Nuova Repubblica - anno IV - n. 12 - 18 marzo 1956

8 L'E8E~IPIO DI DOL t: I G U E R RA ., ALL' EGOISM o· -~ di ~AFFA ELLO MA RCHI S EGUENDO insegnamenti del Vangeto, e sénza tut- : tavia ignorare esperienze politiche e sociali ' dei n~- stri tempi, Danilo Dolci se né va solo e tranquillo verso il pl'ossirno perché crede che il suo dovere di uomo umano e di 01'isti8110 sia di a,iutare i più derelitti e tri– bolati nei loro tentativi di emancipazione, condividendone gli affanni, e intanto trov8, per sé, l'insuccesso, la calul1- . nia o l'indifferenza dei pitl C, come si è visto, la persecu- zione e il carcere. Una morale come la sua, certo disusata, è più vicina allo spirito di sorella p OVCl'til che alle n OI'me del costume moderno, il quale sembra imporre a tatti una · frenetica corsa alla conquista del maggiore successo, del · maggior utile e benessere 'personlllc, con 'la consegnente l'i- · nùn~ia a ogni impegno di altruismo, di solidarietà civile, · di carità; e si capisce come possa apparire morale enfa· · ti~a e anacronistica agli occhi dei nuo~,i" scnb'i e farisèi, dei sepolcri imbiancati, i q~!ali ha~no le loro ragioni lo· (f02) nuova repubblica PAESE CHE VAI ' ,r Il protettore de i soman -:C-' -i "E' CAPITATO fn, le mani il n.o 23 dci Bollettino , S,alesiano (dicembre 1955) , dove si legge una lettera. dir,don l\fllul'O Casal'otti, direttore della scuola don Bosco ,dr Matunga (Bombay) , che giriamo per con08C0l17.a agli studenti delle scuole private. «Quest'anno - scrive il Cllsarotti - pres'entan1Jl)O agli esami di stato 81 8tU· ·denti. Parecchi d·i loro 110n emno n[l'altezza della 8itu.a~ :zione e sj' el'a preoccnpati per il buon nome dello. scnola. La settimana di esami coincise con la , novena in onore di ···· S.~ Domenico Savio" in preparazione'· della grande fesla ": .Je:lmtasi qui. Natul'almenfe ne affidammo a lni l'esito. Ciascnno dei g\ovf\.ni lo pregò.d i aiutare i' sl1o.i ·compagni. P iacque al Santo la loro caritr fraterna: Graziosamente e con munificenza volle ricompensare la nostra fede e quel poco ch,e abbiamo fatto in suo .onore', ~Jlutti /w'ono 1)}'01n088l e bene, Riuniti intorno a San Domenico Savio, l'icono· sciarro il StiO ~iuto e lo ring1'8ziamo », Abbiamo detto che gil'iamo la lettera, per conoscenza, agli stude.nti delle scuole pl'iv&te (del nostro paese). Non è infatti ragionevole peÌ1sare che il Santo intenda (:latan– dere la sua generosità 'anche .agli' studenti delle scuole di st!lto, 11 menò' chè essi 1;1on ' dedichin'o il loro tempo a pl'e~ parat'gli nna gn\nde festa, la -qual cosa pl'oGurerebbe forse; ~ome a. Bomblly. per i somari ,delÌa sc1101a. don Bosco, un ginsto g\liderc1one~ .