Nuova Repubblica - anno III - n. 26 - 4 settembre 1955

B 8 LACATENA DIS:ANTONIO di LUDOVlCO ZORZI Q . 7 ES'J.'A LE'ii'J.'ERtl è s.tata copiata. '' « Copiç,te questa lettera, è di S. Antonio di Pa- dova la quale la portò un sqldato di frontiera, la •portò per 13 gio,:ni ed àz 13.o giorno ricevette tina grazia., ·,ma donna al 13.o giorno rfoevette una grazia di u.na fo,·te · som~a di danaro senza sapere da dove provenisse. Voi ogni giorno dovete recitare un'. Ave-Pate,·-Glorù:,, a S. Antonio · èd una Salve Regina alla Madonna dei Miracol·i. « Un uomo ricevette questa lettera e si mise a i·idere, · da quel giorno· Z,. sua casa andò dist,·utta, anche una donna la ric~vette e n_onla fece girare; diede alla luce un bimbo . c·ieco. r « Chi pei·de questa lettera copiata non avrà più pace . .Questa lettera copiata se la mando a voi è perchè avéte bisogno di S. · Antonio di Padova e nessuno deve sapere chi la·manda. · « Per 13 g·io;.ni·copfote quest1i. lettera e "!arid<Ctelaa ch·i volete· voi.. Abbiate fede in S. Antonio e in Dio. Fate silenzio, al tredicesimo giorno riceverete ima grazia "· Vale la pena di spen\fere qualche P!\rola intorno a que– sta lettera, che' trovo nella éassetta di casa per la terza ·v~l'ta consecùti~a nel giro di. pochi mesi, copiata dalla. ~tessa calligràfia:·1a.boriosa ed incerta. sullo stesso foglio cli ·~arta d~ quaderpo, ~ chiusa nella stessa bu;ta sordidetta.' e 'gualcita, s~nza indil'iz~o. _Nop. si tratta di n11-adelle solite :anonin1e religioso-_Ìninatorie, il cui gettito, qui nel Veneto, s'intensifica à periodi fissi, in genere sotto scadenze elet– to,:ali, \. di ·ctii ·già posseggo una •discreta collezione (la quale, messa orclinatàmente ~ schedario, costituisce un'no– tevole· documento per lo studio della mistica politic·a ita– li.una dei noshi tempi, e la cui fanu~ deve avere già var. èato i confini nazionali, tanto che uno studioso cli scienze psicologiche e· sociali residente a Stoccolma me ne ha ri– chiesto, tempo fa, il microfìlm). · . Funtiona invece dalle nostre• parti, come ho potuto ·appurare al termine di una rapida inchiesta, una• spll_c\ecli organizzazione sul tipo della« catena della feliciti.» (tanto per intencle,·ci), che si inca1-ica cli smistare e allargare tra i fedeli lma serie cli appelli ciel genere di quello qui ripro– dotto. A questa, che potremmo chiamare « catena di S! An– ·tonio », presiedono e aderiscono evidentemente g)i strati più incolti dell'apostolato cattolico: come è possibile rile– vare dallo spirito e dalla lettera della sconfortante missiva, il cui contenuto offre un completo paradigma delle aberra– zioni cui può condurre un cnlto mal riposto e peggio con– trollato. Si noti la superstiziosa. insistenza sul numero 13 (che forse è eia collegare con la data del 13 giugno, festà ciel Santo); la figura fumettistica e improbabile ciel ·« sol– dato di frontiera»; la concretezza, intrisa di nostrana pa-· tavinitas, cli quella grazia consistente in un bel gruzzolo di quattrini; la 1 111inaccia, anch'essa intinta della grezza mitterialith dei simboli pennaci messi in circolo dal catto– licesimo tridentino, cli castighi intaccanti beni e possessi assolutamente terreni (la casa, passi; ma il figlio cieco: come si fa a tirar fuori nna maledizione più lugubre?). Sentimento religioso? Forse: ·111a di una ignoranza così primordiale e viscerale da far temere tutti i peggiori eccessi di una superstizione intèg.