Nuova Repubblica - anno V - n. 25 - 23 giugno 1957

6 CONTRIBUTI A UN DIBATTITO II~ NOSTRO LIMITE C<i1·0 Cocliynola, è cliinro che anche se dal pro~siino Convegno dovesse dOrlil'o una formula interloculori~,, la funzione di U.P come movimento autonomo di un11 sinistra democ ratico– socialisln è da tempo esaurita. Se l'Italia è il pne.se dove i partiti politici morti continuano a vi,·erc, questo non è il caso nostr o, perchè non esistono masse elet– tol'ali da controlla.re e non esistono neppure sedirne~ti clientelistici: solo, se si vuole, sedimenti cnlturali e mo– ndi;-;lici, l'epidemica incertezza che caratterizza. il mo– mento politico attuale. L'indicazione politica fornita da. UP fìn dnl Jf.l53 (e' cioè dalla sua.· nascita) - dieci anni di rifum10 democratiche -, se può essere divcntuta l'in– segna dPI più audace neocapitalismo italiano 1 rnppresen– bwa ullora una altern»tiva alla politica della sinistra italinn1-t1 alternativa. punlnalmente resa necessaria dagli s\"iluppi della cri~i della poliUca comunista che e obiet– tivttmente > stava nelle cose. 11 documento pl'Ogram– matico p1·esenti\lO dal J>S[ al Congresso di Veno,-,ia non rappresenta che la tradu:,;ione djscorsiva cli quella indi– c-a:,;ionc, con l'avvertimento che comunque non si tratta nncorn do! socialis,no: singolare _tentativo di conciliare un nuovo avviarnento labt1l'ista col e bnckground > marxista. Ltl stc:ssa accettaziooe senza riserve del sistemn demo– enti ico-parlamenlate, o.-1prnssa a cnratleri di scatola pro– prio nella medesima occasione, hn sciolto le riservo degli ste~si democratici-e non socialisti > tradizionali. I.a viti imboccata paren\ qut>lla giusta. (era quella indicata da noi), il fallimPnto del partito radicalo disilludeva gli ul– timi ostinati· fautori dnl partito li:dco di sinistrn, i con– SC'nsi internazionali cominciarollo u. veni1·e, la confluenza n~~IPS[ p.nrcva indiscul ibile: que:-;lionc di ternpi, di modi, clt garnnz1c statutarie. I'oi sono corninciate le e grane>: i primi passi incerti della nuo\"a politica 1 gli equivoci cli•ll'11nifica:,;ione socialista, le insufficienze dell'azione di mas.,a, gli insuCcessi elellorali e l'ultillla squallida riu. nionc dol Comitnto Centrale dovo i vecc•hi patiti del- FESTI\T AL 195 8 BOLOGNA, 1Z giugno 1957. Cciro Gomùetti, sul n. lG-t di NR, nel corso d~ll'articolo < 'Punto sul Fe:stivnl >, anticipasti l'mmuncio di alcune noti:,;ie sulla 11n111ifesluzio11e del prossi1no· anno. I 1 er parte mia concordo con quanto sulla ma11ifesta– zio11e tu hai scritto e, mentre credo anch'io che la ras• segna 11011 abbia bisogno di nessun difensol'o d'ufficio s~rei lieto 1 tuttaviR 1 di lnggere ancora qualcosa sulla pros~ s1111aorganizzazione del\'i11iziativa. Molti 001·diali saluti, Gianni Moreni Caro Direttore, rispondo di buon grndo all'an'"lico e lellore l\Ioreni cl1e mi dì\ 1)1odo di tener fede a quanto prea1111u11ciaineÌ corso dell'articolo cita_to. J>osso diro di aver appreso da– gli organizzatori del Festival che sono già allo studio per il prossimo anno, un più ampio progt·amma di abbo~ rnunenli e un più alto numero di rappresentazfoni. In tal modo si potrà correggere quasi del tutto !"a.spetto e snobistico> della manifestazione, e alla scarsa capienza del Teatro comu11ale 1 accentuata datraffolla– ~v1e11toprovocat? dal Festival e da molti degli spettacoli 111ca1·t<"llone, s1 potrà ovvi.are con un maggior numero di repliche di ogni operA 1 sia in abbonamento (allo e pri~ me> e al.le· _«P?polari >, in più di una serio) che in rap– pre~entaz1on~ libere. Una volta risolto questo, cho mi sen1bra senz altro l"i11co,weniente di base una volta cioè che anche chi 1 per differenti motivi, no 1 n voglia o non posic1alegorsi a t.ullo un gn1ppo di ,·ecitc, possa pei·ò assi– stN~ aln1<"no agli spettacoli più significativi, il Festival si a,·v1en\ ad assumere in pieno quella funzione sicura che la bo'"!