La Nuova Europa - anno III - n.10 - 10 marzo 1946

__ 2 __________________ LA NUOVA EUROPA--------------- IO Marzo 1946 --- è un male, la n.a1.tonalità è un bene; abbiamo dcbcllnt.o U primo pcrchò dannoso all'umanità, lasciamo la se conda che è utile all'uman\tà. Ragio– name1110semplice che non Indaga CO• mc sia sorto il n:1r.ionnlismo dal buon tronco della nazionalità; che crede essere il nazionalismo un r,1uo in· <lipcndcntc dall'ordinamento nadona }itarlo. La tragica ~spc1icnza . do· Yt-ebbc spingerci ad indagare più a fondo sut gn1do di parentc!a tra na• :donalhà e nazionalismo. Se, infatti, l'una JJarto1'i.s~ l'altro, avl'cmmo fat. to un lavoro da Sisifo nel debellare l'effetto (nazion:11ismo), lasciando vi– va !a causa (nm:lonalità). L,a questione va cosl im})Ostata: _la nazionalit;1 può degenerare nel naz10• nalismo, o vl dcscnera necessaria– mente? Il nazionalismo, in una orsa• nizzazlonc interm1ziona\e fondata su nai.lonl libere cd indipendenti, è un inco1l\'cniente cui si può andare in· contro o cui si va incontro sicur~· mente? Se si dovesse d:,rc una r1· SJ)()Sta sulla base dell'es1>erienza re· centlsslma dovremmo dire che na· - zlon.ilità Parto1·lscc nazionalismo. Le nazioni vincitrici dimostrano dl es· Eere state conW~late dallo stesso ma· le di cui noi soffrimmo e facemmo tanto soffrire gli alui. Noi ora fac· ciamo le finte di essere guariti, ma :la nostra più che !:, 1 1.mrigione ò iplJ>O– tenza a muoversl e a ricadere, per· tanto, negli stessi errori. 1-Ja ci si potrebbe rispondere: le THtzionl vin· dtrlcl h.inno buone ragioni per ven• dtcarsL Dagli Del, non dagli uomini, ci si può aspettnre H santo perdono o la sel'cna giustlzin, anzichè l'islin· , tiva vendetta. Concediamo. Temiamo però d1e a mut:tre la n.izlonalità i!1 J1a2lo1rnlismo vi siano ragtoni piu -profonde, meno transitorie di quc).lc sopra segnalate. La n:izionalltà, nel pensiero del .suol sostenitori, avrebbe dovuto t<:n· Ocre all'unumità. attraverso la naz10· ne, ma da quando le nazionl si sono fatte lll.Jcre, indipendenti, sovrane, nol uomini tendiamo anzitutto alla :nazione, dimenticando I' umanità. L'uomo è un animale educabiJe. Ve– :niamo noi educati ad amare la nazio. >1eo rumanità? Non cl rlfcr\amo a (]Uanto venne insegnato ne~ nostro vaesc nell'ultimo ventennio, ma alla .i:-,lucazioneche attraverso le scuole, 1e caserme, in politicc1, nella vlt~ cl• •·ile viene data in un mondo chvlso rn nazioni. Che cosa hanno imparato t nostri padri - noi purtroppo siamo crc~ciuti In clima nazionalistico - ~hc <:osa imparernnno i nostri figll ,1ella scuola? Impareranno a conosce– ~c la stoi;a, non quale genuina e ve– ritiera esperienza, ma come esaltazio. ne delle sole Ylrtù dei nostri prede– cessori: noi. come tutti , popoli, a• vemmo virtù poche e diretti molti. vincemmo e fummo sconfitti, fummo originali e imitatori, tenemmo fede alla parola data e tradimmo, ono– rammo e disonorammo ti genere u. mano. !\la a scuoi.i i maestri non pos– sono (lire la \'Crilà, che educa anche se triste; debbono suggestionar.