l'ordine civile - anno I - n. 12 - 15 dicembre 1959

b Maggioranze sperimentali • e funzionale maggioranza • In Sicilia La causa -deH'improvvisò e brusco -cedimento -della mag– gioranza •che sosteneva a secondo governo Milazzo non va -cer– cata a nostro giiudizio -costringendo altla prova -del fuoco par.ti politi,che e deputati per le rituali verifi.che e incriminazioni. Il franco tirator-e ,che lasciasse trasparire le sue intenzioni o se– minasse sulla sua strada indizii si.curi sacrificherebbe .senza mo– tivi a·lmeno la metà dei vanta,ggi della ,sua azione. Mai come in questi ,ca-si conviene assumere l'indizio come prova certa del– l'innocenza. So,ciailisti o monarchici, cristiani ,di destra o cristiani ... di coscienza, i quattro o due franchi tiratori hanno avuto le loro ragioni :per tendere un filo invi,sibi1le sul ·cammino di Milazzo, e provo,carne l'arresto. •Quali po-ssono essere state queste ragioni? Escludiamo in linea di principio che si sia trattato ,di •« fatto personale ll: ri-cadremmo ohre'tutto nell'ipotesi -del facile indizio. Non .risen– timenti, nè delusioni, nè contrasti da ·pettegolezzo hanno spin– to « l'agent:e segreto Jl ,à rifiutare nel .momento -decisivo il suo voto. Le ragioni debbono essere state politiche, e dehbono per– tanto ·potersi ricavare ,da un'attenta anali:si delle reazioni rpoli– tiche che andava suscitando in Sicilia il secondo ,g•overno Milazzo. 1 Fa·cendo un bifancio ridottissimo ,di queste reazioni, ci pare ,dii poter ,affermare -che i -due voti mancati a Milazzo in effetti sono mancati -al •comunismo, sono stati espres-si contro il comunismo, perché questa e questa soltanto era la forza di dominio ,che da alcuni mesi .si era imposta in Sicilia come qua– lità politica speoilìioa - ,e quasi d•ete11minante - della mag- gioranza. . Sul piano tattico, i -comunisti non si sono a,ccorti che -il tempo deHe scadenze non ,era ancora venuto, fa•cendo,si tra– dire da una fretta •che -ha sparso ,intorno ai -loro passi ansietà ed alla,rme. -Né si pensi necessariamente a destre, a monopoli, ad azioni subdole ,di contrattacco •e ,di .rivincita ,della confin– dustria, ·perchè non ci pare ·che M.S.I. e affini - mant•eniamo la nostra ,analisi in termini i,i,gorosamente •pol,itici - meritill'o questo rega1o. Qualcuno in Sici'1ia non se l'è più séntita ·di stare al giuo– co - ora ,che questo vizio non •era più sanabile ·con ,nessuna protesta di buona fede ~ del comunismo, pagando il prezzo di una collahorazione ,che s'•era riv-elato, o.gni ,giorno più rude– mente ,e insidiosamente, il ,cosidd-etto prezzo di una politica, -secondo l'espressione dei socialisti. Congettura p-er congettura, causa determinante d-ella -crisi :può essere stata ,indifferente– mente la grossa offerta corruttrice ·d'un •emissario -della ,destra economi-ca ,così come -la -sempli,ce parola di un vescovo. Ma per spiegare la fuga ,dei due voti basta rifarsi più -pedestremente 'a -queil tanto ,d,isensibilità di cui ogni deputato deve mostrarsi' provvisto per tenere aggiornati i ,contatti con la sua hase. In qualche provincia '-siciliana il milazzismo accusava già sintomi evidentissimi ,di stanchezza e di disfacimento coUegati a,d erro– ri e con•di-sc•endenze -del governo regiionale per i ·quali non si trovavano scuse. Insomma, la base di Milazzo e di taJuni soste– nitori ·« extrava,ganti Jl del suo governo ha valutato con sicu– rezza 1a prosa di certi rapporti di forza su cui i comuni,sti - passata la festa - battevano e ribattevano senza .scampo, ed ha soHecitat-o qual-che suo più dociile rappresentante a trarne le conseguenze. Attribuire ai sociali-sti l'iniziativa ,di questo voltafaccia ci sembra volersi allontanare ,di •proposito •da o,gni linea ,di ve– rosimigl-ianza neH'interpretaziione della crisi. I -socialisti sici– liani non hanno né precedenti né tra·dizioni, in fatto ,di -sfrut– tamento -dello scrutinio :segreto ·per trar.ne risultati ·a sorpresa. E poi, -a che fine? Erano maggioranza, associati a gruppii po- di Francesco Mercadante lit,ici che ,sono loro di gran