Nuova Repubblica - anno II - n. 22 - 25 novembre 1954

B 6 GRUPPI al lavoro DIREZIONE Il Comit11to Centrale di U. P. <" convocato in llotna, presso la sede di Con1unitù ( via di P.tn Pincialla 11. 6), alle ore 10 precise di do– menica 27 p. v. per l'elezione de– ,:li organi esecutivi del 1novi1nento, e per la discussione delle reluzion i di Purri e di CodignoJa sui recenti Convegni dei gruppi che costitui– scono Unità Popolare. Tutti i 1nern– bri del Direttivo di A. S. sono pregati di intervenire. AOSTA Jn seguito alle votazioni per il Consiglio della Valle svoltosi il 14 corr., i rappresentanti del nostro Mo– vimento nella lista dell'UDAV, avv. Renato Chabod e maestro Michele Barmassc, sono risultati eletti con la~– go margine di preferenze pcrsonal1. La campagna clcttoralcJ condotta dai nostri compagni con particolare impegno, pur in mezzo a gravissime difficoltà, ha permesso di rinsaldare i \'Ìncoli con tuttr le forze sparse che ~ià furono in contatto in occasione delle passate elezioni politiche ge– nerali. TORINO Il gruppo giovanile di Torino ha tenuto una riunione il 13 con. per rsaminare il programma .di attività dei prossimi mesi e il problema dei rapporti fra i nostri gruppi giovanili e le organizzazioni studentesche. Il programma, presentato da Al– berto Jona, è stato definito nei se– guenti punti: I) conversazioni e discussioni sulla funzione di U. P. con riferi– mento alla storia del socialismo, del sindacalismo e della vita politica ita– liana in genere negli ultimi 50 anni; 2) Dibattiti sui problemi di at– tualità (problemi costituzionali, pro– getti di legge, etc.) in comune con altre organizzazioni politiche; · 3) partecipazione degli aderenti di U. P. a organizzazioni e manife– stazioni studenteschei medie e uni– versitarie; 4) diffusione e collaborazione alla stampa del Movimento. Ettore Gliozzi ha svolto poi a par– te un'ampia relazione sui problemi studenteschi, fermandosi in partico– lare sul tema della stampa. Dietro sua proposta, è stato deciso di costi– tuire fra gli aderrnti e simpatizzanti due sezioni, una media e una uni– versitaria. Altri pu11ti del programma, pur essendo stati in parte discussi, saran– no ripresi in esame in una prossima riunione, nella quale Giorgio De Mar– chi riferirà inoltre sul Convegno Na– zionale del Movimento. :t previsto anche, a breve scaden– za, un dibattito sulla libertà della cultura aperto dai compagni Ettore Gliozzi, Fausto Amodei, Paolo Levi. ANCONA Il 13 corr. si è riunita l'Assemblea Generale per ascoltare la relazione ciel compagno Cossu, della Direzione del Movimento, sul Convegno nazio– nale di Firenze. Dopo la conseguente discussione, le tre mozioni sono state approvate all'unanimità. t. stato an– che eletto un Comitato Direttivo pro– ,·inciale provvisorio. Talr Direttivo, riunitosi il I7 cor– rente, ha preso in esame la situazione organizzativa del capoluogo e della regione, impegnandosi a preparare al– cune riunioni nella provincia, a in– tensifirarc la campagna abbonamenti per N. R. e Lettera agli amici di U. P., a reperire i fondi per l'apertura di una Sede in Ancona. Alcuni compagni del gruppo hanno rondotto una prima inchiesta sui pro– blemi della pesca nell'Adriatic9, del– la quale si dà notizia in altra parte del giornale. SIENA Il gruppo ha tenuto l'assemblea ge– nerale il 9 corr. ascoltando la rela– zione del compagno ALBERTONI,del– la direzione del Movimento, sul. Con– vegno Nazionale di Firenze. Al ter– mine della discussione. protrattasi a lungo, sono state approvate le riso– luzioni del Convegno medcsirpo. Nella medesima riunionè sono sta– ti anche trattati problemi organizza– tivi relativi ai gruppi di città e pro– vincia. FIRENZE Per particolare interessamento dei compagi1i fiorentini, riprenderà la sua attivi,tà, nel mese prossimo, il Circolo di Cultura Politica « Fratelli Rosscl– li ::., con una serie di conversazioni e discussioni su problemi di attualità. In occasione del recente sciopero degli operai del gas, la Società del Gas di Firenze ha ufficialmente as– sunto al lavoro un certo numero di - crumiri, per togliere ogni effetto alla manifestazione sindacale. Di conse– guenza, sono entrati in sciopero an– che i tranvieri; sostituiti