La Nuova Europa - anno III - n.3 - 20 gennaio 1946

-- 2 -----------------~.,1..,:1. NUOVA EUROP,L--------------20gcnnaiuJ:iJ1,~ IL BISOGNO ITALIANO DI·IMPOR1'ARE liar<li. Ed esempi come questi potreb· l>ct·o molt1pilcarsi. Allo .'il.esso m-Odo, noi siamo ancora nell':ntanzla per tut– to ciò che si. rtrerisce ad una moderna t1tlllzzaz1onc delle nostre produzioni ngrlcole. Noi dissipiamo ogn:. «nno prc• ziose materie prime per miliardi, nel sistemi antiquati d~ sfrutL"ltnento e nel relath·t e t'es!dul, dalla produzione del vino, <lcll'olio, del legno, del grantur– co e via discorrendo. Basti pensare che ia vJtc è In .Amenlca madre prol1fica di oltre cento 1>Nuotti lndustrtalt. N .)'l'JZll-; dl stampa non smentite t.·umo ascendere ll nostro fabbl· sogno dt mntcJ\.e prime e di gene– ii CSS!!nzlali,secondo li piano J)repara· to <talgoverno per 1119-JIJ, a 1,r,mlUar– dl di dolJari. Al cambio lii L. 350 per dollaro Hd!a borsa nera t <Jollari co, ,;tano og~: di pii).) not cl troviamo <Il trontt! a 425 miliardi di lire, cifra non molto ,,1 disotto della mctl1 dcll'Lntcro dt'bito J>Ubbllco ll.allano. li 1>roblcma di come fnr fronte .illn n~cssità di -½mportaz-.:onlsl presenta }".lerciòquale una plctrn angolare dclln futur;., 1ta1la. E' evh.lente che le no• Bh"l' cstgenzc sono, in questi anni, cc· cczionali; ma a lungo andare, superato U pc,,:ooo Vt>l'O e proprio di transizlo· ne dalla guerra :llla t>acce della rico– au·u2:lùnc dcll'élpparato produttivo, bl· -sognerà pur sempre preveder,~ come necessario un livello pcrmanr!nte mo!· to alto di gi.m<-nalimenlm1 e t1i mnt~ rie prime che non produciamo in CJS3 nostra. s-: pens! inoltre che ogni no• stro gov<:rno <legnor:11 (}\l~to nome do· vrà 1mpegn::n·sl ln una politica di tolta a fondo a1!a dlsoccup.1ztonl!, <li sicu· Te1.z.o soc!alc e dl progrC6SOcconomlco all'interno. Un simJe J>r<>grmnma d'al· tro canto tendl!r-l a rendere plù can! ~o c&porta1.ion! uauanc COI tenere alti 1 l)J'e?.Zlintcrnt. Ne) commercio fntl!rnazlonal\!, J"ope· rat.Jon'! fondamentale è mcl'<! e servizi ,)Ontro mcn:l e scrvizì. In aJtre parole. le nostre cap..'\clttl:di intl)Orlm·c 11ipen· deranno dalla nostra eap:icltà di espor• tare, ma la nostra abll I tà di esportare dipenderà anche dalla volontà 1! capa· dtà d1 unportare t nostri prodotti da "'P.lrtcdegli altri pacsl. A giudicare dal• la entità della c!fra sopra riportata, non s1 vede come l'ltalla potrà rl1>agare te J>rOprle importozlon!, se nnn rllluccn– do 11!importazioni stesse. La quest.lo· ne rcrucialc l! che ciò avvenga seni.a una p.,r3llela riduzione del Hvcllo dJ vita ~li\ co&l~rno degli '.tallanl. ln realtà non sl trat1o della quadra· tura del ccrt'hlo. 11htsogno \tallano dl ,~ 0 i11~::lJe~t:1::t1s~::~:z~~: 1 d~~l~fj N, O. ha.avuto uno strascico. J.' U· eroina ha proposto la desto,wziorie aw tielvata di ca,uUda.l11re