Nuova Repubblica - anno V - n. 5 - 3 febbraio 1957

Comitato direttivo: TRISTANO CO0IGNOLA (direttore resp.), PIERO. CALEFFI, FERRUCCIO PARRI, PAOLO VITTORELLL SegL di redazione: GIUSEPPE FAVATI. Direz. e redaz.: Firenze, Piazza libertà 15, tel. 50•998. Amm.: Firenze, Piazza Indipendenza 29, te!. 483-207,8, Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. Pri~ted In lt1ly. St. Tip. de cla Nazione•, Firenze, Via Ricasoli 8. 148 • ANNO V - N. 5 Un numero L. 40. Estero l. 50. Un numero a, Abbonamenti i annuo per Italia· e Frar.cia L. 1500, trim. L. 450. Estero: L. 2000, 1100 1 , 600, Sostenitc CIC post. 5/6261, «La Nuova Italia•, Firenze. Gli ab. ,....,t:!ntide– corrono dall'inizio del mese. Per pubblicità rivolgersi all'Ammi• nistrazione._ Tariffa I L. 15.000 per Inserzioni di min. 70 per colonna. ESCE LA .DOMENICA ultura. E' ancha .. ,..,,,.~::oolrib. di Firenze con decreto ... ,v.1.1 del 21 luglio 1955. Manoscritti, fotografie, disegni an• che se non pubblicati, non si restituiscono. Diritti riservati per tutti i Paesi. Il periodico viene inviato gratuitamente in saggio a chiunque ne faccia richiesta. Spediz. in abbonam. postale Gr. Il. 5 FEBBRAIO 1957 - L. 40 ILNOSTRO AUSPICIO ragazzo sotto esame di riparazione ed offra ormai al paese una propria matura proposta alla quale si deve certo fare ogni sforzo per associare il PSDI, ma che non sì deve abbandonare per ottenere l'abbraccio del PSDI al costo della rinnovata affermazione dell'alternativa cenfri~ta. Se il PSI saprà dare l'impressione al paese di aver saputo coraggiosamente scontare i suoi errori e di Hmtirsi ormai libero per._,tìna politica di generale assorbirr-ento della sinistra socialista e democràtica (e per. far. questo dovrà anche procedere alle necessarie rotazioni di vomini), di TRISTANO I CONGRESSI provinciali del PSI, in preparazione del congresso nazionale, si sono svolti e si vanno svol– gendo in un'atmosfera assai diversa che nel passato. Il conformismo, che ha bloccato per molti anni la libera formazione delle opinionì politiche all'interno del partito, è ancora presente, e si vale come può dei mezzi statutari per mantenere entro confini controllati il dibattitc,: ma una pa:rte notevole dei militanti mostra ora di rendersene conto, così negli interventi apparsi nella « Tribuna libera» . dell'Avanti!, "come nei dibattiti delle asserriblee. E nessun conformismo di apparato o di vertice. può resistere alla lunga guando le basi còmincino a rendersi conto dei propri diritti ed a reclamarne il rispetto: che è appunto quello che sta avvenendo. L'importanza che attribuiamo non da oggi al v'erificarsi di questo fenomeno dipende dal fattÒ che, secondo noi, l'unico metro vero della fiducia che si può dare al « nuovo corso» impresso da Nenni alla poli– tica del partito consiste nella capacità di esso di deter– minare rapidamente anche una nuova strutturazione in– -te a-stampa borghese si diletta- a discettare rirca la « credibilità» delle affermazioni democratiche dei capi del PSI sulla base di valutazioni psicologico-morali, quasi che Nenni dovesse andare a lezione di onestà dagli esponenti della attuale classe dirigente italiana! Ma non di questo si tratta: qualunque possa essere· la volontà personale di Nenni di rompere con una politica di passività ~per affer– mare le ragioni socialiste come primarie nell'evoluzione democratica del paese, questa volohtà diventerebbe « ob– biettivamente » insincera se non trovasse- nel partito una, si.a pur latente, volontà collettiva di uscire dalla minorità politica ed assicurare allo strUmento di quella politica una propria vita interna di sicura democrazia. · Non può dirsi ancora che il conformismo sia battuto, ma· si sta facendo strada la coscienza ch'esso è il nemico n·umer:o uno: ed è questo che soprattutto importa, Nelle assemblee si sono levate critiche aperte non soltanto a questa o a quella impostazione politica ma alla difficoltà di esprimere adeguata'mènte - ·coi mezzi statutari at– tuali - appunto l'esistenza e céesistenza di diverse posi~ zioni. In molti I.uoghi, si è votato ancora, nella scélta dei deiegati, con metodi inadeguati ad un'autentica democra– Zia: ma si è auspicato nello stesso tempo che questi. me– todi siano eliminati. L'oc~asione è il prossimo CongresSo. I delegati dovranno votare su una serie di emendamenti statutari, d'importanza notevole soprattutto per lo spirito che li ispira: ma tuttavia insufficienti. Noi ci auguriamo che. altri emelldamenti, più radicali, vengano pre·sentàti ed approvati: il che costituirà la prova migliore della ca– pacità riacquistata dal PSI di camminà're con le Sue gambe. E ci auguriamo anche che -venga ripristinata ·la periodicità ·annuale dei congressi, poichè noÌ1 vediamo come, di fronte ad una situazione soggetta a così rapidi e decisivi sviluppi, si possa attendere due anni a cono– séere la volontà del partito. Non si dimentichi che, subito d6po il C0ngresso, il PSI :Sarà comunque impegnato in "Operazioni di convergenza e di " rassemblement" di non facile attuazione; e ch'e, al più. tardi nella Primavera del– l'anno proSsiino, dovranno essere affroritate le nuovè ele– .