l’ordine civile - anno I - n. 10 - 15 novembre 1959

I bi l'ordine civik riale, diventa una questione morale e sociale. Là· famiglia di Agnieszka mette in· guardia la ragazza contro i ma~mocclìi, ma. non è in grado di· aiutarla nella sua sistemazione e di cambiare ·qualcosa in questo disgraziato cir. colo vizioso r la gente soffoca nelle stanze so• vraffollate, i giovani fuggono da .casa, i vecchi • cercano anch'essi in qualche modo di evadere, rimane solo ·chi è -malato. A casa· la famiglia si riunisce per ·dormire al riparo, per cuocere la minestra d'av.ena e per litigare, vista l'im- • possibilità di una convivenza civile. Amicizie J! amori si allacciano in un ambiente indiffe– rente e meschino. Ma tottavo giorno_ della set• timana non viene; nè per Agnieszka, nè per il padre, che deve rinunciare al suo modesto sogno di. ricreazione, u'è per il meccanico Za. wadzki, che. non ottiene che una soluzione mo• me~tanea e illusoria del suo problema, nè per Grzegorz. Nel mare di vodka in cui la gente cerca l'oblio, la caduta di Agnieszka si confi. gura come. una forma a!1cora più a5surda di evasione. Eppure l'ambiente sociale in cui si svoÌge la vicenda non è poi quello dei bassi• fondi": la ragazza è studentessa universitaria, il padre impiegato. ' Invano si cerch~rebbe un eleme~to positivo nella vicenda, fatta eccezione per l'amore .di Piot.r, che .voleva proteggere la sua ragazza dalle. più ripÙgnanti brutalità della vita. Que– sl a è forse la ragione per cui il vivace e pit• loresco racconJo di Hlasko non è uno sterile grido di disprezzo di un «. angry young man », come tanti altri. La no~ella è in pratica ela– borala tutta sulla figura di Agnieszka, sul suo can1ttere è sulle sue passioni. I vari episodi sono collegati ai successivi _stati <l'animo della protagonista, l'amore con Piotr e la _caduta nel fango dell'immoralità rappresentano appunto i poli opposti di un 'indole ii;npetuosa e passio• nale, ma-nello stesso tempo profondamente vera e sensibile. Anche le altre novelle, comprese nella rac• colta di Einaµdi; presentano uno specifico interesse, seppure vi ricorrono i noti motivi hlaskia~i: mi'seria, aÌcolismo, amori contra• stati e difficili, ma anche una straordinaria vi. vezza psicologica e la capacità di plasmare i personaggi e di tenderli vivi in u;,_ mondo di– sordinato ed eterogeneo. STEFANODE ANDREIS GIORGIO ASSAN: La Libia e il Mondo arabo, Editori Riuniti, 1959, • Questa per vari aspetti pregevole pubblica• zione. dell'ottimo •giornalista e scrittore Giorgio Assan, uscita nel settembre scorso, ha subìto la strana sorte di perdere già nello stato· nascente parte della sua attualità,. in conseguenza· a la• luni fatti imponenti di carattere politico ed economico soprav.venuti a tiratura ancora umi– da del libro, come l'inizio della distensione internazionale e_ poi il. ritrovamento in Libia di enormi giacimenti di petrolio, ritenuti supe• riori a quelli del Sahara, eventi che modifica– no talune conclusioni della pur recentissima inchiesta. Giova quindi .al lettoie di concen• trare l'attenzione sui capitoli del volume che conservano intatto il loro valore, come la par• te narrativa, episodica,, « ·di colore », illumi– nala però da idee generali, nonchè sulla espo• sizi(me storica e sulla posizione particolare del– la Libia nel mondo ar.aho. Il ·capitolo che rivela in pieno la misura delr A., la sua penetrazione critìca e rara fa. còltà di elevare la cronaca al rango_ di storia, è quello dedicalo alla formazione dello Stato libico, che dopo una lunga vic~nda di rivalità e intrighi internazionali, accompagnala da con• trasti interni, i:aggiunse prodig,·osamenle, in vfrlù di una incoercibile corrente ideale, l'in– dipendenza e sovranità nazion.ale sotto il segno dell'unità, avversata· fino all'ultimo· dalle grandi Potenze, tra fa Tripolitania, la Cirenaica ed pag. 21 il Fezzan. « Un solo elemento - scrive l'Assan • a proposito dei mezzi messi in o·pera da ·alcune Potenze per •tenere la Libia divisa e soggetta ai loro disegni - non eia stato consideralo: l'imponderabile forza di coesione dei tre po– poli con il connettivo del comune anticolonia– lismo ». L'anticolonialismo, come l'A. partitamente e• semplifica nel capitolo « La patria araba», è diffuso in tutti i Paesi arabi ed alimenta il grande piano tendente alla instaurazione del• l'(( Umma », della comunità araba in un'unic~ Nazione estesa dall'Atlantico all'Indiano, dal Mediterraneo al Golfo Persico. Ma in uno al– l'incentivo politico, quello religioso sospinge i popoli arabi verso lo stesso fine. unitario. « Ancor oggi patria e islamismo sono sinoni– mi per ogni buon· arabo », constala Giorgio Assan, e rileva che « in Oriente tutta la so– cietà dal basso in alto è permeata· da una con– cezione religiosa della storia, della vita, del costume». ,Bisogna dare allo all'Autore maixi• sta della sua ·esemplare oggettività in campo religioso. ' Tale oggettività però non risulta c~nfermala in campo politico. Senza dubbio,. l'A. con· la sua polemica in favore· degli arabi e contro l'imperialismo occidentale colpisce nel segno; senomihè, l'imperialismo orientale brilla per la sua • assenza nella trattazione, e laddove l'URSS Euggè~olmente fa capolino, la politi()a estera dell'impero· moscovita appare edulcorata a mero umanitarismo: « L'Unione Sovietica. ha segnalo ·il suo punto nel Levante non per una propaganda ideologie~, e_ non solo per la sua potenza militare schierata a difesa degli ara• bi, ma sopratutto perchè lavora con gli arabi per creare realmente un 'econom.ia araba e dun– que. un'indipendenza araba» (pag .. 193). Dove si vede, conie talvolta la verità scatu• risce .più !acilmenle dalla polemica che non dal consenso. I. T. I MONTEDEI PASCHIDI SIENA .. I S T I T U T O, D I CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO F O N D I PATRIMONIALI L. 6.559.520.778 Fondato nel 1624 Tutte le operaz10m di BANCA E CAMBIO CREJJITO FONDIARIO CREDJT() AGRARIO Corrispondenti in tutto il mondo DIREZIONE GENERALE : SI E N A Filiali: ToscANA - CAMPANIA - EMILIA. LAZIO• LIGURIA - LOMBARDIA - UMBRIA e

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