l’ordine civile - anno I - n. 5-6 - 15 settembre 1959

pag. 4 gici e storture mentali; tuttavia bisognerà anche rendersi conto del perchè questi fenomeni avvengono. Nascono da una insufficiente comprensione deU'aposto• lato perchè .non sempre è stato impostato con chiarezza nel senso che si doveva eliminare tutto ciò che può degenerare in pericolosi innamoramenti dell'ap 1 ostolato stesso. Quel sen– ti;si partecipi della salvezza del mondo con una vita fatta di donazione è un ideale che si traduce in una psicologia da privilegiato in cui lentamente il proprio stato di uomini-cri– stiani si trasforma in una specie di stato sacerdotale ( sacer– dozio laico). Un sacerdozio laico critico di tutta la realtà mondana e cristiana aggrappato ad un atteggiamento integralista-mora– lista, incapace di capire che cosa si deve fare perchè il mondo si leghi a Dio, volto a pensare che Dio sia un pozzo di Grazia che loro dispenseranno al mondo. Per questo « sacerdozio laico » la realtà pare debba fare, fuori dal Cristianesimo, il suo sviluppo; al cristianesimo vie– ne lasc·iato soltanto l'appello aUa ·coscienza, al 'dòvere reli– gioso, alla fermentazione dell'esistente. Non ci si applica a cercare di porre una relazione d'ordine tra la realtà e la religione quanto piuttosto di separare nettamente i due piani mediante una religione sempre più religiosa. Questo significa che Dio perde il suo posto ed anche l'uomo perde il suo posto per cui Dio ha un suo « lassù » e l'uomo per raggiungerlo deve costruirsi un suo « lassù » : ciò significa negare la sovranità di Dio nel mondo e la sovranità dell'uomo sulla natura. Già nella Genesi è affermato il destino dell'uomo: « il Signore Dio prese adunque l'uomo e lo pose nel paradiso di delizi~ affinchè lo coltivasse e lo custodisse ... ». E' un destino di governo sul mondo. Abdicare a questo destino significa· una sottomissione dell'uomo ai piani razionali, ai programmi. a.Jle tecniche, alle istituzioni di ogni dio della terra facen– dogli credere che la 5ua libertà sia soltanto interiore perchè tutto· ciò che si svolge attorno a lui è di un altro mondo. Il singolare _caso 11 viaggio in Russia dell'on. La Pira ha riproposto al– l'opinione pubblica italiana e cattolica il problema del va– lore e del significato di quest'uomo, le cui tesi e il cui com– portamento si staccano così nettamente dall'ordinario. Pro– prio il viaggio in Russia ci pare consenta un meno improprio tentativo di comprensione e di giudizio. Si veda il resoconto del senso e degli scopi lel suo viaggio quale La Pira gli ha dati ex post alla rivista << Orizzonti ». Non sembra si tratti di un viaggio, ma di una azione simbolica, di un'azione sacra. Il « viaggio » « non è stato· un viaggio improvvisato, ma un viaggio meditato, pensato e preparato con la mortificazione e con la preghiera di innumerevoli anime, specie di clausura. Mortificazioni e pr~ghiere a cui ho aggiunto le mie, per su– perare le numerose difficoltà ... Si tratta di un disegno geo– metrico perfetto ». Esso ha come fondamento « le rivelazioni di Fatima, specie -quella del 13 luglio 1917 nella quale la Vergine SS.ma ha affermato : "infine il mio cuore trionferà - la Russia si convertirà - vi sarà pace nel mondo" e le indicazioni sopran– naturali e storiche della Chiesa quali si manifestano nelle parole dei Sommi Pontefici » ( in particolare le parole di Pio XII ,del marzo 1958: « l'inverno storico era passato: che una primavera era iniziata e che sarebbe venuta un'estate radiosa per l'umanità »). Il « viaggio >> è stato preceduto da un viaggio a Fatima il 13 luglio, anniversario delle apparizioni e della promessa. « Per dare validità soprannaturale al mio viaggio ho pen- ne l'ordine civile Questo tipo di uomo