lunga _i più congeniali. Non -davano a -dividere disagi sopravvenuti, contro « il giogo Jl dei •comu– nisti. Per la loro « promozione Jl ·a qualche assessorato, avreb– bero potuto in qualsiasi momento tratta-re a viso aperto. La pro•posta .democristiana per una ,edizione locale del centro– sinistra appariva a ·primo sguardo ,il -solito abus·ato sag,gio di acca,demia 1 po-litica, con l'aggravante ·d-elila•lusinga e -del-la pro– vocazione polemica. Non per nulla è partita ,dai socialisti l'ini– idativa di una riunione restauratri,ce ·della maggioranza incri– nata. Si potrehbe indubhia-mente delineare ,in Sicilia « uno sta– to di necessità ll •che fornirebbe -l'alibi perchè i socia·listi v-ada– no a1lpotere con democristiani ,e cristiano-sociali ,a titolo spe– rimentale e col beneplacito espresso ,d-ei comunisti. ·Ma .gli ostacoli contro ·questa soluzione :sono innumerevoli. Surlle labbra di tutti, essa non è, -e non ·può essere nella mente cl-inessuno, perchè non ,conviene a nessuno. Questa ipotetica combinazione a tre porterebbe la -demo·crazia ,cristiana .a milaz– zizzarsi, •i -social,isti a ri'1anciare puramente e semplicemente la •democrazia ,cristiana, •e !Milazzo a spaTire. Inoltre, nessuna protezione poilitico-pro·grammatica avrehbe fa ,democrazia ,cri– stiana, presi in barca -socialisti ,e ,cristiano-soc,iaE, ,contro i co– munisti, i quali saprebbero su chi premere e come •premere, pe'l" m·antenersi, sostanzialmente se non formalmente, essi pur.e nella maggioran~a. Ai socialisti, un palmo di spazio per una mossa, non -che per una pol,itica, -differenziata essi non la lasce– r-ebbero mai : ,e :i -socialisti in nessun •lruogo c-ome in Sidlia e in nessun momento come ,in questo sono alieni dall'idea di con– qui,sta-rselo. Bisogna infine mettere nel conto anche i contrac– coilp,i che una simi-le- soluzione avrebbe in sede nazionale, e più esattamente in sede di gov,erno centrale. Per quanto l'on. Mo-ro -metta le mani avanti •cercando ,di ar.ginare e contenere gli svi-Juppi -della crisi negli ·stretti limiti deil fatto, per non -dire dell'episodio, locale, contro il ,contrattato e •concordato ,ingres– so -dei -socialisti· a Pa-lazz·o d'Orleans sta la minaoci·a di una pronta Equi-dazione -deil governo Segni, •cioè, dell'esplosione di una catena -di reaziollli a,d effetti muhip'1i e ritar.dati, -che nes– sun partito è oggi· in grado di fronteggiare. Abbandonata la v-elleità ,di una mag 0 gioranza larga e co– moda, ,bisogna tornare alle maggi,oranze-incubo, assistite -dal solito margine di -due-tre voti; o la -democrazia cristiana con tutte le destre, il bis in idem dell'infausto blocco -dell'estate scorsa, po-liti.camente reprensibifo •e fal1imentare; •oppure la democrazia cristiana coi cristiano soci•ali e ,gli altri pochi par- titi ·e deputati assimilabi1i. • _ Già in una nota ,del luglio scorso questo giornale auspi– cava un serio riso1lutivo sforzo di ,convergenz·a dell-e due for– mazi,oni cristiane, per la •costituzione della sola maggiioranza garantita da fattori reali, positivi, incontrovertibili -di omo– geneità: Il parla-mento •regionafo siciliiano può -cont·are -su un blooco politico di -struttura nuov-a, che non è né il cen,tro-destra né il cent-ro-s-ini:stra né •l'oantico nonchè arcai,co centro: che trae la sua qualificazione ideologica dal ,comune innesto nel ceppo cristiano di due partiti, mentre questa comunanza di ideali ul– timi è la piattaforma necessaria per l'impostazione di program– mi e metodi congegnati ad,dirittura per opposizione, quell',op– posizione indispensabil-e ,so•prattutto un relazione agli uomini, e aH'effetto -della loro democratica xinnovabi-li.tà , r>imutabilità e preferibilità. ,Ma avranno democristiani e cristiani-sooi,ali - quanto spreco ·di cristianesimo! - la -semplicità d,i partire, per un incontro che rompa sia pure :pericolosamente i limiti dei ,ris– sosi personalismi, da quel minimo -di « morale p..olitica prov– vosoria J1, che impone ·ai •simili di stare •coi simili?

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