La Nuova Europa - anno II - n.26 - 1 luglio 1945

--.1• luglio 19¾5 -------------- LA• NUOJ'A ll.UROP:4 ----------------~- 1..- INTROD UZl (!NE I rebbe· che !• trama, peraltro 80l)i•la, AL GRAN VIAGGW I L ·1 · B R 'I ·. ~~é ~~;gfr%s~~~~e~a •;1,~f;/~; '. . roll .è. al suo Prlmo libro: e l'ess,fre' · N~L nuovo llbrO di Alessandro Bon= riuscito·· a real!zz.1rc, seppure 60 10 i:n . rnn 0 ~:.nt:; 0 ~~::~:l~~ o~n ~tn~ . ...,. ________________________ _. parte, 11diffieile ass_unto, può cons!ùea trovare .l'uno accanto aJl'altro, come In da cui Il m.oUvo della fanciuJlezza :vie; la venga ad Insinuarsi, nervoso, uno ~!;6~~~:i Jtsc~ftgre auspicio per il un dittico esemplare, i due modi. che ne riguardato:· ·qtiell() del · lànd.ullo stimolo o 1ichlan10 realistico. E sé la ~ · . . · . .. • • . :~~tv~~ (li~l1oco;~~~~8ti:113!?i}~e~: ~!fi~"~én 'i:1~i 11 :b\~~ì:'~~~~grn~~ r:n~4 tai~.pa;~lm~ 0 "ra~~oJ~~bitç~ 1v~E!v~~~~ DI ROSSI amorosa e, più, del Copriccl dell'Adria- Quello de1l'adulto Pl~rlno, che queJ però qualcosa di più intimo di più In _qµeste ventisette tavventuFe11· ·na; e quello del Racconto militare e del flusso deduce in un paano ext.ratemJ)()- 'medlta.tò , d1 più. umano. Chè a una di t_err_ae d_imar(!, 1n (lUcste nuove 'Dia~i>{Jhf, che del primo è ro svlluppo poraTe, ripens~mdone e 1itoc'candone t più l~rga · e umàn~t.:à •· tende, i)ob!l• sto";e _diuom1n_t(~ donne) d'ogni raz· e un poco la complicazione. E 11 rav• singoli _momenti, e facendo In gene: mente, )'arte di Bonsantl. · za e colore, d1 bés~le domestichè e vicinamento risulta tanto più efficace re, di ncordi 1n dlven1rc, ritratti, qua• · · · ~eroci, di cacçe e 'dt pesche, di partèn• 1n quanto entrambi t racconti del vo~ dr-i e vedute atteggiati In una Joro IGNAZIO ze naufragi ~ ilJ?prOOi, SI ritrova la lume trattano un medesimo motivo: nuova, e perenne, immob!litil. E, sin= consueta vena cordiale òi' Vittorio G. quello del trapassare dl un giovane, o. tfsi o_ quid medium dei due, c'è J)Ol Anche 11 racconto di :MarceHoven~ Rossi, quer suo ottimismo dl osserva~ se si vuole della età umana, dalla tm· I angolo vlsual_e del narratore, e vor- turoH., I giorni di Ignazio (Roma San: tore e narratore certo ptù intento at, maginosa fanciullezza aJla esperlente rel dire del regls_ta:che gradua le Jud dron)", vlene a pr~nder posto fra la nOl l'apparenz~ _che ·ana inferiorità deJJe virilità. e le ombre, allontana o av:vtetna 1 stra giovane letteratua analitica e In- cose, e più al modo di dirle. e di ac• Il raC(!onto che s'intitola «Fine del- fon~an e accortamente regola l'incliJ trospettiva; di un gusto però 2 ssal più comodarle dicendole, che non rii loro l'.idoJescenza >, e cbc i"lsale::tl 1933, tra- nmHone degli specchi, a renderne tr real'lsttco o «neorealtsta > che non fa, vero modo di es.Sere; e tuttavia non spone ancora, Infatti, tale motivo In gluoco Più co.ncentrato, allucinato o il· voloso e allusivo Infatti, nonostante spr_ovveduto d'una_ sua morale