La Nuova Europa - anno II - n.20 - 20 maggio 1945

__ 2 ------------------ L,l N U OV ,l EUROPA-------------- 20magglolV-15 -- L A q.ucstionc giuridica nella Vene– zia Giulia (non si tratta solo di Tn<-ste: occorre tenerlo sempre ben presente) è chiarissima. La Vene– zia Glulia è fino ad oggl. a norma del diriuo internazionale, territorio italla; no. Valgono per essa le disposizioni del· l'anmistizio concluso fra \I governo Ita– liano e le tre grandi Potenze alleate. Una occupazione militare della Jugo– slnvla non ha nessun fondamento giu– ridico in quell'armistizio; ed è altresl cscl,i1sa (come sapp 1 ano) dagli accordi Interalleati per la del\mitazione dell_e zone d'occupazione. Anche se non fosse cosl. In nessun caso l'autorità militare occupa.me avrebbe ti minimo diritto di ))rendere provved\tnentl (come ha pre– si) diretti a pregiudicare le sorti futu– re di quel territori. Ma al di l:'t della questione glurtdlca c'è quella pollt!ca e morale. che riguar– da tanto le l"\?la:donl rra I Bio 'l'hree, cioè la loro politica generale. quanto le relaz.lonl fut'.1re fra l'Italia e la Jugo– slavia (che hanno poi. anche queste. una lmportam .. a generale euro1,ea). Per Il primo punto. si tratta della continui– tà di funzionamento dell'accordo fra I e Tre grossi-., accordo su clJli riposano la pace e la sicurezza del mondo. Oc· ~~~~z~e~ r~~t;~~as~~n~~~ull~à 11~~~ 'à,~~~~ ne di solidarietà - sol'dari-età di prln, cipii e d'interessi generali - di fronte ad Impulsi parl!colnrlsticl loro od al– twi. Nel caso specifico, è C\'ldente l'in– teresse russo a sostenere Il punto di vista anglo-americano contro I e fatti compiuti-. neHa Yenezia GiuEn. e per il rispetto delle clausole d'armistizio e <I' occupazione mllilm·e. Con la sua au– ff!rità suprema la Russia sarà In grado r:, fnr eomprendere la ra~one a Bel– ~rado. Si tratla di re1>rimere. fin dal --i~:nciplo. tendenze pericolose di anar– f'h'a Internazionale: si tratta cli preser– var'-' <1uelle cond?zlonl di fllir pf<t!J che ~oJ,..Possono render possibile la contl– nuif:) di col\ahorar.ione fra In Russia sovietica eia una parte. g►i anglo-ame– rica11.Irlall'altra. Questi. per conto loro. non possono ce<fere sulla questione di PAROLE SCHIETTE no discorsi che ognuno di noi farà W ne a tenere ln casa sua, ~upandosi dei fatti suoi. lavando I panni sporcM a domiclilo. In fatto di fascismo. è pro– prio il caso di praticare. f.ra noi e i nQl stri vicini di oriente e di occidente, il Venia.m dam.us pelimusque vicissi1n. n colpo dl stato co1ftro la costituzione de~ AI NOSTRI VICINI principio senza annullare quell'equlll· brlo politico e morale su cui riposano i loro rapporti con Il grande alleato orientale. :donare. 11 federalismo è un'opera poli• regno uno e trino ~on l'abbiamo fatto ;\~~•i stl d~r~~~~ ~~t ~i;Ji~~~\ii~~~oju~ TT 0 ~ri~~~~!ri~~gl~k~~i~11 5 ~~~ail~~~ 1 ~•a~ rcaliz;,,are quella compattezza d'unità des1one al patto tr1parhto); non ~ra lta1 nazionale che ha raggiunto, attraverso llano Pavellc. Come non erano Haltanl un'~laborazione di secoli. l'Italia. Il co- Pék1in, "'eygand, Lavai. Flandln. Bon- sidetto separatismo sic\1iano non è che net, Déat. De Monzle etc etc .. (sl 1)()1 1l ristabilimento.. però. dell'ordine giu- una graffiatura di spillo. al paragone trebbe_ seguitare ~r mezza pagin,a). ridico nella Venezia Giulia non può es- delle difficoltà Interne jugoslave. Basta _yema,n domu.s... e non ne pa11\amo sere che un inizio: un tempo dl ar- leggere uno dei balordi proclami del Pili- Com1>lettamo cl~scuno !a pulitura res'to che dia agio, agli uomini respon- sig. Finocchlaro per rendersene conto. <~Ila nostra casa ali Interno, e rendla– sablli del nUO\'O stato federale jup:osla- Se Io mettano bene In testa. a Bel- mocl c~nto u,na buona \·.olta che le de– vo In formazione. di riflettere sulla na• grado, perchè è una verità non lndlffc- mocrazie nnt1fc1sclst~ dei d\\·ersl pa~sl t:ura e l'lm1>0rtanza delle toro relazioni rente per II loro avvenire: l'Italia non europei son? solld~h fra loro. Esplosi~ con l'Italia. Occorre che• essi acquisti- è morta. e non accenna affatto a mori- n~ naz1oi1ahst1ca ~1gmfica. per ciascuno no. o riacquistino. il senso delle pro• re. Essa supererà il disastro procurato- eh questi paesi. r1scos:S3 fascista: e la porzioni fra Il particolare e Il genera- le dal fascismo: possiamo dire che lo ha vlpe_ra morderebbe Il ~iarlatano. Si trat– Je. il momentaneo e il permanente. Oc· già virtualmente superato. Si sbarazze- ta d altro che di colpi di ?1anC?su qual• corre che si domandino se importa loro rà di un peso morto che taluni paurosi che città lta}!ana della \ enez1a. Giulia; più strappare con tuttt i mezzi una O malintenzionati (nostrani Od esterl) o d) una richcola propaganda e 1rreden: striscia di territorio all'Italia. o stabili· vorrebbero ancora affibbiarle. e mostre- tlst1ca > _Inqualche riposta e mlnuseola f 1 ~~g:o~.l'~~ 1 i~t,:f! 1 ~!\f.';ta~~~ ~~ ~ } ~ rà come le sue energie siano sostan· valle delle Alpi occidentali. Avrebbe contare per la Jugoslavia per 10 meno zlalmente i_nt~tte. e fresche. L'Jt~lla è perduto. veramente. ogni lume dell'io• altrettanto qmrnto l'amicizia della Ju. un paese g10~ ane. e~~ ha lnn~nz1 a sè telletto chi. nel primo caso. credesse, gosla\'ia per l'ltaìla: se. Infine. essi ere- tut~~ un luminoso 8\•\ entr:e. E un pae- col gettare offa nelle canne del cerbero dono che la eond!zione presente dcll'I- 5 f ,,i~van~ ..pur esse:~do di antica civtI- nazionalistico (o nazlonalcomunistlco)'. talla &:a q~iella definitiva. o s~ ~nvere ff· n~~tf~d~te s~~~ 1 f~ ~~~~i~te vf!er:u! risolvere~ diffic\H problemi della molte• il peso itaha!1O ln Europa e nel moi_,do struttura morale. Chi credesse di poter plice naz1onal\tà jugosla,·a: e chi. nel no"? 1 si~ dest_rn~to a ridivenire ~ons1~e- immobilizzare la storia d'Italia ali' 8 S\.~ondo caso. reputasse di a\·er rlstabt: re,,o.e. probab1lment\:! più cons1derc\O- settembre 1943 s'ingannerebbe d'assai. lito la grandezza della Francia con quaf• ~it~'! ~~~/j:!arfi~r~ 1;"~!'u~o~~Ì~~ Chi credesse. per il fatto di _avere oggi che_ :et!lfica d! fr?nt!ere inflitta per zione è presso a poco cll tre a uno. n..) 1!1mano ~ma forza armat~ d1_fronte al• um11laz1one ali Italia. Se tre popoli che le annessioni o le unioni f·ederali pro, l lt~lla chsarmata. che 1 lt~ha sia o:- hanno tut.to l'Interesse e tutte le possl– gettate potrebbero Portare un camb!a- mai. destinata ad esser bottino del pti1· bilità di marciare uniti. gomito a gomt: n:iento sostanziale in questa pro1>0r. ~~ :~~;en\~ 1 ~;i~~e~ iJ'':t:c~~r:~:b- to. per la rìcostruzi~ne loro _e_ I~ pace z1O1;e; . be presto O tardi a sue s • se della europea. dovessero 'rimaner d1v1s1e lnl· Noi au~uriamo al nostro vicino d'o· prÒprla imbecillltà' pc ·• • micatl da simili stolte manovre. allora, rl<ente un ranido ~ felice consolldamen- · davvero. bi.sognerebbe concluderne che ~~I ~~r~-llaM:ec1~~~n:r~he~~~ ~~~u~:~~ ~ in taluni ranghi del _vincitori _Ilsenno sarà laborioso. La formula federale è Laseiamo stare. fra·nol e I nostri vl; non