l’ordine civile - anno II - n. 5 - 1 marzo 1960

r LETTERATURA .•E COSTU~iE Il-. "colloquio. Occidente:. Africa,, Per .iniziativa ,della Società emop~a di cultura si è tenuto a Roma nei gior– ni 22 e 23 febbraio scorsi un cc Collo– quio Occidente-Africa ». La sala della Prptomoteca Capitolina ha visto pre– senti aléuni tra i nomi •più significativi della cultura odierna : .da Mauriac a Sen·ghor, dal_ Price-1Mars a B_euve-Mery, da •de Castro a padre Danielou, da Re– bemanarjara a Diop, a Ungaretti, a Je– molo, a ViÌlan, ·a· Busia, a Ferrabino, impegnati tutti - tra la più viva at– tenzione di un foltissimo uditorio - a ricercare motivi e forme del cc collo– quio >>. tra l'Europa e l'Africa. L'i•mportanza e l'estre-mo interesse dell'avvenimento -di questi giorni va su– bito ricollegato ad un' altro convegno, _che proprio un -anno fa, a Roma, dal 26 al ·31 di màrzo, tennè riuniti per il loro :,,;-econdo congresso mondiale, gli intellettuali e gli artisti negri. E va ri– collegato anche, oltre che per l'elevata dignità del dibattito in tutti e due i congressi, ,per il chiaro ·nesso logico.' A Roma- l'anno scono il congresso ..degli intellettuali negri ha definito ~ ose– remmo dire - le condizioni e i condi– zion.amenti ,della cultura negra. Non a caso, alla condusione dell'ampio -dibat– tito, ·tra le risoluzioni adottate, di gran lunga ·più si•gni.6.cative sono apparse subito· la risoluzione teologica e la ri– soluzione finale. La commissione teologica, composta da credenti africani di ogni confes•sione (,Religioni tradizionali, Islam, Cristia– nesimo), considerata la difficile respon– sabilità c'he loro incombe nella crisi at– tuale dei valori umani, e considerato che • i valori-base· attraverso i· quali si esprime lo spirito religioso negro-afri– cano, subisce oe;gi una grave crisi per lo scontro con il mondo tecnico moder– no, dichiarano: Ij che è loro dovere medio conoscere· e mee;lio· far conoscere 'il loro patrimonio culturale profond_a– mente penetrato di spirito- religioso; 2) che in questo sforzo ,di ricerca, essi :deb– bono farp orove di lucidità distine;uen– do ciò che è ca•duto o tra'llseunte da ciò che è vitale e permanente nell'e– prr,ssionr, dalla ioro personalità cultu– rale: 3) che bisogna essete aperti -rii mente e rii-cuore a tutto ciò che di uni– versa.Ie è _nei valori di tutte le culture n C"'"'"essinni re.Ji!!iose. In ,conseguenza rl~ cin. PsSi: 1) frnno appello a tutte le religioni per conQervare e più arric– chire lo spirito reliirioso del mon~o ne– ro ; 2) ,domandano che non li si obbli– ghi, in nome di una fedeltà inc~ndizio– natà all'Africa e d'un progresso tecnico efolt'(f a'. v~fo'ré suprero'.o a rinunci li.re alle loro convinzioni religiost;, dimen– ticando •che ogni religione ben compre– sa _non s'oppone al progr-esso e riaffer– ma la grande tolleranza africana; 3) chiedono a tutti quelli che orientano il desti~o ,dei loro paesi ( uomini poli– tici, arti•sti e scienziati) di riconosc·ere allo spirito religioso il posto che gli è proprio nel'la. ·cultura negrò-afri•cana; 4) invitano infine gli apostoli -di tutte le religioni a continuare il loro sforzo di comprensione della cultura negro– africana ed a serv:ir-sene nella trasmis– sione del loro messaggio. Nella risoluzione finale, inoltre, più diffusamente si afferma... 2) ·che tutti -gli sforzi intesi ad ottenere l'unità dei paesi e deHe nazioni artificialmente di– vise da ogni imp_erialismo, o,gni presa di coscienfia di una fondamentale soli– darietà, ogni vofontà unitaria sono po- - sitivi e servono a ridare equilibrio ,al mondo e vitilità alla cultura; 3) ,che ogni sforzo per l'arricchimento e il po– tenziamento de-11~ culture nazionali, ogni sforzo per inserire gli uomini di_ cultura negra nena loro propria civiltà, costituiscono un pro'gresso verso l'uni– versalizzazione dei valori e pertanto un grande contributo alla ,civiltà umana; perc10 il ,congresso raccomanda