e filo– quel mondo ottocentesco, d'un Ottocen- lusorlo che sia. ra forma di diario, che è di per sè for- $Ofia naturali, nè d,1 un certo senso epi• to toscano e granducale. tra fiabesco e Di qui, la maggiore complessità dl ma memorial1stlca, questo racconto C? de_lla nat~1~a,della lontananza. del illuministico, e In quelle situaztont e questo racconto rispetto al compagno non tdoleggia la memoria non miU• ,;,aggiare, aheno peraltro da smance• P~rsonagg\, o meglio «caratteri», fra ed ai pr~ederi.U. Che non slgntfica, C'izza 11 ·passato, ma anzi si Incentra e rie I"?m~nt.ichee ~a iisaputi esotismi o d1rnmanzo e dt commedia, dl cui il prl- però, anche maggiore fclicttà pro• puntuallzza nel presente: e sia pure un estetismi. l\l.i 1 se_ m questa Alga (~fila• mo Bonsanti si serviva ad esprimere, priamente Poettca, dl risultati. Per, presente tutto Interiore, tutto per cosl n~, B 0 '"! 1 Pianl! 1 motivi sono 1 sollU· con un compiacimento letterario non chè quella facoltà, che Bons.·mtl pos, dire geolo~co, lnte~o com'è n prota• d ognt libro <h Rossi, e solito quel gu: privo cli. sorridente e critica malizia. if siede in grado cosl eminente fra l no- gonlsta a porl..;1re In luce, 1n una vt- sto per un ~olore che non si appiatt.\· suo vagheggiamento di una vita affra1v stri « memorialisti », dl ridurre per cenda apparentemente neghittosa dl sca n esaurisca In descrizioni, ma si cnta dalle contingenze, di una «forma» 1ento moto la vita trrawionalc e subco- glorni, i• sedhnen« più fondi, gli• stra: ~er?onall~zl, pe~· così dire, e dramma– sostanziata di. saggezza e destinata tn• sciente alla chiarezza logica e «clas- ti più oscuri, o lmput"l, della propria h_zz 1 In 1ntrecc 1 e racconti: al(luanto fine a trionfare degli improvvisi turba~ sica» della cosC:enza, e dl contamina; anima. Jgnazio appartlcne lndubbi.1• diversa_ è pot la tecnica narrativa, qui menti della ragione o del senso. Perchè re i modi stnuost" e 1ntrospett1v! della mente alla ormai numerosa famiglia più str!ngata, più ,veloce del consueto, 11 nucleo, il movente lirico di ogn-irac- ,-eche·rclie proustiana con un rare Jar; letteraria dei « velleitari , dei tormenj e quasi bo~zettist1ca. Variante fehìce, conto di Bonsantl è appunto qu-t: in go. deduttivo e moraleggiante dt tm• tatori di se· stessi; ma Vi apn.,,rUene e che non riguardando, come ben s•:n• un equilibrio, in una ½mmobllltà che, prontn manzoniana· e ancora quella con una sua 'cara·tteristlca e indivl- tende, la .sola tecnica, ma_esten1endo– conosciuta. l'inQuietudine del divenire, sua costante tende:1za' a tradUrre gli duaHtà: chè qt 1 en:i grigia angustia ~! ano stile, pone 9uesto llb~o 1nn,m• tendono a tornare al pti.mo stato; tn stati d'animo Più franti e baJenantl non tanto nasce In lpi da un dllettan- zi ad altri di Rossi. Perchè 11 prlncl• una realtà, In un «tempo» che, attra, t_npaesag_c-l 0 Jl!'