP. che fa DC rappresenterebbero es– si stessi quésta posizione laica, in _an– titesi all'Opera dei congressi, che espri– merebbe quello integralista. In realtà le cose stanno ben diver,sa– samente e •qualunque interloeutore lai– co potrebbe ricordarlo ai basisti. La enucleazione di un ,movimento politico che riunisce. i cattolici in quanto tali ·non può esistere, in diritto ed in fatto,· che per atto della Gerarchia. Benedetto XV ed il cardinale Gaspar– n (so,prattutto il primo) ebbero, nel-la

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