~ le menti, conquistare gll animi ali idea mJslica della patria-nazione, La bella patria-nazione dovrà, dopo qualche anno, chiedere a quelle o.nlme ancora ignare I sacrifici più grandl che pos• oono giungere slno all'offerta ·della vita. Per una fede, per un mito, si può dare anche la vita: ecco la ne– cessità di creare ti mito. Abbiamo ac. cennnto alla storia, ma che dire delle altro fonti di educazione dello spiri· -to? La letteratura, la filosofia, l'arte ,•engono mostrate attraverso la lente della nazione e gli altl intelletti del pacs! stranlerf vengono, 1>er cosl dl· re, nazionalizzati. A perfezionare la nostra coscienza nazionale viene l'educazione militare. Proviamoci a leggere un l\-Ianuale del Caporale. C'è da restarne edificati. La religione più fanat.lca non esalta tan– to .i· suoi idoli, CJlUtntol'educazione militare esalta la patria-nazione. Af povero .soldato, il più delle volte provvisto di modestissima tsu·uzione, sl fa, in breve, questo discorso: ii'! non sci disposto a morire ucciso per Ja patria-nazione sei un traditore, u– no spergiuro, un vigliacco, un essere :abbietto. Il povero soldato, suggestio– nato da questo idolo, benefico o tre– mendo a secondn del cnsi, china re– missivo la fronte. Ma anche chi è pl'ovvlsto di cultura media o superiore finisce per subll·c U mito che gli' viene imposto- Dite aJ più mlscred.entc dei miscredenti che in quel vecchio castello ci sono Je streghe; ripeteteglielo ogni giorn.o per dieciotto mesi, quel miscredente si rifiuterà di crederci, ma preferirà non dormire in quel vecchlo castello. LA SETTIM.ANA I a,a1·mi cl'cppos1don,e 11Teci hanno ufficialmente annunciato che non :var, tectpera11no alOO elezioni. Il ,partito ijberale belga· ha decrso ~, no,i entrare a far parte dd oovern.o sti~ ctallsta·com1uilsta·l.iberale che Spaalqi tentava di tonnare. Sino ad ora S,paa!d non ha fatto alcuna dJchJarazlone. ,; L A q~estione deUo soornbero del~ d trovano nella I/era sovietica. Atene le truppe .sovietiche dal tcnito· soltanto è libera di dccWere del suo rie dclt'lran, entrata. in una .fase avvenire mediante elezio1U sotto gll oc acula nel corso d1 ouestt oloml, ha por, cht dt osservatori t11glest,americani e tato 11d u,i irri,gidtm.ento delle rispet· francesi. La Turchia i la· Persia sono tive posizioni vrese rispettivamente vivamente allarmate a causa delle a.spi• dalle due ora1tdJ potenze occidentali e razioni di Mosca». dalla Russia. Secondo i tte11ni1U dd Churcl1U]i ha qui11dt affermato che la patio tri:p"rtito anglo-russo-iranico fir. Ru.s.sta comunist a ese rcita la &Ua. fn· mato a T~heran il 29·oe11nafo1942, la fi.,uenzaanche in ltal.ia t tn ]Jstremo O· Gran Bretagna e i'Unione sovietica $t riente. Eall 110 n crede alla tmmtnem:a era 110 impeunate a ritt ra1·e le loro for· ed alla inevitalJilllb. dt un'altra ouerra; ze dall'Iran .sei ime.ti dovo ta conclt,· ma rrd allontana~ Ja mi-naccla, 11011 sione dell'armistiz io c o1i L'11Uimadelle vede altro mezzo che una pffl stretta potenze dell,'Asse ancora beUigerantc. unione tra i vaesi di. linqua anolosas· Jt 2 di marzo, trascorsi sei mesi dalla ne. Tra oli StaU U1"iiti ed it Canadà già sconfu-ta det Giappone, le tru,,pc dcL· e'sistc un ciccordo dlfe11sivo permanente. le due nazioni avrebbe-ro dovuto eV!l" 'J'ale accordo dovrebbe essere esteso an• cuare t'[ran. Jl oiomo primo u,! com-a: che aoli altri 1>aest che fa1uu, parte nlcato 11;fficlalc di Radio Mosca am1un• deUa com.u·nità.britan,nica•. 1, 1na,·esciallo Man.nerheim ha rass~ gnato le dimUsiont da presìàente dc~ la Repu.bblfca jinntca, per aravi cond~ zlo1ft di salute. NUUa d stato an11uncl~t. to riguardo al suo successore ma ne~ ral:me11te si ritiene che PaasikJvl, tifò!