•"-..,f'ttive di gusto c1as- tlsmo di sensazlon_l, quanto da ~na pale difetto di cotesti altri consistc,=,1 verso ;J filtro.della memoria, mirano a slcheg,t,:.n,-,. - coteste doti compOr• istanza, o me81to da un vigile senSo m -~uella sorta di «montaggio, cui lo riscattarsi In.« durata». Ma In questo t.1no p;;· e una stat~cltà e· corJ)Osità dl dl retJ)OnsabiliUi morale che come scultore sottoponeva lmpressl.onl o racconto Quella trasposizione, se è con• mo,·e1~::c çhe. non POssono poi non con- gli fa· sentire In proprio colpe 'c11 e so- episodi dt breve glrç _e respiro -. dotta con il gusto agiato e dtvertlto per tr:i<;t~re CP~ le esigenze. di un 1mma- no anche altrui, d~lla società, del tem• quan se~ipre sono, ongma~lamente, ! Il sentenzioso rontr.:istare del «carat• .g\nlsn"io _aspirante al fa,~oloso e ·ai po; cosl lo tn<luce titubante ma non suol «r.Jccon~i, -, nell intento di ter~ >. proprio del Primo BonsanU; flnt- .magico. La stessa aSSldun mute.Volezza riluttante, alle soS"ue dr" ·una soJuzio- dar lorc:i contu~uità e _unl~à · di disc; ,sce poi col soffocare un poco, ·nelle éle• degli angòli ~SUalL r-!ç}"Jledel'cbbe una ne religiosa del problema ,del male. In R!1°• Q1.11 Ro~sl rnvece rinunzia a Care. ganti spire della sua casistica, ·quel fluidi"tà' <H hrttcolazlont che la prosa tal ·modo, pur parlaildo sempre· e solo di ~nf.e st01 !~l!e, una sola avventma;_ nucleo originarlo. di .Bons.intl, di st.atripo classico (sia del casi di Ignazio • e i::onJa circospe- ~ Òf t.:intl arb~oli o « elzeviri» una nm·• L'.1ltro,-assa1 pt() ampio e pltl reèente pure ag~lornat1S&ir10}.non ·solo tgno- zione richiesta daJ18. sua figura in pc4 ~asionP.organ,~n; ma li pre~nta scpa; · racconto, che dà ·uto1o al Rbro,"sv()Jge r~ ma <.lisdegna. ~\lo~a;,_qu~l 'bisogno nombra, Il diario finisce col su~geri,re •~ti, c scorciat,, p~r quel che sono1 q.m in1Tecequel ·rnotlvo tn profoodltà,.e In d1 chiarezza e determinazione fa ·sl anche il senso di un dis.1gto è"di u"na cii) ~on.sl._vuol d~re che tutJo, In qu~ modo ancor plO scavato e diretto che ehe~ l'analisi proceda col rallentatore; tempe1·ic ptà dH(usl e generali. ~~rtto st ~ llhro. .s:a ~en.uino, esse,:izi.~1.e. Ro~!, nel. Racconto militare, dove .la pfQle• e qu~to, che n petioclo g1à <li di per senza dubbio n.otevolc: ·e tanto pl.ù ·in gia nd ~:arnatoie. <! 1 ~ose ~rnphc~, è: scr,t, ~~one 9ttocentesc.i · era bei1sl sostituita sè archlt~t~ato· di ,Bor5;<1nti,; si çomJ)Jt- quanto co~guJto per .tutt'altra ·via çhe tore spesso a!•tJficioso: é. qu_l· ~ ~ a v91~ da un pr~se_l)te di. :ma~1Jera. ce, tn. 9-uan- cl~l .di·~~~- e parer,i(~si, appesa·nten· d~ument.1r1a o oratoria: cioè per un 1 ~ u ~ifsecchez.za, ~maspe 7 -7 ... ~lura cCC:~ 8 - to_tale,-.pur esso. e; immobile»), ma dO' dQ notevolmente la pagtna .e ·rtuscen, tono poe.Uco, di delicata ctegla, a trata siva. a, 1~ seneie;. da-~~- brc~~-t~. ye.H levitare del subcosciente nell'à1te, do alla fi1ie·nociVo aila stessa ambita t1 liberantesi di su quell'tns!Stito ,ma· rls_ultano a\ suoi -ia_cconliUn_ vigore,·. gorl d Jl I ti J>el'$Pìcuttà. Ma è ·pui· "~eroche se 'tale' llsmo. e PSlcolog1smo. Certo 8arebbe' un'evldem,,a_.u_nmpr~ent~. -che di rado · a. tr:tu~ a~~:~& 1;e~Q~:.