Nuova Repubblica - anno IV - n. 15 - 8 aprile 1956

nuova rep1Jhh~ M (;ESA Via. -presso -P-~\.SP'II'- .,.,.,_'--"' Comitato direttivo: TRISTANO' CODIGNOLA (direttore resp.), PIERO CALEFFI, FERRUCCIO PARRI, PAOLO VITTORELLI. Seg,. di red11zione: GIUSEPPE FAVATI. Direz. e redai.: Firenze, Piazza Libertà. 15, tel, 50-998. Amm.: Firenze, Piazza Indipendenza 29, ·te!. ~83-207,8 .. Autoriz. Trib. Firenze del 30 dicembre 1952. Printed In ltaly. St. Tip. de «La Nazione:t, Firenze, Via Ricasoli 8. 105 • ANNO IV • N. 15 :PRESENZA ATTIVA di PIERO CALEFFI ·1 L MOVlME'NTO cli Unilà popoltne si presenterà alle pl'Ossime' elezioni itmrninist1:ative in quasi tutti i capoluoghi di provincia del· Nord e <lei Centro, e .jn parecchi centri rnino1·i, oltre che in altro citti'1 del 8ud e delle Isole . .Rar1)monte però si presenterà con lista. e!~ch1.,iva ·e col proprio simbolo, non per manclln7.a di fidu<:ia J)elle propr"ie f0n~e (in qulllche CllS0 la presenta– zione di lista propria gli ftnebbe ottenere for~e nrnggior numero di votiL 111a per una supel'Ìoff'J e meditata ra~ gion" politic~. (,lur.~te elezioni cadono in ·un periodo di piena reYÌ– siorw di quelle formule politiche, nate dalle necessità ·e:onlingenti delh:1 rieoj-.;truzione del 'paese, trnsformate gr·a– chrnln1""nte in blt,celii di difeF-a politica e poi di difesa di lnt~1·e"!-.i non sempre l(·gittimi e non sempre c~nfessabili, .-.111~ ...W'''"; -.:Ollf' ~ :.t •• ~ ........ n~!!:... ~v••· j-t.l...T1.Vj;jl10s.i...:~~ctitJ– r~to, e che tuttavia sono sopravvissute con espedienti clrn con la demoC'rnzi1.1hanno poca parentela. 11 quadJ"i– partlto, o meglio quel partito unico e plw·imo (come t.aluno ebbe a defìnirlo) costituito dalla democrazia cri– stiana e dai piccoli partiti - i quali dal 1948 in poi, nella lol'O posizione di succubi, hanno consentito appunto alla DC di impadronirsi cli tu~te Je leve dello Stato e di aspirnre sempre pili n instaunue un mortificante re– gime cli democrazia, protetta - può din~i capitolo chiuso n'olla storia del dopoguerra, e ampie prospettive si aprono per la consolid~'l.ione del i-cgime democratic~ e J'epubblicano, con l'indeclinabile concorso proprio di quelle fo1-1:ocattoliche le quali, se non avessero limitazione di suffragi, se ci0è potessero ripetere il g·rosso colpo del '48 ottenendo la. maggioranza assoluta,, p1'eparerebbero la complet.a. liquidazione della tradizione risorgimentale e di ogni concezione di laicità delle istituzioni. La timit-a• zione ciel loro potere, il concorso dell·e forze schietta• monte laiche e popolari alle responsabilità. di governo centrali e periferiche non ìn posizione subordinata, ma in l>osizione ·determinante, costringerà invece i cattolici a una politica di edifica'l.ione democratica, per la stessa pression~ ·.delle lol'O forze di base e delle correnti più moderne e spregiudicuto che sono fra loro. Attualmente la. democrazia. cristiana. condizioni1 e nmi– JiA. li.\ politica. dei suoi alleati, socialdemocratici e libe– rali, già coinvolti nelle pesanti respoii.sabilib'1 ciel go• verno Scelba; il supernmento dello stesso governo Segni, quando avv·errù, non ~rnrà per vll"t.ì1 di socialdemocratici e liberali, m·a. pe1· u1u1 nuova situazione politica che verr;\ a cleter·m!narsi dopo le elezioni amministrative alle quali potrebbero seguire H bl'eve distanza di tempo qnelle politiche. AvverriL per·ché la democrazia cristhma sari, filù1lnwnte cosfretta u una scelta, questa volta cate• goricu: Quale? Qui è il punto. La democrazia cr~,;tiana, poi- ltt sua composizione e per le sue obbedienze extra– politich'e, ha una larghir.;sima latitudine di scelta, almeno teoricm11ente; ed è anche vero che, scegliendo male, essa poti-ebbe anche sfaldarsi, andare incontro o. quello e:sboc-~ Co:-. che essa· teme- piì1 di ogni alti-a cosa. Lr1 clemQcra.zia cl"istinna sa benissimo, pernliro, che i prohlf'mi italiani, i problemi della clernocrazia italiana non si l'ÌSQlvono som~a · che sia open:i;ta lu reinscrzione nella dialettica deinocrnltca di quel te1·zo dell'elettorato che flnorn essa, e le foh-:e che su essa premono, tengono lontano, in contrappo~izione· con lo Stuto, in una inna– ttn·Hle e pericolosa eF-clus.iono che· re_nde inerte ogni sforzo risolutivo.