La Nuova Europa - anno II - n.26 - 1 luglio 1945

-- lO __________________ LA NUOVA EUROPA -------------- I' lugl;o IU45 NELL' EUROPA DANUBIANA N ON molts sono le notizie che otunuono dat vaest dell'Europa ortentale: parecchie informa· ztoni sono del resto contraddHtorte, a seconda della fonte.da cui provengono. RtsuUa tuttavia, con 1wa certa pre· cisfone dt varticòlarl, che, tra i vart paesi occupati dat Russi, l'Ungheria· i quello che ha sublto la minore trasfor• ,-n.aztonepolit1ca In senso radicale. Vérso la metil dt maoaio H governo unoltereÙ sf b trasferito a Budapest da Debrecén, dove sf trovava fin dall'armi• stizio. In un suo dtscorso, tL /tllnistro deolt esteri, Gu0noy0st, ha affermato che il paese deve ormai rimmciare per n futuro ai soont di una « grande Un• oheria» e rigettare per sempre la poli– tica tedescofila. Còmptto dell'Ungheria - ha detto iL ministro - i di ottenere presto /a fiducia da parte deou Alleati. ~a riforma aorarta l, a quanto pare, in pieno sviluppo: essa non tende a crea– re oroanismt colletttvtsttc1 di produzio• ne, ma mira a sviluppare tn notevole misura la piccola proprietd, ù~ cut mo~ U degli attuaU partfU unoherest vedo• no la base della democrazia futura. Sul plano politico et sono attualmen• ite in Unolteria due partili operai: 1l partito comunista e quello socialista (quest'ultimo era, tradizionalmente, un paTtito dl carattere piuttosto modera– ioJ. Ci sono pure due partiti contadi• n1: quello det plccolt proprietarl ed uno dl più recente formazl9ne, dei « contadini senza terra», che si fa chia• mare « Partito co1itadtno 11az-to1U1le ». Inoltre. vt sono due part1tl che, all'fn• 01·osso,fa1mo appello ai cett medt: uno di questi sottolinea 1l suo aspetto U· berale, L'altro accentua la sua volontà reptibblicana. I é011servatori non pos• seggono attualmente un vero partito, -ma sono rappresentati nel ooverno dal Ministro dell.'lstruztone, conte Telekt. di intellettuali, oppure anche esiste .zione delle regioni autonome può ri• come aspirazione largalllente diffusa, spendere invect! ad una funzione schlet.· ma su di un plano ben diverso, anche t::imeme democrat'ca, trasferendo un dal punto di vista qualltatlvo. certo numero di attr,buzionl oggi esp\l• Questo secondo errore r,sulta anche .cale da organoibui'ocratici statali, ad or• rlaJl'arUcolo dell'amico Jemolo, ti quale, ganismi reg-,onali elettivi; organizzan• infatti, critica J'aclozlone di organi e do tra Il comune e lo stato, In luogo leggi speciali per la Sicilia e per la dell'attuale artificiosa e poco sentita Sardegna, ritenendo politlcamcnte pc- provi.ncla, un nuovo centro lntenne– ricotoso mostrare che ,,1 sono reg\on\ diario dl vita pollllca cd ammlnistraw più saldamente unite tra loro, ed DI· va, che ad una funzione educativa del· tr<! meno fortemente attaccate al resto té masse unisca anche una effettiva dello stato. E' un argomento scrio, che capacità di azione regolatrice della vl- t,c si sente l"ipetere spesso, ma non ml ta economica della popolaz:.onc rispet• • · pare decisivo. Non vedo, anzitutto, per- uva. E' insomma la concezione demo~ Da Vienna sentfamo che i soclalde- chè mal si debba chiudere gli occhi di cratica dell'autogoverno, come impulso mocratlcì st sono Jusi·con it gruppo de1 fronte alla realtà, mentre ò cé>mplto ull'lnlzìativo. popolare, scuola di vtta as– soctalistt 1'iv0Luzionarl e sl chiamano del legislatore coglierne la voce e tra• soclata e di responsabllità, selezione ora semvlicemente « sociaUstt ».. I crt- durne le esigenze in ~ordinamenti giu- òi valori e più ricca possibllltà di uti.