La Nuova Europa - anno II - n.21 - 27 maggio 1945

·,__ 'lt/mngglol!M5 ---------------LA N UOY A EU ROPA:------------------11 -- 1 RAVI S B.U R IS AMUSSIS P ERCHE' I nostri ragazzi etudlano ~ ravt,. burj,, omu.,11s hanno l'accusativo ln fm1 che, sla det: so con licenza. U verbo greco perdo fa al perfetto péporda? che nel Seicento fu scoperta ln Genova la conatura del N"achero'! Sarà una dledetta; In tanti anni dl 11tudlo, non mt. ~ mal aocaduto d'aver blsosno dl queste e di mille altre no; tizie meatie a memoria con tanta dlU: gemm sul t<lstl dl scuola. Un' aocu,rata in.chiesta tra amici e conoscenti ml ha dato lo atesso rlsul- tato. · Eppure. t~nt'è: 1 noetrt nlpott stu• òteranno raul1, lrnrl$, amus&ll, e se I ,Oro flgll faranno l profeseorl, doman: de-ranno seriamente agli alunni qua• l'~ H perfetto di perdo o chi era il Va: chero. li difetto sta nella ec:area aderenza della BCtJola alla coltura dei templ Fatte le debite e non rare eccez1ont, c'è' una certa Inerzia negl'lneegnantt e nel compUatort dl manuali. per cui ctò ch'è lt.ato scritto una volta - duem1• Ja o mtlle, o cent'anni fa - acquista un valore canon\COe va rlacr1Uo e rt: e,etuto anche ee ha perduto qualsiasi vitalità. Chi potrebbe compilare o adottare un testo dove non fossero narrate le cn1deltà di Nerone e la sonata del• !' lllou per~, dall'alto della torre In vista di .RomR l~ndlata? Eppure ,un giorno b\90gnerà metter• si dl buona VOl'IIB, tutti Insieme nol che ablllamo lnteresse alla ac,.tofa - Dio cl guardi dalle commti,s\ont uffl.• clall - per fare un'accurata rlcognl• zlone di clb che è vtvo, contempor_a• neo. In me;i:7,0nt ruderi Inanimati del ltbrl dt testu. o P OTSDAM, ia :Vcrsallles tedesca: trionfo dl rococò; palazz( a CupGI lette, a facciate curvijlnee; grandi fine6U'e dai plccoij vetri; &lal"dlJ1l con fontane a getto, ~tue, putti, amorini. grotte artificiali, f'Ocatue; nel palaut sal_eaiambiccate .(nello Stadt1cblo,1 :Vl è upa sala-conchlglfal moblll sagomau. ccmsol..les,trumeau.r. Aria ~ Francia. E la città di Federico Il che fu IJ fondatore- del prusstaneslmo e· de)J;l grandezza della eÌ'tnanta. 'e !Son par– lava mai tedesco. e Dalla mta tnfanzJa in poi Iion bo letto un libro tedesco. ;e porle a«emand comme tm co_ch,r • - disse a Gel!ert. Potsdam è la sua città, clttà di JNl 1 laZZi, di chiese e di caserme. La clreon· da un;tago tranQ.ulllo. e al di là al aten• dono grandi praterie, che non son pra• terie, ma pelo-uses, Usce lucide pettinate perfette. e al centro di esse o sut bar– di qualche albero belllBalmo - alto on– tano o antichissima querela - ha va• lore architettonico . .(E mai un mucchio di sterpi e terra. o uno stracclo, o un pezzo <il gt_ornale Por.tato dal vento turba quella nitldezz:. e queU'ele1anza). Gemma di Potsdam è Il caste,Uo ùl Sans-souci, lh vetta alle dlgradanu ter• razze da cui.- come da un·tmmensa ce• sta di fiori, emerge la • vllla candlda tutta festosità francese nel blanchl de• lteati stucchl, nelle nk::Chle e nelle .IJM.