La Nuova Europa - anno II - n.26 - 1 luglio 1945

-- 1° luglio 1045 ··---------------LA NUOV.A EUJIOPA------------------ S __ GLIALLEATIE NOI DUE METODI Con un articolo così intitolato Pac– clardl replica amichevolmc11te (Vate repubblicana. del 28) al mio corsivo D EGLI Alleati molto e spesso sl creare una democrazl.:i In Italia, come •.f'''°" di ou11t camarillQ » (24 otuono). parla prlvatarncmtc ln l talla; e elemento cH equllibrio europeo e dl t.ull vuote !pfeoarnif Jo stato d'a1timu non Potrebb'esserc altrimenti, addossare nel temJ)Ostesso su di essa di ltu e del suoi. Lo comprendo pcr/et– pcrchè la loro vita è ormai cosl lnLrec- tutto il peso della sconf\ttn e dcll'osu- tame,ue,· ma vorrei che anch'eoll sJ data con la nostra, che lntertcrlscc, in lltà contro In dlttaturo. J.;ppurc è cvt• rendesse conto delle ,iostre rautonl, un modo o nell'altro, con ogni più lm· dente. che più essi insistono nelrlm• o.ncho se11za accettarle puramente e :portante od umlle atto dell'esistenza porle l'eredità del passato. più le prc- semplicemente. Si tratta di due metodi quotidiana. Tultavia J)OCO se ne parla eludono le posslbi.lilà dl 1iprcsa e dl come appunto eoU dice; ma fl 111 ctod0 ln pubblico, tranne che di s(ugg\ta, per rinnovamento. • no.stro non i ,tato scelto a capriccio, npprovare o biasimare In modo aperto Questa stessa contraddizione SI ma- o per iimpalla verso te combinazioni o velato questo o quel provvedimento nlfesta, sul plano della pollllca Interna e j m.achlaveW,mt. Esso d ,to.to un da essi proso a noatro favore o a no- ltaKana, nel favore che es:it accordano portato, una Imposizione delle clrCo– stro dunno. E accade coal, che t loro alle forze monarchiche. reazionarie ed stanze. Io penso che col metodo del• rapporti con noi, giudicali alla stre- ex-fasclsl4chc, e cho tn parte notevole l'lntra,ulu,mza pura (quale elle putes– gua di slngoll epl.SOoi,appn1ono di voi• rallenta lo spontaneo slancio popolare se essere la pre/ere11za morale per essa) ta tn volta ottimi o pcslJiml, omlohevo• verso la democrazia, Non sl può, in un si rl.s,:ltlava dt abbandonare lo stato a(– U od ostllt, sunza via di mezzo, e pttn• medesimo tempo, volere un governo di Je forze reazionarie, co,, conseu«em:c ctpalmento sonza posslbllltà di seguir• popolo e ùiffldurc del popolo, per pau- imvrevecllt>W. 'J'c11uasempre pre,e,iie no '1 corso con una certa contlnultO., ra che quèsto. nei suo slun~o. trascor- 11101trc 1 J,'amlco 1-'acclardi c:Jtc il /romè Eppure, dopo un nnno o duo cK con- ra oltre un certo segno prcsUtbHito. della ,·esistenza fu rotto a u,i cc·rto tatu, non dovrcbb'csaero dlr(lcllc con- Cosi non si !a che accrescere l'Interna p1wto, diciamo cosi, per fatto cstemo: ~~~~: I~ vsn~~u~u;,~1 sC::.~b~aml~~;~a u~ ~~r~i~encia c?:1tà1J~~n ct~~~lo et~ ~~~!~at:~n rimediabile, una volto. con- bile per noi e ,- lr gli Alleati atcssl se realmente ciii desiderano non sia un Detto cl(,, non conviene esauerare la anche si dovcsso andare lncomrÒ a. vero· risveglto democratico, ma uno differenza delle poslzionL Il metodo 710 • qualche ri5Ch-io,dicendo co.