~",...., " , Stiamò scherzando? Celto, n1a il vecchio adagio « schell.a coi fanti e lascia stare i santi » .dovrebbe e8sore p iù · ?Pp~)J·tuhamente ricol'QR:lo a ' quel brav'uomo di sale· siano di Matunga. ·e ai redattori del ))oUettino che gli IlannO dato ospitalitt',: Ma comé può un-O Santo c~e per di · gtche per odiare quegJi ~tti.di fede e di vo!ontà, qllell~ pa· role forti di denunzia che tendoho a :rimett~re. in 111ce~ e " in discussione questioni fondam~ntali della convivenza. urna· · na, problemi o drf\Olmi d'ella 's~ciet~ cJu~ 'non,s<po mai. st~ti risolti e placati, e soprattutto -il grande p'I'Qblema della"!· giustizia, di una, giustizia, appunto, che superi quella de'gli' scribi e de!' farisei, come è sc~itto nel Ser~llone su1~'Monto. . , (Dis, di Dino BOSCllf~ '''_ 'Viù ~i chÌama Savio essel:<!. munifioente, con i somari! E nOl~ è un al:mto di pote.çi quello non solo di farli promno– vere, ma altl'esì di farli promuovere bene? di trasforma re cioè. un 1 in un 7, lin ,5 jn ~m 81 \ .- Ci rifìlltiil.lno di credere ,che un santa: serio _come DonJe~ nico Savio Kbbi@-. cosi facilmente trasceso: « Aintati che Dio ti , aiuta », carissimi padri salesiani. E se vOl non ~'prQP.riQ al dc:stino cl.ei ,'.gi,ù',ani p~ns~yat~, · qllan.tQ al « buon nome (ahi ), della. sCllola », vi siete resi colpevolL Cli due · ,Ma ,in un tOI11PO' come il nostro in cùi 'i ,conflit~K lc';.éQ'n– , tJ'addizioni, i quesiti si 'sono ammassati e' éomplicafi' pno , al limite della catastrofe, l'anacl'oni~rno è ~iuttosto di c)1i · vedendo o mostrando di vedere ord ine e magal'Ì armol1ia · dove in realtà regna la, confusione e il più" stl'epifoso ca~ , 'povolgimento di valori, cont,inu,a a fil)ger,si l'umai\ità.;' e 'in : particolare la. società itaH~na, che è fra le pill problema. I tiche, come una S"pensierata arcadia dove. possanq convivere , ~aci'ficamente, magal:i legate in un solo « fascio », le cose '.p"it, . .diverse e' incol).ciliabili. e per 8sempi'o"'la sçhiavitll del· j la'" miseria. per gli nni c, la ' libertà neÌla ricchezza per gli : 81tH, j~ pazienza dci molti e :]8 ptepotenza dei pochi, la : « valìe ' di lagrime » (dove però ' .non tutti piangono) peI: : gli uni· e un pj~eco]o par~dis'o in questa terra 'per gli : à'hi.' Ma 'è ~n'arcadia, Q,uesf.a ~ostra, . ch.e dopo essersi ~,b_ bandonata alle più commov~nti pastOl'ellerie, come pranz.i assistenziali e altre 'att-ività «caritative », mostra subito i denti appena. fuori del teatro e, spingendo da una parte i · pochi a. vive~' una vita che somiglia. di più a un'qpera~ · ziono militare (con una morale poco diversa da quella - d'ei ,pirati), da.ll 'altra parte nega. ai molti il diritto di eser· '\ citare qualsiasi azione rivendicativa, e la più disarmata delle proteste, se tale aZ16ne e tale protesta si dirigono verso i fortilizi dei suoi vari privilegi, una volta per sempre conqyistati e} pare,"éonsacrati: ' 'A una' cosiffatta civiltà che, ancora tutta. intrisa di Qdiò e di -violedza '.osa, .talvolta, qualificarsi cristiana si , ~ivolgono gli uomini come Dapilo p olci, proponendo -una concezione meno' militaresca deiia ' ~,ita, U'QO sforzo di redenzione morale' e, imp}içitamente, religiosa. che riunisça. l'amore del prossimo alI'a~ore della giusti~ja e liberi la dignità umana. dall'alternativa del lupo o dell'agnello, dena pecora o del leone. Sembrerebbe cosa del tutto giusta' e naturale che a. ùomini animati (la taii propositi si" apas- ·'serd lè braécia, non le porte del carcere; tanto ' piÒ p3Ì'chè , .