era molto mag_g1ore che m quelli probabilmente la più adatta allo scopo. c~nl (d'oriente e anche di occidente). t della vinta Germania. ma si tratt~rà cli attuarla, cli farla fun- discorsi sulle responsabilità fasciste. So- LUIGI SAIXA1'0RELLt LA SETTIMAJYA,I perchè tradisce, come tale. un partito pre<:o o[rensh-o ver l'Italia - t que.Ua dl talune 1,·om alpine piemontesi da parte francese: terre italionfssime 01,– ehe $e le 7>opolazio11i parlino france– se. Mi?ntr(! tale occu1>azione ·non è sta– ta oit1stifi<:(lto da nessuna necessitil di guerra, essa si estrinseco in mi– sure amministrative arbitrarie, ten– denti - per dir proprio le cose co– me stanno - a manipolare tm plebi– scito amiesslonistico. IL carnttere di questi procedimenti non t corretto. ma arwrai·ato dalle dichiarozio11i parigine esclu.de11tioy11iintenzione annessionisti– ca. ma -parlanti cli « rettifiche di fron– tiera». QtlOSic'hè il popolo italiano do– L"es<:econtentarsi lii un semplice can• ulamtnto di termine perm(lne11do la so– startza inylusla e offensiva. <or11are ver ora fn patria: e pert.wto C!lli ha chieMo al fratello mi11cipe Car– lo di conlinrwre 11ella reggenza. SI as: 3ieura che 110,i si tratta lii mal.:1Uia <li• vtomatlca. Sta il flltto che c'è in Bel: olo 1m movime11to contrario al ritonio de( re L A capitolazione tedesca sl puc),con• siderare completata per qua,ito Ti• om,rda le forze di terra: anche le ultime Tesisten-ze 111Cecoslovacchia so– no cessate. S'i t pure <trres!I l!I flotta di s·uperficie; invece solo 1ma piccole, fra– zione di sommergibili si t co11seonata finora !l(Jli alleati. e questi avvertono upress(lmente che occorrerà ancoro unt& attenta vigilanza f>er quanto ri– uuar<iu t trasporti marittimi, fino a che sfo assicurata la coilseuna o la di· struzione dell'ultimo sommergibile te, desco. Andie l' ltrresto del « criminoli di guerra> ~ tuttora in corso; e mancano ttll'awello personalil<ì dl grosso calibro come Himmler. Di Goebbels si è amwn– cioto U suicidio. Contro G6ring si sta– rebbe uià istruendo il processo. In qua11to al goL·emo tetlesco, oli al• leati pare che 1111lla abbiano deciso cir– ca l'esist'e11w o me,10 di 1111 governo ce,1trale. Uam.miraglio Doe11itz conser– va la gestione di un certo 1111merodi a/Tari sotto il eont rollo alleato. Seroil– <iO u1rn dichiarazione di Churchill ai Comuni, ,Jovrebbe esservi in Germania tm'amministrazio11e tedesco ma 11011 un governo tedesco: distinzione alquanto sottile. .. Questi<>ni grovt sono sorte {11 vari J>lmti !lei territori occupati dagli alleati. 1A Vl·u grt,ve, fì110ad oggi, è quella di Tf'itste. o per dir meglio della v·enezia Giwlia. Come_si .sn. questa regio11e, niu• r~ic~~1e11te 1f(lfumn. e a termini df'U'ar– ?HMtmo Badoolìo soggetta al controllo alleato ,wotoamericano. è stata occupa– ta 411 proprio ort,itrlo dalle truppe del mare~ch1flo 'rito. rhe hanno perfino strar,pato al cli qua clell'Jsorrzo. Sulle co~uUzi0!)l ~n cui t:ersano Uli obltnnti de, ternton oa11pati non siamo tnfor- 111utl _con s11fficiente sicurezza dl varll– cOUln..Vi sono 1>eròalcuni fotti occerto– t·~· e cwè: I) spodestamento delle auto– r,tà ammi111stratit'e Italiane. nonchè del comitati ""zionali di liberozlone. che pwre avevm10 contribuilo alla cacciata d~l tedesco; 2) 1,roibizione (e repres– s101ie miche sanguinosa) di mani/e. di (Ju~Jl~ s1"va: 3) arresto di italiani e inu.n_ in campi dì co,1ce,1traiione. Ri– ma1le incerto se sia stato emm1ato un b«ndo (e'! e-ve1ttu"lme11te 1>0isospeso) 'Per la c~wmata sotto le bandiere