_làc!el!"in~ziativa senz'altro gli assegna. Sarà possibile, cos11 d11n111mre ancora i prezzi e, per non pl'Olungare tropi?? là durata della rassegna, e nello stesso tempo per ,.'f'tahf1carla e darle un netto significato distintivo elevare !t... qualiti~ m~dia di iutti gli spettacoli da prese,'itare, in t,na scelta rigorosa, che si inserisca nel carattere stesso d_ella 1~anifestazione. E 1 tuttavia da tener presente che ci., scap1tera'.rno yropri~ quei complessi minori (i quali, pm che e p1ccoh teatn >, magari sono ... « teatri piccoli » come. mi disse un giorno Paolo Stoppa) che, ad esempi~ proprio anche nel corso dell'ultima edizione hanno potuto coutarei appunto col sistema dell'abbonam;nto su di un incasso pressappoco. quatti-o volte maggiore di' quello che avrebbero ottenuto rn rappresentazioni normali , Ci perm,ettian~o, infìne, un ultimo suggeri1~e11to, per– ch~ anche I or~m~JZ?.azione spicciola e quotidiana siR, come uuo ess_ere, m1gho~ata: sarà bene, ad esempio, specie nei ;·lP!>?rti col pu.bblico, che siano istituiti dei diretti respon– salJtl.1 per le diverse branche di lavoro, con una presenza. ~ 11 l1m~a i e? ~ auspicabile una più viva assistenza ai giornali e a1 gwrnalisti accredit.ati. Est~·anei, come siamo, a tutte le beghe, le voci le co_rre11L1 bolognesi di qualsiasi genere, consideriamo il 'ire. st . 1 _v~l oggettivame1~te 1 q1:1alo un'ottima occasiono per la c,i~ica, e una man1festaz1one con scopi e con risultuti di attiva propaganda per il buon teAtro di ·prosa. C'fot;,>111,0 Gambetti J'unili'1 della classe operaia, dopo esser:;i nascosti a Ve– nezia, hanno "risollevalo la tesla e si è parlato con ac– cAnimento de·i partigiani della pace in un clima di kafkiano paradosso. Allora si è riaperto il processo al PST: ci si è riaccorti che il partito è vecchio 1 cho non riesce a. tradurre adeguatamente la e nuova > politica che la base non la capisce e non la segue, e cho fa 1 talmente il gruppo dil'igente riAelte, nonostante le affermazioni uffi– ciali, proprio i tradizionali sbandamenti psicologici rifor– mistici (oggi centristi) e massimalistici (oggi paracomn– nisti). Insomma l'auspicata politica di una sinistra de– mocratica aveva preso co1·po1 ma il corpo si era rivelato sg,.aziato e anemico. Allora si è ripreso il gusto della diagnosi: del corpo naturalmente, non della politica. E qui sta l'equivoco. Ci siamo abituali ad aleborare schemi e linee politi– che, confluenze ed opposizioni in modo quasi calligrafìco, lo strumento essenziale di un rinnovamento del partilo. senza renderci conto che il nostro < formalismo > avrebbe costituito un autentico rischio snaturante noi momento che il PSI Jlavesse falto suo; forse lo sapevamo e ci eravamo riservata una funzione di sinistra all'interno del partito, ma. la sinistra era tutta occupata dai con– sel'vatori. La realtà è che la nostra politica mancava di un 1impostazione socialisb\, era