~ tu.aie pri1no anini.stro, pretiderd il s·uoi r;s~:a~:: :~':' ::'r:~~a :Cl/°Ji~a :::s~Ji esse-re aes,onato come successore di~ Paasikfvf, u quale per 1a sua posizione al dl ,,;:opra del pa:rtltl e per la sua politica, -cl1eha saputo essere al te111po • .stesso lii co{larazione con la ll ussla e~ cU indipe11de,1za tl.a.iiot&ale, si è re.so <U fatto i1uo!Ht-uibile. ziava che le truppe runarranno in Per . Sebbene Churchtu abbia iniziato l~ .sia,·ad eccezione di ulcunc provhtcle discorso dlchlarando dt vartare tn t10 orie11tulJ fino a che la situazione non 'rne proprio, tuttavia orande b stata la semi chi~rita Questa decisione del go, fmpresstone suscitata neoll am.birntl verno russo ·ha 1,rovocato sorpresa gc• polWci internaztonaU dalle sue parole, neralc a Londra. Gli ambienti politici di un'e.strema franch._ez~. Tale fran.· fi,i daL primo momento hanno trovato chezza, ha osservato tl Ncws Chroni· higiustificato J.' attec,giamento russo. cle, pm) f~re molto bene e molto male, Eouale reazione si i (leterminata 11e· seconclo l mterpreta~one che ad essa gli ambienti di Wash'i119ton. D·uc note daranno le sfere dlnge1tti rnsse,· ma da Quasi contemporauee, ,nfatti, e anima- que.stc non è ve11uta nessuna dichJa• te dat 1neclesimo spirito sono varate raztone. dal l<'oreign Office e dal Dipartimento di stato americano: 1' 6 :marzo si è ap· preso uJfi<:ialmente che L'Incaricato dt La sihiazlone s·pao,wla è ancora oscu· affari britamiko a Mosca, R<>òerts,ha ra e 111incicciosa.Il 4. t stata pu.bbUcata ccmsegnato ot Governo sovietico <Unaccr l'attesa dichiarazione co1nu11e del oo– mun-icazionc det suo Governo nr.Ua venti in.olese, a,nerlcano e francese. Fra q11al.esi sottolinet, che la Gran Breta· t tre govemt t atato convemd.o che fin ona desidera conoscere IL motivo per ché U 1 controllo della Spag·na -resterl'J. cui le truppe sovietiche co11tinuano a nelle mani di Fra11co,-Hpopolo spagno· ·rimanere tri diverse pm·ti dell'Iran. lo no,i p otrà as pettarsi di essere asso· ll 5 a sera il segretariodt stato a,nert ciato con quel.le nazioni che hanno por· ca.no ,Byrnes, in·viava a .Moscauna nota tato con U loro s forzo comune alla scon– in. cu i si afferma che 'l'.4mericci non fitta ciel maz:is,no e del fqsclsmo. Non t vuù -rm11111err. indifferente dinanzi ullci prevista ,,erò alcuna interfe,·enza neoli declsi.one 1·11ssa 'di ,mantenere le t,•uppe aJJart internt dell12,Spc1ona. La quc• t1eU,Azer1JatoJan; definisce L'azione russa stione de{ mantenimento o della rot· con traria alle assicu.razio11t·formulate tura delle relazioni dtplomatiche con. a 7 'ehera11.ed esprime la speranza «che l'attuate reoime spagnolo può essere la .R,ussiavoa LUt dispo1-re l'immediato decisa « solo alla luce degli eueiiti e ,•itiro di. tutte le forze daU'Ircm». dOTXJav~r preso In considerazione oU Si ha notizia di ama risposta no,t inca· sforzi congiu11u de.- popolo spagnolo raggiante data <lat oovenio sovietico per raggi,ungere la propria llbertd ». a Washingt on; d 'altra. parte·Si apprende Questo documento ha destato u,t Ua -~losca r.hr . U 11rlnw ,ministro dei· senso di dcluslon.e nelle slt1tstre spa· ~{,;~ 1 ~i~lt;~~Z:(t s;~t:'~~:ttf:~ tJ;~n~i r:;°::ie ~: ~~i:it~c!:,~:r;:~o SS<liz ~a; i~~ :~ mente la .Questione, ha Lasciato la ca· provvisorio repubblicano, Glral, con una pitale sovietica diretto a Teheran. La sua dichiarazione. Anche 4n. Francia s1ea missione sembra completamente am.bienlt -vicint al « Quai d'Orsay » non fallita. IL comunicCLto diramato dalla hmmo fatto mistero de( malcontento Raàio Mosca 110nfa