e Il i·nto palese. f...a. r wo1,osta - di cui è cl1iara la J)OT• lo.la $favore-vole alla lìbertd dl <le:cisio· u, d eUe potenze minori - ù stata rin· viata al comitato qluridico. iruPortazlone può Infatti venire ridol· to, non abolito (11 commcrc:o interna· ziona1e snrh sempro vitale per l'Italia} attraverso modificazioni <lena struttu• ra dell'economia tnterna e mL>dlantc benefici che sono otteniblli con una to: tale utIY..zzaztooe delte risorse natura· li italla~ e delle materi.e prime lm· portate. Alcuni a.ccenni chiarll'anno questi u·e punU. Nell'ugrlcoltura, la re• gola am·ea da segutrc è di tndh'izzarla progr~lvamcnte verso le tX>lturcme– diterranee ad alto reddito, abolendo te colture J)Overc e quelle cerealicole In molte zone Noi slamo l>en lontani àa un alto grado di utillz1.a1.lone tt-cnlc.a, di reU<Y.rnentoeconom:co della terra Italiana. Un esen1plo solo sarà suffl· cicnte: 11 foraggio insilato conserva n~lla misut'n. medla del 30 per cento sostanze nutritive che coll'ess1ceamen• to vanno disperse. Non l! dtrfiC:.NJ calco· lal'e quale c.lanno procuri all'cco1wrnta italiana questa dispersione, ove si pcn· sl che prima tiella guerra ( 1937) nol r,roducevtino su •J.7 mtlioni di cttarJ oltre 230 m~lloni dt quintali lii fieno normale (sono esclusi qul pl'oduzlonc e supcrnct del pr:itJ-pascolo e pascoli permanenti), mentre d'altro canto I sm <la foraggto erano soltanto 10331 fdi cul 048 e 152 rispettivamente ncll'Ita· l(a meridionale ed Insulare!) distri· huitl in 4772 mdende agricole che oc• cupavano una superficie comt>l<.>SStv::i di soli 4.10 mlla rtlari. Per sopperire at no.stri btsosni nl:.. me-ntari 1nsopprimlblli, allo sciupio In· terno fii soppmiva futatmente ton !m· portarionl dall'~stcro. Ecco tnratU l'[· talla !mp0rtare in quello stesso 1937 (non consldoro che d ue voci> animali v\vl (' C'nt"lllper tt.rc: i mezzo mlUardo dl lire, di fronte ad una <!St>Ortazione degli stessi prodotti ~r soli 50 rullio· nl. [n termini ~ commercio estero sl natl bene che 400 milioni cr:1no nel 1937 una. clfrn lmport:mt~. polch~ in valori nssolutl le nostre Importazioni ammontarono ~n qur?ll'nnno a 13.5 mi· H11tdldi llrC', e le ,~i:;portnzionl a 7,8 mi· Non dissimut argoment.Mlonl \"anno per le materie prime estere che d oc ... corrono, cd anche Qui 1a via maestra per riduti·c tali vitall importazioni è quei· la del loro sfruttamento, mcdi::mlc l'in• cremento dl produzione per tonnclla· te dl materia prl.rna. Esempi t:.picl, pe– trolio e carbone Come il petrolio, cosl il cn.l"bone è oggi la materia prima per Wla gamma non ancora comoleta dl nuove Industrie oltre. 1c tl'adlzional!, che va ùal medicinali nl tessili, dai CO• loranu ai fcrlll\zzant'., e vtn discor– rendo. Buona J)arte dl queste lloridc. fondamentali produzioni (che a noi so– vente tocc3 importare) vengono tn Ita• lia Yolatiz1... 