anch'essa. faciloneria ideo– logica, era la bandiera per 1m fronte laico - che del resto poteva esse1·e solamente In somma di tante onestil - e non di un partito operaio. La sua accettazione da parte del PSI ha costituito (nonostante certe premesse) la rea– zione meccanica al progressivo chiarirsi e coram popnlo > del cttl de ,yac in cui s'ern cacciata la di1·ezione cornu– nista, non la traduzione di un fermento interno e cn– pillare di rinnovamento che convogliasse le moderne istan,,.c del• movimento operaio. li partito è stato inve– stito in pieno dalla crisi elci movimento operaio, ed era ovvio 1 poichè il calcestruzzo del centralismo demo– cratico non aveva follo altro che cristalliz,,.tno le vec– chie strutture. Ln più schiet.tii adesione operaia e popo– lare esso l'ha avuta quando ha preso J>Osizione contro In repressione sovietica in Ungheria, ma è stato troppo poco. ln queste condi,,.ioni sarebbe stato un miracolo se le deliberazioni del Congresso di Venezia avessero veru– n~cnte significalo una nuova politica in atto nel partito: c1 pare chiaro infotti che la propo~la dei e dieci anni di 1·ifom1e. democratiche :. è Ja politica che corrisponde a. un ~1ov1mcnto oper,io in 1>0siziqne di foi'-za 1 la poli– tica dt un partilo socialistA modernamente e democra– ticamente funzionante. Accettata come carta. di ricambio a~-~~gliattismo àmmuffito è nella situa-1.ione concrnta at– tu:flc qualcosa di equivoco. Beninteso non diciamo che sia una politica sbagliata, quanto potrei.>Qe invece risul– tAre una velleità. - e, nel peggiore dei casi, la porta spa~ttncata a un'operazione neo-riformistica che abbia rau• dacia e la spregiudicatezza necessarie - se non ci si preoccupasse di risolvere ciò che dovrebbe esserne il pre– supposto_: ~J•·esupp.osto che non si _esaurisce in una ge– n?r1ca ncbiesbt di democrazia interna 1 ma che impone di dare rappresentanza politica adeguata 1 attl'Rverso forme e i~tituii nuo\"i di base 1 alle nuove iic1tanze unitarie e socia.liste del movim.ento op_eraio, facendo an,-.i di questo lo strumento essenzJale di>-un rinnovAmento del partito Questo an·ebbe dovuto esse1·e il compito· ·di Unith popolare che prnpl'iO tu teo1·iizavi come )a terza for:t.a all'interno del movimento opel'8io: un dibattito ideolo– gico aWaltezza delle nuove situazioni del mondo della produzione e lo studio delle forme cli ima nuova demo– crazia dì bnse, e la ricerca insistente dei contatti con i pili vivi settori operai che, l'eticenti all'abbraccio soffo– catore delle dirigenze operaie costituite, si sono sottratti ad .esse offrendo, dAll'interno, un 'alternativa di battaglia a'.1tipadr~na!e. L'esserci per. lo più limitati alln, del resto g1u~ta, richiesta d! . un'alternativa democratica su piano r~az~onale alla politica della sinistra italiana è stato il l11mte della nostra azione: e forse non andiamo lontani d_al vero. nell'indic~rne le. cause _ideologiche in una pcr– s.,s~ente rn,terpretaz1~ne ar1stocral1ca (azionista) della po– lit1ca1 nell a\·er continuato a considerare il PCI solo come l 1elemcnto compatto di un l'apporto cli fo1-✓.e, nel non aver saputo prevedere a breve scadenza l'esplosione della sua carenza politica (con le conseguenze che ciò avrebbe comportato .per lo .st~sso PSI). Che oggi il risultato pa– radossale sui costituito da un incl'emento del PCI a S!