~s$i, : riusçondo ad arJ~onizzal'e nel proprio mondo morale · Ula:tlvl ideologici diversi (e fino a questo momehto avversi }lel campo ,politico ) possono essere considerati i veri e più reaI1stici partatori di quella coesistenza e conciliazione. , finora solo astrattamente riconosciuta da tutti, che per forza ·di cose dovrà attuarsi nel prossimo futuro, a mono che l'umanità ne'n voglia. scegliere la via. peggiore, quella del ritorno al caos primordialo. Ma si 8pi~ga p~rché' la voce (Ù Dan-ilo Dolci o di ch.iun– que segu'a glI' stessi principi sia. sgradit~ e urtante' como la. .voce di Fra. Cristoforq per i non pochi p on Rodrigo di oggi, per tutti i beati possidenti qi 'ricchezze e di 'auto. : :~tà personale, ,e anche per' quei s~lpel'l;omini minori che credono di doversi anch'essi difendere contro i «sobilla. tori » perchè di questa ri·cchezza o potenza hanno' raccat. tato I~ briciole e gli ossi spolpati; non è invece altrettanto facile capire perché tali voci, sia pure solamente cristiane e non cattoliche, diallo tanto fastidio a colo'ro che di ini– 'ziativa, di morale~' di vita cristiana parlano da mattina. ii. ser~, per avere assunto questa parola, che, dovrebpe avere per tutti il valore di una tremenda vocazione come em. bl~ma. religios~ e ~orale e ,come rar~ di guida ~er l'azione politica. Ci sono molte cose che non si addicono a chi si richiama a Cristo e al Vangeto, e in primo luogo il . so. spetto o l'indifferenza. la. volontà di perseguitare e di pu– nire che ricorderebbe troppo l'ira dei ,giudei. la ragion pra– ,tica o politica ohe ricrea.ndo un clima di dramma sacro IL '.RAGAZZO ~,PRODIG]O _ CI Non scrive poesie, ~·~n".di" rige orchest'Te" nòn' ha ,' an cora fatto una mostra 'perso• . . , ... 'naie'; .~, h't\ già 'cinque anni! n ' , , . ~ , ',?t:,.r>:~\ ",.7. ',o , potrebbe rammentare' 'Ifi . triste' scappatoia eli PilatO. e' che sarebbe ~nche oggl ,.ltma,/; ocn misera 'rugione di fl:onte alle superiori "ragioni che n'fO,'5serO i primi anriullziatori 'del Mès: saggio. cl'istiaho, , ~, ' .~. Noi ,innibe, a cui se non altro si dovrebbe ;ico~~s'ce~é il m~l'ito di.: non n'ominnl'edl ~ome di Dio invarto e di , non mesco'lare le ncstrc m'alizie tel'rene con. le ~lbe celesti p,ul' senza sentirei obbl igati a con~e~tirQ poI. metodo di , Dallilo Dolci, accog1iar~iO' con rispetto e con gratitudine Pa!lnullzio d~JJa ·sl~a prptel5ta inerme. dei suoi dlgiuni e dei 'suoi sciòpel'Ì còi q1lali égli vorrebbe 'SCUQtere il sonno · della coseienza pubblica itali"(l~a., E _ a. lui o -ii ùn altro saremmo gl'aH anche' .per,·a~rerci mostràto che nel R8.eSe dei furbi, qual'è