-C– chlere, nei FUiOS\ pannelll dl Lan• cret e dl Watteau, nel fraaUl moblll sagomati e dorati, tesi dl gaJe atotfe pom,padour. • ln quella vUla quel re che vlnèeva le battagUe e 1nt1tgae\ 1 a all'AU8U"la la prima ferita mortale, fllosofentava, leggera e acrlve\'a, wonava U flauto, faceva eseguir quartetti. Nella ula da musica io vidi ancora sul legetl le parli del quartetto manoscritte, ed era mu– sica italiana. Accanto alla camera del re Vl il la camera di Voluilrc• l'utta Potadam è tn quel btnomto. come nella sua atorta vi è una data che nulla Potrà mai can– cellare: 10 lugllo 1700, l'arrivo dl Vo)– tuire. IL PIATTO DI LENTICCHIE L'età dell'oro per l' aderen7,a delta ~uol'a alkl coltura fu aen,:a dubb1o l'era fascista: con un., sola rfsen•a: che l'aderenza o I' adestone non era BJ)Ontanca.ma Imposta manu mllltttf'I, VINCENZO 1'orraca ha pubblicato e la eoltma non germinava da una mn• sul('ltalia Libera un articolo mol- tura coscienza, ma veniva dal di fu«i to sensato e 111oderaio dol tlUJI.O e dall'alto, secondo gl' imperscrutabiO La Francia che aspdtlamo, fn. cui UJ>N· eonslglt di Viale del Re. me ·;n f<>rma eufc111i~tica di 1p1ra11zo • E tuttavia 3nche In una scuola coo di att1:sa la delu~l011e che han,io prt>-– mortuaria non mancava qualche picco= dotto tra noi le rit:endlcaziont deL tW-– lo gvago. L'alunno 1rmal'zla:todomanda- stro krritorio da varte deUa Fr·aucia. va perch~ "11 quelle carte murali. cu .Mutando, tL to,w, 1110 no,i la sostanza, quell'atlante. ti nome dell'autore fosse farticoto avrebbe Voluto inHtolaral: l)LKllcamenle copnto. se non era pttl La Francia.che non cl aspeuavamo. E ]ogico BCOorlre 11 mistero o abolire quel che più ci rattrista non cl l'oaocito ~:u:n~izfi~a~~r~J:S~!~ ~~~ 1 B: deU~ rich_ies_ta, 111a la c_on&tutaztoneeh! :,FANTASMI a POTSDAM Ed ecco Federico II che al diletta delle parole, delle µ'Onte, delle maU.gne risate del suo sarcastico amico, e con: temporaneamente si pasce·del suo ra– ztonallsmo U}esorab1le e di quel tana• usmo per la scienza che innalzerà a comuni tdoll Newton e Locke. Federl· co II fonda l'Accademia di Berlino che ha a presidente il naturalista Maupcr: tuie. a membri matematici come ·Eulero e Lagrange. filosofi come Lambert e Premontvaf. Voltaire è inebriato dl quella vlta tutta pensiero e piacere. Dorme nel let• to che fu già dl Mauri.zio di Sa&S10nia; ecrtve a M.me du Chàtclet: e Cent cln· quante mille aoklats victorieux, opéra, comédle, phUosophte. poésie, un hérOfl phllosophe et poète, grandeur et grace, grenadlers et Muses. trompettes et vlo– lons, repas de Platon >.• A quel e banchetti ,platonlct • partl• vano come rarz:t te teorie più. audacl, ·1 più. tmpudentt paradossi: col Voltalre d1 Candide e dell'l11génu gareggiavano li e contino» Algarottt. altro cocco del re, Maupertuis, D'Arge.ns. l'abW de Prades. Della lettera.tura tede9ca, che oontava già quasi Wtta l'opera dl Leasing e Je primtzie d! Goethe. Ll re non credeva di dover tener conto; anche più tardl. quando scrl!Jie li suo saggio De la lO· Urature allemande, egli stigmatizzò ti Giitz come m!serabile· imitazione del mlserablll drammi shakespeariani; e per una e futura» formazione della let– teratura tede9C8.diede consigli. disPoBl• zlonl. resole, e un Mosè - dice Sche; rer - che teme dl non raggiungere la Era tm a,nuo di vrfmoae:,iitura elle, viaorosamtnte esercitato, Le avrebbe Terra promessa, mentre ne è già nel bel mezzo». · Questo spiega perchè quando gli prc,i posero Wlnckeimann come biblioteca• rio ar J)06tO laactato vacante da mor&A ,deur Gaulller de .la Croze. egll si al• frettò a dln1euare lo stipendio; Win• ckelmann avendo allora rifiutato, ven~ ne proposto Lessing; ma poi doPo al• cune terglvcrsazlonl Il posto fu dato.