-ale (o integralistica) che si pen– se•·ebbe definitivamente bandita da una società evoluta e cosciente quale ci sforzian10 di raffigurarci qùella in cui c'è toccato in sorte di venfre a vi vere. Si cerchi, con un piccolo sforzo di transposizione, cl( immaginare con quale consape– volezza gli esten;ori e i diffusori cli questa roba facciano uso dei loro diritti civili e politici, e si avrà un quadro ab– bastanza realistico e approssimativo della «base» su cni si dovrebbe impostare il dialogo con le masse cattoliche. Perché il lato più significativo della faccenda è che, tranne la reazione sdegnata di qualche religioso di singo– ·1are buon gusto, l'autorità ecclesiastica, in certe zone ciel Veneto, non solo si guarda bene dal reprimere o almeno dallo sconsigliare questo genere cli proselitismo, ma forni– sce agli organizzatori della «catena», dubito perfino at– •traverso i registri e le «informazioni» parrocchiali, i re– ·capiti cni indiri¼zare le missive, scegliendosi con ocula– tezza tra quelli di persone giudicate particolarmente biso– gnose di un mgente soccorso spirituale: con quale risultato, ·non ci vuol molto a supporre. · Prima di rivolgermi a pubblicare questa lettera, con– fesso di avere alquanto indugiato, trattenuto da un senti– mento cli carità proprio nei confronti cli S. Antonio, verso il quale ho più di un motivo cli devozione e simpatia. E, pubblicandola, mi accorgo di avere involontariamente ot– temperato a· uno dei comandamenti in essa contenuti, quel– lo cioé di « farla girare », se è vero che la stampa è ancora il n1igHor 1nezzo per n1ettere in circolazione. cose ed idee; Poiché spero {per scaramanzia) che gli informati saranno co:Sl più di hedici, anche se forse non si avvicineranno ai manzoniani venticinqne lettori. · (74) nuova repubblica ( Diseyno di Gag) PERIZIE l\lEDICO,LEGALI • « Per me è sempre vivo; ma se per disgrazia non fosse vivo, allora sarebbe segno che è morto davvero>> PAESE CHE VAI Calcio alla sbarra ] . 90N. GUIDO GECCHERINI, come presidente del .J gruppo· parlamentare sportivo e altresì come depu– . tato· (socialdemocratico) ciel · collegio elettorale di Udine-Bellnnò-Gori,.ia: si è fatto appassiona.to interprete ,:!ella sorte ·dell'Udinese, retrocessa alla fine, con il Cata– nia, in serie B per i fatti ormai di pubblico _dominio. In · data 31 agÒsto, il nostro onor~vole ha dichiarato, fra l'altro, ch,i si era « raggiunto Ìl fine che la Federazione da temj_Jo voleva' raggiungere, e cioè far comprendere a ttìtti · 1a sua decisa volontà di porre fine alle immoralità nel campo calcistico. Ora le delibere près~, sempre ,a, mio ·avvis ,,,~hanno raggiunto questo scopo». Benissimo/_tutti cl'acriordo, compreso dunque il deputato di Udine. Ma un momento: « a questo punto ... bisogna stendere una mano», sotto la forma di « un atto di grazia ... sovrana del presi– dente della Federazione». Questa proposta clell'on. Cecche– rini non è affatto singolare e rientra nel nostro bonario co– stnme giuridico per cui più si è severi nella erogazione clelJe pene più si abbonda in amnistie e indulti generosis– simi. A nessuno viene in mente che tanto varrebbe essere pili « u,nani » prima, a nessuno viene in mente che ridurre una pena eia anni venti ad anni dieci o quattro o meno ancora, secondo certi provvedimenti di governi d'ordinaria amministrazione, già bell'è ditnenticati, significa abbassare ' e ridicolizzare la maestà della legge. Così l'on. Ceccherini, sia pure a denti stretti, consente con le delibere prese, ma sub.ito dopo propone il colpo cli spugna della