~~T~o~:!-~;~:· c~ntrad_lttorletà· dl effetti èOSUtuls'Ce <_lesid.erablleche COteste "no'ta~ionl "e" anche· le 1u~ ~os~ migl!orhaycvano. 1184 cote~to mondp u_mbraUle e caPUlare è ti perlcoìo più insidio"so rier B Bonsan• stati d'animò s,i rlSOlves$ero ·più spesso puto J>C1: J lnnanZt conseguire. come ~Ol J>Ortat9 sùbUo alla ribalta, e non tn ti di oggi· questi sa pol r•usclre tn e più decisamente in azione narrativa stra Il più 0:mogeneoImpasto della pto• Senso· met.aforlco: chè per què11a pro-- singole sc'ene o episodi, e' 1n tniere In J'appresentai1Qile: e che la fìgurit sa. E in talune scene di vita elementaj pensione al decorat.h·o e Mllo ~cno• seque~ze descrlttlve, artista a__ncor plù stessa del Protagon!sta· divenisse, per. ~=• ·JFR~~l~~~~~eul~:~~~~-:~:eJ:e(t~~':; grafico che è cnratterlstlca di Bon- fine, e raffinato, d1 un tempo. Bonsan- un segno pii) lnc\s1vo e costante, rt- )'.)Jastlcttà ecco che <iueJ vago senso ej • santl, il ra~nto si cònflgura come ti è pu; _sempre un luminoso pa~ista, .tratto: eliminando cosl quel no'? tra- pico tras·forma a poco a J>9CO il· bov spettacolo: spettacolo Insieme ;:iguo un rtUatns~ ~bbondantc e riJ)Osato -sceso autobiografismo, dico In perso- e.etto -.pur così tagliente d\ 0 parUcolart e contemplato,· essendo il suo protago- (si vedano l rettcrau e sovrapp0stt na dell'autore, che ancora. rlmane, e re.1listict ~ 1n una sorta dl fav"olosa nlsta .. ad un tempo, attore e spettato- «medaglioni• della nonn~): speele là pesa, alla radice della supposta auto- rapsodia del primortjiale. . re. D~plicc è infatti l'angolo Visuale dove su un fondo ammiccante di ,favo- IJiografia di Ignazio. Come piace- ARN.4LDO BOCELLl s o R p R E s A ;~~- ~tt:rrnc~1b!t~l'a:~.~~: 1 e n~~~1! tr~ 1 ~~~~-~~-r ~~l ~i~~f~ 1 ~~!!1aò~i~~:n~ TE M p o R I T R o VA T o · · immobile sul lago, rimase tndlctro, fissare ·per sempre nella memorJn quel- alle nostre spalle; ma davanti a not, l'attimo straordinario. · del ~:~1~"~1an~~ 0 r~t~faé Wut~~:~i!~ 11 ;0;:~- ne~t_t~ra~~ntrn!~~~~~~tf 1J1tn~~v!f~ se non avesse confini. Noi vedevamo nere e grigioscure: fino in basso, fino e I MI N O bene. salendo, che, qua·si per un rl• al ·ple<ìt <lei due monti; Ma in basso, t}esso d( quello ,spettacolO strano che come per miracolo, la barrlera ·delle · · ora si svolgeva alle nostre spa1le, tut- nuvole s'innalzava ad arco, lasciava te le cose, ariche le più semplici eran cadere una cortina leggera di frange 19 ,iovembre 1944 Coffie «toccate» da una leggel'a paz, e di ricami · -e, sotto, appariva una : . zia": anche la strada maestra che da· valletta amena: di un verde tale, cosl "Li fibbioni d'argento de Maria,, F U in un pomeriggio, verso le tre.' vanti a noi correva nuda sCombra di Juminoso e nitido quasi Cosse un nuo– UJ~ pomcrigg'io di