•• a un benedettino francese. Anche AtORèM.endelssohn doveva e. sere presentato al re. Meodelsshon che aveva già scritto Il Fedone e. tsplra• to U Nata,i; anche per quest'tncon, tro vt furono lunghe trattative, e Men• delssohn fu fatto venire a Potsdarn. Ml par di vedere presso la finestra che prospetta il trofeo di atrumentl astrc,, nomtcl Portati da Pechino la plc,-cola figura un po' Ingobbita, quel viso stra• ord.Jnariarnente eepreestvo dagli .oc– chlettt acutt, Ja barba mefistofelica. e, al disopra delTa fl'Onte, la fiamma mo, salca; ma l'udienza all'ultlmo momento fu ritirata. A pochl passi dalla vllla sorge. e si mostra al visitatori. 11 famoso mulino che col ronslo delle crandi aie mOS1e dal vento dava DOia al monarca. Il re minacciò di abbatterlo, attirandosi. - storia o leggenda? - la faro.oaa ri!DO' sta: e Ma a Berlino c'è tl Kamm~rae; richt Ul tribunale camerale),. 4)opo <K che Il mulino rimase. ~l che provereb: be che nella Pruaala di Federico li l' mugnat tedeechl eran trattali meglio del poeti e del fUoeoll tedeschi. Ma ora a Pot8dam ci sono I... soldati sovietici, e forse l coeaccbl. I quali non anno nulla di Federico II, del suol capl1cc1e·delle we predilezioni, e guar• dano lncurloatll alla vma bianca lassù. prolungantesi a de6tra e a slqlstra con Je due pergole dalJ'tntelalatura a Jo,: sanghe dorate e recante aut frontone quella parola ancora più esouca della llngua che p.1rlano le Schutr-Statfel di Hitler: S011$•$~Ucl. b. a. TRIESTE E LA DESTRA d4to ,n Europa un incomparabiù p-re– ,111110 e le avrebbe creato 1m slo1'ftc ttoptutente, tale da 1noliip(lcare le 1ue forzt. E tuttQ1,,-fa, essa rinunzia a que• JN un arlh:olo del TI.mes ,1 leaae che 1ta pritilOQen!lura per · un mi&erabile la conlrover,ia con lo Ju.qostcn,-ia pe-r piatto dJ lenticchie, per una rettifica dt Ita~fa f't:CeJJ::,r:• n~;f!!~ils~f1{~~zL,:; /rotH/ere a scopo prettamente ~trote(}._ seruazlo11e .t esatta; ma com•.t assurda co, verso un paese che non up1r~va ad la psicoloala pop0lare! se Trieste do– altro ,e non a persi al SKO seamto. i;enc a,idar perduta, le Destre trionfe: Si vuol pro:,rio sollo questi ausplcfi rebbero: o iti altri tenntni. avrebbero ricostruire l'unità eurovea. smobilitare raaione loro. Come ,e non fossero state Le frontiere, iniziare una feconda coo- Loro che l1anno creato il. fcucismo e il veraziona tra i popolil 11azlo11all1mo. eh• ha11n.o fatto e pe-rdu• g. d. r. to la a.urra, che ha1mo messo in serio pericolo 7'rie,te e han mandato alla malora molta altre coae. "ARET USA,, niete Manln ora foi,se. ora non rosse -la } ra11c1ae molto 7,1i1, malcita di quei }lOOdel plb miri ('rO!ciel Risorgimento. che credevamo . .\ oi uvevamo co-11ccpito 1)Crchè dlvC'nt:issero unn mezza vc_,go, c,ra11disperariz-e sul risanamento delUI f 1 ~~:~i~r~ 011 {f~~~~I 8 eb\~~o~f~·~\~~:e~~'. : ~f f!