grazia fede– rale, peraltro impossibile, ci sembra, perchè rimetterebbe in discussione il 1neccanismo dei campionati e ovviamente la posiziòne della squadra del Catania. Senza dubbio finora la giustizia sportiva non era pra– ticamente esistita. e c·è da porre mano in primo luogo a nna. legislazione aderente ai nuovi problemi, senza dubbio si poti-i, avern il sospetto che non si sono raggiunte e colpite tutte le responsabilità, o anche solo quelle più gravi. Ma· che discorso è questo di mettere una pietra sul passato e buonanotte? In tal modo non si comincerà mai a fare alnieno un po' di pulizia. Chi si azzarderà don1ani a ema– nare provvedi1nenti ese1nplarn1ente punitivi? Si salterà su dicendo: ma per !''Udinese!. .. Come adesso si è salta.ti sn dicendo: ma in altri casi !... O, peggio: si conoscono ce1 1 ti casi!. .. E poi, fuori questi casi. Chi ha del marcio da portare a.lla luce, .lo faccia, inYece di lin1itarsi a una pnra opera di Yociferazione qualunquistica. Vesco\:'i "impçi.rziali,, A CASTIGLIONE OSSOLA, il 21 agosto, è stata ricor– data la morte del pa1Toco don Giuseppe Rossi, avvenuta il 2G febbraio 1945 per opera ciel coman– dante di una brigata fascista. Questi lo fece m.assacrare da sei militi, cli nient'altro incolpandolo che di essere ... suo ostaggio. li corpo del,sacerclote, col braccio destro spezzato, le dita annerite e una pesante pietra sulla testa contusa, yenne rintracciato il 4 r:narzo 194.5, in fondo ad un vallOne. Trascuriamo volutamente Ja. cronaca della cerin1onia. Ci internssa più l'opinione ciel Yescovo cli Novara, autore di uno scritto che vorrebbe ricordare il sacrificio del poYero don Giuseppe Rossi. « Ern in atto - scrive· mons. Gre– n1igni - quella che è stata chian1ata guerra di liberazione: repubblichini e partigiani gli uni• contro gli altri armati - fratelli contro fratelli - a modo loro intendevano far pre– valere la propria causa come runica buon~». · Tanta sopraffina « imparzialitù » è degna cli uno spi-· _rito angelico, incapace di una scelta terrena pe1·chè nn'egnal dose di male e di bene è rigorosamente attribuita. all'una. come all'altra parte. Lui, il vescovo, non potevà e non può vedere un bagaglio di fede, di dignità, di liberti, umana dal– la parte di coloro che si battevano per vincere gli orrori del nazi-fascismo. Lui, il vescovo, è tt-oppo imbevuto di spirito .«cristiano» per negare all'altra parte quella dose cli be– ne che, inevitabilmente, si unisce a una dose di male. Lui, il vescovo, se altri gli avessero dato retta e avessero messo .le ali di candidi angioletti che non si sporcano le mani .con le faccende terrene, a quest'.ora si guarderebbe bene dallo scrivere in modo così oflensivo per. la memoria del povero sacerdote di .Castiglione Ossola. Perchè, giusti i frutti della sua lezione, avrebbero vinto i nazi-fascisti e lui, il vescovo, sarebbe probabilmente finito in un forno crematorio. Se .oggi può scrivere quelÌo che gli sembra prn « op'. portuno », se lui gode, senza apprezzarla in alcun modo,· della libertà, lo si deve al sacrificio di milioni di uomini e cli donne, cattolici ebrei o atei, che hanno sbarrato con i loro cadaveri la via al triÒnfo dei banditi fascisti e nazisti. Olivetti Lettera 22 In auto e in treno in aereo e in albergo sulle ginocchia; sul tavolo d'un bar., esatta e leggera scriverà la vostra corrispondenza gli appunti di viaggio i ricordi delle vacanze. MOTORI POMPE VENTILATORI ARZIGNANO

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