immediata– mente, per intervento prefettizio. con reparti delle forze armate. Solo il ri– soluto atteggiamento delle organiz– zazioni sindacali e dei partiti ha con– sentito il rapido ritiro delle gravi mi– sure repressive adottate. In tale cir– costanza, il nostro Gruppo di Firen– ze ha emesso il seguente o.d.g.: « Il Comitato Direttivo del M.A.S. di Fi– renze dichiara la propria incondizio– nata sol~darietà con i lavoratori della Società del Gas i quali, nell'esercizio del diritto costituzionale allo sciope– ro, hanno rivissuto la lontana espe– rienza del crumiraggio organizzato per ostacolare le loro rivendicazioni econom.iche. Considera picnamcntr giustificata la reazione delle organiz– zazioni sindacali alla provocazione padronale, seguita da un ingiustifi– cato intervento di reparti militari, di .cui la responsabilità è da attribuirsi al locale rappresentante del GovPrno. Il M.A.S. riafferma che ogni tenta– tivo di limitare o stroncare il diritto di sciopero colpisce un inalienabile diritto ·di libertà per tutti i cittadini\ Nessuna posizione anticomunista può giustificare gli attentati alle libertà costituzionali destinati prima o poi a riaprire la via a consuetudini, me– todi, soprusi fascisti ». TRBNTO È ora in corso di costituzione un gruppo di U. P. a Trento. 11 com– pagno Dcan ha preso contatto con esso per conto della Direzione del Movimento. MODICA Nel corso della presente settimana, per iniziativa del compagno Sipione, sarà costituito il Gruppo di U. P. a Modica. PIOMBIIIO Sarà inaugurata a giorni la sede del gruppo, che fa capo ai compagni Bianconi e Rossi, al seguente reca– pito: via J>ortovecchio, 15. SAVONA Il Comitato Direttivo della Sezione di Savona di « Unità Popolare», presa ancora una volta in esame, a scrutini avveQuti, la partecipazione di militanti del Movimento alla ljsta della « U.D.A.V. » nelle elezioni per il Consiglio della Valle d'Aosta; ritenuto che la presenza in detta lista - insieme a socialisti e indi– pendenti - di dicci candidati, su venticinque, appartenenti al P.C.I. dava alla stessa una specifica carat– terizzazione difforme da quella che è la nostra posizione politica; considerato anè:ora che. nella fase attuale di organizzazione del Mo– vimento, la sua partecipazione alle competizioni elettorali deve avere so– pratutto valore di affermazione delle funzioni chiarificatrici e moralizza– trici che esso intende assolvere nelJo schieramento politico nazionale qua– le oggi si presenta, e ciò indipenden– temente dai prevedibili esiti pratici; esprime nuovamente la sua fra"t terna disapprovazione agli Amici val– dostani, confidando che gli organi di– rigenti nazionali di Unità Popolare provvedano, occorrendo, ad evitare che situazioni simili ~bbiano a ripro– dur~i. NUOVA REPUBBLICA Adc91101•d o tutti I cm,d Altiero Spinelli i•11ole « adeg,wr– si »: e non capisce, proprio la sut, mente non afferra, coni'è che vi sia q11alcuno disposto ad affermare del– le posizioni politiche di opposizione, di diniego su qua11to i potenti fanno o. disfanno. Rispondendo a un breve scritto di Codignola ml «Ponte> di settembre in merito alle prospettive di soluzione del problema tedesco, Spinelli invita i suoi amici federali– sti a « trattenere il riso», dappoiché il predetto articolo non era ancora finito di scrivere, che già Eden e Mendès-France avevano pattuito n Londrn il riarmo tedesco. Ci permetta questa superna stella della « costellazione di forze che ave– vano finora permesso una politictt di unità europea» (!?) di osservargli che la costituzione-del modesto tser• cito tedesco stabilita a Londra non è cosa molto diversa dnlla costitu.:io,ie dei reparti tedeschi della CED, con la differenza che l'Europa non ha messo in mano a un generale ameri• ctmo i propri destini, ma li conserva nelle proprie mani. Quanto alle pos– sibilità di un accordo Julla Gtrma• nia, che ne preveda anche la neutra– lizzazione per un c'erto periodo di temJJo, essa non è a/fallo eliminata dagli accordi di Londra, sol che vi sin reale volontà diste'!siva e da parte r11ssn e da parte americana. Comun– que, non è precisamente scrillo che si debba senz'altro adeguarsi a C;Jde• sti accordi: è nncora permesso di crit.icarli e di proporre