l’ordine civile - anno II - n. 6 - 15 marzo 1960

J.,_ LETTERATURA E COSTUM ~'LA LINEA " Proprio un anno fa, il 15 marzo 1959, a Palermo, usciva il primo nu– mero de « LA LINEA )), quindicinale di iniziativa politica, diretto da Rai– mondo Mignosi, che si avvale di un nu- . trito gruppo di coHahoratori. La rivista dichiaratamente cattolica, pare tribu. taria, attraver,so appunto le personali presenze di Gonella, A-lessi ed altri, del pensiero e della po.sizione ideologica, che, già di « Società Nuova >>, si incen-. tra sul gruppo di personalità attorno a Gonella, Ravaioli, Rapelli, Alessi ed altri. • Preme qui, in un rapido cenno, in– trattenersi su questa rivista, che,· poco nota ma im,m·eritatamente in campo na– zionale, sta svolgendo una rigorosa azione di c-hiarimento ideologico e te– stimonia altres.ì l'ultimo valido tentati– vo di risolvere dal di dentro la crisi di morte -che mina irreparabilmente la Democrazia cristiana. « La· Linea )) nasce, 'quindi, « con· lo scopo di sùscitare fra i catfolici un mo– vimento di idèe e di propositi, peréhè essi -- che pur ritrovandosi a fianco a fianco allorquando· il paese li chiama alle urne e pur sapendo che cosa li unisce quando si trovano in chiesa, ap– ·paiono assai spesso divisi e non osano nemmeno chiedersi perchè si trovino a militare in uno stesso partito_ - pos– sano scoprire, e riconoscere sempre vi– va, nella comune fede e nella dottrina della Chiesa la fonte alla quale attinge– re i motivi deHa loro_ attività politica >>. « Il giornale persegue quindi uno scopo di unità non conseguibile, a no– stro .modo di vedere, senza un appro– fondimento ed un chiarimento dei pro– hlemi del partito e della po'1itica, pro– blemi la cui tematica non _può assolu, tamente costituire una tendenza, ma de-. ve rifarsi a quel ,patrimonio di idee -di cui finora si sono avvalsi, con le di– storsioni che ben conosciamo,,gli_,avve;r-. sari ,del cattoHcesimo >>. Ma se per « La Linea >> è certamente il problema di fondo quello di una riqualificazione ideologica de1la D-C, o meglio del partito dei cattolici, aip,pare su'hito chiaro che l'atteggiamento: .s~– stanziale è di polemica decisa e di di– retta rottura con un costume politico e di lotta che, invalso in sede naziona– le, ha avuto a Palermo e in Sicilia il suo punto di maggiore evidenza. Sono i tempi immediatamente successivi alfa « crisi Fanfani >> e al « caso Milazzo »: la DC ed il paese ·versano in una pro– strazione politica e morale di gravità estrema quale difficilmente imma,gina– bile, senza che alcuno dei protagonisti della triste vicenda ne esca indenne moralmente e leale politicamente; la degradazione più documentata del gio– co democratico a gioco d'azzardo, a ri– 'catto, a mercanteg.gia.mento,impongono a chi ancora ha la sensibilità di ascol– tare e di .capire il dovere di agire. E la ripulsa ,di una classe diri,gente, che senza titoli legittimi monopolizza, de– rprayandolo, il potere, si fa imperiosa e chiara: « un partito che dice di bat– tersi per ideali çristiani, per fondare una società cristiana, non può essere guidato e diretto da politici senza fede nel cuore. La profonda crisi di amicizia. che travaglia la DC sembra a prima vista determinata. 0 da1la sfrenata ambi– zione e dalla sete di potere ; invece affonda le sue radici nel .vuoto spiri– tuale· che traspare .dal success·o e da ogni parola degli attori. del nostro dramma rngionale. La verità è che_ la dottrina fondamentale del partito po– polare prim_a, della democrazia cristia– na. dopo, fu costitl\ita sempre dalla classe dirigente formatasi in un'azione cattolica, quando l'azione cattolica non costituiva l'anticamera, della politica e la sua tessera no·n rappresentava· il sal– vacondotto per l'ottenimento di cariche ed onori. Oggi qi1esta cc leva >> è stata quasi d_e– finitivamente travolta e surclassata da– gli cc avventizi >> la cui parola ed il cui stile sono lontani mille miglia dal lin– guaggio della nostra famiiglia. Come tutti, nuovi padroni e nuovi arricchiti, insedia tisi sulla' casa altruì che per es– si non vive di ricordi, di tradizioni, di sacrifici compiuti in silenzio e di ansie patite in umiltà, ·essi sono sprezzanti, arrabiati e decisi soltant.o. ,a durare al potere. Di qui sorge anche il ,problema, grave; dei rapporti · della D;C. cim la Chies!I, coinvoha nella difesa assurda di posizioni non sue, a causa dello sco; perto e petulante clericalismo degli. .