Nuova Repubblica - anno V - n. 30 - 28 luglio 1957

8 IL CONVEGNONAZIONALE Ul UP COSÌ-Dfl[\][\]Q PJ\RLJ\TO DI~01 A l/l'RI periodici si sono occupati (v. la nostra pre– cedente rassegna, in NR del 14 luglio) del Con– vegno nazionale cli Unità popolare. Critica sociale ha commentato diffusamente il dibattito flor"ntino e le risoluzioni del Movim ento. « Le he correnti nelle quali» il Convegno « era all' iniz.io diviso - scrive M. B. (CS del 5 luglio) - hanno discusso ... sulla struttn– rtt,:ione interna del PSI, sul grado di evoluzione di essa, sull'abbandono o meno cli alcune garanzie fondamentali, come qnelle della libertà di formazione delle correnti che sorgano spontanee fra un congresso e l'altro (nari- delle frazioni organizzate) e, condizione complementare ma ne– cn.-:saria, la libertà cli stampa anche all'interno del pa1·tito. Una parte dell?ussernblea, che come poi si è visto formava la maggioranza, ha giustamente 1·itenuto che il PSI do– vesse affrontare con maggiore coraggio questo problema, che non interessa soltanto Unità popolare, che non inte- 1·e:-sa soltanto il pa1·tito e il movimento socialista in ge– nerale, ma ancl1e e soprattutto la democrazia italiana, mor– tifif'ata appunto dalla onnip6tenza degli apparati e dei no– tabili dei partiti ». Quest'ultimo accenno è ripreso "più itva11ti dall'articolista, per un attacco anche a qnei par– •~iti « democratici-» che consentono solo apparentemente il libero· dibattito: « assistiamo.. al marasma politico ne-I quale i partiti hanno gettato la. grncile derno– cra,1,ia italiana perché non hanno nel loro interno una vera dialettica democratica, talché, anche quando consentono !a di:-;cussione, ne soppl'irnono i risultati con l'arbitraria. azione dei di1·igenti, provocando così la cristallizzazione delle be– nefiche correnti di opinione in dannose frazioni rigide e permanenti. Il concetto antidemocratico e iniquo secondo cui la « base» non sa scegliere e la volontà di essa deva e8scre « interprntata », è proprio dei totalitari, sinceri o mascherati. La libertà è conquista di ogni giorno, la de– mocrazia si conquista con la libertà e nella libertà». Attraverso « un dibattito appassionato e talora elevato> il Convegno ha trovato la unanimità nel proposito di « in– coraggiare la demolizione all'interno del PSI dell'ultimo clia[-.urnma che .ancora lo separa dai molti sinc01·i socialisti che attendono solo di riavere pien'a e eontinua fiducia nel• Punico strumento di azione politica che sia loro offerto». Lo spirito del Convegno - giudica ancora M. B. - era, socialista, anzi la domanda se UP abbia o meno di– ritto di cittadinanza nello schieramento socialista appare ormai « oziosa e superata». Contano gli elementi fonda– mentali emersi dal dibattito, contano le sue risoluzioni politiche; mentre « è del tutto stedle chiedersi il giorno e Fo1·a in cui ·unità popolare si unirà al PSI. E' molto più importante riconoscere che nel momento in cui il PSI compie i suoi maggiori sforzi per riportare attivamente la rappresentanza dil'etta delle classi la.voratl'ici e 1e loro più urgenti istat1ze all'interno dello stato democratico, e ne viene respinto con ipocrite motivazioni dagli stessi par– titi che per anni gli andavano proponendo dichiarazioni di lealismo democratico che esso non solo ha ripetutamente pronunciato, ma che ha a.nche fatto seguire da atti con– c1·eti, Unità popolare gliene dia una tale attestazione da decidere di unfre ad esso le sue forze ~- o SCAR Boni, su Azione Comunista, portavoce del mo– . vimento della sinistra comunista (al quale hanno recen– temente aderito, insieme al grnppo di Raimondi-Fol'tichiari, i gruppi libe1tari di Pier Carlo l\iasini), ricordata la bat– taglia di UP contro la legge truffa, aggiunge: « Dopo di allora, l'aspetto più interessante dell'atteggiamento di Unità popolare fu costituito da un lato dalla serietà e dalla spre– giudicatezza con la quale il suo giornale Nuova Repubblica trAttava la situazione sind1-1cale e dall'altrn dal formarsi nel sno ambito di giovani che, pur con qualche astrusitc'1. di linguaggio e con talune tendenze intellettualistiche, resi– stevano all'involuzione conformista e can·ierista che dila– gava tra la gioventù italiana venuta all'attività politica in qnosto dopoguerra. Fu per questi due aspetti che Unità po– polare, apprezzata dai gerarchi dei partiti di massa cosi– delti operai quando