l'ordine civile - anno II - n. 3 - 1 febbraio 1960

l'ordine civile -cesso di autonomia realizzarsi in ma– niera fortemente acèelerata. Sembrereb– be quasi che _ladecolonizzazione seguis– se la legge della accelerazioié fisica dei corpi. Infatti la Costa d'Oro è divenuta la libera repubblica del Ghana appena Òr , 1 sono tre anni. Alla finf! del 1958 appro– fittÒ- dell'opzione, offerta da de Gaulle, la Guinea ex francese. Col 1 ° gennaio ha raggiunto l'indi– pendenza il Camerun .francese, seppure 'in un momento di torbidi, 'indice di im– maturo assestamento e motivo di non poche preoccupazioni. Il calendario africano prevede inoltre questi -/4utamenti: il 27 dprile sarà la volta del Togo, il 1 ° luglio la Somalia ex italiana, il 1° ottobre la Nigeria bri– tannica. A queste date ormai fissate si possono prevedere che si aggiungeran– no altre, ancora . da stabilire, che ri– guarderanno la Federazione del· Mali ( Senegal e Sudan francese) che pratica– mente si è sganciata dalla Comunità francese; la M auretania, che gravita ver– so il Marocco; il Dahomey, che gravita verso il Mali. - 1 Inoltre il calendario diplomatico-po– litico africano porta già queste altre da– te : ·5 gennaio - inizio del lungo viaggio di 20.000 km. di Mac Millan, che per• correrà .dalla Nigeria all'Africa del sud ( e che si sta svolgendo non sempre in acque tranquille, come hanno dimostra: to le ostili occoglienze del Nyassaland); 19 -gennaio - convegno londinese per trattare della , sistemazione del Kenya e stabilire, fa data delle. elezioni genera· li; elezioni nel Basutoland; 25 gennaio inizio della important-issima Conferen– za pari:africana a Tunisi, sotto il protet– torato dell'abile presidente Burghiba; 26 gennaio '-- conferenza a Tangeri per le questioni economiche del continente africano; invio di una missione del– l'ONU nel Ruanda-Urundi per una in– dagine in vista dell'indipendenza pros– .~ima; conferenza a Bruxelles ._per deci– dere le sorti future del Congo belga ( che ormai pare certo raggiu"n,ierà l'indipen– denza il 30 giugno); febbraio - ele– zioni·- per il Consiglio .legislativo del Somaliland; marzo - 'elezioni dei Con– sigli probinciali nel Conl{o belga, con· ferenza prep(!ratoria dell'indipendenza _ nel Sierra Leone-; aprile - conferenza iw_,,M arocco del • ~vimen.to sindacale /cristiano; 5 maggio - apertura a Lon– dra della conferen.za dei primi Ministri del Commonwealth; conferenza costitu– :tionale per il Tanganika e elezioni nel territorio britannico 'del GamJJia • lu- / glio - elezioni per il Consiglio'te~isla– tivo a Zanzibar e preparazione alle ele, zioni nel Beciuanaland; settembre - ' elezioni generali nel Tanganika; otto– fJre - inizio dei plebisciti nel Camerun britannico; novembre -; conferenza a Dmdra per ·la sistemazione d~Ua Rho– de~ia.-Nyassaland. 1noltre si prevedono: la Coro/ erenza degli Sta# africani indi– l!en(enza a Accra e la Conferenza dei • P_ae1i'-rlfll'Africa occidentale a Mon.– ro-oia,. . . ,anco Si tratta, com'è evidente, di un ca– le~dario pieni;simo, in ~ui,' ad ogni da· ta ed enunciazione .corrisponde la sorte e l'orientamento di un Paes~. Tali _importantissimi ,avvenimenti so• no affidati ·a masse non.ancora mature. Basti tener presente cl]e nei_ territori britannici l'analfabetismo oscilla dal– l'85 % al 98%.' Sj comprende faèi.lmen– te come le prossime ele~_ionipotrebbero , divenire délle autentiche farse per illu-. der la piazza e scatenartt poi delle lotte furiose. :; Consideriamo, per '!.,~empio, che il Ghanà e il suo dinan:iico esponente, N'krumah, pretenderef?be una certq_ leadèrship sui Parsi afficani, ma trove– rà immediatamente un çontrapp~so nel– la vicina Nigeria, che, se non altro, ha 30 milioni di· abitq_nti 1i fronte ai 4 del Ghana. Così numerosi altri elementi di frizione si annuncitino ·già chiaramente all'orizzonte. 