il nostro,,c'è 'q,na.tCtino .chè furbo n~m -~uol essere, che non vuolò ~_arrival'e» se tutti non àrriv(lno né accettore una gioia cho non possa. essere eondivIsl,l. ;' ~, , pe~ci\.tj: ' , - pigrh:ill, perch,é non ,lIvete sufficientemente prepara.to ,l\nS\- ,', nona parte, dei ca'ndidati; -" ,~ shperbia: perchè: avete creduto che per una novena. e uo po' di coreografìa .il' Santo potesse e volesse inter\'e· nire in vostro favore:. e- a. fini tanto particolari. Tacet e, sudditi _ 'I L DICHIARARlE l'arresto del redentore Dolci e d(}t «. slloL apo~to1i arbitl'fll'io .~ ingh}~to" oltre che vili· pendio allo fOl'ze di polizia suona~ Vilipendjo all'or· dine giudiziario,' che io hA: s~nz{ém~to.: L'esaltazio'ne pl;b– bl!ca ~elle, delj~~l,o~~~ge~i~ di\ ;ostui i,cl1!1a palese apologia d~ reat0:t:. ' , Così i'~ Ordine 'p~~bbU~d" Organo ç1ell'JJnione Nazional~ ,- Polizia in cQrig.edb, ·Roraa..... 16-19 febb.raio 1956,' no. 3-4. MeHo ma16, che ' "iene .per' -tutti ,ìl mOI11t\nto' .di ant:htl'6 ERA NECESSARIO che il nostro clima, morale, senlpre in pensione". più dominato dall'infansto luogo comune del «c1)i' me -,' ' \1· l · l l - - . . '.-QU .. l' SI' edu'c' n O a are ~ (a occupal'si' di un prossimo che non siano ;'~ . .1' J"'~,." .. .., carn.almente i piil pr<,>ssimi) , fosso' finalmente urtato da" lino cho si agita solo per pl'opngqre l'immagine di una . ,~ , . ' - . società in cui i cittadini non sia~o più ~eparati in '-ligli A L. cnO~N~:7~ lpattòli?,o ~l ' l'i.tto~io80} ch,C tutti gU legittimi' e «figli bastardi:. (come ,canta, in Sardegna, \m ad~le~cen.~l. 9~,:rebbero leggeTe, e" pervenuta la se~ poeta popolare rir~rend,o'si pro'pl'lo' alla diversa condizio~e gl1en~é , d0l "l1ap.qa~ : (.Vonci sapere. chi è papà Cervi. civile e morale 'degli uni e degli altri) . ' . Perché tutti i giornal~ parlano: di 'lui! ç he cosa .ha fàud Del resto gli' n9mini come Danilo 'Dolci non chiedono ' pér òssere' cds~ C~lébro.? ',: ~a dom~':1è1~ gli veniy a trivplta · altro che il rispetto di principi che essendo ormai tilliver. da un T,agazzq di ·Paqov'a. I • salmente "riçoposciuti, almeno in astr~tto, restano però ' Eçco, qua. la risposta: «Si tratta .di, Gino Cervi, attore fissati e eodificati in tùtte lo c~stitllzioni moderne, com'. teab'ale è cine,natograf1co, nonchè abile doppialo,re dci mi.... " , - . giiori. artisti straJ;ieri. Senza nulla toglier.c allà ~Uti'bravtira presa, q,uella ~taliana; .e sono perciò nei . lim~ti delh~; più esatta e ortpdossa legalità, ~:Ia in ~e$~~,I}a costitl1 ~io.ne è ~ a~la Sl1~ capacità, bispgna, pure 'ammettete èhe i ' giornali d h ' . ,danno volentieri l'a èaccia. · ai 'divi dello sçherrno' e 'dello ~tto c ~ debba essere lasciata tutt.a la. libertù all:,eg~ismo, sport piu~tosto ' di ~coi1cecie):e . s'p~iio a'cf a'ltre: atth;it~'''''più .al quale alla. fine si l·iduce l'armat~ssima volontà,.di ' di· nobili e is't~uttive~;, ' . . ", ' ,., , C'è po~o da ride~e, Non è la prima ,1~lta -ch~ sosteninrpo , esse;e .11 - nostro pa~s~ ridotto a,.l rango di colonià da una .i 'eultura clericale fatta di 'analfabeti;' 'sia che questi ma.n– ' ~ dino alle stampe grossi tomi di filosofia, in cui 'si spiega. fendere ' i vecéhi privilegi ~ i vecchi sistemi. · (<< Ghetta, gherra a s'egoisrnu », guerra, guer.ra an'egoismo canta.