&enon i.cm• stato di debolezza e di HCmi-impolonea, 1tro nOtl può essere quaU/icato con le Pnl gradite. li semplice fotto dt Poter- che l~scl durcvolmcnto II pacae a loro e 111/fltrozlonh e , e cavalli di 7'rola •· st prDJ)Orrequesto problema e di espor- merce. C't stato un compromesso; ma netta– to in pubbllco con tutta franchezza è Questa tPotcst è stata rtpctutamen• me,ue delineato, e In cut posizioni de– glà per s~ stesso una Indiretta prova te esposta dalla stampa Hulo-america• ct.slve sono state conquistate: L'Impe– dl una loro liberalità verso dl nOi.che na degli Stati Un\tl; ma io ml rifiuto uno per la Costituente e la modifica• dt gran lunga eccede le restrtzlonl e di credere cho essa cffcttlvomente cor- zlu11e del giuramento. Si tratta di dl· 1 lhnrn cha csst cl hanno lmposU. ritiponda al progromma degli Alleati. fendere, di far valere 1n pieno queste Pnrlando dcgll Alleati, IO ml rHcrl· l governi deboll e tmpotent\ non potJztonl: su cit), tn osservazioni su sco unicamente agll anglo-amcrtCànl, l giovano per definlzlono u nessuno; an• episodi particolari, potremmo anche son che. almeno per ora, ln<Sdono In zi, neH'lpolcSl Jt t:UIsi trattn, servono trovarci d'accordo con Pacciardl. Occor– modo diretto e sensibile sal13 nostra solo a fomentare l temuti <I.sordini po, re che 1l uovemo della Costituente /ac– eststcnt~ quottdtann c. prcndcndoll nel pola1i che si vorrebbero allontanare. eia vole-re 11, pieno i suol diritti man– loro Insieme, senza tener conto dcli Anche nell'interesse di una pohllca e• tenendo (:tia nella .tostanza dellé co 11 e òi!rcrcnzc che anche l'uomo della stra- gcmonica, sarebbe più saggio consJgllo sia 11cl cOSJ>ettodell'opinione pubblica] da nota facilmente tra loro, vtene attrarre a ~ con uno comprensiva Il• la luogotenenza rer,ta nel suol stretti,, St>Ontancaalla. mente l'Idea t.k una ccr- berallttà le forze nuove. piuttosto che :th,ii confi.n1, e facendo ben compren• ta dialetllca che regola I nostri rnp- farle crescere ostlll nella vana pretesa dere che dal compromesso del r,tuuno ])Orti con cssl. L'esperienza, ormai plti ùi neutralizzarle. Di tutte le direlllve 1941 $1 pub andare ava1iti _ verso Il volte ripetuta nelle varie rasi del pro- politiche che si possono cscogH.are, la puro e semplice r,ovemo provvl$orlo cesso dt ltbcraztonc-oceupazlone. mo- peggiore è senza dubbio quella che si - 110tl mai tom01·e indietro, come vor– strn che, nell'an1mo delle J>Oi)OlaiionllsP:ra alla paura. rebbero i clls/attfatt au!Jci deli"Anttna• ~~r~~-~~~~~~i1s;>~~~~~l~~u~~c~~:i: ve~:~~o~e"!