-zioni politiche. , Se uno dei nemici principali è scoperto (il conformi– 'smo), tm altro fa capolino, e sarà opportuno' s"oprirlo ·subito (il .Compromesso). Un partito abituato per ·troppi • ~nni a non disclitere può essere facilmente indotto, ri~on– quistando la pi-opria libertà interna, a ricopÌ'ire le· emer– genti divergenze politiche sott6 il manto del comPro-– messo. 'Ci è sembrata chiara la presenza di questo peri– ·colo nella sessione del Comitato Centrale rialla quale, .dopo una discµssione chè aveva ben delirieato le Posizioni di contrasto, si è usciti purtroppo con la unanim1tà (ov- ' 'viamente fittizia). Ci è sembrato che qùalche ~osa di ' simil>e sia avvenuto in sede di alcuni congressi prOvin– ciali. Ora noi ci auguriamo fefvidamente che al pi-ossi.mo ·congresso di Venezia vi siano - chiaramente -:- dei vin– citori. e dei viÙti; perché il paese ha il diritto di conoScere •quale. si.i la lifièa politica •che prevarrà (cosa ·'che ·irite– ressa non i socialisti soltanto), e perché solo la creàzione CODIGNOLA di una chiàra opposizione interna può assicurare la pre– senza di valide alternative alla politica della maggio– ranza. Il Congresso dovrà decidere intorno al tema più dibat– tuto e più contrastato: quellò dell'unificazione s0cialista. Noi ci augu·riamo fermamente che l'esperienza di questi ultimi mesi abbia persuaso la maggioranza del partito che è necessario, a qualunque costo, creare un solido stru– mento unitario, aU'unica condizione ch'esso sia ca-po.cedi realizzare un'alternativa. In questa condizione sono rac– chiuse, secondo noi, tutte le altre. L'esperienza rerentis– siITla francese mostra anche ai ciechi che non l'r-.ppello « socialista» per sè, ma l'appello « socialista » accompa– gnato da una certa politica, è capace di raccogliere il masslmo di forze della sinistra democratica ed operaia. L'unità della sinistra inglese si è fatta intorno alla- nuGva– politica, d'iniziativa vivace ed aggressiva, dei laburisti; l'accoglimento da parte della SFIO delle istanze del na:Zionalismo e del ~onservatorismo ha posto le conriizioni di U!l'.a.ccentuata crisi delle sil.t~'?.·e e di uno spostami:::nto generale a destra, Se il PSI, per inseguire il. miraggio dell'unificazione, finisse per fare quello che la S"l4'IOha fatto in Frae._cia (questo, in Italia, significherebbe unifi– carsi col PSt>l;::,senza una sostanziale e permanente rot– tura col ce~trismo, e senza una chiara piattaforma di alternativa anche a scadenza non immediata.)-, !"unifica– zione socialista non determinerebbe un incremento di voti..ma un fallimento della sinistra in generale. 11 r SI, in sede politica generale, ha fatto tutti i passi che onE·sta– mente gli si potevan richiedere, e non crediamo che qnC'sti passi siano ormai reversibili; deve fare ancora molto nella riforma della pr~pria struttura; nella'. 1mposta:1.ione di una nuova politica. sindacale ed economica; deve giun– gere a un chiarimento, e poi ad unél propria iniziat!va, sul piano della politica internazionale. Ma che cosa ha fatto il PSDI? E' l'ora che il PSI esca dal complesso del (".t pag. 2 la c1·otiaca della m(rnifestazione) · la parola spetterà finalmente al PSDI che fino ad oggi è riuscito con una abilità alçiuanto meschina, a far p<1rJare solo la controparte, come se esso non avesse·nessun t·iso– gno di una revisione (e quale!) della propria politica. Per il PSI è gjunto il momento di puntar grande: é'i pui:Ìare alla costituzione del nuovo partitO della sinistra italiana. Non importa sapere oggi çome si chiamerà; ma si <leve sapere oggi che questa operazione non può compiersi nè per virtù di una pura e semplice crescita "1el solo PSI, nè per virtù d'una unificazione col PSDI, ma per la volontà chiaramente espressa e Perseguita - senza falsi patriottismi di partito - di offrire finalmente una via .d'us.cita alla ·stagnante e regressiva situazione italiana. L~appellQ, dev~ _çlunque essere valido anche per tutti i raggruppamenti minori, anche per la dissidenza comu– nista, anche - soprattutto - per le masse stanche e scet– -tiche, per le molte forze disperse che attendono questo appello per ritrovarsi unite. Faccia il PSI la propo$ta di una grande assise dei socialismo e della demoCTazià ita– liana, ne prenda esso l'iniziativa, chiami a raccolta t;.1tte le ·forze disponibili, metta s.ul piatto il peso della propria forza elettorale ma anche del. proprio disinteresse di-par– tito, lanci Su questa- piattaforma una sfida decisa e prE:cisa al clericalismo ed ai residui fascisti che - attrav.erso di esso•-:- continuano a tenere nelle proprie mani le redini dell'economia e dellÒ Stato. La crisi comunista m,.erita di essere affrettata se avrà un sicuro sboéco socialista, se si eviterà che giuochi in senso reaziÒnario; quanto. v\ _è di valido nelle esigenze radicali dev'essere consideràto ed assorbito, perché l'esperienza méndesista :nsegna che quelle esigenze non possono, di per sé sole, esprimere una valida posizione politica disgiunta da quella socialista; la formazione di una « nouvelle gauche » italiana ·(impo– tente, ma inevitabile .nel caso di una svolta centrl<:tta del PSI) deve e può essere evitata. Infine, noi auspichiamo che dal Congresso di_;Yenezia (§egue a pag. Z, 3,a col.) FIRENZE, PALAZZO VECCHIO •. In .ricordo di Piero Calamandrel

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