entra nella vita trovando il mondo si– stemato: quello che 1a Storia gli ha consegnato. In questo mondo lui fermenta ciò che trova per strada pronto a subire qualsiasì avvento, libero di costruirsi la sua esperienza inte– riore che è una forma di evasione quando non è una incon– scia forma di protesta, di difesa o di presunta aristocrazia spirituale. Invece di domandarsi in che cosa -consistono i pro– blemi della civiltà mo,derna si libera da questi interrogativi e dai conseguenti impegni. Ecco in che senso si può dire che l'apostolato è spesso male inteso. Non si tratta di presentare Cristo attraverso una testimonianza del dovere rnligioso ma di creare una manieri! di ordine umano che non separi la vita dalla religione. Sarà da questo ordine che gli uomini potranno aprirsi alla Fede e pensare che il Dio di « lassù >> non è presente s·oltanto nei tabernacoli o nei richiami inte– riori ma anche nella storia umana. Come sarà l'esistenza futura? Di front-e ai limiti della azione religiosa e di fronte ad una realtà poHtica minata nei suoi fondamenti, superate le esperienze, quanto brevi e in– consistenti, delle tensioni spirituali sia in azione cattolica e sia in azione politica ci pare che occorra il coraggio di smi– tizzare certe forme di religiosità che sembrano l'ottima di– mensione umano-cristiana: un coraggio che accenderà molte ostilità. Le non-verità dei programmi ,e delle organizzazioni spi– r.itualistiche usciranno con i propri strali, tuttavia si dovrà affermare che la cri,si ,del nostro tempo non chiede una « re– ligione sempre più religiosa >> ma chiede che i cristiani dicano cosa pensano del mondo e come intendono i problemi del mondo. Questo è l'unico servizio che i -cristiani possono e devono fare alla società. Ed è l'unica maniera di presentare giusta– mente la libertà contro la falsa libertà di tutte le ideologie: la libertà della persona e la libertà -degli istituti. La Fede deve uscire sia dalle laicizzazioni che dalle spiritualizzazioni: deve essere la Fede deJl'uomo normale, del cristiano normale al quale deve bastare la disciplina normale della Chiesa. dell'on. La Pira di Giovanni Baget-Bozzo sato che nulla fosse più efficace dell'intercessione dei grandi santi della Chiesa che. sono comuni alla Chiesa Romana e Russa: S. ·Cirillo e S. Metodio, S. Antonio, S. Teodosio, S. Vladimiro, ed altri, tutti di Kiew; e vi ho aggiunto S. Sergio, S. Nicola ... All'intercessione di questi santi ho unito l'inter– cessione degli Apostoli Pietro e Paolo, quello di S. Teresina del Bambino ,Gesù, di S. Francesco, di S. Romualdo e di tutti i santi fiorentini ... Però non ero solo e lo sentivo : ero accompagnato ed erano presenti spiritualmente i monasteri di clausura di tutto il mondo ai quali avevo chiaramente indicato i viaggi che mi proponevo di fare, sia quello di Fatima che quello di Mosca e le finalità soprannaturali e storiche a cui essi mi– ravano. La data dell'Assunta è stata scelta appositamente ed ogni mio passo è stato calcolato perchè potesse produrre, per quanto dipendeva dalla mia povera opera, gloria a Dio e pace agli uomini di buona volontà ». Il viaggio assume un significato mistico: ha finalità cc so– prannaturali e storiche », produce « gloria a Dio e pace agli uomini». Da questo punto di vista il contenuto empirico del viag– gio, seguito da un inviato speciale del Popolo, ha scarso si– gnificato, quasi non esiste. Alla domanda « che cosa >> sia andato a fare La Pira in' Russia, non c'è altra risposta che: il « viaggio ». Nient-e sembra emerso dai colloqui di Zagorsk o di Kiew: nulla almeno è stato comunicato al pubblico. E' il passar stesso di La Pii-a tra Roma, Fatima e Mosca che co-

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