l’ordine civile - anno II - n. 2 - 15 gennaio 1960

\ . ' ) STUDI -Un'epoca nuova domanda una politica nuova « In u1tima anailisi, l'opposizione ideologic-à ché allarma il :niondò ,:J_' oggi è fondata su opini on} filosofiche e mani,er,e d,i vivere -sottoposte :al-l'influenza delle scienze naturali. Il marxismo insegna che l'economia comunista è· una necessità storica, e di qui proviene il suo fanatismo. Quest';idea è deri– vata dal determinismo •fisico, che "emana a. sua volta ,dalla. meccarii_ca celeste ,di Newton. Ma, precisamente, la fisica se n'è allontanata da una trentina d'a.nni. Essa· ha el-àborato un'interp;etazione statistica delle lèggi naturali che corri- • sponde meglio àlla •reahà, ,e alla sua luce la credenza secondo la quale le previsioni. si realizzeranno necessariamente sem– bra grottesca. Il pensiero americano, poi, è ·1~ pred-a di un pragmatismo superficia•le che -confonde verj.·tà e 1 utilità. Non posso aderirvi. Credo, per esempio, che le -leggi -della fisica nucleare -contengano una gran p·arte di verità,_ ma solo . il futuro -ci potrà ,dire se esse !finiranno per essere utili aU'uma– nità o se esse non le porteranno che la morte e· l'annienta– mento ll. Il passo citato è tratto dalle « Riflessioni di un uomo di scienza europeo l> che Max Born, caposcuola della nuova fisica in molteplici campi, ha scritto nel 1957 per le conferenze or– ganizzate dalle Rencontres internationales -de -Genéve.- Non tutte le sue affermazioni mi sembrano da condividersi: ,discu– tibile, ad esempio, che il « fanatismo >l marxista derivi dalla fod,e _nei ri-sultati in quanto imposti .daUa nec~ssità storica. Ma il punto fondamentale, quello cioè che mette in rilievo l'« influenza delle scienz-e naturali )l sulle ideologi-e politiche e social,i contemporanee, è degno di una attenz·ione che, nelle consuete interpretazioni, mancà del tutto o quasi d,el tutto. Una chia~a linea di sviluppo dal determinismo fisico al determinismo storico sono pochi a vederla. Ma, in realtà, la scienza moderna è un prodotto così tipico e così imponente degli ultimi ,secoli della nostra civiltà che, a priori, dovrebbe ammettersi una sua decisiva influenza su tutte le ideologie successive. ·Fra il sorgere ,di una concez.ione e il suo aHuarsi concre– t~mente in struUqre e in istituti soci·a•li -corre necessariamente un lungo tempo. La storia ha una sua inerzi-a, che rende ine– vitabilmente. lento e graduale l'affermarsi di una idea. L'ideo– logia marx,ista e l'ideologi,a liberale, che, opportunamente adattate, si contendono oggi il campo, ·hannp entrambe- una radice comune nella fode nell'uomo soltanto umano e nella sua :capacÌtà di ragionatore e di sperimentatore; la fede che ha fatto sorgere il m01i,do mo-demo, perché tutto •na•sce :dailla fede. 11 inondo moderno è il mondo fondato sulla certezza nell'ordine della natura, sulla 'Sua radicale spiegabilità, sul– l'ottimismo, conseguente, di un progresso continuo e neces– sai,i,_o.La vecchia radice, ci dicono ormai proprio i suoi cono• sdtor-i, è ormai màr-cita, ma l\1lhero •gigantesco impiega del tempo prima di ,seccare. La stessa :inerzia che rallenta la In pochissimi anni, malgrado l'ottimismo ufficiaile che na– sce dall'inter-esse dei pochi e dalla pigrizia dei molti, i segni di una malattia morta·le sono andati moltiplicandosi rapidamen– te. La fiducia e l'ottimismo diventano ogni giorno più rari, specie nei più giovani, quelli cioè che istintivamente fiutano meglio l'aria, -e la parola « J?.rogresso ll, -che era la parola per .. antonomasia ancora pochi anni fa, .ha subito un rapido decli– no. Questo, per 1o meno, è accaduto nei paesi europei. In Europa, infatti, la fede in un progresso senza limiti e garan– tito contro ogni rischio è stata scossa fortemente- dalle due guerre mondiali; cosicché, oggi, essa si conserva principal– mente, o addirittura esclusivamente, in America e in Russia, che non hanno subito nello stesso modo la stessa drammatica esperienza; caso mai, ritorna a noi ,di rimbalzo, imposta -e _reclamizzata piuttosto che sentita e spontanea. Un·gros'so pe~- / - di Giorgio ,Zunesi . Un tragico sbandamento è quello che si determina, quin– di, per l'-a'hisso che separa le cose dal1e idee, gli ,istituti e le st~utture dall'intern,o dell'uomÒ: Max Born non trova alcuna difficoltà a,d affermare che « con concezioni politiche decre– pite non arriveremo a uscire -da ,questa situazione )>. ' -Dire ·cc decrepite )) non è .dire troppo. Non so-1tanto le attuali realizzazioni politiche 'ma -anche le· attl!