assumeva posizioni anti-DC o anti– atlantiche, era ritenuta composta di «illusi» o di « rompj– scatole » non appena metteva l'accento sulle insufficienze del movimento operaio italiano e sulle 1·esponsabilità dei suoi dirigenti». li corsivista ricorda ancora le riserve e l'ostilità del Movimento nei riguardi della « unificazione socialista> come operazione opportunistica e di vertici, e infine la recente, rinnovata denuncia su Nuova Repubblica d0l la « sempre più disastrosa situazione sindacale ». Il Boni giuçlica che la de.cisione del Convegno di i-in– viare la confluenza nel PST sia una «·prova di più delli:l delusiohe che si va diffondendo nell'opinione pubblica nei confronti delle prospettive di ·un nuovo corso dei socialisti suscettibile di moclifìcaJ"e > la vita politica italiana; e accusa di "fumisterie pseudo-marxiste" l'attuale posizione ideologica del PSI, per concludere che ' 1 sebbene in modo diverso e sulla base di una esperienza diversa molti dei migliori elementi di Unità popolare avve1·tono quello che noi ribadiamo da tl'e anni, e che cioè non le manovre di vertice, ma il risveglio e Ja azione de1le masse possono bloc– care la involuzione 1·eazionaria e aprire nuove prospetth·e alla trasformazione dell'Italia». Per qnanto lontani pos– sano essere il nostro modo e la nostra esperienza da quelli dei gruppi della sinisti·a comunista, non possiamo che pren- (175) rmova repubblica FINE DELL'IMMOBILISìUO - Partenza? ( Dis. di Dino Boschi) det·e atto con soddisl'Hzio11e della sel'ena. attenzione che an– ch'essi hanno rivolto al nostro Convegno. Sul quindicinale della sinistra,dernocristiana, diretto da Nicola Pistelli (Politica del 15 luglio), Giorgio Ciovannoni si è occupato di UP con ape1·ta simpatia. A parte alcune 1 clistrnzioni » sulla precedente storia del Movimento, l'articolista così riassume la posizione degli no– mini di Ul'.): da un lato essi« esprimono un giudizio•molto sevel'O sulla socialdemocrazia e quindi guardano con sospetto alla unificazione socialista come openzione di vertice, per– ~~i che essa finirebbe per dare anche al PSI una forte èarica trasformistica a tutto vantaggio di un ulteriore im– mobilismo della sinistrn comunista. Dall'altro, essi pensano che i 5:ocialisti tradizionali, da soli, non siano in grado di aprire una effettiva alternativa politica e che sia necessario uno schieramento più ampio che abbia peL' fulcro i socia– listi ma si estenda così alle coneqti el'etiche del. partito Comunista come a tuHe le esperienze democratiche di avanguardia; è questa la sola alternativa di una diversa maggioranza che gli uomini di Unità. popolare vedono dopo avere scattato il pericoloso schieramento laico pro– posto dai radicali, che dtil'ebbe vita ad una contrnpposi– zione manichea di clericali e anticlericali, assolutamente improdutliiva per il paese. Essi postulano cioè il perm.anere di una dirigenza. càtlolica. 1 che accolga come collaboratori nell'esercizio del potel'0 i socialisti e il settore democratico della borghesia, intesi a trasfo1·ma1·e la soc:ietà italiana . l'egolando nello spir-ito del dialogo .e della tolleranza il proble1na dello Stato e della Chiesa~. Dove, si può appena notare in questa sede, il "passaggio" avrebbe bisogno di una maggiore puntualizzazione critica, che UP peraltro è impegnata a fornire nella sua pubblicistica ·e nel corso della sua azione politica. Non sembra comunque sostenibile l'af– fermazione che UP accetterebbe una « dirigenza cattolica :ii con collaborazione socialista: si è da pa.rto nostra insistito molto chiaramente SJI una piattafo1·ma politica capace di interessare insieme i socialisti e le forze cattoliche avanzate~ Il Giovannoni c<mclude chE:_l « Tristano Codignola. ha avuto - aiutato da Vittorelli e Parri - una parte deter– minante nell'orientare il Congresso verso la saggia tesi della confluenza condizionata ... Il lucido intervento di Codignola sta a dimostrare quali preziose energie morali e politiche stanno 1·istre"tte nel br·ove spazio della sinistra democratica i una politica della dcrnocrazia cristiana che lasciasse pro– spettive aperte allo sforzo tenace di questi L10111ini, assicu– re1·ebbe alla classe ope•·~ia e quindi al paese, ditigenti cli sicura fed~ democratica e alleati certo più validi_ e con– sistenti dell'onorevole Saragat ». Pl'Opl'io un fedele di quest'ultimo ha intinto la penna di fiele contro la «- Nuova