1tc attraverso le nostre cl· min:er(' per diletto d"lmplanll. auten· tica rarefaztonc d1 valulc t!Stcrc. Tipi• ca a questo prol)061to. in Italia. l'inllu· stria del gas 111umtnant•~. 11 problema capitai~ del nostro fab– bisogno pr('sente e futuro t11produz~o– ni di cul oggi non dLSponlamo, e che debl>ono pcrclO esere lmportate, ha. por– C,ò due facce: .Ja un lato plano cli in~ 1>0rtaz\out. dall'altro tY.nni d'utiHZZ32lo• ne lnt<-gralc del nostro patrlmonio nn· 1urt1le, o, in tem1ini capovolti, r,lano t!z1!!,'f,r~~:i~ìi n ~e~ 1 ;f :~; tli~°!rs~ t1el tot..1le sviluooo de!Je n~irc risor– se. Su o,"Jm.ma 1U queste due vie di pro• gresso -e di ascesa economica cl oo:or– rc In plcn .. , e conoret..1 eomprcnsionc degli allenti. Per l'ltaUa, come per l'In· ghUterra. sl possono qu! ripetere al· cune 1>arole di Beveridge: • una piena utilUzazlonc delle sue risoTSe interne dlven-ebbc oggi ancora plù vitale di un t.emp<>. l! suo dcslde1·:o dl i>art~1: pare al commercio mondiale e d'otte, ncrnc J vantaggi generali che ne dc1:-l· vano. non sccmeJ""J per il ratto di con· .sc:.,'1J\l'c all'interno una polltlca ùi plc• no lmp'.cgo: può ~er ridotto e frustra· LA SETTIMANA Taqizcdch ha fl!fe-r-malo elle ,la sU uaiio· ,w della l'ersia ,·apprcsentu u.na m inuc– cUt pe1· i 1n-incipi dell'U.N.O., e s i è ri· sert;alo il diritto di doma,idarne la ,Ji– scu.s&ionf! 11e11·a.ssernblea 11crcaso che non Vt.'1&isseraguitmta una s11llA:lone nei ncoozlatl fra la l'usirt. ,. le uru,u.U potenze. 1'alt negoziati non sembra atr blano fatto 11essu.nJ)f1,~.i,o m;a11t1. Il pri· m.o 111i11istro iraniano llaklmi hu dello, il 16, al parlamento t'llc gli ulleatl stmo esitanti " 11uz11teuuela promessa cli soombero entro U 2 marzo pro&simo. e « stanno hiterfere1ulo ncUe questioni interne dtfl'lrnn ,. Lt1 Grall Hretaana e (Jli. Stati Uriiti -no,i ha1rno risposto al· le cont1·oproposle tra111Cht' circa lu com· missi.olle trlwrtita. No ttzic c leU'ultim'om 1Jrrrebbcro t'O· me deci.so ,i i,asso il'mLl0110 vre.i,so il Cons iglio dJ stcureu.o. Questo ha te– mi.lo ij J7 la seduta Inaugurale, .do d1e le ~leetsionl di Mosc a no ,i. infw m,mo quelle di P<ilsda1n. e r.he aU'Ita· lia d.01.;ràes&er dtila opportunità per di.· scuterc le condLzlont dl vace (ambedue le dichiaraziont a7>paiono più csplid.U nella c.·om.u11icazione amerfc.:au.a che ·lii. quelfo inglese). De Gasverl ha voi rl· petulo •l d.(lti dello sforzo itaUmw e le oiustc o..c:-vettattvedell'Italia. accouwa· !lllato dol generate consenso dell'Assem.· bica. J>er l'elezione dtl sei mcmbl'i non pnr· ma,1entl del Co,isiglio rll slc.:urezzi, la R-uuìa 'JJT'oPOSe un l'invio alln settinrn· .na -prossima. St OJJJ}()Sero JJt1rnes e ne– v!u, e la 1>roJ>Osta fu resJ)fnta. con ,14 voti contro 9 e 8 11stenutl. Vctwero 1!