(C. avventizi >> che, debbono _gu!ldagnar.~i, col clamore di una pa;rata .d.a .c.roc.iat,a, còl me·:rcenarismo verso i beni terreni della Chiesa, i titoli di una nobiltà im- ·provvi.sata,:; >> cc Manca ,Jà. 'ca.rica mora- ' le è deficiente la cultura che stimoli a•l- ' '1a ricerca della verità o di uno stile moderno e civile ... >> L'apparato è chia– mato a cc rivestire di legalità le ambi– zioni di alcuni arrivati : tutta la lotta. politica si riduce cc al gioco della mag– giore spre,gindicatezza, alla corsa verso il più smaccato conformismo >>. La durezza di queste critiche che ov– viamente niente hanno di eccessivo, vie– ne ancor più corroborata dal giudizio che r, La Linea >> dà di Milazzo e del suo partito. Pur affermando che il par- tito. cattolico umco non è ce11to un domma, cc La Linea >i non crede che i Cristiano-sociali possano essere un se– condo partito cattolico, non_ per altro, ma per il fatto che non sono assoluta– mente diversi dai democristiani. Milaz– zo, vi si leg·ge, cc non è che un demo– cratico cristiano, creato dalla democra– zia cristiana, come tanti altri, che si chiama cristiano-sociale, come altri si chiama primaverile, basista, doroteo, fanfaniano ed ivi di seguito, è una di quelle forze politico-cristiane, che tr.ag– gono la 101·0 ra.gione di essere dall'aver un più o meno numeroso codazzo >>. La chiarezza deHe diagnosi porta cc La Linea »·a un costante invito ai de– mocristiani a cercare innanzi tutto di essere se stessi, il che si•gnifica in altri ter,mini ricerca della continua rispon– denza dei mutevoli compiti ai valori' ideali e perenni della loro fede ; porta altresì « La Linea >> a porre· con estre– ma franchezza il problema delle cccon– vergenze >>; pur non dichiarando pre– ch~sio1:ti verso collabor;izioni della DC per alcuno ...:._e ,d'altra parte in questi ultimi anni hanno vi.sto superate tante e insanabili opposizioni ideologiche·...:._ << La Linea )), a proposito ·dei riipetuti inviti al PSI, così si esprime: cc Manca alla -DC là condizione essenziale per potersi porre come soggetto di ra 1 pporti politici, perchè si tratta di un partito ·che non è se stesso. In queste condizio– ni ogni veHeità di dialo,go con partiti di più evidente coerenza ideologica im– porta il rischio ... di qua'1irl:icarsi dallo esterno mediante il riverbero dell'ideo– logia altrui, sanzionando una rinunzia alla propria identità, che nel caso del– la DC ·è tanto più grave, quanto più impo,rta il tradimento di una concezio-. ne p'o'1itica che trae il suo fondamento da una concezione religiosa della vita e della società >>. Come· si vede, le ·pos1z1oni assunte da -- cc La Linea >> sono di •un,a esem- . plare 0!3està. e di una ri-gorosa coeren– za. Fuori da ogni corrente, con una deci– sa . ispirazione cristiana, « La Linea >> .test~mo1:tia. in questo primo anno di vi– ta; di un'ansia .di rinnovamento morale e di chiarezza .ideologica che (( Ordine rCivilè >> ap;prezza e condivide piena- mente. _.,. • Giusta.mente scriveva, con l'acutezza di sempre, l'on. Gonella nell'editoriale d·el n. 20: « Chi cerca- di vedere nel mondo della scomposta e deleteria agi– tazione delle correnti isolando i peri– cnlosi •personalismi, può trovare le trac– cie di un sentimento inconscio che pure è espressamente di sanità e di vitalità: l'insoddisfazione del .presente e l'aspi– razione ad un domani migliore. Se così è, tale sentimento può e.~sere utilizzato come stimolo di progresso. Finchè per-

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