novembre, un nebbie e di sogni, anche 'n vlso della vo lago o una di quelle pli;mure quali po freddo, ma -calmo: senza ven- gente. debbono ess rei d'a tunno olo In · t I h e • u • 8 QUESTO verso belliano,. pesante e o, con qua c e nu"'.ola In un ci_elo·ra• Guarda\·amo t visi ctella gente: un Scandinavia, nell'estremo n·ord. In· lucente Come uno di quei ·gioielU · gnato, qu~l~he nebbia ne11~plaf!ura ro- pastòrello che shucò ·nlnmprovvlso sul .tulmmo subito eh.e di là, nella p!<mu· che le nostre nlinenti ostenta"va• · mana. N'lente dt straordinario: tutto bivio del1à strada di Car•r3rola e sa· ra verso ovest, In un mondo che cl no un tempo nelle gioco~lde ottobrote, TI?rmal!!e n_ovembrlno con u~a specie Jutò, viso-e sorriso gentili, nell'atto di sembrava tar.to -lontano e. Irreale, a mi t·ic<inta •ficlla memoria ogni• volta d1 mahn_conia dolce r. riactfica:· «hor• p.lzare 1e·mani· ,anche un vecchio che noi ·che eravamo stretti ln .quest'altro che passo per 1.'anaustae •malicontca ghese •· ·' · "" · discendeva, anèhe un carretto che ci' mondo ·di nul;li e di sogni; di fluttuan- viii '"det Pelleorhiò. J.,1, infatt'·· il pop<>' Ma qua1:1dofummQ oltre Ronclgl!o• venne Incontro... Tutti sembravano -te caos, c'era·•ll c;:ole .fermo e fulgente. lano "del ·selli c·i confida ch'1.-~d aiidatO ne;- sùl >l.to -si sentl che comi.nclava· «smagatt> da quel che d!scenden·cto. Ma·non 9i. disse nulla. a rivendere i fibblo,il della sua·donna. • quflche alt~-:acosa>: come un es~ro ~i. svolge·va dinanzi al 'loro: ·occhl. Quando ·ia strada, raggiunto H cui• Ma tanta b ia virtù inCantatoria dc-11,,,... nenarla, unimpennat,a della natura, un~arla freddina e·sospesa, quasi d'at; mine della montagna, comlncW> ·a;di• stro -ii.oetaclie, per Cò,_werso,mi acctV una n~t~ alta su un orchestra, ~nan- te~: un'aria serotina ma. senia sera, scendere e s'aprirono davanu a noi· le de dt pensare a via del Pellegrino tenutasi ~ino al!m·a bassa e mouocorde. polchè erano appena le prime ore del colline e la pianura verso settentrlo• qwmdo" trovo altri fibbioni nelle stampe La str1scl~ Hel lago dl Vico che pomeriggio. · · ne, allora avemmo l'impressione più di Bartolomeo Plnellt O ·nella prosa fi.~ ~pparve all improvvi~o salendo con · A un certo punto la muraglia di nu- forte. · Gl'lè, · come per •l'azione di un rita che i~ buOnpadre Bt·escimit cons4-' ')auto, aveva sopra dl_ sè, sospesa ad yol"ecominciò a muovèrsi più bàssa e vetro immenso formatosi nell'aria, e· ra alla rfevoca"ione del •vecchio Tr~ arco, non una barriera - che sarebbe più: "t1Uttuatite. ariche sopra di noi, quasi per un· fenomeno di fata mor-- stevere· (« le no_Stre madrt a.vCa.no 18 ' stato normale -:· ma una muraglia JI verso ra mohtagnà: l ·pascoli é gli al- gana,"nol cl vedemmo balzare lncon· sca...,,ette basse co' fibbion! _d'argenÌ'o_ nu_vole «ve.re> , spesse, solide; alcune bél'Ti, Te cnse rare lungo la strada et tro, fortemente ravvicinati, •i paest e che,ypicchia1:ano ln terra>, e vedete fil>< nere altre b!.anche.