• 2ettl, ti 12. l'Enttto, la J>o/011,11, fl Brasi· le, ro1anda 1 U Messico~ l'Austl'alia (d11e soU statt europei). ll 12 si clcssao an· t:11:e 11 s u 18 metnbrt <lCl ConsloU-0 eco· tt.om.ko e sociale: Cile, Chio, Norveqllf, Gr an lJr etag,ia, Perù, Russia, Stoti Unl· ti, Canadtl, Olanda, Colombia, l-'rn11cla, India. llelgto, Cecoslovaccl1lu, Urraina, Cuba e GreCU,. A11daro110 ;11 lu11lotla(J· oto i,er 1l 180 posto Nuoi;a Zela11da e J1l(J0Sl4t.'la,;11! 14. hl prfnW desl.,;t6 a Jo· vm·c della seconda, che fu ,1u.lndt.eletta con 45 vott con.tra 3 alla Nuot.=a Zelan· da. e 3 astenuti. Sl designarono quindi I membri del detto Consiglio che debbo– Ilo rimanere iu carico J)ff tre mini, per due e oer -u,110. E' ancora da clcuoerc il Hcorctario generale dell'U.N.O. La nomina deve av– ven.frcJ su proposta del Consiglio di si· cur&za. Si parla dl tre candidature: Ed en, U oeu. Eisenhower, l'mnbasdato· -re ca.ua< lesea lVC1sllJnoto11. l'eclt'son. Po· trebbe d arsi c.:h.e la llU,Ssia riprendesse ~ candidatura crei norvcacse Lie, bat• Juto per la prcsttk-nza deU'Asst•mblea. Il presidente dd Consigtio ital.i11no De Ga.'{perl ha inviato all'a.,sembl1?a 1lel· l'U.N.O. un. teteoramma contenente un. appello alle /\"azioni Uttfte « affi11cll-d il popolo Italiano p<>ssa al pi-ù. presto ri· vrcndere il .suo poato 11ell'a comunlld Internazionale per contribuire al com u· ne sforzo di assicurare la pace, consc– oui1'e una rlcostn.t.zlcne del moud-0 &e· condo (Jiustlzta e verpct uare stabili e mnlchevolt relazioni fra tutti. i popoll ». Il presidente Spaak ha ,·i.:IJ]Osto ,·ingra· zJando L'alorosamente dt't sentimenti espressi nel telegMmma e informando che esso sard pubblicato nel rcsO<'Olltl dell'Assemblea. DOJJO le dichiimufonl Dc Gasperi si è inlzfota all<t Co11sulta unu dfscu.ssùmc di 1>(.)Hllt:ac.:slern. che - datl i nume- 1·0Sisslmi isaltU - tultora c:ontin-w1. Notiomo Il <Jiscorso Bo11(rmi.(il 14), che lrn cst1min.ato ctnaliUcam.e11te le queslio· ni da decidere tlal trattato clt vace. e si è vron141clato caldamente per u.,i. ac· cardo genualc Ualo-Jran<:tse: lo stesso accordo lia 1n·<>puonato (cou atteogla· mento pfù sost~nuto circa lf! rettlflclit di froutiera rlcliicsle dalla Fran.ctaJ ~·u– tl, u rs. il qual<: si é occupato qu.asi esclusivamente <lella situ.a'Zlone eccmo· mtc.:a, ltwocando il c.:oncorso di tutli pcl" far fronte alla sua oravttd. l l 16. Einau· di ha parlato delle colonJe, sostenen.do l' am111i11ist-i·a;;fo11e }iàueia.rla a ll' IlaUa come opplica.zfo11e det prluctvlo di au· perame,ito della sovranità nazlonale e propuana11do 1.111.' assemblea sovta:na 111011.diale, Nel pomerioolo del u. sJ ~ folziata la di&cussionc 4n assemblea stil rappor– U>dclJa conunlssione preparatoria. Il, primo oratore Bumes ha detto che oli StaU Untti, att·raverso l'esperienza del vt71lk~e-11nlo trascorso, sono dive· nuU consci det toro dove·rl tnte,•1razl-O· ··· L' lnlzl-0 immediato di elaborazione del 110.stro trattato dt pace e? stato pro– posto daU'J,igh-Jlterra alle aUr~ orandi Potenze. n vfoepreatdente .Nen11f. ,11 questo 111.Q111e11to a Lo11dra. toccherà cer– tamente deU'arqoment.o nei suol coll,o• qut. C'~ ancora clit parla di w~ trczttato di pace prQVt.