La Nuova Europa - anno II - n.52 - 30 dicembre 1945

-- 4 -----------------~ {,,\ NUOVA EU /1,Q PA __________ _;;____ 30<licemb. !Ot5 -- A R MAFA.I T RA Il 1 28 CCI il '.30 l\lafai ha dipln· to alcuni paesaggi di « banlieu » parigina umida di pioggia re– cente, spazzata dal vento che lacera le nubi S\:Ul'Csul cielo puro. Cose, strade, persone avviate per prospettive fret• tolose e scoscese; IemlJi di luce e di omb1·a che, 'non arrivando a fondersi nell'atmosfera rotta, s'appigliano per un momento a un pezzo cli suolo o di muro, al fogliame degli alberi stenti; e nel triste sobborgo cittadino uno strano presentimento di campngna di uno spazio più aperto e felice. QuCsto libero spazi.o e l'alu·o costretto tra mu ri di case e asfalto di strade si~com penetrano, coesistono nella continuità dl un segno pittorico intenso e tena ce, ·che passa senza inte1·rompcrsl t!al• la profondità folta dei bruni al ba– gliore livido delle luci. . Alla violenza di quei col)trasti, a ,1uel 1·cciproco urtarsi e frangersi di luci e di ombre, a· quel rapido scom• porsi e ricomporsi dello spazio è Caci· Je tt·ovare un paragone nella cultum figm·ativa eùropea: viene spontaneo il nome di Vlaminck. Ma c'era anche, in quei dipinti, un accento umano nuovo e toccante: il rifiuto di guardare alla Jrntura se non dal fondo della vita, attraverso una esperienza di dolore umano. Cosl, se c'è un'emozione, non è mai inizialo, impregiudicata, inattesa; ma è piutto– sto un approdo o un compenso, u11a tenerezza che, lungamente covata, fi– m1.lmentc u·abocca e colora di sè, fa• ccndoli nuovi e preziosi, gli oggetti della quotidiana tristezza. L'amicizia di Scipione e Mafal non è valutablle in un bilancio d'influenze, ma nelle possibilità infinite di un in· contro umano dei più profondi. Sci• pione è il ;iittorc di una verità ril.ro– vata oltre la morte delle apparenze, e che non si può più dissimulare, rima ne indelebile come una sanzione mo· rate. Ma se questa tormentosa esigen• ::-.a morale di Sclplòne si fissa in un credo l'ellgioso, in un osclllante dllcm– ma di estasi e disperazione o di srtl· vezza e condanna, l'esigenza mor..1le dl · l\<lafal si riporta necessariamente nella vita, è il succo amaro nel quale si stempera e dissolve Ja cronaca quo– tidiana. Dal profondo egli non invoca Dio, ma risale all'esperienza, ritorna a un impe:no vitale. E il suo rlgorC formale è la pietra di. paragone che gli seopre la natura segreta degli uo– mini e de11e cose. Alla mostra della Galleria del Secolo c'è un quadro con tluc nude elle stendono dei lenzuoli .al sole; ma l'iterazione della !lgura e del gesto, che In sctpt6ne ha il senso slm bollco di w1 ritmo chiuso e rifornan• te, ossessivo, qul si risolve in una più targa partecipazione delle figure allo gpazlo, In un'eco ripercossa nell'atmo– sfera soffice, dorata. E come in Set• pione quel 1i.tmo distrugge la concre w.1..a della forma e le si sosUtulsce, ·Qui il rapporto tonale delle carni sul bianco del lini ricostruisce 11volume nella misura coloristica, realizza una sintesi di fonna e di colore. E' questo, dirci, 11 più significativo contatto di Mafal con 11 « tonalismo , romano. Ma prontamente s'avvede del ·sottile equivoco dt cultura che viziava talune manlfest.aztonl più. arrischiate di quel gusto pittorico, polchè, se è certo che l'esperienza del Postlmpres• sionismo· ,da Seurat a Picasso, avvia· va ad una più penetrDJlte intel'J)reta· zlone del « valori plastici • di Giotto, .dl Ma~cclo o di Ptero della France– sca, è altrettanto certo che il risultato <l1 quella più. accorta lettura, per clll avesse una chiara coscienza del conte– nuti ideali dell'arte contemporanea, non poteva essere altro cl1e In consta– tazione