• sttano-socialf si chiamano OTa « Parmo rldlcl: e la realtà è oggl proprio questa, lizzazione di energie e dl competenze. austriaco clel popolo :e. 1 rapporti tra che vt è un problemtt della Sicilia e socialisti e comunisti appatono abba- della Sardegna; che questo problema :'.,: ~~:Z:ar~-~rf tt;'ad~;i~~~ ;eme:,!f~'r!:% n~~ fa ~;~~~:·n~adt~~/ s~:~~v~i 1:r~~!m~ N'atur'almente, non si tratta ·di due del tutto- assimtl.abW. A Vienna il oas, polltlcl ed economici che le due \sole pum•1ùi vista opposti od lnconc:aliabiN.; l'elettricità e l'acqua funzionano reoo• presentono attraverso settantacinque ai contrario. .Ma indubbiamente essi. larmente, mentre gli approvioionamen-. anni dl vita statale unitaria e che non ugtscono in ùivei:so senso quando, ab• tt sono ancora piuttosto scarsi, L'am• hanno trovato ancora la loro soluziio- bandonando Sii &ehemt più generali, si mfnistrnzlone comunale cerca di dare ne; che la questione autonomistica st viene poi a dctcnninare un 1>0 1 più con· incremento alla vita culturale. H Burg- pane oggi nelle due Isole come una cretamente la sfera di competenza del• theater e l'Orchestra filarmonica Vien- effettiva esigenza delle popolazioni stcs· I.i. « reg:one », 1 controlfi cui deve esse• nese sono, a quanto pare, tn piena at- se, mentre altrettanto non si può dire re sottopasta, le 11;1odalità dl formazlo– tivttà edttortale, con opere a prevalenza per le altre regioni d'Italia. Ed è perciò ne e dl funzionamento del suo) organi. dt carattere anttnazista. tnteresse della rinascente democrazia Se le autonomi!.! rcgl.on .:ihSi 1.:onsiclcra– Afa soltanto quanào i paesi deU'Ew italiana, che dovrà tenersi lontima dngll no !n funzione apertamente dc1nocratl• ropa datwbiana saranno aperti ai gior- errori e dalle angustie-- della democra· ca, è naturale che a tutti questi pt'ublc• naltsH dell'Occidente potremo avere su{- zia prefasclsta, dare giusta soddisfa1..lo• mi concrelli venga data una so!Ur.,oncal• la vita dt auelle nazioni informaziont ne alle rivendicazioni del popolo snrdo quanto diversa che se &i partisse invece più precise e stcure. - e del popalo siciliano, incanalandole da una concezione più auguSta e si 1·av· w. g. entrg forme compatibili con la neces- visasse nella « rcg'.oue :e una scmpiice sarta unità dello stato italiano e ch\a· guarentigia delle Ubertà e dcll"on.iine mando, per la prima volta, le ma~e costituito. Una concezione verameme popolari delle due \sole a risolvere da democratica delle autonomie rcglonalt INTERROGATIVI SULLA sè i loro problemi, conformemente alle non. è compatil);.le con certi pregludiZi, toro antiche aspirazioni di giustizia e ancora troppo ditl'usl, e con· certe di libertà. Nemmeno ml spaventa la preoccupazioni, che tr·op.J,J? spesso aHio considerazione, naturalmente propria rano, essenziulmente anudcmocratlche ... di una certa mentalltà gl.uridlca, secon· Creare le e regi.On!» per poi, all'atto do la quale dan<lo ordinamenti paruco- pratico, farne i;empl\ccmente una spe• , ·, R E G J o N E lari alla Sicilla e alla Sardegna, si ver- de di provincia allargata; quanto al ' ' ~j~~id1~f~-:;-; ~n S:oi~g 1~1~f~~:C.