-tsorfo,. e> mOdus vlvendt. ~~: :z1!J::;:~!°r:: c;.;:,.~l~ 0 Jt:;:: A elle JJWllO $tl(L la QttCotioue del Secondo la tua rtcMcsta, l'Assemblea trattato dl pace con l'ltaUa ha detto De ha approvato senza discusdonc le pro· Gasperl aUa Con.su.Ua, il 1Z wrrente. vode di Mosca fJl'T Il controllo dell'tme-r- Eqh ha riferito sUUc su.e pratiche dl· Dia atomloa, plomaticlic per appu,arc la situazJone BcvJn. ha parlato il 17 insistendo clopo l dcllberalt dt Mosca. Ila prect· Wlla neces'Sltd di metter fuori leuoe sato opportunamente che. l'Italia non la uwenu e colvlrc t'aooressor,:. Ha fa questione di precedenza. formare o :;;:;nf' :n 1 ~u1!eb~ ~~a~ta 1 eif P{!':.8: di tratl<t~~1:to p1'eferenzWle 1·ispctto ad veramc!,ute lnd.tpen.den.ti. Ila pol an- altrl stati. a lei impo11a soltanto che nunctato l'hc A'Jngllfltt-N'ct. ha inlztato rnnanga ferma la s·ua -posizione dt co– tra.ttative ver trasferire aU'Ammln4· belUocrante. coa le co11seqtum1ze prati· ,trazione fiduciaria iL 1'an9anikr1, il. clic che ne clerivan.o,· e cl1e. le sia dato camenm e a Togo. j modo di CUscutere i.e cond&?i01U di. pace. /j (}()7>() (/ella delcQ1J?il)11cprrsirma StaU Uniti t lnoh.fUf!rra homi.o rfroo· 111, Sicilia scirebbero in. prcJ)(Jrazlone overd.?i01ii df polizia in grande &tlle con· tro le bande annate separat.lsttch.e. o di clelJJiqu.cntl comuni. In seno al Comitato ,~zionale del P. L. I. B1'0slo e Cattant .sl sono pro, nunclatl per unn dec1stone de, partito rirca il problema i-stiluzionale nel pro&· st11w congresso (J1eUa seconda qulndl· cina dt nuu-zo). Cattan.i ha detto eh-e ,, partito ~ tdeoloqlcamente orte11tatover– so la repuòblJca; ma rimane a t'edere se l'ltolia sia matura. to soltanto dal ven!l' meno lb pat'te dt!gli tiltrl paesi della volontà di con• seguire un.i slffatta pol1Uca ,. E' ~rrato perciò pone per il nvsti:O' pacst?- l'ottcr.·nntl\·a tra una piena pari tecipazionc al commerc.o estero ~d 1f i:>ieno s,11upJ)O di ciò che possediamo .. Il cornmcrclo internazionale pennette la dh-isionc lnternaztonalc del lavoro, O&:iia r:1'1) annla lavoro, mcntre·la tota~ 11! ut~H1.. 1.az\ onc del nostro potooziafé' fisiro dà nuovo lavoro nll'lnternl), os: sta non lo sclupn. Suprema contraddf: zionc sa1·ebbe invero voler l":Sp3il·miare lavoro med!antc n commérclo c~ero, per J'>OI dlsslpa.rlo in casa nostrn. man· tenendo la dlsoccupnzlone. NC'ssun argomento vaHdo Jrnt) esse• re inolt.l'c portato contro la semplice e solare .