l’ordine civile - anno I - n. 10 - 15 novembre 1959

NOTE SANTA SEDE I miglioramenti . . econom1c1 Uno dei punti ,interessanti delle re– centi decisioni relative alle retribuzioni dei d,ipendenti del,la Santa Sede è il fatto che la retribuzione minima di un dipendente vaticano - ,stipendiato o salariato - è stata portata a 70.000 lire. Inoltre gli assegni corrispos•ti per la moglie e per i figli a carico sono stati portati rispettivamente a 10.000 e a 12.500 lire mensili per ognuno dei figli. Ad esempi.o un usciere vaticano con due anni di anzianità di servizio, moglie ed un figlio ha uno stipendio di 95.000 lire: cifra, questa, che non trova corrispondente nella media delle retri– buzi001i percepite da un pui gra-do nel nostro paese. Si tratta, cer•to, di una cifra insufficiente per permetter.si l'au– tomobi,le, ma senz'al!ro bastante - se amministrata accortamente - per sop– perire alle esigenze de'lla vi,ta moderna decorosamente e senza dover fare acro– bazie ·per arrivare alla fine del mese. Ma il punto che sembra di magg,iore interesse è il criterio che ha ispirato lo studio -della revisione degli stipendi: « dare a ciascuno un minimo di retri– buziione che garant,isca effettivamente la possibilità -di soddisfare alle attuali esigenze della vita secondo le rispettive condizioni JJ. Criterio, questo, a,l ·quale non vi è . nulla da aggiungere e nulla da -togliere. Sembra doveroso in questo quadro sottolineare che con le nuove misure si è voluto dare attuazione al principio già affermato -da Leone XIII nella cc Rerum Novarum J> e sostenuto .dai so– ciologi cattolici del ccsalario· familia– re >J. Di questo in effetti si trova con– ferma neMa misura stabilita per gli as– segni familiari: si pensi ad esempio che per- l,a moglie e due figli un prestatore d'opera p·ercepisce un assegno totale di lire 35.000. Il problema della famiglia del resto non poteva non trovare riscontro nella sollecitudine del Santo Padre che pro– prio il mese scorso, in una lettera indi– rizzata ai cat-tolici di ,lingua francese riuniti a Quebec per la « settimana so– ciale JJ, aveva rivolto l',invito a ,definire i principali diritti della famiglia : di– ritto all'unità, alla stabilità, alla fecon– dità, all'educazione, alla protezione del– la salute fisica e morale, allo cc spaz-io vitale », alla giustizia distributiva. Ora, per -le retribuzioni vaticane, si è partiti dal presupposto di remunerare il • salariato o l'impiegato sulla base quan– titativa o qualitativa del lavoro prodot– k>, ma impoetando anche una scala de'l- 10ecag1nob1anc E- COMMENTI le retribuzioni part·endo da un m1mmo assoluto che effettivamente mette in grado . il prestatore d'opera di vivere decorosamente a seconda delle sue con– d,izioni. Ciò ribadisce i,l princip-io che chiunque presti con continuità lia ,sua opera, sia pure per il lavoro ·più umile e meno qualifìoa,io, ha diritto a soddi– sfare un minimo di esigenze. E sia detto per inciso che se si vuole che ,le parole ccprogresso », cc ·c,iviltà », cc ,dignità », ecc. abbiano un significato comune p·er tutti, e non so1o per d·eterminate ca– tegorie, risulta logico pensare che que– sto minimo di esigenze non è, agli ef– fetti pratici della capacità di so,ddisfa– re, fisso ·e immutabile, ma direttamente proporzionale allo 'sviluppo economico e tecnologico, che diversamente sarebbe privo di significato. • E non si può. non pensare ,che se sin dai primi tempi della formazione del salario e d·elle industrie si fossero te– nuti presenti principi del genere invece che le -strette regole del torna-conto la struttura dei prezzi, costi, retribuzioni, e di classi sarebbe stata e sarebbe oggi molto diversa e forse anche certe leggi economiche sarebbero risultate diverse. A questo punto è bene dire che la Santa Sede ha ·potuto attuare un'ope; razione come quella -deUe retribuzioni ·in quanto