l'ordine civile - anno I - n. 1 - 25 giugno 1959

pag. 2 sciuta. Quel,lo che ·s1 apprende nel segreto, è fatto per essere detto sui tetti. Lungi ,da noi il gusto o il •c1l'lto-dello scandalismo. Esso è diventato ormai un'arte della .stampa, di cui si è visto nei recenti anni la pericolosa e dissolut1·ice efficacia. on c1 mte– ressano •gli scandali: tanto ormai essi vengono da soli alla luce. Ci interessano invece le verità che contano, ci inte– ressano i ·grandi principi mora-li, a cui oggi il costume e ta•l– volta anche le istituzioni o almeno il loro pratico funziona– mento ordinario contraddicono. I miti moderni si sono illusi di dissolvere la coscienza nella legge positiva, la morale nel -diritto, la ·persona neHo Stato. E' chiaro il perchè: ,se è possibi-le che l'ordine civile sia il semplice frutto -di una appropriata legi,slazione, ebbene trovate l'appropriata legislazione e avrete definitivamente ri– soho tutti i problemi. Potrete prescinde1·e dalla buona e dalla cattiva volontà degli uomini, perchè a tutto provvederanno le leggi. Con il minimum etico avrete la certezza del risul– tato: avrete a un tempo una coscienza senza problemi e una coscienza in pace. La morale sarà ridotta a un problema di buon senso e di polizia. L'ultimo grande mito moderno, quello comunista, ha .spinto alle più -drammatiche conclusioni, con spirito rigorosamente consequenziario, ·questo tipo di ragio– namento: la trasformazione della •coscienza da individualista a comunista, dall'eudemonismo individua-le a quello collet– tivo, mediante -la pressione di un potere integrale e assoluto. Lo Stalinismo fu il tentativo di realizzare una grande utopia e Stalin l'ultimo dei titani del mito moderno. La storia prova che il mito dell'appropriata legislazione è a'.PpunJo un mito; senza una effettiva ricerca e una reale obbedienza alle verità diffuse nel corpo sociale e diventate vera forza civile e politica, non .si costruisce che disordine. <\ I profeti disarmati ruinorno » aveva scritto, alle soglie del– l'età moderna, colui ·che l'aveva già capita tutta. Quattro secoli dopo il « P1·incipe », si può dire a 1Machiavelli che anche •gli utopisti armati, i tiranni efficaci e potenti, i rifor– matori della spada e dell'inganno, anche questi hanno fatto faUimento. Se la 1·icerca della- ve1·ità, che è, per chiunque la faccia, la ricerca del Volto di Dio riflesso nell'ordine creato, e<l il primo ·dei doveri morali, la ricerca e -la proclamazione .della verità, non ritorna a essere un costume, allora il mito di Orwell rischia di diventare realtà e il 1984 una impressionante scadenza. L'umanità vista da Dostoiewsky nella leggenda del Grande lnqui,sitore si sta costruendo sotto i nostri occhi: !',umanità schiava de'1la legge del •posto di lavoro e pronta a giustificare con i .doveri del pane e 1 del tenore di vita, ogni cosa, pacificamente e quietamente: un 'umanità in cui il culto del particolare, anche giusto ( come la famiglia) rischia di separare crescentemente dal bene umano universale. iblioecaginobianco Non ,ci sono più né cristiani né repubblicani, scriveva me– lanconicamente Péguy, quando il processo di decadenza fran– cese rivelava le ,sue dimensioni e il suo volto. La nostra so– cietà rischia di configurarsi come un insieme di tiranni e di « famiglie »: 1 l'umanità, appunto, governata dal Grande Inquisitore. Di famiglie, si intende, che hanno perso i,l senso e il valore spirituale della famiglia. In contrapposizione a questo disordine organizzato da un potere assoluto, abbiamo usato l'espressione « ordine civile)). Che cosa significa « or-dine civile )>? Significa l'ordine pro– prio dell'uomo, che solo in società « vive bene )>, nella totaiJ.ità del significato di questa parola. Oggi che tanti svalutano la tradizione classica, rifluita in quella cristiana e in essa vivi– ficata, sentiamo il valo1·e e la dignità di queste parole della « Po 1 litica )> che sono l'eco -dell'esempio e dell'insegnamento di Socrate. Nell'ordine civi-le l'individuo dimentica ciò che è particolare e materiale e trova la dignità dello spirituale e dell'universale. Un cristiano trova questa legge della natura nello stesso ordine della Vita Increata cui è chiamato a par– tecipare. oi vogliamo tornare a questo senso aito .della dignità della vita civile ohe è il filo ,d'oro della nostra storia ed il vero senso in cui si potè parlare di Risorgimento d'Italia nel secolo scorso: quando l'alta predicazione mazziniana, la fe. conda idealità pratica di Cavour, la santa fedeltà di Pio IX a ciò che era più a 1 lto della natura e della .società civile, die– dero alla storia d'Italia di rivivere, purtrop•po effimeramente, per la lacerazione e la contraddizione delle diverse verità, per la ·loro incomunicazione, un nuovo momento universale della sua storia. E' a questo antico e semplice concetto in cui Classicità, Cristianesimo, Risorgimento comunicano, in cui si ha quindi la vera unità della storia d'Italia, che ci rifacciamo, dicendo « or,dine civHe ». ,Consideriamo con ciò esaurita la nostra carta di identità, anche se questa sarà deludente per chi riduce tutto a tattica e vorrà sapere chi appoggiamo e chi non appoggiamo, chi è il nostro padrone e chi non lo è. E' per combattere la ridu– zione della po•litica tattica ,di potere personale che noi nasciamo : e non ci si domandi dunque quali sono le nostre servitù tattiche, perchè non ne abbiamo nessuna. Non sfuggi– remo l'onere dei giudizi e per questo abbiamo scelto la for– mula del quindicinale di commento. Saranno questi a docu– mentare la nostra libertà. Noi speriamo che molti, superando il ricatto dell'eterniz– zazione .del presente assetto di cose, che è una ·scorante men– zogna, superando il dilemma che contrappone cedimento a evasione, si associno al nostro desiderio di contrastare allo scetticismo, al disordine, alla disperazione del bene per edi– ficare un autentico ordine civile. (loto Alinari)

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