agli scrittori ed agli· artisti negri di ritenere loro ,compito essenziale e missione sa– crosanta l'inserimento ,della loro azione culturale nel g~a 1 nde movimento di li– bera.zione dei po:poli negri ». Definita la cultura negra come ·cul– tura ci Ìlmpegnata », religiosamente e -ci– vilmente, politicamente ed economica– mente, ed impegnata perciò nella dire– zione -chiara della costruzione di una società originalmente strutturatà, senza miti euròpeistici, con una forte auto– rità ed una sana visione. della teenica e dell'economia come strumentali al– l'uomo e.d alla sua Liberazione, g.Ji intel– lettuali negri hanno con ciò impostato il dialogo con gli inteUettuali europei. A iMaui-iac, con la carità e la sensibili– tà del cr•istiano, h·a 'detto fermamente: << La civiltà e la cultura africana sono parte integrnrtte del patrimonio spiri– tuale dell'umanità, per il loro valore universale. L'Oc,cidente deve ora far ,di– menticare l'imperialismo, il coloniali– smo, il naziona,lismo e le sue beghe ; deve far dimenticare ora tutta una .sto– ria intrisa di soprusi e di sangue, di ingiustizie e di offese alla persona uma– na. Il vostro_ sentimento di orròre per la schiavitù è il nostro; il vostro odio per le divisioni, il nostro. Ma, o·ra che avete scoperto -di essere uguali a noi, non cadete nell'errore di credervi su– periori ». Sengh.or ha risposto; << Noi vogliamo essere ,presenti alla ri•nascita· del mondo co,me il lievito necessario. alla farina bianca. Noi vogliamo tenere ciò .che l'Oocidente ci ha. dato, ma vo– gliamo dare all'Oc'cidente ciò che· pos– sediamo. N O'Il ·possiamo accettare la pre– tesa euro,pea di incivilire il mondo, 'I~e– rò ; cc la ·salvezza del mondo richiede - ha affermato ancora Sènghor -,- che l'Europa t9rni a considerare la realtà degli altri ,continenti .e dell'Afri,ca- .in specie.: l'Europa· corre .pericolo mortalè. se non accetta il ·contatto -con altre .ci– viltà,. 1perchè ogni. dviltà muore della prop.ria •purezza ». E' per questa chiarezza, dura ma non astiosa, ,che gli intellettuali negri por– tano_· nella foro az.ione, di costruzione del 'loro ,mondo e di contributo al no– st;ro mondo, che ci •pare di dover sotto– lineare_ i confortanti risulta.ti di questo convegno, che legittimano già fondate speranze di una vera e .,più fattiva col– bboxazionè tra i popoli. M. D. S. "Aparajto,, Nei giorni· scorsi si è proiettato ·a· Roma cc Aparajto », il film indiano pre– miato al Festival ,di Venezia di tre an– ni fa ·con il 1eone d'oro. Nelilo stesso Fes,tival cc Le no-tti bianche » di Viscon– ti ebbe il le_one d'argento e, nell'ammi– razione •che suscitò, ci si pot-ev-a chie– dere se non meritasse èsso, a preferen– za del ·film -i·ndiano, il leO'i1e d'oro. Ora che finalmente ·possiamo fare un con– fronto la p~eferenza èi sembra e;iustifi– c:a,ta: queHo che nel 61m di Vi•sco'Il'ti, oer quan;t,o suggestivo ed apprezzabi'le, finisce 1pe·r .divenire perfezfone s,tili.sti– ca ·e virtuosismo, CT'Ui è co1m;mossoinvito a 1 lla ·conoscenz,a ,di un monido in ,cui i valori •spirituali e religiosi, da mi'llenni prnfo'lldamente radicati, subiscono l'a•s– salto ,di quelli del progresso e di una civiltà fondata orevafontemente sul be– nessere materiaile. Nello scontro; ;la vit– to.ria ·è incertà, fo.rse perché giustamen, te non devono esserci né vittorie né sconfitte, ma piuttosto liber,azfoni e conquiste. La vi~e~da tra,séende ·Senz'altro il rac– conto, 7!1a ha già per se stessa tina com: movente e artis,tica compiutezza poe– tica. Un uomo, una donna, u~ bambin~ ; rmesta la piccola famiglia· che vive a Benares intorno 'al 1920; il padre sa– cerdote e guaritore di professione è tut– to chiuso ne:l suo mondo mistico e, pur compreso di mite e delicata tenerezza per la· moglie ed il ·figlio, non dà loro a;pparen 1 teinente moho -di più del suò sguardo QU«;lno~;- :Ja .m;idre ,è l',anellp di

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