essa è stata resa· poss·ibile dalla sua particolare struttura finanzia– ria . .Pretendere di realizzare in una sola volta un'operazione ,del genere ·in un altro paese, specie se sotto-sviluppato, sarebbe vol-er pretendere •cosa impos– sibile e voler fare esclusivamente della demagogia. ·Eppure, se si vuol giungere ad una equa giustizia -distributiva, non sembra che si possa non tener conto del fatrto che anche chi svolge con conti– nuìtà le mansioni meno qualificate e meno produttive nello stretto senso economico della parola - ma non per questo meno necessarie e meno ut-ili a chi ile richiede - deve poter soddisfa– re quel minimo di ·esigenze cui dianzi si è accennato, mentre oggi in molti casi non può farlo. Conseguire un obiettiv.o del genere è difficile, ma è necessario cercare di av– viare a soluzione anche questo pro– blema. AFRICA Crisi nel Ruanda-Urundi La crisi di crescenza che ha colpito tutti 1 paesi africani, ormai definitiva– mente avviati sulla strada del'indipen– denza, ha raggiunto il Congo Belga. Persino •il remoto territorio ,di ammi– nistrazione fiduciaria belga, il _Ruanda Urundi, situato nel cuore dell'Afri,ca, fra il Tanganica e la grande corlonia del Congo, è stato teatro in questi giorni di violenti scontri fra gruppi etnici ri– vali. Ma 1a crisi -esce dai suoi limiti di ca-rattere <tribale, p·erché la, situazione del Ruanda Urundi presenta caratteri peculiari in rapporto ad un,a fisionomia politico-socia,le abbastanza ,evoluta ri– spetto ai paesi vicini. Si tratta :di due territori diversi, il Ruanda e l'Urundi di -complessiv-i 54.000 Kmq. e di oltre 14 milioni di abitanti. Questo territo– rio è amministrato dal Belgio fin da,l 1916, quando fu sgombra•to dalle trup• . pe del generale te.desco Lettowe-V or– hectk. Nel 1922 la Società delle Nazioni ne affidò l'amministrazione al Belg,io, quale mandato di tipo B. Dopo la se– conda guerra mondiale, il territorio fu conferma•to all'amministrazione fiducia– ria belga da parte delle Nazioni Unite con l'appoggio delle -delegazioni afro– asia•tiche, •e contro il solo parere .del- • l'Unione Sovietica. Il ·paese assai ricco di bestiame, è popolato ,da -due stirpi diverse, i Watussi, popolo pastorale e guerriero, di cui è nota ,la grande sta– tura; ed ~ Bahutu, sottomessi ai primi, ma componenti 1'80% della popolazio– ne. Recentemente è venuto a morte, in ancor giovane età, il Mwani de,1 Ruan– da, ca-ttolico e moho amato dal suo popolo. ·Gli succedette, per nomina se– greta effettuata dal defunto re •attra– verso gli ·anziani, il venticinquenne Wi– peri V, anche lui cattolico, ma a quan- to pare fortemente influenzato ·dal con– siglio degli anziani. Frattanto il gover– no belga cominciava a·d applicare una serie di riforme ,di carat-tere sociale, in vista dell'acquisto dell'indipendenza da parte dei -due territori nella primavera del 1960. Occasione degli ultimi disor– dini, che hanno causato finora molte decine di morti ed una vera e propria guerra fra Watussi e Bahutu, è sta·~a Ja decisione della amministrazione bel- ga di ridurre il tasso di ·interesse, pa– gato anche in natur_a per varie ragioni dai Bahutu, d,al 25 ad un massimo dd 6%. Questo ed a'l-tri provvedimenti ten– dono a rompere quella specie ,di regi– me feudale che vede come casta domi– nante i W·atussi. Alforché il 13 gennaio scorso il governo belga ha pubblicato un ,art-icola,to ·progeuo ·che preved·e la indipendenza per il Congo, fu presen– tato per il Ruanda Urundi uno specia- le statuto e una diversa legislazione. Il progetto ,di •questa speciale. struttura normativa ,che il Belgio ha definito an– che in conformità degli obblighi di po• tenza. manda•tari,a, fu ·deciso dopo che lo scorso apri,le fu inviata una commis– sione di esperti per studiare la situa– zione sul posto. Il governo belga si per-

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