·ali ideologie poJitiche -sono il frutto •di una concezione del mondo e, in genere, di una mèutalità che non rispondono più affatto alle mutate condizioni culturali, psicologi-che, ,soc.ia, li, scientifiche, tecniche, economiche. La pesantissima inerzia che -caratteriz- '· za l'l!itività politica, condizionata d-a moheplici colossali inte·– ressi, ha impedito l'adeguamento ai tempi .più di quanto -sia acca-duto in altri settori, facendo sussistere in politica ana– cronismi paragonabil,i a quelli che si -avrebbero se in architet– tura 1 si costi tui,ssero -edifici neoclassici e 'l}ella scienza se si continuasse ,a parlare del flogisto. Superate le concezioni -di Montesquieu; di Rousseau, di Hegel, ad esempio per l'abban– dono ,dei fond-amenti di ,cui parl-a 1 Max Born, le ideologie , politiche costruite su quegli schemi continuano a prosperare,· o addirittur,a a~ essere proposte come la spera,,nza del -domall'i. Un secolo -di ,storia, che ha determinato colossali cambiamenti in tutti gli ·aspetti deUa vi-ta umana, è passato· senza portare nulla, si può dire, di veramente nuovo nelle concezioni poli– tiche. Gli esperimenti -di al1acciamento a particolari -correnti di pensiero, come il volontarismo tedesco, anch'esso legato an- ., cora. al romanticismo e all'ottocento, •tentati ,dal fasci•smo e d•al nazismo, si sono. conclusi dimostrando· la loro insufficienza. ~ L'-esigenz-a di una novità politfoa del peso e del :r,il1evo, •·com'è necessario, della novità ,scieutifiéa, tecnica e psicoÌo– gica -di· questi ultimi ·anni, si impone, 1ull'que, per -superare· ..!'-abisso che separa, determinando enormi fra-tture nella vita dei singoli e dei popoli, la politica daHa' realtà più profon,d-a. Gli uomini che .vanno sulla ·luna. non possono •essere gover– , 1 ~ati con le formule politiche predicate, •al tempo in cui il : mezzo di trasporto ,più velQce era una. polverosa e traballa·nte carrozza, da uom.ini che •er,a~o firio •alle midolla figli del loro ; tempo. • ,. . Difficilmente si potrebbe pensare ad una accusa pm gra– .:iJve contro i ·cri,stiani di quanto sia quella, -latente e premente, che li considera uomini del ·passato, legati ,al passa•to, -difen– :.sori del passato ( o, che è sostanzialmente lo ;stesso, timi,dì promotori• di un aggiornamento aH'imperante presente che .è ,, il degno· erede del passato). La dimensione della religione è , la dimensione della non-ordinaria amministrazione, -cioè del • ri,schio { o della salvezza), cioè del futuro che irrompe. La politic-a attuale dei -cristiani è la riprova ,daHa attuale .mancan- -.•z·a di cristi 1 ani. Una risposta politica cristiana è una òsposta ri– ;:volta al futuro, nuova, perchè Dio dice cc -io faccio tutte le cose • nuove >l. Essere vivi ,significa essere -capaci di futuro. , Le parole del fisico Max Born dalle quali ·ho preso le , mo:sse per questi appunti, mi -sembrano precisamente interpre- • tabili come una -domanda <aicr,istiani. Perchè mi ,sembra incre~ • dibile che una politica possa essere costruita suHa sabbi-a -delle ..J conoeziòni che sono subentrate a quelle ancorat,e al determini– ,..smo delle sci0-11zenaturali -del secolo scorso : -è davvero possi– : bile edificare una ,convivenza umana sul probabilismo stati– stico della scienza più recente? €ome il determinismo newto- niano era legato alla ,fede nell'ordine della ·natura e neUa sua 'spiegahilità -in ,termini ·razionali; fede che ha ,dato i frut:ti ~-. , che ve-diamo attorno _anoi, così la nuova scienza •astratta, for- mal•e, relativista e probahilistica è legata ·alle fluHuanti filo– sifie della crisi e agff esasperati psitjologismi, che hanno tutta l'aria' ·di non saper costruire, per il domani, che edifici, an- .'che più angusti e trabaUanti .di -qu Ui ehe ,sentiamo cigolare • '' attorno a noi, i.'·

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