jugo. sfove, di _ u11a {lra,i quantità di classi. Qwest ultimo c,tto rappreseuterebbe una ewn:mi~,ì d'a_rbitrio che 110nha bisogno sl~WIU 11(1~,0llaUda 1}{1rte della 'P()'l}(>– la.ZIOtie itl111a,w, e orga11izzazio11edi ma- 1Ufe•tu.ziom am1essio1tisliche da parte d1 illu.stra::ione. 1t nostro governo Ila ri11novato. nella se,luta del 12 mllyglo, le su.e dichiarazioni constatm1U l'ille– galità dell'occupazione ;ugosfova e il pericolo da essa ra1wresentato ver la soluzione pac-ifi,ca ed equa dei woble– mi terrilorillli; ed ha altresl ripetuto la sua e precisa et/ urgente-. richlesla che l' occ11pazi011e e l' ommi11istrnzione di quei territori !fono affidate alle forze militari delre votenze. colle quali fu concluso l'armistizio e che solo vosso- 110dare oara11zia di neutralità e di im– perialità. Le dichlorn.tioni ufficiose ed 1,fficiali ~~g:.r:/~ 1 <'{,':',j~\~ 0 ~ 0 ~1?:Ìt:~7/r:: ~:,i;;~~~ U'!a t·~Ita sullo via ciel « fatti co~- lare quelle c1'-l sostituto segretarlo dl p1uti_ •·. St delln~a tm~- corsa da var,e stato am"rfrano Grew. che la sistema- parti: 1l -mare,scwllo 71to 110n ha occu– 'Zkme della l'enezla Giulia clere spet- pato solo ~a 1 -~11ezlaGiulfo, ma (alt;et• tare ttnicamente nl trnttato <li pnce. do- tant~ f!rb1trow!me11te) lo Carinzia, a po /iberi ne 9 oziati: e che intmito t Gra-... 11~ zona mglese. si t avuta una • e.~tremomente essenziale> stabilire co- occupq=wne russo. 11!e11tre110n si è at• li!_ un controllo militare alleato. Quanrlo tuata Jìn(?ra lo prevista occupazione a Greu- il 12 corrente dirhlara,·n questo. ~r~ de V1en11a:e 11011 i r_lsol!a la q1!e• erono probabilmente old pmnte le note .,t10,ne d~l goLe;no 1,rovv,sor10 !mstrrn– brJtannicn e americana consegnate al c~ tnsed_mt_~ 10~1lt1teralmente dalle ,nuto– maresciallo Tito (m•r quonto sJ sa J il r1_tà S<n 1 1etHhe. a Fra_11cofortesu.Il Oder giorno 14. 1.-e ,wte clevono PS.<:rrl'con- si _sarebbero stmrzlalt f polacchi <!,i Lu,• apite In termi1ii strettamente 011010_ ~Imo c.ol semplice ~onse,iso sov,etico: 9hi. se no 11 identici: termini amichno- rnfin~ rl reog_e~1tedi Gr~cia Damask11• li. ma anche recisi. Xqn sa,nJiamo fn nos (n una 1..·mta li Rocli ha dichiarato quali limiti sio !ttato chie.<:to n Tuo 10 che z.l Dode<'"!rneso sard restituito alla sgombero dei territori ;,idebilumente Grectf!. IJobbumi? o~ser'!ore t!lt_tavla flCC111>ati: ma rertomellU 1111,, rirhlc.<:ttt ~he dt tuttl 911eft, _att! umlaterah d pJ,ì. di sgombcm dei-e e.çserci i:tuta Per oro m~wcuo (pou:he s1 f'i<litce a una sem– Tfto sf I limitato a onli~llre ', 0 siiom, pllc~ dichiarazione} è .l'11ltimo. oltrechè bero dellt terre occupate a oectciente quel.o meno contestoblle nella $08ttmza. dell'Isonzo. Ossen.'famo eome da varte Juooslava si faccia frion ,,;apniamo ie a bella postn J c~nfitfiOne fra In quesUmu ·riel pnrtn <1 1 Trieste eome sborro di un retroterm plu.rinl1'zlo>urlP. " q11Plln,tell'flppartl'nen– za statole di TrJe.<:te. E' chiaro ehe lo vrimn questione rimane identicn ~,a <:he Trieste npp(lrtenya al 11nso stat~I" 11igoslat·o. sin che ap'O(lrtenoo n q11ello ftr,llano. O piuttosto, dato lo et•f<lente d1i:er.<:ar,oten?ialità e ottrezznmetlto in• dustrialP rlei, d11e !;lati. Trieste come vorto dell'Europa centrale si trot·erà molto merilio rima,1enclo Italiano che non dit·enton(lo ;ur,oslc,va: e si può an– che P_ensore f'a!'}ionevolmente chr l'lta– Ua d 1 a ooranzJe mllgfJiorl per l'o,<:ur– vanzo delle ,wrme intemazionaU circa il funzionamento di Trieste come porto me,lioe1,ropeo. ~I comu._nicll~o tnta,1to da fonte 11!