~~~èlHge~e~~~~~t:rl~ 1;1}:;;; ~i~e;.,/'j,' 3~~f;to<::,;:,?::~~~~ ~tr:~to JJ~~ vi. V'ò un primo momento d'Ingenuo finale e conclusiva dE.'inostri rappQl'tl cfrlrdf e f &uot ulielo ,•icorderam, 0 in cntusinsmo, di speranze messianiche, con g!l AlleatL Vi è un tei"%omomen- ou11tbuv,ia occasione, non sa,·emo 110 t d'illimitata fitlucla: è li momento del• to psicologico, che io dlre-l della com• a trovare-I a ridire. Ma per conto no– !l'incontro, atteso con ansietà tanto prenslone. Non è un ritorno alla prl• stro 1101crettamo che posizioni cavt• maggiore, quanto plù dura o spietata mitlva e ingenua fiducia, ma. non è tali siano state oià r,uadaonate, e che era. stata l'oppressione na~-roscista. A tlt!ppure lu sconfonata delusione che non sfa bene svalutarle, proprio In questo subentra in un S(.'COndo tempo l'ha seguita; è uno stato interme- con&lderazUme deU'obbiettivo finale. Il momento della delus~one, del contra• d1o più complesso, di riconoscimento J. 8 . tt~e~~11•:~iifl~1t> l~ltrt~;t~~~t~Ì ~!!i~~ii~~: ~ t•e~~J'.ltlvo,e pertanto <k ------------- oblitera, le preoccup~lont tll.'ll'eslsten- Questo stato d'animo ha fi,T.ldazlonl za quotidiana prendono Il primo p0sto; diverse. BELLE ARTI Il fatto che que1ta ila ,tata acMita. quand.o men!' me lo sarei o.spettato, ~ per me 1not1vo, noti .solla11to di soddi4 a/azione verso11are,ma anche dt wi ptù dl.sh1lerenato compiacimento, perch.A dimostra che, f,i realme di llbertd, te Idee 11tW e sen.sate /lnlscono presto o tardi per far breccia. ll 11«ovoordlnamentu dct servizi, cli.e un tempo erano dl1impeunau dal, M1' ni1tero rtella culluta popolare. rauotum (}e Il doppi<, vantaggio, dt liberare la $lampa dagli ultimi re,tdllT d 'inoeren.za oovcn,atlva e di clart un nuovo orl,.,1, tomento, arli.sllco , culturale, e nOn più voloarmt:11ce propagandistico, aL• l'attivltd del governo nei confronti dPL; la 111111ica. det teatro e det cinema. e· sperabile ora che questo ordinamento ala comvletato e re,o el/lclente da u?ta buona. lcr,oe che reoou la llbe, td dt atumpa s dalla creazione dt un san,, orocmlsmo (attc11zlo11e al pericolo cleL• l'elc/a11tlast l.m,·o"cratfoa, umico Rag• ohfat1ll!), preposto alla dtreztoua a·r, tlalfca. g. d. r- "LIMP,, U N'IDEA l sempre bene metterla fuori: Pauo pano fa la sua strada, e ad un certo momento st ha fl piacere d'Incontrarla in buona 1al11te e riverita come 110n si ,verava alla 11,a 1)artenza. · Nel primo numero di questo gtor: nale feci 1 la $cherzo1a - 111a fn fondo seria - pr0posta di fondare una Leoa f11terpart1U pet muri pu.UU (LIMJ-'), nau.seato com'ero da tempo 1)er 1a pratica dlU11.safino alla mania d'Insoz– zare i muri con scritte, cJ,e, passato Il tempo della persecrt:lone vollzle• 1ca, non at:evano J>hl t1eo.nche Il plcço– lo merUo di costituire 1m atto df TV bcllt011e e dl audacia. Ho letto verclò con teolttima iod· clisfaztonc, a sei nzesf di distanza, un com1mlcoto capitolino che dice: e lert 1l stndaco Dori a ha rlchfr1ma.– t.o l'attenzione della Giunta comunale Slll fenomeno poco edificante delle scritte a sfondo 1>olltlco che con ere,. sce11do continuo fmbrattirno indecoro: same,~te i nmrt della clttil, non ri- 1pr;rmlando t1emmeno t più storici monumenti. SI i deciso pertanto dl promuovere un'azione di convinclm~ to pre.