>ese del PSI è abbastanza significativo. Ciò che non s1 comprende è la persistente proposizione di riserve di m~lti di noi_ nei confronti del PSI, mossa innanzi corno unico atte~~1an~e~to politico del presente: che è il segno fatale dell 1ste1·I11mento della posizione di UP, lo sfu– mare delle_ sue indicazioni politiche in un'aristocratica stanchezza ~maua. à-~a c'è un'altra posizione, quella di chi lega la persistenza d1 UP come mo\·imento autonomo alle P_~spettive di fondo del movimento opernio italiano: IX'· s1z1?~e però intellettualistica, peI"Chè se è vero che la P?ht1ca .che ci si_ propone si affida in sostanza a gruppi d1 pre~1~11e fuori della tradizionale influenza dei partiti della sinistra e in diretto contatto con i nuovi nuclei operai_ dt rfnno~amento 1 sarebbe astratto qualificare tali. gn1~p_l nell .n~b1to di una contrapposizione verticale Hi partiti trad1z1onali attraverso i quali invece essi devono strutt~u·arsi. Si tratta quindi di un probl~ma nuovo che ~o.n riguarda U_P nel suo _complesso como movimento po• J1trno anche se rnl<•rossa sicurRmente molti di noi. Cordiali saluti, CLAUÒIO COSTA NTINI _ EDOARDO GRENDI (l68\ nu11va repubblic:, L'ANTITESI IDEOLOGI (continuaz. da pag. 5) destra, almeno per il Caitskell, o forse lo ern prima della recente svolta politica che lo ha. visto t1·0,·arsi a collabo– rare strettamente col Bevan: si può sperare, quindi, cho cambiata politica, venga meno anche l'esclusivismo ideo– logico nelln storiografia ufficiale. Di interesse molto pili vasto il saggio del Bnnmthal, volto a dimostrare l'estraneità del leninismo agli aspetti fondamentali del pensiero di Marx e di Erigels e In ten• denza autoritaria e accentratrice insita nei suoi proSUJl· posti stessi, dei quali i peggiori eccessi di Stalin non sono altro che coerenti sviluppi. e Nello sfo,~✓.o compiuto per realizzare la concezione marxista nelle arretrate ·con– dizioni politiche economiche e sociali della Russia zari· sta, Lenin abbandonò i fondarnenti del mHrxismo e giunse perfino a capovolgerli >. Il che appare pienamente persuasivo 1 e l'accurata ana– lisi del concetto di dittatura del prolctoria.to -. analoga a quella compiuta da Lelio Basso su Mondo Operaio del luglio '5G - lo dimostra a sufficienza. Come la conce– zione leninista, ponendo la dittatura del Partito e avan: guardia cosciente> al posto della partecipazione al po– tere delle masse 1 croasso la condizione per cui e l'indi\·i– duo fu divorato dalla società, la società dallo Stnto, lo Stato dal Partito, il Partito dal Politburo, il Politburo dal Capo>, e come, parimenti, lo Stato totalitario leni– nista fosse condotto per necessiti'~ storica a roaliz,-,Rre sotto Stalin, « trasudando sangue rlnlla lesta ai piedi,., la fase dello sviluppo industriale tipicani.ente capit<ilista. Se è persuasivo, quindi, che l'odierna URSS sia uno <-lilto accentrato che ha abbattuto la feudalità e Cl'Cato le pre– messe di uno sviluppo economico moderno - ciò che la renderebbe paradossalmente simile alla Francia della mo– narchia assoluta, con i diversi stati che vanno acqui– stando coscienza di sè e quindi con i primi moderni pro– dut.tori che cominciano ad essere insofferenti dei ge1·archi di partilo e dei direltol'i di produzione - non è altret– tanto persuasiva la liquidazione del n1olo storico del Ioni• nismo e delle rivoluzioni - necessariamente violento in molti casi - che sotto l'influsso leninista hanno avuto luo~o nei paesi anetrati. Non vi è dubbio che 1 a vol<'r rng101~a1·econ metodo, non' si tratti, e non si possa trat., t.