~~:~~~~c:Ja:;; ui:r:'fra~{~~• 1~: Il num. di aprile. pubblica: La trw:tl:::fone ckl ltisoruime.iito, pagine postume dl un saggio ohe Leone Ginz• I.Jurg proparav.:i nella pr-imavera HH3, e rlm:llilO incompiuto; B. Ottowar, Poeti h1ote1I co,uemporanel; A Garosc\, L'er,r Ila .euro1,e1&tioa; F. Jovine, Lettera ad AluarO; A. Ben.edettl, LelteTa lucche,e; 1,uerme::::::o (Piccone SteUa. Bassano, Ma.,– lienmo 1'~cco); A. Ronca.glia, AUualitd del .l/~'1'-o et10; F. G:tbrtell, Piaua l"Oga. ulca, ./; L'Occhiale; Recensioni; Bollet. t!r..o b!blloa,-at\co. Uti uomo di buon sen,0 troverebbe motto più ragionevole la co11clusio11e OJ}J)O/lta, clte, se i'Tie11teJossc vcrdula, le Destre dovrebbero esser messe al{a 00011a. E '11vecc110,accadrebbe tutto i' co11trarlo, percll~ la psl.coLogia delle folle sl 111 uove In senS'o inverso della logica. i•rtcste mal tolta avrebbe sul destino d'Italia la steua nefasta fuw zìo11e di J,'Jume mal presa. Essa ci dai rebbe, dopo la pNma vrova, anche la co11troi,rova di aueL che cosu ati'Italia {'avve11to delle Destre. Ma preferiamo e s-pcriamo che l'espe-rtmento no,a.,, pcrchò ad unn lnnoc('nte proposi~tone te11z-evincitrici, e ass14111euào La fu11· ;~ 1~~~~~ 1 f~~j 0 [i~c,~n~c~~Wti~Ùc~o t~no~g?:a~· zio~e dt leader de((~ piccole 11aztorit, es• st• ra1::11c,, pic-n:i d' lmpt'ro. dt credere. s~ ~ntendesse tmp'.wiere un nuovo tn• obbedire e combnttt"r~. dmzzo ai pro/;Jlema dei rapporti fnter. Professor! ed :iJunnl si passavano nazionali: La sua posizione d' paese (]\.le1-I\ piccoli S\'agh!. r non peusa,-ano vinto e mvaso, i vatWltU}tt 106ertt tu– nella loro tnslptcnu1 :ille tntln!te pene sieme con c,li altri popoli oppreui e la sos1c-nutc da P<lltort ed autori nella bnt• fervida risco.~.sache 1'110 riportata d"un tagl~a n\·\·enturosn ed tntt:rn1lnabtle balzo s-ulpiano deaLi eserciti liberatori, dell nJ;rg\ornnmento.. per tt"ner dietro le attribuiva110 di diritto que1ta fun.· f ~ ~'i~~::r~--:~ ~~ Pf.?.:_!;:~rts:r::~: ziOJ!e di tramite ed interpr,te tra aU sarr dall'nstu1.ln.del conl'orrentl e dal- uni e gU al.trl. faccia- g. d. r. ~~~~t 1 r::$~ t:EtÀl~\-~~~:~~~!tn; u ~I=======;;;;:;.============;--=================== dh;tru;i:lone d<-llaPolonia - per armo- nl1.1..1rele pro.,p<-tth'e. tacere. smor- \"!etate. se volete. le adozioni; ma, ne del pa\'ore. L:i proposta ml è stata Il preside, un ometto piccolo. magro. zare. lncat1.are. quel tanto e non più:. in nome della santa Llbertà, JaSciate suggertui da qualche insegnante. che nen•oso, col capelli tinti e gli oochl dl e non un momento prima né un mo- che ciascuno si \'enda e si compri 1 senza ness:un eroismo, ma con molta topo, fa la sua requl.sltorla e tn,•oca la mento dopo. a costo di ,;'locarsl le ado• suoi manuali fascisti. sofferenza ed un p0· di pericolo, ha solidarietà dell'. Asse Roma· Berlino. 1.lont e di essere stampati nel L1bro E non ci sar-.