l’ordine civile - anno II - n. 12 - 15 giugno 1960

pag. 22 goglio intellettuale. La sua nota più ve– ra è in fondo la delusione cocente, e amaramente assaporata, di vedere il suo ideale { un egalitarismo rqzionalista sul quale pretendeva di innestare un insi– stente cristianesimo astratto) risolversi in manifestazioni di terrorismo e di san– guinarietà, e di vedere l'immaginato ca– rattere di crociata quasi religiosa della "rivoluzione popqlare" svanire in una accentuata aridità di sentimenti e in un ottundimento totale delle coscienze. Resta comun·que, al di la delle posi– zioni particolari, e pur ridotta in pro– porzioni più ristrette di quelle in cui Garosci le propone ( e ciò per l'impor– tanza che hanno avuto, nel suo determi– narsi, i motivi contingenti; e che non va sottovalutata) una diversità quantita– tiva e qualitativa di fiorÌtura letteraria nei due- campi ideologici che si troval/-o di fronte in Spagna; come pure rimane incontestabile la mancanza di una nuo– va tradizione culturale nella Spagna franchista. Le crisi, le trasformazioni, i rinnova– menti della coscienza di un popolo si determinano prima nella vita, e poi nel– la cu.ltura, e si con:figur.ano prima nella storia politica che in quella_.letteraria. La cultura fiorisce ai margini della sto– ria, rielaborando i suoi contorni. Il nuo– vo non poteva avere una tradizione; il suo elaborarsi era ancora lontano e le– gato anche a condizioni di stabilità co– struttiva ( che peraltro sono finora man– cate al, nuovo regime); mentre ''l'intel– lif!,henzia repubblicana" non aveva dif– ficoltà a rimasticare tutta una tradizio– ~e di cultura illuministica ormai giunta al culmine della r~ffinatezza t: anzi, sto– ricamente, già avviata alla decadenza. Dal punto di vista storico non sembra possibile identi,ficare - come Garosci mostra di fare·- l'azione politica e mi– litare ,del· "fronte repubblicano" come diretta espressione delle aspirazioni, de– gli interessi, della volontà del popolo, anzi di tutto il popolo spagnolo. Anche tralasciando ogni altra consi– derazione, non si può non rilevare come almeno i cattolici nrofessi, i quali, in una nazione come la Spagna, dovevano nur semnre costituire una cospicua paro te di po po.lo . non potevano ( se non per intima convinzione almeno per obbe– dienza alla Gerarchia che aveva preso chiarissima posizione con la lettera col– lettiva dell'Eniscopato) trovarsi spiri– tnalmente • dalla narte repubblicana. r:ontrn au,dla identificazione sta inoltre nn dato rii fatto che il Garosci rileva ( r, rh.e ,/,,} .•nn vunto di vista rimanP i.'1.snieiwbile): la mancanza ~ioè quasi "·••ol ,i.ta di a11erriP.liapartigiana contro i falangisti. Nè appare possibile sop– primere del tutto il significato ideo– logico della ribellione, riducendone i motivi di fondo alle ambizioni e al– la abilità di calcolo politico di un ge– nerale, e ag.li interessi internazionali delle potenze "fasciste". La tesi di Madariaga sul carattere nazionale del del fnlnn.uismo ri sembra non nassa e.~– sere in fìciata. r:1ie.non mancò certo nè il tempo nè l'occasione ( identi,ficabile proprio nella guerra) alla Germania e all'Italia di pretendere i_l presunto ".prezzo" del loro aiuto. Una base ideo– lQgica al falangismo· è, del resto, anche suggerita dalla sua affinità agli altri movimenti "fascista". E anche Garosci {1forse senza accorgersi di una certa con– traddizione) dà infatti per pacifico il carattere "ideale" del conflitto spagno– lo (pag. 253) e nota anzi fin dall'inizio ( pag. 5) come esso abbia rappresentato con i caratteri dell'evidenza e dell'esa– sperazione, che gli donava la tipica pas– sionalità estremist'a dell'animo spagno– lo, il "prologo" di un. conflitto ideolo– gica adombrato, nel suo completo svol– gimento, sotto le vicende della seconda guerra mondiale. ' L'impostazione gen.erale deL'libro ri– chiama i caratteri della spiritualità lai– cista. 'Della quale la· nota più appari– scente e più facilmente percepibilè è là mancanza di un punto di riferimento, l'ordine civile considerato valido in modo assoluto, che illumini lo svolgimento del pensiero e determini i singoli giudizi, e permetta di comporli in un giudizio complessivo. Si sente l'incertezza critica come conse– guenza di una incertezza conoscitiva; il bisogno di appoggiarsi continuamente ad altre impostazioni, avviando un pro– cedere di derivazioni polemiche alter– native, che non può avere nè principio nè fine. E' una specie di idealismo ne– gativo che trova _la su_a espressione ti– pica e caratterizzanté soltanto nella op-, posizione ad altre idealità;- e che solo in senso demolitore può esercitare la sua critica. A conferma che soltanto nel solco della verità ci è consentito dar ,vita ·e forma alle conquisÌe • del nostro spirito; mentre sul nulla non sorgono, ad opera del"pen$ie,ro umano, nepp1,trè i castelli di carta della fantasia. A.·D. S. CREDITO 'ROMAGNOLO Fondazione 1896 Società per Azioni • B A .N C A R E G I O N A L E Capitale sociale versato L. 1.000.000.000 Riserva L. 440.000.000 65° Esercizio SEDE SOCIALE E DIREZIONE CENTRALE ltf BOLOGNA Via Zamboni n. 20 - Telefoni n. 229.876 - 236.134 SEDE DI BOLOGNA: Via Oberdan, 9 ( Per le operazioni a! pubb!ico) Tel. 238.361 (centralino) TUTTE LE OPERAZIO_NI ED I SERVIZI DI BANCA Depositi e capitali amministrati L. 70 miliardi ASSEGNI CIRCOLARI DELLA BANCA emessi nel"1959 L. 100 miliardi Gli assegni circolari del Credito Romagnolo sono pagabili a vista e gratuitamente in tutta Italia ,...

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