1 La Rhodesia del sud si prevede che avrà un governo a mag'i5ioranza di bian– chi, mentre sarà a maggioranza di neri, nella parte nord .. Sara-nno contenti, i"(I, questo clima di piena, ·riscossa negra, i rhodesiani del sud? La Somalia ex ita– liana si tro.verà di fronte al progetto del– la "grande Somalia" da r-ealizzare"con• tro gli interessi etiopici e anglo-fr,ancesi e dovrà dirimere la grossa faccenda dei propri confini; che la. porterà a un'ac– canita controversia con l'Etiopia. Inol– tre è noto che il gover.no somalo, nono· stante gli sforzi e la buona volontà del– l'amministrazione fiduciaria, non ha i mezzi per poter sussiftere finanziaria– mente; chi ci penseràf Nel Tanganika, ·date le arretrate con– dizio~i di cultura.della popolazione (gli inglesi non hanno istituito che un solo istituto superiore in tutta l'Africa_ orien– tale!), si desidera a Londr_a che i bian– chi, che sono 20.000, abbiamo almeno · poco meno di 1 un terzo idei ~eggi nel nuo: • vo Consiglio legislativo, ma si dubita che ci riusciranno. Nel Kenya i bianchi sono 65.000 e questa loro presenza cau– sa preoccupazioni e imbarq_zzi, poiché essi non intendono affatto di sottostare ai autorità negre. Co;ì si trovano i 7.000 Bianchi del Nyassaland, dinanzi a una febbrile agitazione d~i nativi. EppureJ dicono gli africani, _se i bia.nchi del Tanganika e del Kenya si, sottomettono per forza o per amore alle autorità in– digene, p·erché i 7_!>.000 bianchi dellà Rhòdes[a del' sud non vogliono fare al– trettanto, dato il loro nu_mero e propor· zione nei riguardi dei nativi? Ma forse quei coloni della Rhodesia del sud sen- · Ìono ancora il vento dell' "apartheid" sùdafr"icano contermi~e e si· illudono di _poter resistere. E per. resistere già pre– vedono anché'la possibilità di aggr~gar– si con l:Africa del sud o con i territori • contermini portoghesi. I territori po:r:toghesi dell'Angola e • del Mozambigo, Ùnic( in tanto sommo– vimento, vivono ancpra n!!l sonno del passato. Forse, per chi ci vuol èredere, sono teoricamente già arrivati ~ un, gra- • do superiore; 'essi infatti, a parole, sono, ' . • . - ~ ... ...._ .. pag. 13 "territòrio metropolitano portoghese". Ma di -questo onore i negri non se ne accorgono e ci terranno sempre meno in avvenire. Goà insegna! In tutto questo mov_imento costituzio– nale, mentre .l'Inghilterra, sempre abile manovriera riuscirà ancora a tener te- • sta e, fra bastone e carota, arriverà in qualche modo in porto, se non· altro. offrendo ospitalità ai nuovi maggioren– ni negri, nell'ampio alveo del C01nmon– wealth, chi ci ri;netterà sarà il Belgio. Infatti i belgi hanno dovuto subire un rovesciamento improvviso di situazione del tutto imprevedibile. Da un regime. paternalistico coloniale, senza' ·neppur passare attraverso uno stadio di gover– no indiretto, essi debbono restare quasi passivi' spettatori di un'evoluzione vio– lenta - sottolineata a colpi di mitra e di vivaci pretese - che in uno solo an– no porterà il loro dominio africano al– l'indipendenza c~mpleta e totale. Resta poi l'incognita della reazione delle masse neée del Sud Africa, che è formalmente uno Stato b_ianco con, per giunta, una feroce politica razzista. Quanto ai nuovi Stat-i indipendenti, poi, numerosi e gravissimi problemi si affacciario anche per il fatto che il regi-' me coloniale non hà perm'esso finora lo sviluppo pieno di una coscienz~ nazio– nale, mentre, d_'altro lato, ha talvolta ta– gliato nel vivq situazioni tribali e geo– grafiche per esigenze strategiche o poli– tiche estranee agli interessi del paese. Tutto questo dovrà esser in qualché mo– do diperito e sistemato. Ecco quindi [!.ià le vaghe idee di un panafricanismo, che accomunerebbe interessi e legami raz– ziali. Può esser ·questa una mèta, come può anche orientarsi il cumulo degli Stati grandi e piccoli verso lotte di pre– dominio e attriti. di origine locale me– schina. A questo si deve aggiungere la gelosia dei leaders, che animosamente pongono, l'uno in opposizione all'altro, la propria candidatura al predominio e alla guida de.i fratelli . Non ultima poi è da considerarsi la situazione religiosa. In Africa la diffu• sione dell'Islam è forte e la pressione continua, il paganesimo crolla, il cri– stianesimo - purtroppo diviso - si trova dinanzi a non pochi problemi. Gli lifricani dimostrano, un po' ovun– que, di sentirsi anzittuto africani e poi seguaci di un'idea religiosa, fino al pun– tò da attaccare, anche se cattolici, gli stessi v,,issionari, che ess"i sinceramente riconoscono come loro benefattori. Concludiamo. Q-;,,est'anno-,oltre le al– tre non lievi preoccupazioni già in vi-' sta all'orizzonte internazionale, sarà un anno di forti rivolgimenti in Africa, che meriterà quindi tutta l'attenzione degli osservatori europei e la collaborazione intelligente dei bianchi che si trovano sul posto: Affinché il passaggio alla maggiore età di così grandi masse an– cora primitive si svolga con. le minori scosse possibili e senza che interessati . mestatori ( d'Occidente e d'Oriente) pos– sano' turbare le acque già non per/ etta· mente chiare. •

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