~~ !:~r~ o~ ~~ ~11~ 1 ~~~~~~~~:~~~ s~~C:eet~/~· al fine giurista cho- è Jemolo ll prece- nwnerosi ed ingombranti conu·ollt da A C. JEMOLO, mio maestro e ami- quanto rlguard~ 11 prtnCipio delle auto. dente della Costituente spagnola del parte dell'autorità governallva (e nem· co carissimo, ha voluto ribadire, nomle regionali; ma tutto questo non 1931, dove venne in.trodolto Il ptincl· meno della autor!tà governativa cen• • ln un arUcolo pubblicato nel nu• basta. Se veramente, come lo stesso Je- pio della regione facoltativa o volonta· t:.rale, ma addirittura del prefotto del mero del ~ aprile di questa rivista, '.I molo rtconosce, molti entuslasmi si so- ri.<t, proprio sulla base di una sltua1..lo• capoluogo, vero superi>refeuo dunque; suo rioto punto di vista syll'autonomla no raffreddati e molta acqua è stata ne di fatto che presenta talune Inne· altrn che abolizione dei prefelll!); pri- 1·egi.onale,rilevando anche un certo pro- versata sul fuoco del regionalisU ad gablli analogie con la nostra sltuazlo- va di una effettiva autonomia di impo, gressivo raffreddamento della pubblica Q!tranza, ciò si deve prtncipalmente, a ne, ossia allo scopo dl riconoscere, nel st~one tributarla: sarebbe veramente opinione intorno a questo problema mio avviso, a tutti'altre ragioni: le qua- quadro dell'ordinamento dello stato un •risultato sproporzionato a tanto (successivamente allo scritto di Jemolo, Il si riassumono, da un lato, neU'a• spagnolo unitario, una larghissima au• dlsScrtan~ e programmare, che ricOr• Ì>erò, proprio in questi giorni, si sono strattlsmo e nell'intellettuallsmo'""'dl cui tonomla alla Catalogna. derebbe dayvicino 11 mo1i.s parturiens avuU alcuni segni di una ripresa del- risentiva la prima impostazione del Ma non soltanto la rivendicazione di antica memoria . . l'argomento) e cercando di individuar- problema e, d'altro lato, nella varietà. delle autonomie regionali è sorta 1n Il vero è che la questione è cssen· ne le ragioni. Le guaii, a suo avviso, di conceziont circa la funzione polittca modo astratto, precedendo 11 formarsi .i.almenle una questione politica, con sarebbero di du_eordini: da una parte, che l'ente «regloue » dovrebbe as· di uno spontaneo e generale movimen• evidenti riflessi costituzionali, e come derivando da moti.V'i. psicologici, ossia da solvere. to r>0polare in questo senso. ccl è stata tale non potrà esser risolta che in se· una certa inerzia mentale. e d'altra Bisogna, cioè, pai;:ttre dall'inizio, rl· Inficiata da questa tendenza a livella· de di Costituente, quando tutte le par– parte fondandosl sopra considerazioni corclando chiaramente il modo in cul re in un solo problema problemi so· ti d'Italia potranno far scntdrc Ja loro interessai.e, come ~quelle di certa parte l'esigenza dell'autonomia regionale è stamr.talrnente diversi; essa è stata an- voce e si dovrà por mano a .rlcostrut' della burocrazia statale, che indubbia· stato originariamente impostato. Quat• che mottvata sulla bnse di conS:dera- re dalle fondamenta Il nuovo stato mente vede di mal~hlo ll ~r~sferl- tro partlll - democrisUano, liberale, ztonl poUtlche svariatissime, e talora italiano. Certo è che U problema an· mento di talune funzioni ~ serv1z1 pub- d'azione e repubblicano - hanno posto contrastanti, è stata affacèlata In fun· drà allora tmPoStato in modo. più con– bliei dal centro alla per1fe1·ta. Sareb-- la rivendicazione dell'autonomia regio- zione di scopi diversi a seeonda delle creto e re.::t!lsU:co; senza darlo gl~ per bero appunto il