· Senza· un tale riassorb.iinento delle forze di Sinistm nella' democ1·a :1.ia . il massimo problema. italiano, e cioè la lotta decisiva contro la disoccupazione e llOntl'o 1a miserìaJ rimarrù sempre un pt0blema. Ad esempio il Un numero l. "40. Estero l. 50. Un numero arretrato L. 50, Abbonamenti: annuo per Italia e Francia L. 150Q, se:ITI. L. 800, trim. L. 450. Estero: l, 2000, 1100, 600, Sostenitore L. 10.000. CIC post. 5/6261, cla Nuova ltaliu, Firenze. Gli abbonamenti de– corrono dall'inizio del ·mese. Per p\Jbblicità hvolgersl all'Ammi• nlstrazione. Tariffa: L. 15 .000 per lnst-rtionl di mm. 70 per colonna. ESCE LA DOMENICA (S11tfe nrme .detl"i11lu11tt:io11alt democri.,1ia11a, /'011. F'a11fa11i .,i f .,cngliato 11iolt11/e11uwlt ClJ/1/l'O la l>arburit <lei • .ii.,tema • co– m1111i.,·la. al /l11e cli ricrutn: il clima f>Sicologico del 18 a111·ilt). e Nuova Repubblica • è settimanale politico e di cultura. E' ancha giornate 'murale, registrato presso Trib. di Firenze con decreto n.. 1027 del 21 luglio· 1955. Mar:ioscritti, fotografie, disegni an– che se non' pubblicati, non si restituiscono. Diritti riservati per tutti i Paesi, Il periOdico viene inviato gratuitamente In saggio • chiunque ne faccia richiesta Spediz. in abbonam. postale Gr. Il. 8 APUILE 1956 • L. 40 ( Dis. di Di.no Boschi) La crociata della pace piano Vanon ii che pot;·cbhe dure una. spallata robusta a. tutta la impalcnturn attnale che conserite ai privilo– gillti di essere sempre pili pl'ivilegiati e ai miseri di essere sempre più miseri, non avrà alcuna possibilità di attuazione s.ino a quando essa. dipenderà dal ·solo con– cot·so delle forze politiche· succubi della destra. economica, la cui pressione minflccia sempre pii:1 da vicino la Sal– dezY.a degli istituti. La determinazione, quindi, di nuove condiY.ioni poli– tiche, tali da costringe1·e la democrazia. cl'istiana alla scelta giusta è compito delle forze I.ibere da dogmi e eia schernii delle forze meno compromesse nel travaglio di q11esti anni e negli envri mvolonlal'i e volontal'Ì che ne sono stati il cowllario. Fino a questo momento esse non contano largo seguito, è vero; ma forse detengono prop1·io qnel piccolo contingente cli voti e di aderenze che può costituire In chiave di ap0rtnra di quella porta a chiusura ermetica che in qu~sti anni è stata in parte fittiziarnente te.nuttt sbanata in consegu~nza di pres– sioni interne ed esterne, orn alleggerite dalla. esigenza sempi-e pil.1 premente di risolvere i problemi di fondo del nosl ro paese. Si tenta ancora di copi-ire tale esigenza con le cor~ tine funiogene della~ µolcmica sul congresso del PCUS. Non spenderemo mollo parole in proposito; già qui se ne è trattato Con tutta chiarezza. Diremo solo, per sem– plice nccenno, delle confortanti dichiarazioni che sono venute dogli organi dirigenti e specialmente dalla base del partito socialista itaforno, dichiarazioni nelle quali sono espressi non pochi intendimenti revisionistici della politica socialista, tali, a nostro avviso, da consentire largo credito alle intenzioni di lealismo democratico del PSI. Cl1e se poi talnno ancora. ne volesse discutere 1 Clùedendo al l'~I abiure e «passaggi> incompatibili non solo a un grande partito di massu, mtt specialmente a un ])arti.L0, soei1,di~tll, diverrebbe troppo palese la- intenzione di co– stui cli infrenare, di impedil·e 11 proce~so di eqnilil,rio della democrazia lasciando alla porta o fuori della porta le classi lavoratrici. Ma il reingresso del PSI, delle fot·ze la:voJ'atl'ici nel gioco democratico non è t:utto. Noi intendiamo che lo stesso PSI faccia parte di uno schieramento pilt ampio, laico democratico e socialista. Bis0gna. raccoglie1·e tnUe le forze sparse della sinistra democratica. e portarle alJa riscossa per sostituire quelle loro rappresentanze che han• no fallito. Bisogna. ridare fiducia all'inte11ettnale, al pro– fessionista, al tecnico, all'opernio evoluto, all'artigiano che non crede nei 1niti e non crede più nei laico-cleJ"icnli pe1· i quali un tempo ha votato; che pnò non credere nel 1'ocialismo ma sa che senza, i socialisti egli è in balia dei monopoli. Ecco perché Uniti\ popolare si presentel'i1 alle pros– sime elezioni ammjnistratìve senza preoccupazione di esclusive e di simpoli. Si presente1·à. con il partito radi– cale laddove esso sia giù organizzato e orientato press·a poco nei termini suddetti; si presenteril assieme ai 1·adi. culi con il pa_rtito repubblicano laddove esso abbia mo– st1·nto di superare le sue ulti1ne perplessità quadl'i_parti– tiche; si presenterà con il partito socialista italiano lad– dove si tratti di coadiuvare il suo sforzo di chiari[ica– zione. Ovunque, disinteressatamente e senza pregiucl~zi, Unità popolare parteciperit alla battaglia elettorale per conconere ad allarg1ue i confini della democrazia, a rin– salda.rne gli istituti fondamentali, a creare un clima di maggiore libel'tù. e di maggiore fiducia per l'uomo della strnda.

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