alcuna menzione per la nota che, sl è detto, <leve prati• deL ritiro delle truppe rU$SCdaU<i Per camente essere c011sidernta come u,i ri· sia .settcntrtonate. fiuto della proposta francese. n mini· * Ne( momento di m.aontore tem;tone della questione irm1ia1ta si è a·vuta una manifestazione che lta avuta urande ri– sonanza mondiale. L'ex-premtcr t:hur– cllill, che si trqva pre.se11temente neoH Stati Uniti, la sera del 5, accom.pagna· to e presetitato daU.ostesso presi<lente Truman., ha tenuto un discorso dt po• litica internazionale di, carattere net· tamente combattivo, la cui materta st può ria~sumere nei segu.e11ttvuntt: In· vocazione <Il una alleanza mtl.ltare an• glo·amerlcana; avvertimento al mondo c.•frcale ~pirazio11t della llu&sia verso • una indefinita espansione della sua votenza e del{e su.e kleoloole •· 1, panorama della situazione interna· zionale d, secondo Churchill, allarman· te: « Varsavia, Praga, Berlino. Vienna, Budapest, Belorado, Bucarest e Sofia. stro dcoU Esteri, Didault, ha espresso la sut1 i1itenzlo11e 1 davanti alla Coni• missi0t1e parlamentare deull atTai·t e– steri, di perseverare neJla sua azione per portare la Questione spagnuola da· vanti ol Conslolio dl s-icurezzn. Devln, interrogato aJ Comunt in aroomento, lta risposto: « Ho moltt clttbbt che essCJ possa ,·ientrare nell"ambito della Car ta delle Nazioni unite». Per parte sua U prcteo11dente don Juan subito dopo la pubblica2'.Jo,ie del· la nota delle tre potenze ha inviato un nuovo 1tltim.atum a Franco, i11timan· doolt dt cltni.ettersi. Gravi disordl1'1t si sono 1,e,·lttcatl m Eouto~ ad Ales-andrla cd al Cairo, tra U 4 .e il 6 1 suscitati da elcmentl nazio· 11aUsti. Si hanno a de-plorare ulcune diednc di morH e ce-ntlnafa di. feriti. be dl ridurre la nazione schiava di altro nazioni meno sentimentali. I risultati delle elezioni presldenziaU f.-n Argc11tlnC1,elle nel primi oior.ni 7,ar~ vano favorevoli al dç,no cratico 7'mn, borlni, sl chtudono con la prevalenza del conservatore e fasdsteooiante Ju<ii& Pero11. Dopo essere stato approvato 1.lalta Co1nmìsstonc relatrice della Commlta, presieduta da Orlando, la leone sul 1JOl teri della Costituente è passata all'e• same dell'assemblea il 7 marzo. lllu, strata e difesa da Nenni, è stata f.llW e là criticata da Nitti in un discor.so ricco di fatti personali. Il. di scorso dt La Malfu, per la Democrazia repubblh ca11a,ha avuto significato d.J fulucia ver l'attuale governo. Sulla questione della Venezia Gtulfa e dell'Alto Adige Il presidente De Ca, speri il 4 ha fatto tm~rta:ntl dichiara, zioni alla stam.pa esteta, rlatfermando U punto <H vista d el ooverno tta.llano. I,~ pari cempo De Gaspert ha affrct• ttlto i Javort per dare L'autonomtll ani1 mi11istrati1X1 alla provincia d! Bolza11a, oara1ttcndo anche la billnguitd deUa regio11e. Gli elementi tedeschi t10n mostrano pert> nessun.a tntenzio11e dJ · collaborare a quest'opera tlel governo italiano. La Comml.ssione interalkatn d' tn, chiesta pc·r la questione delle fro,Hiere itala}u.gostave ~ giunta a T·ricste it glor.no 7. G,-av t e purtropop sanguinosi dlson dini. si sono avuti a deplorare ml An, dria in seg11ito a dimostrazio11i d, di• soccupati, al quali sl sono mescolati elementi :i;oblllatorf., La slwazio11e va lentamente normalizzan.dosl. n nostro anibasciatore a Parini, Sa, ragat, ha chiesto dt essere esoucrato clall'ufficio, allo scopo rlt potersi t11tc-; ramenle dedicare alla politica inlema 11ell'immi11et1zadelle ele~o11i per la Costiturnte. Tra i moltt nomi di pro– babili successori si fanno quelll di Sl zone, JacJni e Arpesanf. "TENDENZA,, E' uscito Tendenza. settimanale di sin!