peso di questi l~teres- nale tra i propri capisaldi programma- preme$5e Ideologiche e programmati-' bell'e risolto In base a pregtudtziall Si e questa inerzia mentale la causa Ucl sin dal periodo della UlegaUtà, che dei partiti che maggiormente la astratte, ma studiandolo nel quadro dete11ninante del rllevato ratrredda· quando ancora, clo~, non era possibile sottolineavano. Tale varietà dl motlvl, della reale situazione polltica ed eco· mento, per modo che avremmo qui un raccogliere concretamente la voce de)le di finalità, di concezioni si è rivelata nomiea del nostro paese. 111 relazione esempio, tra i mo!U altrt possibili, dl popolazioni Interessate e i dibattili po· In pieno In occasione degli studi e delle ai desideri - effettivi e non supposti ~ ~ei~1fil~i~~~iia~ea f'ff~i~ 1 :ngf! a~~1~:::rr;; ~;~tre:~:ac~~l ~or~~~r~~ dr~ f!~~~~~!. c~: ?~J•~~~m:ci"~n:O~g.!1: ~~f~e ~~r;~~;~nld~fl~re~c~etr~t~:~: su queste pa~ne (nel COl'Sivo« Pro- tacUnt. I)opo la liberazione, una vera ta Commissione interpart\tarta sorta economica nazionale. , grammi> ùel 25 mar-lO), per cui, ln po- e propria pressione papolare verso in Roma, sia in seno alla Commlsslo- Sopratutto, bisognerà guardarsi da!· chi mesi, moltissimi sono venuti ab• l'autonomia regionale st è avuta sol· ne per la riforma della pubblica am· la diffusa tendenza alle comode mezze bandonando l programmi arditi che tanto - per rag!.oni attinenti alle par· mlnlstrazlone, ufflc1almente costituita misure, vale a dire che, se la neces~ avevano sott06C'11tto nel prtrno entu· Ucolari condizioni economico-eoclall di presso -la PreS:denza det-Consiglio del sltà e l'utilità di dar vita ad autono– st~9 della liberazione, tornando su quelle zone, ed In forme specialmente mlnlstt1. mie regionali In tutta Italia sarà real· t>001zlonldi carattere conservatore. acute - 1n Sicilia ed in Sardegna. Al- E' questo, a m;o avvlso . .fl punto cen- mente accertata, bisognerà battere riJ Non credo che le cose stiano proprio trove, come .sopratutto In Toscana, s1. trale della questtone; è qui che si pre- solutamente quella strada, senza la· come dice lo Jemolo. Intanto, non è sono bensl dellneate larghe correnti di sentano I più importanti interrogativi, sctars\ arrestare dalle solite prcoccu• esatto che alcuni mesl or sono l'auto• opinione per l'autonomia re"g"ionalc,ma sul piano propriamente Politico e pro- paZ!ont circa la capacità degli organi• nomia delle regioni fosse nel program• Jimltatamente al p~ano amministraU· scindendo da <;onsideraztonl di carat· smi locali. ad autogovernarsi hbcra· ma d1 tutti t partiti; ma sopratutto non vo ed ln parte sotto la spinta di ratto- tcre g!uridico-ammlni~tratlvo, del pro• mente, in modo da dar vita davvero .._IB1~.i. cf!c le cause per Je quali U ri essenzialmente contlngenU o senti· blema tielle autonomi.e regionali. a qualcosa che sia nuovo non soltanto ,_~·5. !'~..ino~ suscitare menta~. ln sostanza - lascianòo da parte di nome, che possa assolvere ad una ~g~erìO~tnt~ ~ meno falon:. !!,1 • motivi puramente letterari, morall.sll· funzione di rinnovamento democraU· .. --~et!, 2t... ci o sentimentali, che pur Si trovano co della pubblica amministrazione e ~~ 11 ~1a'ii~ 0 ~f~n~:a~ ~em~eno '\n - - ... ;~. 7 -,. ~ - · f!~~1'1nti..~~-~~-LPf~li:fill1111,! .re- ~~!:!~\t.lbLl~LP.I_ J.nse.nr ~h_ s.?!11~ .I.e;.• prtrilo luogo, quei1e indicate da Jcmo• ~n primo difetto de~la 1mPo~ i;òiialistfer-.