dell'Impossibilità di stabilire una qualsiasi continuità di gusto tra il I rigore formo le, di quel maestri e il I rigore formale» dei moderni. E' dunque possibile considerare 1 fiori secchi e le case in rovina di Ma• fai come la difesa contro un'eventua• le rettorica. Ma non si coglierebbe che un aspetto minore del proble"rna; per– cliè di fatto, quel rigore non è rigo– rismo e, nelJa. sua profonda ragione morale, non .esclude, ma implica la vita del sentimento. Rotto ed oltrepas• sato che sia lo schermo dell'apparen- za - che per Ma.fai è sempre conven• zlone .trita, prodotto di un'inerzia mo· l'ale - comincl:1 la possib1lità di una effettiva convivenza, fuori dello spa. T E lori non aggiunge note affettive ai to– ni fiochi di questi fiori avvizziti, alle pareti dilavate delle case sventrate, all'oro spento del paesaggi romani o al c~lore smorzato d~llc vedute liguri; ma piuttosto li spoglia di ogni accentua– zione cromatica e luministica per CO· stringerli a trovare il loro valore nella tessitura delle zone coloristiche, nel respiro degll spazi, nel conte.Sto di quelle che, mcgllo che toni, potremmo definire diverse « misure cromatiche J). Cosicchè il colore stesso, ln questo che pui·e l! uno del maggiori colorlstl con– temporanei, risulta sempr!;"! da una pre– messa grafica, da un «disegno». C'è una confessione di Mafal, rac• colta in un appunto di Brandi, che mi pare çstremamente significativa: dice l\'Iafai che nei suol fiori secchi e nelle. sue rovine polverose non c'è ombra .cli rimpianto, forse nemmeno H rlcor· do di una fioritura o di una vita u·a– scorsa; ma Invece la certezza dl una forma ormai stabile e inalterabile, un estremo e incancellabile « residuo di vita». , · Su quei fiori secchi e quelle d(?moli· zioni non si riuscirebbe mai ad accre· clitare l'Ipotesi di un Mafal « crepu. scolar~ 1: ed il passaggio da quel temi alla crudeltà <lelle «fantasie», dlpln· te dal '42 In poi, avviene nel modo più naturale, quasi senza stacco. Quelle « fantasie » sono state dipinte quando più dolorosamente il pittore avvérUva nella farsa di una cronaca carnevale· sca la rottura e Il naufragio dl una sto: ria; e quelle danze macabre sono anche più att-oci per· la carne che veste an– cora quelle spoglie umane, p'er quel « residuo cU vita» che le costringe a una pantomlna tragica e oscena o le travolge in un'orgia bestiale e lnutil· mente cruenta .. ·Ma sarebbe inutile cercare • neUe « fantasie» di :Mafai,al di là di una ve- ~~~~~~ clll~~;:i~r; s1~:t~io~~ rorlnale che ha SCOperto la « forma ve– ra , di quella società tn isfacelo cl ar• resterebbe àl limiti di una sigla astrat– ta di linea o di una centrata giustezza di tono, nelle qua1l la ·brtitaHtà di una i~~:~s~ ~i f~~~~~st"1s'è d'U1' ,t~tto Mafal è diventato un artista t SO• ciale, seriza '!"Olerlò,seguendo fino 'al· le ullhne conseguenze la logica del ~o stile: nello specchio veridico della sua pittura quella società non poteva rl· nettersl che cosl. Allora si spiega il valore di questo rigore formale, cosi diverso da quello. ancora essenzialmente metafisico, dl Morandl e di Carrà: il rigore fonnale di Mafai è anzitutto un rigore morale, un'ansia r~UgloSS:di veri~. E' propri~ per questo Impegno vitale assillante, per l'assoluta ·attualità di ogni suo at· to pltto11co che 1 suol motivi, a-ppena visti, precipitano in distanze remote, al Umltl del tempo e ·deUa coscienza: fiori sfioriti, case distrutte, umanità fl• nit.a.