l’ordine civile - anno II - n. 4 - 15 gennaio 1960

b Coinunismo e Chi voglia esaminare l'attuale politica europea della Rus– sia sii trova continuamente ,di fronte ail:le necessità d~ distin-· guere tra un aspetto che potremmo c~iamare propagandistico e ,c,heconsiste nel propo,rre l'esportazione del'le id·eologie « so– cialiste » e del .rngime ,comuni,sta intero, e l'aspetto dei rap• porti -di ,forza, sugli intere·s,si ,della naz.ione e che ·si concre– tizza nelle iniziative diplomatiche, militari ed economiche. • Se manc'a quella distinzione, rimanigono incompren~ihili, nel !loro •vero significato, i tanti co1pi 1di scena ai quali l'azione diplomatica della Russia 1ci ha ormai abituato, e che invece cesserebbero di apparire tali per chi riuscisse a stabilire la vera gra,duatoria deigli interessi che la Russia ,persegue, e la ,infles– sibile subordinazione degli uni aigli altri, a cui rimane costan– temente fedele, all'occorrenza anche senza pr!,occuparsi di salvare fa faccia. Da• un esame deilla storia recente della espatrsione russa in Euro 1 pa, si può constata,re facilmente che nonostante i con– clama·ti i'deali ,comunisti di interuazionalizzazione, la Ru,ssia non ha affatto 'ahbandonato, con l'a,vvento del nuovo regime, quelle che sono sempre state ,le lin::e ,direttri·ci della sua poli– tica estera. E, d.aHa semplice o•s-servazione dei, fatti o,c:Lierni, a·ppare evidente come (a cominciare ad e·sermpio dai ra,pporti con l'E11;itto di Na·sser per finire con la Francia ,di De GauMe) i ca 1pi del Cremlino superino trarnquillamenite e brutalmente gli interessi della diffusione ·del.l'ideologia « so-cial'is·ta » nel mo-rrdo, non appena questi si trovino a non ,coincid,ere perfet– tamente icon quelli deUa nazioue russa; e come non si face1iano il minimo scrupolo di maltrattare i vari partiti ,comunisiti de:gli · altri paesi, quando rischiano di creare fasti,di alla politica e,stera •russa, che è pos·sibilista e spregiuidi·cata almeno altret– tanto ,quanto intran'Si,gente do,vrehbe ·essere in teoria il do,gma– tismo dei partiti che queUa ideolo,gia rappr'esentano. E' ,così che l'aspetto ... propagandisticò riesce a nascon- • dere spesso i veri te,rrnini de'lle questioni ; e talvoilta a hr c·onfondere, con quelli che sono soiltanto i mezzi, i veri f1ni della politica 'Sovietica. Eid è per quell'aspetto che la attuale cc <di1sten,s,ione » si ·presta ad essere intesa come ,arvv.iamento ver– so la r,iso1luzione in « coesistenza competitiva >> di un presunto anta1gonismo tra due « sistemi >>. - Ed ~ ,invece solo sul piano dei rapporti cli forza ( chè una vera e 0 propria << tensione >> tra i due « sistemi ii non è mai esistita nè potrebbe esi1>tere ooi,chè non ha fond,amento in una vera e propria op-posizione di principi) ,che una fase di ,d1i,s,ten• sione sta suC'ceJdendo a quella precedente di «,,guerra fredda >>. . E·d è que'sta - bisogna riconos'cerlo - una O'pP-razione vofota e proipuignata dallia Russia, ,chè è proprio ila Russia a desi,d~rare di rimuovere q_ueU'atte!!;'~iamento idi ostili,tà allar– m:ata, a'ssun:to, nei !Suoi confronti, dai suoi ex alleati. E' anche probabile che la politica della cc grinta dura >> praticata in (flle'Sti anni fino al nunto massimo deU'ù1t~matu.m ·per Berlino, ab'bia avuto, nelJ.le intenzioni sovietiche, -il solo sco,po di esa– ~perare la situazione fino •al l,imite di so·nuorta 1 biliità, così da far sembrare ·poi :desiderabiile eid accettahile a,d o,gni costo un r>ro-cesso distensivo, isenza che il p-rezzo che si s:a.rebb-erichié• 0 ,fo per ·esso a'Pparisse tro-ppo alto d,i fronte alla 'Prospettiva di continuare la « guerra fredda >> a tempo indefinito· e col pericolo sempre incom'bente del suo tramutarsi in conflittò vero -e nroprio. Il ~re~o che la Russia dichiiaratamente ri0hiede è costi– tuito dal riconoscimen,to dello « status quo >>. Richie,de oin,è. in sostanza, che 1gli occi·dentali ri'cono•scano il « blo'C'C-O socia– lista >i, 1devon·o es:sere las:c'Ìati come si trovano, e cioè di,nen– denti, di fatto. soilo dall'Unione So,vi,etica; e che sii decidano f{nalmente a vivere in p,ace· ,con -questa, e'd a restitui-rle l'armi– cizi·a. Ed è anche ·chiaro che ciò ra 1oiore'Senta per h Russia la premessa, i'l c9effice·nte indisn'enisabile ,di tranunillità esterna; perc'hè possa prose·p;uire spe,ditamente l'opera di ({integ,razio– ne >> -d~ quei