---Y-~ ...... ::~~ ;:;;;;:~ ;!!!.t~: ! !!~:'~_!.e. ~1c~ plniio )O. lntendiam6ci, non c'è dubbio ché originarla del problema è dunque que- «regione» in tutt'ltalia può risponde• nazionale di ricost.n.12:lone ·1eonomica. interessi cgoistltj e pigrizia mentale, ~~r!rt~, ~~a~t~feu~n;~bf!~a~\~~; 0 p~ ~nt.~,e d~vi~~tt<:i~n ~~& d~p~~: .-VEzio· CIUS.'1.l<'ULLI 1T~lt~:a ~~~eni~fli~~~~l~~a1" 1 v~sc~~~ babllmente esiste per davvero, almeno barrtero, dl un baluardo ulteriore a LA MARGHERITA Libreria Editrice • Roma GOTT MIT UNS 2'4 t.no! o in noro e a. eolorf dl UENATO ourruso con una nota di Al'f'J'ONJ,Jl.l.0 'l'Jt031UAOORI Edi'liiono numerata, rl– lc-gotn allo Dodonlann 0oilOTtina a tro colo'rI In vondit..'l. nello Li_brcrio, L. 1SOO entro ceru limitl, appare piuttooto CO- difesa delle libertà Individuali, e del ------------– mc un problema inventato a tavo• privilegi economici che spesso queste LIBRI RICEVUTI Hno. Un secondo errore, che s1 è per, ricoprono, attegglnndost secondo una petuato sino ad oggl nelle dlscusstont pregiudiziale 11gorosarnente liberale, G. PERSICO: Qiwdtrno di un dettnuto, !f~~~ ~~~~f 0 ~\e :frg~j!~/•1: :; ~~~; ~~~ !~~~~ f~~~e~~a df~~ziC::°~~ con pref. di C. SFORZA- Firenze, Dar- nl sarda e Siclh:inn nel più generale stanzlalmente· conservatrice, cM remo· be-rn. 1945 · L. 160 · problema delJe reg3onl auton_ome. Ciò ra net confronti delle correnti sociali KIEnI(El'i'GAARD: GO uccelli d,w~ ò avvenuto in un doppio senso: da un più progressive. In parUcolare, anche rfa t i gigli del carn1,o - Roma, Ed. del• lato, nel trarre argomento probator1o se nessuno Io confeesl apertamente, è ·fa Bu&11ola, 1045 , L lOO. decislvO ln favore della concezlone·re. lecito supporre in alcuni ·fautori delle O. A. BECQUER: Notlwrno· spagnolo:– glonalistlca dall'acuta situazione di di• autonomie regionnll l'Intento di da-r vi: Roma, Bd. del-la Bus~ola, 19-15, L. 150. - sagio esistente nelle <lue Isole, e spe- ta 1n tal modo ad un organismo capa• Hl:lR'.\lAN MltLVILLB: Vita e avven– clalmente in Sicllta, e dalle rivendica• ce di rltardare o di 1ntaccare l'allean· ture di. lsrac1 Potter, A cura di Ol.u~ zionl autonomlsttche delle rispettive za - cosl necessaria alla causa della acp!)(! A.rlloneJII.BcJarclcttt. popola?.ionl; d'altro lato, nel tentativo democrazia - del proletariato tnclu• CHRIS'l'OPHER JSHBRWOOD: Addio a di annegare la soluzione della questlo- striale, per sua stessa natura e voca- IJerlLno - Trncluz!one.,d! Maria Martone– nc s!ctllana e della questione sarda, ztone esscn1..lalmcnle unitario, con 1 Romo, Longancsl. che presentano entra{l1bC - sia pure contadini cd in genere con t cetl mcdl ARRIGO. BENEDETTI: Paura all'alba. in diversa misura - un evidente ca: piccolo-borghesi, più facilmente, sog· Roma, Documento.' rattere politico, nella soluzione del geltl ad essere distratti dalla loro fun· GUS'l'AVE l<AHN: SlmboUSmo- Introdu, problema più generale, riferentesi a zlone nazionale democratica, per re= zione e versione di Vittorio Or.'.l'l.i. - tutte le altre reg[onl d'Italia, nelle qua· strJ.ngersi nel giro degli Interessi di Roinn. Edizioni del secolo. ll l'esigenza autonomistica o non esl· un ente locale, abbastanza ampio ma GlUSEPl'E SC10111'JNO: H fiylio fn·s,~ ste affatto, o esiste in ristrette cerchie sempre partlcolat'e. All'Inverso, _lacr~a- cilla (1943.19-UJ, noma, Sandron.

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