·Tra il pittore e la cosa dipinta c'è davvero tutta una vlta. Perclb .ancora nel limiti della forma pura e finale sl riassume l'esperienza amara di una cronaca non respinta o trascesa, ma vissuta e sofferta giorno per giorno. I dtsegnt di Mafal sono, In qu.esto sen· so, testlmonlanze deflnltlve: nel ritmo astratto del segno trovano U loro po· sto e la loro :voce le notazioni più te– nui ed esigue: tutto li senso dl° una vita, fino alle taré più. segrete, st tra• dlsce In una piega della pelle, ncll'lll!· provvi~ allentarsi o irrlgtdlrst del segno. Ma, ln!lne, clie cosa sarà questa r attualità, di Ma.fai se non una pi~ lucida e precisa coscienza della storia delJa pittura moderna.? In nessun al– tro artista italiano la ti-a.dizione del· l'Impresslontsmò e quella dell'Espres– sionismo scoprono cosl chiaramente h,1. provvlsortetà. é. l'esteriorità del loro contrasto. Ch'è tale soltanto nei con– fronti dt una realtà esterna accettata o respinta a priori, ma non più nel con· fronti della condizione spirituale di assoluta SOggettlvità, che si determina ugµalmente da quella accettazione e da quel rifiuto iucondizlonatJ. . GlllLIO CARLO ARGAN ) CONCESSIONARIA. ESCLUSIVA PBR LA PUBBLICITA' SEBVlrlll TllrONIOI ORGANIZZAZIONE PUBBLICITA' ROMA - v,ta vmorlo Vetiieto n. 84 zio e del tempo, tra il plltore e Il suo motivo; e ln q,uer momento, od attrito clle eia, si consuma ogni illusione sen· sorla o fantastica,. e la plù. interna so· stanza delle cose si scopre ad un tem- po con la più intinta sostanza umaria 1 dell'ar1,ista. Perciò la tenerez~a del .co· • -. Tç:,:rouo 43.'172 - Presentiamo un estratto del ....... CATALOGO GENERALE ORGANIZZAZIONE EDITORIALE TIPOGRAFICA. Bottega dell'Antiquario A quest'insegna, non volumi ingiaUIU, ma nuo·vlssimc edizioni di libri famosi che tornano a nol per il loro l..nteresse ben collaudato dal tempo. Gioielli della Soffitta A. BlanCh!-Otovini: La Papessa Giovanna ~ Con 16 Ulustrazioni da ;:mtiche stam- • pc: L, 80. A. 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De-l!a collana Cronache pe-r ln sto1·ia st è inJzinta la nuova serle Venro di Roma, orlginalissima oome Impostazione e come tra.ttaz_i"one, alla QuaJe collabor.mo scritil tori tra i plò noti ed apprezza-ti. V. Gorrcsio: Un anno di libert,l • • Un U: bro che non restorà molto nelle ,•e-trine ùel librai, se alla prJma non scguon·o - m..'t seguiranno -· altre m1mer06e edizionl ,: (La '.l'Tibuna del voriolo) t L. 240. . · Poliglotta O. E. T. c. Rossetti: T;-anellJ dei francese : L. 150. c. Rossetti: F'inez~c dell'fflatese•• L. 250. N 1 Potapova: n .-ruuo ! Grnnuì1atica pel' gli Italiani. (In corso di stampa-). ~ EDIZIONI O. E. T. PER LA· GIOVENTU' La scelta n.ccurota del -teBtlt la partVC6.: lare eJeganzn doUn pPe&entaz1one, la va~ rlctà delle collnnc, re-Mono questi libri il regn!o piò simpatie.o e gradito. Immortali per la Gioventu' A. Daudet, C. Noclier, Madame Frn))lml&~ I Tre librl cli ·Nonna Speranza, con 71 illus-u-azionl • L. 225. S. De Ségur, M. 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Un grande autore, un romanzo ce. •lebre, wi'attesissima rl.tt.aJnpa- L. 250. Per l'acqulito del vostri libai ch1edetecf · .e consultate il n06tro: Leufréamont, Garela Loreo, Barine, MaJa• kovskJJ, Gnutier, d'A.urevllly, Salntc-Ben· be, Ben Hecht, Mae Arthur, .Kahn, Knuf• · man, M°"' Hath, A. 'folstoJ, Starclnkov. · CATALOGO. GENERALE '.· Vetrina Italiana ~ e i ca-t.aloghl .spociall c.O.E,T. Ecllzlo1t1 per la gioventù> e • o.E.'1'. Edizioni Dlda:ltt;. '.l'rilmsa e la libcrtèt a· cw-a di Brigante Colonna : L. 125•. LuiDi Lucatelli e le avventure di 0ro11-::a E. Marginati a cura dl Alceste 'l'rlonn Gustavo ch.B > dove h ·overe.te volumi o-ttl a sodcH• · stare tut~ le eslgenze·della eultw·a, tutte. le cut10s1tà, per ogn.]. età e ogni gUsto. In questi caUlloShi a.vrete notfLla del LIBRO PREMIO per gli amici dcll'O.E.T. libro che. 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