-quasi toccantl' la pendii della strada apparvero allora Je viile. t campi e t boschi del plano: ,. 1 ._ 11• ,,,asslcJ, e orecchini· clie pa,·o• superficie delle acque come un'lrru• anèor più stup1ti e «aspettanti >. 1 t t 1 d v ..,, ,;, •• zione repentina e Inaspettata rlel dr.• Qualcuno dentro. l'automobile disse: ~f ;:,~ 1~':;b~~f!gte; "1nu~~a s~1~fde~~- cerchi di botte iJ. . . 4? sopra la ten·a. I, 1colo.re dell'acqua Svezia! (era una giovine donna, che, di contorni. e di p.arUcolarl cL, togliere Via del Pellèotino, del resto, bruli= risultava, da quel! tngombro·di cielo ,dedicatasi àllo studio dello svedese; il rcsJ}iro:·come su uno smalto. Allora, cava a· q-uei tein'Pi di bottegucce d'ore• ~lato in terra,. dt un verde lncredi• aveva· la mente piena. di quel paesi), fi al t and id , fic! dt battiloro, d'argentierl, alcune btle: netto, di smeraldo. E i profili del- Un altro disse: caos. L'impressione n< mell e, m arnmo ·un gr 0 · delle· ·q-U6li _sopravvivono:·era un _po.::o, l~ ri".a e ~elle. coll!nette, pur-essendo çl,l un mondo lontano .e fantast-lco era, Non erri pfù _il v'ecchlo Cimino, cosl insomma qi.iello che ~ Ponte Vecchio nttldiò, anz, _stagliali, risultavano «stu- del resto. aumentata nnchr. ct:ille rovi- nostrano e «laziale»; cosl ben pt:m~ a F-ir"enzé,~Ria1to·a Ve'nezia e via def1ll pìU,, com~ in un'aria di--~ogno: chè i,e.-dl gl..lerra· ·specie dalle ·macerie dl tato in terra, con 1 suol pastOrl ·che Orefici a Genova . .Ma anihe quel bn4'~ U_mondo ,rre~le, di •SOgn9, era poco una Cantoniera -rossa, quasi al $;Ommo prendoflo ogni ~iorno j)el collo la re..11- chio iion era ci sUa -volta clie uiw s~ , p1ù là, o,ltr~ I.:irco de1le nu"'.ole bas• della mon~agna. Qt_iai:idofummo più là e c.lànno del •tu> anche al IY.ù pTOvvlvenza;uila testimonlanza àt tt111-• .s~ tn un esile striscia ~-i teI_"ra,dl' là su e sentimmo, ~nche· dall'umidità ignoto e sigi,oJ'lle ·. st raniero. Era ·un pl niiuzfort Di qU<iiulo, ciot, ri"sl~dèvi. dal lago, sulla quale bnllava meravi· •dell'aria, che eravamo entrati Invisi· _l)lond01 di fiab~ e di sogno, un'imi:ien• n-al Pejlegi-tuo e neol'immediati di!!' . ~,~~!1~.""11·te;,.~l-ne_?n11·"sosale1>!,v_.!: ·n~,otlm~o•- ••··~lultnt1ueannt•t~,-•1"1 trdool•olrac 'pgl~1nadcc,,tom· puei;_gmlt.ie rnta fo1:te ·deil~ ,fantasl_a e· de!~,- natu• torni non. soltanto Dli orej!èi di terzO • .,._ ,. t: ...., v-u .. .._. . u •· _ra,,un pezz~o !1 apocalisse, re.,,alatoct quart'ordine ma ttittf quàntf, oli oreft• ..... -4h '> ..gplendl~o ohe.·si JJ:OSsa ..l,:l~m~gh"iare. :· f~· c!1e le-mie C?ndl.~l_onl,• In quel glor· da,ll.~1 1° s_uques.. to..P!.~' 0 . ?1°~~ 0 -. ✓4 .. • c:.ì'.14#.__ •.flOJ'l:10;,.c -~n. ~!tt~t~Jl~ ,n,~, à_!A \.~.- - Noi-...,..conUnuammo-a~ sallrè,·, ·senza no,,,.dt.·.maJato,; non..ml !permettessErO -._: .•:t_.BON~,-·\l:~~H.lliR-A T.liCC.H_l ... ;..Sel. cen.to . .'.p.i: oi.biCl!t;: .. aMVP~•ç1t-,A!?'1~P(

RkJQdWJsaXNoZXIy