• stra della Democrazia cristiana, che si propone di assolvere un 8 funzlone d'avan~ guardia nel sostenere la dcmocratlzzaz!O! ne della struttura del partito. li suo In~ d)l"lz.z.orepubblicano, la valori;,.2az.ionc sul plano Pollllco Ml diritti det lavoro, AI primo numero, che negli ambienll democratici cristiani ha susc\t:>.to vjvo In~ tcresse, hanno cçUabornto tra gli altri: dott. Ra.vaioli, D. Dc Cocci. D. ConTlglioz• zl, A. Stella, A. Alessandrini. A. Albonettl, C. N:>.rdoni. non rlconliamo molte vie civiche che si: intitolano a Omero, a Kant, a Pe– stalozzi, a Edison o ad altri mille be· nefattori dell'umanità, ma dalla Cit– tadina ·alla rnetroPoli, tutte fanno a gara per ricordare i nostri generali, le battaglie nelle quali riuscimmo vincitori, le date che segnarono una nostra vittoria. In Italia si ono:-ano le nostre glorie, in Francia:, in Bulga– t1a, nella Costarica si ono1·ano le loro glotie. ~u~~1~~ 1:i~ ~g:: . t~~~e v~:zJg~fu~ q~le I::,============ I partili politici - anche 1 partiti poliiiei lntcrnazionallstl - sovente rl_ cor.dano al propri fedell ili dovere nazionale e nelle concioni J>ubbliche pongono l'interesse nazionale af dl sopra di ogni altro. per la forza. La for.ro si accresce at• traverso il mito della p atrla•nazione. Ogni mito -crea li fanatismo; ogni fa. natlsmo cade facilmente neM'aberra– z1one. lf nazionalismo, nel clima in cur viviamo, è degenerazione natura– le, necessaria, della nazionalità. Sa· rebbe una pericolosa illusione crede– re che ir nazionalismo sia debellato con la sconfitta delle nazioni che in un determinato momento stoi1co, lo hanno praticato. Nazioni libere. tndi· pendenti, sovrane si trovano ll(!l!e condlzionl ottime per cadere nel na– zionalismo. Il ·non cadcr,•l è acciden– tale, Il cadervi è naturale. MONETE ANTICHE MEDAGLIE - DECORAZIONI LIBRI ANTICHI E RARI STAllfPE • AUTOGRAFI DISEGNI OGGETTI DA COLLEZIONE "DEMARETEION,, Roma - Plaua dl Spagna n. 72-A, 2. p. CONCESSIONARIA ESCLUSIVA. Anche fuori della scuola o della ca, serma, dapperlutto, più di quanto sl possa credere, nol ci troviamo sotto l'influenza del mito nazionale: mar– morei monumenti a Garibaldi, a Vit• torio Emanuele, a Ca"our, senza sem. pre onorare l'arte, occupano Il centro di. ogni principale piaiza cittadina; L'economia è condotta da una poli. tlca Ispirata alla slcure1..za nazionale. Dalla culla: alla: bara, noi siamo sotto l'Influenza o la su!igestlone della pa• tria-nazione. Una organizzazione tra le genti fondata sulle nazioni libere, inc.ilpendentl, sovrane, in cui la sola garanzia di Ubertà per ognuna dl esse è la propria forza, non. consente agli uomini di pensare all'umanlt..t. li co– smop<>lltlsn10 umanitario, egualitario .... borghese o socialista ......rischiercb· Per abbattere dalle fondamenta Il nazionalismo occorre abbattere lo sta– to nazionale ed accogliere Io stato federale. Per quel che cl concerne tanto da vicino, occorre abbattere gli stati nazionatt europei - in eterna guerra tra loro - ed instaurare gli Statl Uniti d'Europa. · AGOSTINO TRABALZA PER LA PUBBUCJTA• SEltVIZI TEGNICI OJWASIZ7..AZIO!'iE PliBUl.lClTA' R0)1A - Vla Vlttorlo Veneto n. 8t - Telefono 43-'172 -

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