-,,nstatazlone che sia !e espor; t.."Uionl, s1n U migliore Impicco di tut, to il potenziate produttivo \taliano. ral)' presentano lnteressl dl tutt.1 ta Mmu• nltà n:17.!onnlce non del singol\ r:-por! t..1tori, produttori o organtu..az-'.oni opc: mie: e non e•~ dubbio che la loro tute~ la impcgn:, la 1'($ponsnbilltà diretta del go"·~rn•>. 11 p1imo passo è <Il Jli>nc l<' esportazioni aJ loro giusto po,r;tn, <', sr. s;:1 industriali itlllltrnt fossero PortaU J)(>r le richieste eccitate del mei·cato interno a dar meno ~mportanza aJT6 csportazlonl, Il governo d0vrcbh1! ne– cessariamente interv1.?nlre. Oggi in SOO· z!a l'industria del wh1s):;y tunzio11a a pit.!-no rcg\mc. ma l'".ntcra p.rodm:ion~ viene 1$port.:t.1 nes:rh Stati Unì;:i ~ chè l'Inghilterra abbia del dc>llari. co– sicchè il consumo lntemo viene s,im1 J>lf cem~nte !gnorato Questo gcncl'c di l.nf. <'rventodt!l C;wavcrno nel comm"rd<I ,~si .tiro non filrebbe d'altro .... "Onto ,~hc rendere t•iù ln1pcllcntc fa neccs.siLll dJ un totale nvBuppo interno, nel senso sopra élcccnnat,,. polchè soltanto in tal modo not daremmo al mondo la <limo: &trazione che non cerchtamo l'autosU{· , tkicnz., cd !J nn.zlonalismo economico, ma <li ,$ J>Ortor e a.l fine <H pl'Ocurnrd lnvocc i me1.zl cssenztalfi di ))3g:imen· to ~r c1 uan to·abbisogniamo dall'f'!-itcro e ehe 1101 non poi;.iiamo in alcun mod() p1~urard converr.cntementa ainntcr• no. Tale lnfatU i\ in termlnl ,::en.,rali. r1mportan1_, permanente e vita!,~ del oonun,ercio iritcrn3z.ionale J)t?r Il nCI· slro pne4iìe. H.\HfO~D0 CltA, 1 1;;1t1 IJna ctlscu.1.:1ione di i,olit.lta ,•.1teru ,1 f: f11izìat a Il JJ all'A ssc mblta na:lonalr. fra11~e.,; e.lt soclaU. i.ta Mauer ha au&J1i· cr,tq un, pntto anglo•france&e e 11ili strtl· te rel11zion.i con tuttl ali altri 1u1ci:; eu: ro11ei. fl com.u.nL!-!a llonté ha r.Mc.sto Mnau,1ea ùi co11,dottapiù. 'rloùla vc.:r;:;o In Gi:rmanl«, parlando di tendente /ilo: tcàes~h,: hi s,mso antrnuso. Nflle p1ì– t1ie ore J'cL · JS i•A.sscmblca hn rlll11lo ,t1.J',i.n411imit,l 111 rottu,-a lklie n:lu:im,t l'Oli f'rallL'O, Si è costit1i.,to il~ 7'urchla un « JJa,-li· t(} dc:1;10<·ratico », che st impeo,,11 r,d 11t~ tuare la democrazia Interna e u11n polt· tlca atera e pacifica c leelc », aflertrtan· do in pc,ri tem1>0 ia solidarietà di tutti I vupoli dt f,-onte a ·minacce cmw·o l ù1· diprnàe,1::a e 1.'lntcg1·1tiJterrltorùa,• del· lu '.J'Ul'Chla. .~cmo hi cor;:;o {11 Cfna trattuth,· 1,er '" ct>stituziQnt: di u·n001,1crnorapprctcm• - tach:o tli tuW I partiti ~inesi rall'ole: l'O 1UM sl ço1Iosc:uno Jìnorn che Ji"uQn.,~• t,rng e com1rnlsmo). ... I LA NUOVA EUROPA ojfre i srgucoti -\ IIBONAftlENTI CUi\lUJ,A'flVt : N110\'11 Europa Acropoli Abhon. annuo L. 900 Nuova Eurooa Aretusc, - Ahhon. annuo L 1170 1\iuo\'(tEiiropa ftalia che scriv,, AJ,hou. annuo L 1060 I \'Cl'l?am<'ntl t.lOSSOIIO<'&'refe f-1• fi!ltoott aul conto corrente J)C'f!'il· • le N. 1/1302, Rom;J,

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