l’ordine civile - anno II - n. 14 - 15 luglio 1960

pag. IO IV. La fallimentare soluzione di Pilato ci è di insegna– mento e di monito. Prescindiamo da Caifa, da Giuda, da Ero'– de e dalla stessa defezione ,di Pietro e di tutti gli altri Apo– stoli nella notte. di Passione, perché adesso, come all'alba di quel mattino, che fu il ,più tragi,co mattino della Storia uni– versale, •è l'ora di Pilato, cioè ·del laiéato, quindi .dell'ordine civile. Ed è il laicato ·cattolico innanzitutto che ,deve ritro– vare se stesso assurgendo a quei 'Posti di comando che l'ordi– ne civile esige, confeiimandosi in ,quelli che già possiede, guar– dando non sol'? ai problemi nazionali· o europei, ma a tutto il mondo, secondo la parola nuova di Papa Giovanni, XXIII nella sua decisiva enciclica sulle Missioni ( Princeps Pasto– rum, 29 nov. 1959). E' l'ora ,del laicato in genere, perché la Storia, che nella sua natura è innanzitutto dell'uomo, chiama gli uomini tutti a fare la Storia senza più quelle divisioni dovute a immatu– rità sociale per ,cui gli antichi ebbero la schiavitù, il medio-_ evo la servitù della gleba, il mondo moderno il proletariato. Ma è l'ora in modo speciale del laicato cattoli,co, perché sènza grazia non c'è integrità e armonia di natura, e ciò ·che realmente fa •priruci'Pale difetto all'ora attuale è l'aperta pro– fessione di fede accompagnata dalla applicazione decisa della dottrina •cattolica, basata sul Credo nel Vangelo e nella Rive– lazione orale trasmessa nella Chiesa cattolica che il Papa go•verna come Vicario di Cristo. V. Rimane il problema di individuare il punto storica– mente valido per innestare l'ordine civile all'ordine divino, come oggi ,è richiesto dai vari popoli e si· prospetta nei vari mo.di possibili; ma riconoscere il •prohlema- nei suoi veri ter– mini essenziali. significa già averlo risolto a metà, mentre • negarlo con la viltà e la grettezza di Pilato, e con tutte le eresie e le :forme ,di pa,ganesimo che da •quella deholezza deri– vano, significa precludersi ogni soluzione, nonostante le mille illusioni ri,correnti. Il modello della soluzione per i tempi moderni c'•è: è il governo civile proposto da Savonarola all'alba di questi nostri tempi e che sul genio di Roma, di Venezia e ,di Firenze, • mediante la sovrastruttura architettoni•ca -- e 'non poco par– tenopea - di S. Tommaso d'Aquino, innalza le insegne di Gesù Cristo Re. Il pu.nto di -partenza di Savonarola è visibil- l'ordine civil,e mente l'elo-gio dei Romani fatto da Simone Maccabeo : ccCon tutto questo, nessuno portava diadema, né vestiva di porpora per grandeg,giare ( ...). E ogn•i anno conferivano- la loro magi– stratura, a uno solo, affinché governi tutto il loro stato, e tutti obbediscano a uno solo, e non c'-è invidia né gelosia tra di loro » ( I Macc. VIII, 14). Poi il capo IV de_l Libro I del « Regime dei Principi)) di S. Tommaso d'Aquino, ,dove San Tommaso riconosce con Sallustio cd'incredihile sviluppo del– la città ·di RQma una volta conquistata la libertà e trasfor– mato il re,gime monarchico ·in aristocratico ». Poi la Somma Teologica, laddove S. Tommaso d'Aquino stabilisce che il governo migliore· è quello misto: cioé l'ordine civile che ha un capo, un'aristociiazia e il controllo -democratico di tutto il popolo che sia ben degno di questo nome (S. T. I, II, q. 105, a. 1). Infine la dottrina della regalità di Cristo dedotta dai concetti tomisti del primato ,di Cristo, come ,capo di tutti gli eletti, causa della loro predestinazione e santificazione,' si,c– ché sull'ordine civile ,di Savonarola, ,per nulla teocratico o medioevale o clericale nel senso fazioso attribuito a questi termini •dal Jaicismo anticristiano liberale o socialista, risplen– de il Cristo Re, emerso tutto insanguinato sull'albero maestro della Croce, tra i flutti tempestosi di questo mondo incivile, invano alla ricerca di un ordine qualsiasi senza di Lui. Inutile ·girare al largo da questo bersaglio di contradi– zione: oiimai tutte le soluzioni ,discordanti furono tentate e tutte hanno portato alla guerra e alla rivoluzione o vi hanno messo degli argini di soli sacchi di sabbia. Il governo civile di Savonarola, :semplice traduzione, ma in termini di genia– lissima intuizione storica, dei principii di S. Tommaso d'Aqui– no, è fondato sul lavoro e sulla democrazia: ma un lavoro che onori 'Dio e una democrazia ·che sorga dai principii mi– gliori che ogni uomo ha nel cuore, onde può definirsi la repubblica ,dell'aristocrazia dell'uomo che lavora. Una repub_– biica che ha come fattore secondario l'avere un re a suo capo o un presidente con o senz•a -parlamento, perché al di so•pra di tutto è la regola di ,Cristo, il quale è il solo vero Capo, misura di ogni altra Autorità e facoltà dell'uomo, il Re dei re -è il Signore di tutti i dominanti, per il quale ogni laico cattoli,co deve essere pronto a ,dare la vit-a, poiché Egli la diede per ognuno e per tutti, patendo sotto Ponzio Pilato. • • • ••••""";;,;;;;;;;g;;;m;m m Iii\ i::mm~ii~ li liot cag lamarca nazi~~~~:~~r:~z:~: ..-..!ili~~~ \\!I~ MECCANICA_ VERGHERA GAL·LARATE ....................... --.·.·: :::::::::::::::::: .-,,-;:~:::::::::; .... .:::::::::::::::::::::::::::::::::::t::::::::: .... ::::::::::::::::::a:::::::::::::::::::::::::::::::::::; .... ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::; .... ~A:::::::·::::::,.;::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::o ... 28 CAMPIONATI DELMONDO ~l SERVIZIO DELLA •PRODUZIONE DI SERIE

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