– van~" già, nel '1796," i patrioti sardi nell'Inno' c0l1:tfP ~ ·.re?datari e i reazionari di allora: e segnali.amo . i,Ì _ I ico.rçlò storico 811;on, 'Segni percIlè lo tenga presen'tè"in ~qu'~l tanto di ,azione.politica che gli è dato di sv~lg'ere'.per qi\r~ fi~~l. mente ragio.ne a. quei suoi e 'nostri anten~ti" i qqaU. com: ~(. batteroI18, anch'essi, una guerl'a disarmata). , '. ". . In un solo caso i pubblici poteri potr~bbero, sen7fa,~s;j·ro. come e qualmente il "buono il bello e il vero esistono cofuè yaiori oggettivi ., e . trasc~nde~ti. sia che com~)i- 1fno J' .bollettini parroechi».li ,o .. i . giprna.Ii per l'infanzia. :~{Jal!abetis~o 'effettivo o.:' an~iJabe\is~o ment~le fa lo · dalla legalità/, reprim.ere le rivolte', e Je.' ~Wilplici ,proteste, dei cittadini, quando avessero tolto '~lla minbl'~~z.a· l adibertà di essere-egoista, e si 'fosse instaurato ~nche, da noi"almetlO' quello stàto 'di generale austeritl\ e par~tà . a cui sono g'iu'~ti talvolta J?oJ?oli che più di' noi hanno il SEH~SO dellé ''civili ,r,esponsablIità.. e 'n011: ci fo'sse perciò un ' sòiif u?,mo, ~?~~a o bamQino che avesse più degli altri f,ame :"fli p.f\ne':o ',di · gi,ustizia, Le leggi, anzi la Legge paJ~I,~. ,di uguaglianza, · ~ questa sola sarebbe 'uguaglianza, ' . Noi che, qui in Sardegna, conosciamo altd «td~ngoli » dove larghe zone di umanità non riescono a maturare e' a fiorire sotto 'il gelo dei bisogni, dello vessazioni, delle paure comprendiamo bene quanto ,il modo di 'operare e di par– 'lare di Danilo Dolci corrispo.nda · alla' realtà delle cose e ne riveli il clima accidentato e drammatico. _ .~t{~s~o: l'uno e l'alt~o,. çeng.il1ra,!~ a :ln~pe~~~~ cIle I~ cultura. "l l\a~iana. entri nel circolo, d~lle '· esperienze" europee e uni- ~, v.ersali. .~. ... '\ Alcide Cervi papà def'sett~ lratelli ~nti{ascisti diventa 1 per i cleric~1i del Vittorio~o::" l'6n'o'r~v'01e P.epPo~le, E hanno ~: if ,p~raggi~ di Jal1;1~~'tar:e c~e !?f ~edichi ,poco spazio a.lIe 'attività più nobili e istrutt..ive·, :M:a via. occontent,atevi : se n on ci foss~ro i rotocalchl 'a rinbitr.ullir~ con 'la b.toria della ~er~ VH?~!~ Fii. MussQlini. 'lé," no,zze ,dei .p~incipe di Monaco, ]e gia~retti~r~,çie.lla LoJlobrig !da-e.la rpiopi~ 'di Mike Buon- . giorno, gente (come voi sparirebbe dalla. faccia dellq' tel'ra . in \un· batteI' di1'oiglia. . . Evviva dunque ' il ~ineln'à'''dei '' p~inicioni ~ delle fra– schette. evviva Ouareschi' e le ' anche della Loren, Sono questi i migliori, P1l11telli del vostro dominio colorilale.

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