\ nessun pericolo di av- continuato per anni a difendere dalla e Ma. preside - osser\·a placldament~ Nero. velenamento. Allora librai e editori sa- catte<lra il buon senso. l'oneslà del CO• un professore - l' 3SS~ pub anche gv Or.i tutto è mutato e sl respira aria pevano benissimo come fare ad elude- stume. la dlgnlù. Polchè l'antifascismo rare•· di libertà. re i divieti; se oggi la suggestione del non è, come 5{ danno a credere moltl e Professore, le prolbt~o di dire dl Q fascismo fosse cosl forte, non baste- stranieri e ar.che qualche ruoruscito, queste cose! , grida 1 ometto fuor~ 1 • Tutto è mutato?' Ancllnmo ad.iglo. Ml ò capitalo trn manl un l.Abro Ne– ro uscito dn pocht mest: l'elenco del testi scol:isttcl ctl cui è ·peiinessa o rebbe il Ubro ;,;ero a cHsunlmar~ ven• una toro scoperta e un loro assoluto dt sè. ditori e compratori. privilegio. ln nitro llc~o. terza cl:isse. un pro' Ricordo - era la p"r!mavera del 1938 f~ssore. che s è allevato t .ragazzi a o· violata la vencl\111e l'odo1.lone. Non della carta stnm1x1ta dobbiamo J..n cosa è tnteressa111e e un po' scon• avere paura. La clo111·tnaura pericolo• certanle per due motivi. sa finchè era sorrelta da un lntcro s1- Anzltutto tra I ccnsuratl - In real• stema di vita, fntto di \'!Olenia. d'lgno– tà assai scarsi dl numero - s'tncon- ranza e dl corruzione. trano parecehl dl quelll che allora sl Qggl, c'a"dutoll sl!nemn (tutto sta che <:hlamavano bempensanti. sla davvero caduto). ln\'ece dl conti- In secondo luogo la p~1bblica1.lone nuare, secontlo il ,·ecch\o costume, a ~~.:!f~~~· aWcm~a~~a t!:~\~~1:~l~-0~~ ~~~r~e~:el ~l:e l~~~r~~l 1 ~arieysfo~~ dal defunti Mtnlstert dell'educazione stati sbaoditl. cancellati l no;nl strap– na,:l.onale e della Cultura popolare. pate O coperte Je pagine. propor 0 rel che E troppo facile rispondere che allo- In ogni ordine d1 scuole si Istituisse ra s! taceva di tutto per avvelenare e un'ora settimanale facoll:Hl\!a di Jettu– - dico bene? - devitalizzare, mentre ra e di coltura fa9"1sta. S:1rehbe un'ora ora si vuol rtsannrc, disintossicare, re• istruttiva e non priva dl amenità. vitaltlzare la scuola e Ja cottura. Ma non voglio ranni l>ello delle pen- - lo sdegno di tm gto,·ane untverslta• modo suo, Interroga con aria sorniona rio membro dl tutte le commissioni, sulla stor.tn e dottrina del fnsclsn~~- contl'o gl'lnsegnanti meòl. che non ne e Dov è noto Benito Mussollm. •· aue,:cmo votuto sapere. L'lnterrog:ito st strinse nelle spalle Nel complesso a,-~,-a ragione. Quan- cde Q:~~J,è 1 ~i{~ O '}fe~~ta;t~c1~ 1 ùni? ». te batta:;tte .. sorde .. t~c;uente. ~1a non La medesima rlsPoSta. lnutllt cont.o le aouna~e. 1 ludi, il fur- M;i una voce del fondo dell'aula rom: to organtz1.ato. e legalizzato delle col• · 11 ll~nzlo• lette, delle !scrlzlon! _e deHe sottoscrl• pe• L'l~Portallte non è di saj>ere quan• z\ont. lo smercio obbligatorio del Li~ro do è nato. ma quando sarà morto,. . dct HaWla. del Passo Romano, dell A- Ìlarllà clamorosa e generale. rione Coloniale, con le sue grossolane Nl nt eroismo La spia della clas• u sc;once \"lgnette! .se, n~n eostante tÙtte le ;rcssh.ml . era E anche qu! qualche piccolo svago. stata dcblt.:imentc bocciata l'anno prt: In un liceo del Piemonte si ce~bra ma ~l p::1ssagglo dolla seconda alla U procedimento disciplinare.contro un terza. raga1.zctlo di undici anni che ha scrtt· E tuttavia_ to alla l:1trina: Abbasso Hitler. GIORGIO FAT.CO;

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