Repubblica degli aristocratici-~ (Socialismo democratico del 14 luglio). Trattasi del non dimenticato Righetti, una delle <<teste» della di ..igenza ta.nassiana. Si apprende così che gli uomini di UP appar– tengono a quella categoria di « strani aoima!i » che « raz– zolano ... nel cortile delltt politica italiana, un po' lontano dal sacro recinto a cui si accede per libera e dii-etta ele– zione popolare». Puntualizzando, si può dire ch'essi sjano « vecchi galli anochili o pavoni male in amese»; meglio ancora « cadetti.. che conservano tutta la spocchia dei nobilashi senza mantenerne la composta distinzione ». In definitiva costoro vorrebbero « con flebili voci» rinno– vare « - in una rivoluzione che stQ- tutta nei loro vaneg– : giamenti - i fasti un po' scoloriti di Filippo Egalitè ». La girandola delle trasfigurazioni e dei confronti non è finita: i soliti UP « fra la soJ·presa e la costernazione di alcune pel'sone normali» hanno « invaso - starnazzando - una cel'ta saletta della l\losll't1 dell'A1'ligianato in Firenze ... ». • Ma perché il nostro scudiel'o ha perso le staffe in modo così inverecondo? La l'agione contingente vo cercata nel fatto che Paolo Vitto ..elli denunciò, dalla t1·ibuna del Con– vegno, questo scandalo: a. rappresentare i lavoratori ita. liani negli orgnnisrni socialisti internazionali è la social– democrazia saragattiana, è nientemeno che il signor Ta– nassi, segretario del PSDJ. Si comprende allora l'initar,ione dol su citato personaggio, per il quale Vittorelli, inelegante autore di una ·«sbrodolata», non si sarebbe preoccupato " nemmeno di· risciacquare quel piatto nel quale aveva abbondantemente mangiato » { e snbito la prudente limi– tazione: « in senso politico naturalmente»). e l'affannosa difesa di un Tanassi che - siamo grati dell'annotazione storica, del tutto nuova - partecipava « attivamente alla dirnzione della lotta politica della classe operaia .... _quando il sig-nore di cui sopra si attardava ancora molle– mente nei corridoi di quella specie di accademia nevro– tica e spaccacapelli a cui si era ridotto il Partito d'Azione> subito dopo la Resistenza. Si potrebbe continuare nelle e:i– tazioni; ma a che preoccuparci ulter~ormente dì un po– ver'uomo cui non abbiamo voluto negare la gioia di una immeritata pubblicità nominativa? Piuttosto, dacché siamo ilicuri di una più amabile disposizione dell'animo suo, in altro cirnostanze, ne faremo un ritrattino sulla base di alcuni versi dì Rainer Maria Rilke, i;piacenti solo dell'in• credibile strazio: Vedi, non sono. Poi clie gli altri sono; mentre si volgon gli uni verso gli altri, ciechi e nelle più stordite voglie, io, lieve, entro nel vuoto cane e nel pieno fanciullo. Quando nel loro fondo mi trasformo, Hplende per essi la mia pura luce .... Ma subito spariscono di nuovo: poi ch'io non sono .... Altri compagni di ·partito del Righelli (sempre meno «compagni», ormai) hanno viceversa accettato se1·enamen– te le affermazioni di Vittorelli, riprendendo sul loro organo di battaglia Unità socialista (22 luglio) molti giudizi espressi al Convegno di Ffrenze. Questo Convegno « è stato di notevole interesse politico, non solo "per la qualità del rnoviment(?, ma anche per la tendenza a rinnovare tutto lo schiera.mento di sinistra che Unità popolare in parto rappl'0ser:ita e per altri aspetti rispecchia. VAie a dire le ansie e i fermenti di ammodernamento dello schiera1)1ento di sinistra - che sia uno schieramento classiSta, demo– c1·atico e rispondente alle condizioni di lotta o alle neces• sitiL di sviluppo del paese - sono stati esp1·essi da Unit~l popolare più sensibilmente e in modo più concreto di quan– to si usi attribn.irle da coloro che ,·edono le "conHuen2e" come un'operazione negozit1ta e di ver·tice ». Jn effetti, dopo l'intervento al Convegno di Mario Za– ga1·i, la nota di Unità socialista conferma la. presenza di « esigenze comuni > alla sinistrn socialdemocratica e al movimento di UP. Nonosbmte tutto, dunque, la riorganiz– za,.-;ione pratica della sinistra into1"nÒ al PSI, la prepara– zione di una alternativa politica da parte dei sociRlisti, ha fatto qualche passo in avanti. li resto dipenclel'i:1 in sensibile misura dalla buona volontà. e dallo spirito di socrifìcio di tutti i democratici e socialisti conseguenti f1101·ie dentro i movimenti politici ol'ganizzati. **

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