&10 I r0ppre1entontl di trilli I partiti, o/f,nchi fmpart11cano dUJ)ott– :llont atte a far ce.ssare Iole ,natco: stume». Ilo dunque arcaparrato fl .tindoco D<>- rfa t1 la Glt111ta comunale ver la e qui comlnctano 3 manHestarti.1 t pz,. Quem che credono nelle idee, pensa– mi. aurlli cot e liberatori». Si avverte no che e~se col tempo dcbbnno !lnlr che ei,sl perseguono del fini propra, per U\onfare, e che pcl'clò eH Alleati. che spesso non coincidono col nostli; do\'ranno un giorno furc onore alle che tendono ad ampliare la loro sfora. promesse in nome delle quali h;mno di azione ,n modo da p.lrallu .1re quel sollevato-i p0poll contro I loro opprcs• residuo d'lnlzlatlvc e da precluderci sori. Quelli che dirrtdono delle idee, quel residuo di mezzi dl cul ancora. ma credono negl'lntercSSt. co1,1inclano potremmo dlsJ)Orre; che hanno una a connncersl. che al'mtcressl partiCO• burocrazia non meno invadente e ml· lari degli Alleati sono cosl estesi, che nuzlosn, e non plù competente é lnte· Quasi coincidono con gl'lntcre68\ genc– gra della nostra; che hanno metodi rati della comunitll umnna. e quindi Sbrlgatl\1 e autoritari, splt' gab.ll In anche coi nost1i. Como pact( t.-sporta– pnrtc con Io necessità delln guerra e tori, essi sono cointcrcssall a rimettere (.."00la scarsa educationc delle PoiX>la-in µiecll i vari mercati nazlom1H;come zlonl do governare, ma che feri:;cono potenze egemor... chc. C.S.91 hanno tutto coloro che avevano sperato nell'cfflca• l'interesse a 1iualltlire un certo equi• cla rh!ducatlva del contrnsto tra 4 VèC· lib1•10tra l sini,:Ollstati; come popoli chi e I nuovi dominatori. desiderosi di pace, non hanno umtizlo- H O una raglo"e personale dl com- J.,JMP. Benlasfmo. Ilo notato con pia– piacermi dell'avvenuto :ml(mtella• cere una vio11etta del Pettirosso: un numto dsl Ministero della cultura ~1'lle~h!u!'~(f;~;:ch'a !~r~~:~elll« ~~~~:: La lista delle rccr\mint1zton1 si Po- ne più alta che dl pacificare gli altri trcbl>c (acllmente allungare, ma. non popoli tra 1oro. direbbe nulla dl nuovo, nè a noi, nè Posta anche tn termtnt cosl angu– agll Allcatl. Questi, nel toro glornall, stl, e lasciando da p:i.rtc le grancl se ne mostrano ben consci e più cH una idealità della guerra e della pace. la volta hanno laneiato un grido di allar- poi"itlca degli Alleati tende a favorire mc. contro 11 pericolo della crescente u nostro risorgtmcnto. Di questa ten– dlSaffe..(one degl'lt.allanl vt:rso di loro, denza sl son visti. testè l più chlnrt che Potrebbe render vano nell'an•(ml• segni nell'azione energica e tempest.t– re tanto sangue vers:ito e t..inte fati- va che essa ha esplicato ai nostrt con· che e spese sostenute per rtcondurrc fini, orientali e occidentali. L'opinione questo paese nell'àmblto della comuni• pubblica Italiana ha mostrato d'intcn– tà democratica. Per alcuni riguardi, 11 dere- tutto U valore di quell':iZli.one,an– pc1i.colo Potrebbe essere cvtt.ato con che se, per un comprensibile nserbo, ~ ~:rl~ ~~~a~~t~n~es;i~o g~~ll~~~oe. troppo ~~r -~ è t.er_@ 1 ~~~~ _fhe un eptsodlo tra acltorc della auerra n n:v.~~-~~!e"?'t~.t .\li! PU.!11? as- .