paesi neHa. grande foderazione d~]Je, ·r[ren,1;,.hhH, - o e • impero russo di Antonio De Sanctis che so·ci,aliste sovietiche >> ; ed è molto probabile che la con– clusione dei .coHoqui a;l vertice segni anche l'inizio cli un più .rapido processo di « fusione », se non proprio di assorbimen– to dei « satelliti >>. Se dai termini ideofo.gic:i •con ·i quali ci ven~ go·no presentati i rapporti con i .paesi e< so'ciali,sti >i, risaliamo infatti ai veri termini politi·ci, dovi,emo constatare che la Rus– sia considera quei paesi come ·definitivamente e irrevocabil– mente conquistati, e destinati, in un futuro storico più o meno lontano, a divenire parte inte,granté deU'« :impero >> russo. La Mosca « terza Roma Ì> è avviatta da secoli sulla strada deU;impero; un impero·non di tipo c:ofoniale, o commerci.aile co,ine ,quelli recenti deUe nazioni dell'occ,idente, ma caratteriz– zato proprio dalla fusione ,di popoli .vicini in un ,blocco unita– rio sempre estendentesi -con nuovi acquisti, ciioè da uh· dise– gno storico molto simiile ·,(a ,p,ar:te la ·brutalità di •eseicuzione .propria ,della barbarie cosciente e cc scientifid >> regalataci dal materia,Lismo) a quel'lo rea1izzato ·da Roma nell'età antioa. L'attuale ·periodo .storico segnerà il ·consolidarsi dell'im'• pero russo .sui confini ,etnografici del mondo ,slavo. Le sue uni– che entità eterogenee { a parte la Romania, ormai ,da tempo e senza speranza sommersa dalla valanga dei popoli slavi, e _destina,ta a sl,avizzarsi, dopo l'ultimo tentativo di richiamarsi alla -s11a latinità) sono rappresentate dall'Urngheria e ,dalla Ger– mania-E,st. E non è certo pura ,coinòdenza se proprio ,questi ùue paesi sono ,quelli ne,i quali il controllo, lia -cc guida >> dello Stato russo incontra le maggiori ostilità. • Trattandosi .di un nucleo i,solato, quasi 1 di un ,grup 1 po di cc allogeni », il po:polo ungherese è destinato probabilmente ad esse 1re assorbi;to. Quanto alla Germania.Est, 1a Russia non pe·r~sa certamente di ,integrarla, ma si accont;enterà prohabil– mente di conservarla in una 1 posizione elastica, come ponte di passa1g,gioper proseguire, in futuro, il tentativo di penetrazio• ne ,(lenta o rapida secondo -le circostanz.e che si presenteran– no) nel mon'do ge·r.mani:co, alla ,qua'1e que,sto -potrà resistere in p•ro1porzion'e ·del suo grado di fusione (,già del resto molto avanzata) ,co,lmondo latino. Chè probahilmente proprio' il mondo latino ra,ppresente• rà il vero limit,e del mondo -slavo unific,ato e fuso ·dalla Rus– sia. Sarà ,forse anch'esso destinato, in un futuro più o meno lontano, ,a do,ver accettare una •riualsiasi forma di subordina– zione ·politica ,all'« impeto >> russo? E' probabil~ comunque che, nei ri,guardi di questo, gli sià riservato il compito che ,già fu della Grecia nei confronti di Roma, di trasmeittergli i valori p•iù profondi e completi ,della nuova civiltà ; valori che il mon• do slavo,. g;ià ,di essa tributario e, in parte, dipendente, possie– de sofo in forma più superficiale e meno maturata. Di fronte ·a tali ·prosp-ettive stm·iche - fermo restando il diritto e l'impe;gno alla dii.fesa - quello che tutti possiamo e dohibiamo auspicare è una e,voluzione pacif,i,ca ·deHe condizioni aòftuali ,del regime sovieti 1co. Ma non già l'impo'sisibi:le evolu– zione, so,gnata dai •politici occidentali, verso le forme del de– mo,cratici:smo onnai ,de-stin1atea perire. (E·d ,è scio,cca ilhi.sione cl'edere che russi e « satelliti ii anelino davvero ad una -cc libe– razione democratica »). QueiJla c-he noi cattoE'Ci e latini po,ssia– mo ausipÌ'ca,re per la Russia è una evoluzione verso un regime che conservando intera la sua ·attuale autorità, prenda a sua ba1s~ e ra,g,io,n d'ess·ere i valori morali che sofo il Cattolicesi– mo ( e nè il' marxismo ni\ il liberalismo) custo,disce e può fornire. E qu'ello che l'o'c'c1de,nte, •cauolico e ilatino_, può o.ffrire aUa Russia, come espressione matura della sua civiltà, è l'esem– pio di uno iStato (che può anche essere s-o,pranazionale) vera– mente cat'toTi'co; esemp,io -denso di ve,rità e 1 di fas-cino, ca'Pace, sul piano umano, ,di far germo,gli-are quella snontanea cc con– versione >> che noi ,sa'J)'piamo già dise 1gnata dalla Provvidenza divina, e costituisce la prospettiva più verar e più suggestiva per 1a pa!ce deil mondo.

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