– ficiole italiana • datL circa l'ingente at– tivftd. della 11ostra aviazione fo favore delle truppe di Tito. Un'altra occu.pazio11e - moterialmen– tt minuscola, ma t011to più &piac(vole o Per la questione pol<1cca si sarebbe antto una ri.9posta cli Stalin ,.,ouardo oll'arre!tlo dei Sedici: r#vosto che ri– fiuterebbe il loro rilascio e negherebbe che al:i. arrestati fossero stoU 1111,itatl et Mosca. Si revlica dall 'aft.ra parte chl'. comunque. un'invito e u11salvacondot– to da parte delle autorità sovietiche c·.era stato. La questione fondamentale rimane sempre quella dt conciliare l'e· sif1en::q soi·ietico, perfettame11te com– prensibile. dì tm governo amico #n Po– lonia cotreffettirn i11dipe11de11za polacca. Il (10t·cn1o'pr01.:i1isorlo di Vten11a ha diramato una dichiarazione di annuUa– m~nto drll'A.nschl11ss e dt f'istabilimen– to della repubblica democratica au.s~f'la– C'fl s!l.!la base della costitu.zione del 1920 :Nsen·lamo come il governo polac,;o dl L(J11dra non si sia mai risoluto. per vnmrio colllo. a dichiarare riStab!lita la costituzione democratica del 1921 al posto di quella autoritaria del JS3.Sj_ L11 co,1clizioili di !alute di re Leopol– do del Belgio non gli pennettono di fi. /.,a sera ciel 13 corrente Churchill ha vro111mciato alla rltclio un discon,J dt cui sono 1iotevoli so_o:,,tt?!tto due p m– tt. Il primo t #I sever:, pi;alizio relro– spet.tivo sul rifiuto •l 0 l 1,r,mo mlm.etro irlmulese De Vtllero dI ;ne-stare b•Mt 11avoli. e aeree per !'rmtr ...battere gli attacchi ·teclesrM contro t M11vool! tra: verso11ti l'Atlantico. Senza l'lrlcrn<lo del nord, ha dett.o Churchill. « avremmo dovuto venire al ferri corti con D~ Vn: lera. ommre sparire per semvr-~ dalla foccia dello terra•· (Ciò significa che la politico dell'Eire ha messo per ora i(l pJetra se1>olc:ralesulle posstb11Hà di 1mificazione dell'Irlanda). Il secr.ndo ,nmto ~ la netta poslzlo11e presa ;onl;-o l'ipotesi che governi totaWori o r,ollzle: schi. sostitulscnno In quolr:he l1t1J;10 oli mvt,sorl tedeschi. Churchill ha aogiu.n• to elle l'hlahilterrn 1wn cere,, ,,ten:e per se, e che vuole adoperarsi perch~ r oroa11izzozio11e mondiale che si sta crem1do .-. Son Fmnc:lsco non rlivt:ntl m,,, .~c..d., ner rl forl'! e una ,rri.,Jo11e ver il debole. o Mtttte npl)t!nn il conto di rrgist•·a"t la demmc,a dell'accordo tripartito tra fier:•iatiia. Giappone e ltalla, comp:1tt11 <lal govemo {liopponese. Si intensifica,; 110 le v<>ci di approci del Giappo11e J>t1" la 1}ace. Il lavoro riel comUotl n!!11 ronfer 'J'l'Z!I d, San Fra11clsco ha pr:ct><luto o/cere. mc'nte, e pare si sia :1i•:M1 ad rr.te.t• parziali () generali importanti cir-;a la .'111maz1011e de{ Consiglio. le nuove mn: missioni. 'i pntti regionali. i territori strlttegicl e non strateglri in !1mmhil• straziane ji,l11cf(lrJa. Particolormente im• vortante sarebbe l'accordo ,.aggiunto per '11tegrare l'organiz,zcrzione panam~ ricana fn quella mondiale. Mo i posri– blle che le decisioni definitive vengano rinviate poichè i ministri deull e&terl !'1'·''-0. inglete, cinese e francese hani 1to lasciato temporaneamente la con/ .. renza. Si parla intnnto molt('J insistel'lte1ne• te di un nuovo convegno det Tre. eh• avverrebbe for!e o Londra, oppw re (se Stalin. non pote!!e allontanorstl. in Ru..,sia o in Germania. Si comment4J davorevolmente a P11rigl la dlch?arll– zione del preiide11te Truman che U ge, nerale De Gaulle non san} probabi&' mente invitato. . ..

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