l’ordine civile - anno I - n. 10 - 15 novembre 1959

ib l'ordine civile milioni di dollari. 1:1 risultato che ci si ripromette da questo investimento è: la produzione di 30 mil!.oni di chilo– wattore per l'elettr.icità, l'irrigazi_one di 125.000 acri di terreno oggi a culture secche, il drenaggio di 100.000 acri, il consolidamento di un'estensione colti– vata di 293.000 acri, il controllo idrico· del fiume Megerda per la difesa di altri 130.000 acr,i, la bonifica di 30.000 acri di stagni salmastri. Le opere prelimina– ri_ di convogliamento delle acque, di co– struzione della diga di Mellegue e di ca– nalizzazione, sono già ·state eseguite fra il 1955 e il '56. Il governo tunisino at– tende ora -d,ipoter passare alla fase più concreta e redditizia del lavoro. Oltre a questo progetto vari altri so: no allo studio per lo sviluppo industria– le e le ricerche minerarie, che promet– tono bene. Com'è noto, oltre i fosfati, il ferro ( che si estrae in superficie), e il piombo hanno possibilità di sfrutta– mento e pure si sviluppà l'industria ce– mentifera e il petrolio ha fatto, nel sud, la sua sicura apparizione. Come panorama economico generale, si può osservare che la produzione del– la Tunisia rappresenta annualmente un totia-le di 496 milioni di doHari, ,dei qua• li il 39% nel settore agricolo, il 27% in quello commerciale, il 28% nell'in- ' dustria. Lo Stato partecipa sul piano de– gli investimenti a un 30% dei capitali impiegati. Vi è quindi largo margine per .l'intervento straniero. La produzio– ne fosfatifera come quella ferròsa è in costante aumento. La stabilità polit,ica del regime è garantita anche dal fatto che, oltre ·a consenso popolare all'interno, sul pia– no interrnazionale le ricchezze, certa~ mente meritevoli e suscettibili di valo– rizzazione, del Pa·ese, non sono tali da destare •delle cupidig,ie foriere - come la storia di ogni giorno insegna - di eventuali interventi diretti o indiretti di interessi stranieri. Il vo,to quindi di do• menica 8 novembre ,ha significato il de– siderio di continuità nel clima di pace operosa, che il presidente Burghiba è riuscito a garant,ire alfa sua nazione. ISRAELE Le elezioni generali Le elezioni israeliane hanno -confer– mato quel leggero sposta merito a destra, che era nelle previsioni. La nuova po• litica ha valso al Mapai un aumento di voti: dal 32 per cento, il partito di Ben Gurion è passato al 38 per cen– to. L'Heruf si quàlifica come il secondo partito, con il 13 per cento dei voti._ Il partito tl"ella deslra moderata e bene– stante, i Sionisti generali, ha sofferto grosse perdite. Il partito comunista ha per la pri– ma volta perso voti. E' questa una C'on• seguenza del raffreddamento .delle re– lazioni tra l'Urss e Nasser, poichè pre– cedentemente i voti degli arabi di Israe– le si erano rovesciati sul Partito comu– nista ebraico. Anche un partito socialista massima- d l,; lista, Ahdut Haavoda, ha perso suf– fragi. In sostanza_ il Mapai ha vinto pro– prio ponendosi come partito l~rgamen– te nazionale, capace di far avanzare .., . Israele sulla linea degli obiettivi nazio- nali. Per ora quello che non era riu– scito a Mollet in Francia, sembra riu– scito a Ben Gurion in Israele. Il Mapai può ora costituire il gover• no : ma non potrà che costituire un governo di coalizione. Il rigoroso regi– me ·proporzionalistico ,che presiede alla eleziòne del Knesset rende impossibi1e la formazione. di un governo omogeneo. Questo costringe Ben Gurion a dover tenere di volta in volta conto di esigen– ze così opposte come •quelle -dei partiti di ,estr-ema sinistra e delle formazioni religiose. Per ovviare a questa situazio– ne il primo ministro .intende proporre l'introduzione del sistema maggiorita-• rio, che consoliderebbe nelle mani del Mapai il controllo della situazione po– litica. Ora i partiti d,i sinistra si op– pongono decisamente alla progettata ri– forma elettorale, che non p~ò dunque pag. 17 trovare supporto altro che dai partiti di destra. La stessa sconfitta dei conservatori moderati li rende i più probabili part– ners del prossimo governo Ben Gurion . Non c'è dubbio che nonostante il suo esito, l'operazione del Sinai, che tra– volse Anthony Eden e poco profittò a Guy Mollet abbia invece giovato a Ben Gurion. Il popolo di Israele è un popolo gio– vane ed efficiente, in mezzo a un mondo antico ed arretrato. . . . . La tradizione religiosa e morale non sembra potergli offrire più che la testi– monianza di un vincolo etnico. Solo ·un grande compito materiale, espresso- al– l'inizio nelle dimesse fon~.e socialde: mocratiche, può offrirgli una prospet– tiva nazionale. Nelle relazioni cqn gli arabi il tempo e i rapporti di forza lavorano a vantàg– gio di Israele. Gli avversari sono divisi e divisibili. Per questo l'avventura con– tinua. Le elezioni del '59 ce ne danno conferma. MUSICA PER P~ROLE undiscomicrosolco 33 giri adaltafedeltà, offredaoggiparole ritmidi unnuovo e originale corso di dattilografia. 'IN POCO TEMPO E A TEMPO DI MUSICA chiunque potrà imparare a scrivere piùrapido e piùesatto sullaportatile Olivetti . Lettera 22 Il disco,conil suoalbum-custodia che è anche uncompleto manuale dattilo· grafico, è disponibile ovunque sia In vendila la OlivelliLettera22.

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