~re 111· .alcun ca~~• ~i socia.l-ismo, e che anzi per lo 1>il1 s1 avverino cond1z10111che presentano aspetti alle istan-ze socialiste .diametralmente oppos1i. Ma forse per questo un ~lale rntes~ ma~xi:smo dogmatico - da cui poniamo senz altro fuo1·1 Lenm, che pul'e se ne definiva ottodosso ~n~e~lH:ete o c01·ifeo - de,·e suggerire di attendere, senia· 11uz1atwa volontaria, la. fatalità. della stol'ia racchiusa nel n~tu1·~le sviluppo capitttlista ! Questo parrebbe voler suggenre 11 Brau11thal 1 quasi che ogni mutamento delle struttur.e soc_iali e statuali do,·esse esser racchiuso in Marx e c!1e ti pl'lmo fìlosofo della 7>ta.Ysi, cresciuto e vissuto n~II EuropA. occidentale bo1·ghese e capitalista, possa ad• ~1l~1·e la strada alla rivohP,ione cinese o alla evoluzione mdrnnai o,_ f?Oni~mo, alla liberazione algerina. . lneccep1bile, rnvece, la valutazione del Brauntlrnl sul– la conce,-,ione leni1,ista della rivolu:,;ìone mondiale e sul problema della coesistenza ideologica. Dato che Lenin ~Yeva capqvolto il marxismo europeo-occidentale, fu grave 1attur.a che 1 ~rocl_amanclosene u~ico intcrpl'Cte e pontefice autol'lzzalo, rwsc1sse a inquadrare noi Comintern anche larghi. settori dei moYimenti operai e delle sinistre occi– dentali, che operavano in condizioni radicalmente diverse. L~ stes~o ac~adde per J1 Asia, con effetti disastrosi sulla pmna rrvoluz1one crne~e, che poterono esser rimediai i sol~ tan~~ mer~ò la drastica rivendicazione· di indipondcnz3 politica e 1deologica compiuta- da l\iao. Per l'Europl\ que– sto no1_1 è nccadut~, ? i comunisti e hanno impedito l'af– ferma~1o~e .del socialismo democratico, ma sono stati in– c~pac1 d1 far sentire il peso dei milioni di voti di cui d~sponevan? sulla bilancia delle decisioni relative ai gnm– d~ problemi del nostro tempo>. La dolorosa storia ciel '21 d1 Th~lr~1ann1 cli Thorez, di TogliuUi e deffimpotenz~ della sinistra europea da quarant',mni a questa parte è tutta qui. Non I.a si può superare 1 pe1·ò, rigettando I in h!occo c~me eresia quanto accadnto in oriente. Si trntta d1 espenen~e che, per esser fuori del socialismo marxista e~nope?•occ1.d?ntale, non per questo sono fuori della slo– ~·ta. « La cr1t1ca _socialista alla socictiL comunista è la pili importante funzione del movimento socialista internazio– nale >: q1~esto è Senz'altro vero, ma pnrchè ·sia una critica. c~1e,. ravv1s~rn~lo nelle rivoluzioni comuniste dell'est solu~ ziont a-socrnliste di situnzioni stÒriche radicalmente di– v_erse_- e qucst.o_ vale a!1chO se una pal'le delFEuropa. :ientia a b~10? .chr1tto noli area di Bandung piuttosto clte 1 ~ quelln ~h. Sti·asbul'go - e non soluzioni concorrenti sul P 1 ~no so.c~altst1t, disgiunga nettamente gli stati orientali dai partiti comunisti occidentali, e non rifugga Ja coesi– s.~enza con le stesse cose di cui• ha ben diritto di rifiutare 1 importazione. GIULIO CHIAIIUGI UUllllllllllllllllllllltlJIUIHIIIIUIUUlllllltullllll:tllllllllllUIIIIIIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIIIIIUlllllltllllllll. nuo~a repubblica ABBONAMEl'iTI : Annuo ••• L. 1500 Semestrale " 800 Trimestrale 450 ■IUIUIUllflllllllllllllllllllUIUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUUlllllllllllllllllllllllllllllllll!IIIUIIIIIIIIIHIU,.

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