\V. B.). Certo durezze non ueccssarie, sai sensibile de1rm11:3fl &~~. h~-~ tn gran parte verbali. certi dtfferlmen• tuto offrire Indizi pi°&ovkfcn1.r aena tl tr..dC!termlnatt per plgri?Jia o per tn· sua resl.J):scenza nel conrrontl dcgl\ Al• ,comprensione, d1 provvedi.menu che IMti. àfa anche ln altri campi st può arrecherebbero un 1mmc<llotosollle~o, notare un graduale rtavvtcln.1mcnto, popolare, C01l relativa aboliztont: del muro, mentre passa Il Luoootencnte, Sottosegretariato per la stampa ed at• Il quale dice ad un suo /fdo: « lff rac– tribu.:lone all'Jstruztone pubblica del(e comando, non fate mancare le vernict fu.n:10111culturali a cui e.uo adempiva, e I c~ori a questa brava r,eme. 1-"in' S01101tato l11/aW il solo. che dura11t1 chl avrà le mani fmpeunate a scrive– il primo ministero Bonoml. ha lottalo re s 11 t muri noi slamo tranquilli a. senza 1uccesso per conseguir la mttu A,iche la rtccnte Crlltca poliUca testé Taooiu,ita. Mi pareva verame11te ha una notfctna contro auesto .sconcio: strana l'i1ueusibilità che in quel tempo « Imbrattare I murt. sporcare di 11olllVOnel miei colleghi verso ·un 1>ro- srrllta , ponti. i monumenti, le opere blema che a me, iono.ro delle 111a11ovr1d'arte! E' questa la mauotore fatica delle autlcamere e del corridoi, si prt1 1 ltl cid alcuni partiti e nlcime orr,aniz– sentava come Il pltl 111ge,1tc: l'abolf::!04 znzfonl 1mpleonno l'attlvltd ciel loro 11edel prlm.:iva}c drumento de( llldJ>f,. arlrptl. p;• anche una forma di demo– tismo fa$Clsta. Ml si obiettava che Qt&~llo crazla? Ne dubitiamo. Non d ad oont rtrioncntu era ormai innocuo, perc/l.8 modo 11 1} educatlvll, n,t bella. E poi ne1su110aveva inte1lzio11e d; servir.sene non Jia nemmeno Il prcolo della span– ai vecchi fini; ett io replicavo che, a taneitd. E' tanto evfdentcmenle orua• lal<'larlo Intatto, i11 un periodo dJ aot- nlzz.ota. e fn modn cosi sistematico, tazlone come ·quello eh, attraversiamo, che l'artlflc1o lo vedono tuW, anche se o q1rnrcu,10 ,arebbe potuta ventre in se• tu.ttt non lo &aptssero •· Quito l4 tcmtazione di tervlr.sene a che, Pare dunque che la LIMP possa comunque, las<,"iandosussistere l'antica contare sull'am,ooolo del partito so– routine ammi11istrativa. motte consuetu• clalfsta e repubbtlcano. Per6 t r,reoarl amt, teqale au•c,t.stenza di quel mlnt, socialisti hanno non poco da rhnpro– uero, pmnonevano tna!terate. vemrsl ,u queito arr,ome,ito. Sperla• La mia richiesta dJ smembramento, mo che rinsaviscano. lo per me f,at; rlnuot:ata almeno cinque volte nel cor• tcrt) e ribattere} su. q11e$ta tnclvfltd. so di tre 1ne1i, non ebbe nemmeno l'o, Prnsare che non I} stato rl.sparm!ato nore di e,sere discussa tn Consir,llo dei nem,ure lo zoccolo delta fontana dei mlnlStrl, perchè vem1e .sempre arretia• Bernini, tn plaua Barberlnl. Poi, t.a in a,1t1camera con espedienti dlla• quando slamo prt!.d datl'e.stro, oonfi,a– torl, ,u cui non. voglio ora 1'1duolar- mo le oote e parliamo d'lnseonare al 1111. Alla /i,ie, per debito d' coscienza, mondo questo e quello. Comincfamo ffl~ i-1....r,bl g.j_.JJ!g_i(l!lt.J!!!!!. !tltcr_'l.! che con l"ln1tunare a un certo numero di o~h"6'1>uob1lcCITa'-"f\'tllé~ffl'1,~~~ ~naU (non U contiamo. per ca• di un mintsuo, inèuT"eiP,>nevoz~ TTl inodo rJI rispettare $I steu.t ne rauionf o so,teono della mia test. m. T. certo flsaatlonl dl togliere ll nccessu- determinato da una crescente. com· ========================== rto quando sl nuota nel superfluo, si prensione degli scopi che C&SI. p~rse· Potrebbero facilmente evitare con van- guono. A mt~-ura che la guerra s1 al• popoli noi abbiamo, non provocall, ·~i~~/~:~l, JTim~è ~t ll~~!~i~i,t~: ~~~f~~1e 1 ;g~ 0 ~m~l~~n;lùv~il~~; d~ J.~~: ~~ n~O~;~~~~~i::a s:!~ ~liri ~n l~~~ :voll tcrltorl. tra parte la consuetudine della vita volgorll. . r Ma tulto sommato, non sono da rl· tn comune sullo stesso territorJo srnus· lo credo che, col passar del tempo cercare qul l sintomi ptù grnvt (lei sa molte angolosità tnlzlall e annulla e col dlSl)Ol'Sldelle ~ in una plù e momento» della dlsaUczl.one. Sono non poche ragioni di d'.ffìdenza ree!• giusta luec, l'm,petto p0s\U\'O dell'o1>cra ferite che si nmarlinano: Il ai,orno In proca. l soccorsi alle PoPoloztonl t>iù dcgll Alleati verso di n<X. acquisterà, cui gli. Alleati parti.ranno. lasceranno duramente colpite, t lavorl fatti per ln una prospculva migliore, un 111levo nella massa della popola2'one un zran riattivare le vie dl comunicazione e i. maggiore. Cosl la terza fase, quella. vuoto. e saranno rimpianti. Più gravi mezzi di rifornlmcnto. le cure prodi• del rlav\•lclnamento, che g.à s'è lnlzla· sono tm·cce alcune Incomprensioni. pro- gate per salvare li patrimonio artistico, ta. ~ destinata a progredire e a svttup• pMamentc Politi.che, che colpiscono la lo 7.elomiS&onarlo posto nell'opera di parsi. Molto glo\·e1'à ad accelerare quc– )Xlrle scelta del popolo, e che PoSSQno riOO.ucazionescolastica; queste e cento sto processo una più larga conccss!~ avere conseguenze durevoli. al di là altre pt"OV\"i<lf'n7.e alleato trovnno ne• ne dl llbcrtb, perch~ è legge dcll1 ua– di ogni proposito. E' strano per cscm- gl'italiani un animo tanto più sen:.ibi· uu·n umana che l scrv~ non possono pto che essi non ~\\"vertano la contr.'.l· le n:Ua riconoi.cc111 ..., quo.nto ]iù prc- a.r:1:1reI padroni e solo J Ilbc1i stano . dlltortclà dc! loro assunto, dl voler sen.te ad esso ò iJ rlcor<.loche a quel capaci d'lncl\lUUrsl senza avvilirsi. 1m: magtno che l'esperienza abbia già con• vinto sll Allcall che ecru metodi co~ lonlall, cho essi hanno tentato all'lnl· zio dl applicare nel nostri r<gu.irdl, sono fuori posto. Un popolo di yccchta c.ivllt.à,malato o traviato quanto st vo, glia, è ben diverso da un poJ>oloprl· mlUvo e selvaggio: esso si cura o si rieduca suscitando e non deprimendo li suo amor proprto, Il suo senso di cJi; gnltà, Ja sua autonomia. Penso che vl sta motivo di sperar\"?che, subcnlr.'lndo con la fine della guerra l'elemento cl· ,,uc alleo.lo alrelcmcmo mll!tatc, le fondamcnt~ll esigenze di cui ho ratto cenno trovino li più pronto cd cmcace riconoscimento. GUlDO DE IIUCCIERO

RkJQdWJsaXNoZXIy