delle soluzioni che si ritengano migliori. Ma il « terrorismo ideologico i a– mericano, per usare una frase dell'on. Saragat, ha fatto ormai t.roppa stra• da nell'animo di Spinelli perché ci sia la speranza di fargli intendere queste cose! Il ,nito sodico di Co,pocotto Dopo il t destino cinico baro >, l'ideatore delPopcrazionc Giuseppe lancia ora un nuovo slogan di riso– nanza internazionale: il « mito sa– dico di Capocotta ». In un articolo tot?lmente irresponsabile pubblicato sulla « Giustizia » del 20 novcmbr<', il Vice-Presidente ciel Consiglio, ag– grappandosi con· soddisfazione pro– fonda al caso Sotgiu, ne trac le due seguenti conseguenze: 1) « Il caso Montcsi è stato inventato da uno 'ipirito sadico e perverso il quale ha offerto ai dirigenti ciel P.C.I. e ciel P.S.I. le sue sataniche ideazioni, e i dirigenti del P.C.I. e del P.S.I. le hanno utilizzate con dei metodi e delle finalità terroristiche. Questa. e soltanto questa è la verità». 2J « Il laido caso in questione (cioè il caso Sotgiu) è espressione di una deca– denza del costume morale che noi socialdemocratici già da anni abbia– mo individuato e denunziato nel com– portamento della burocrazia dirigtnte del P.C.I. ». Dunque, Capocotta è ormai dimostrato - era un ritiro prr esercizi mistici, dove forse ron. Saragat potrà prl'sto impartire un corso di lezioni; iJ marchese Monta– gna è un onesto e povero gentiluomo, che per codesti esercizi metteva a disposizione la sua tenuta con largo senso di generosità; e l'ambiente di Piero Piccioni era, come è noto, un ambiente d'arte, di cultura, e di alta spiritualità. Tutto quello che è emer– so, in mesi di indagine, intorno a co– desto ambiente e a codesti personag– gi è solo frutto di una « ideazione diabolica>: ora. finalmentr. è rhjaro chi sia il vero responsabile: è qucl– l'avv. Sotgiu che, per una trasposi– zione psicologica frequente, ha attri– buito ad altri la sua propria vita. E l'avv. Sotgiu è espressione del «. sa– trapismo rozzo e grossolano» dei di– rigenti del P.C.I. che giungono, come <coraggiosamente» ha affermato il compagno Preti, « all'insolente dinie– go di quei costumi familiari, giusta• mente sacri alla tradizione del r.ostro popolo » (sic). Dunque, è chiaro, la Montesi non è morta; o, se è morta, è morta di pediluvio; o se proprio non di pedi– luvio, per macchinazione dell'avv. Sotgiu. E il caso di questo sciagura– to è lo spiraglio aperto sull'abbruti– mento morale di tutta la corrotta clas– se dirigente del P.C.I. Una crociata moralizzatrice occor– re, perdio; un'azione di legge contro il « terrorismo ideologico » (ora ab– biamo capito chi I: il padre cli que– sta espressione così felice nel non dire nulla): ,., allo scopo di introdur– re il maccartismo in Italia e stabilire delle discriminazioni fra i citladini, anche l'avv. Sotgiu fa brodo! Nessuno potrebbe poi dubitare in llUESTJl ... 1\lOS'l'R Jl ITJlLIJl Italia a chi affidare quest'opera mo– ralizzatrice. Proponiamo per i µrimi l'istituzione di una Commissione per– manC'.JltC presieduta dall'on. Preti. « La tradizione incorruttibile di po– ,-crtà, di onestà e di rispetto della kgge morale > dei socialdemocratici « affida a loro runica speranza d'un avvl'nirc migliore per la classe lavo– ratrice italiana». Che diamine! chi altri possiede in Italia un eguale < senso religioso del– la vita, un'adesione profonda, fon·i– da, continua ai valori immortali del– la libertà, della giustizia. della ve– rità»? Il piu,nctto del berB09Herc Ln « Difesa Adriatica» del 12 no– ven~bre e la rivista « Adriatico » mo– strano il loro profondo disgusto verso « Nuova Repubblica » che si permet– te di credere « problema chiuso » il problema di Trieste. Chiuso, come? il bello comincia ora, dicono i naziona– listi nostrani. « f..: una questione di razze (guarda guarda!) e di civiltà. Non si creda che il problema di Trie– ste sia chiuso»: afferma autore.val• mente ABC, la rivista di Bottai, par– lando altresì di « terre italiane ischia– irite:, e di « genti e terre usurpateci dal destino avverso». Mn non im– porta: il mare resta « nostru,m » e prima o poi i vessilli dell'Impero ri– solcheranno le terre e gli oceani. Per ora « pur consapevoli della gravità dei problemi che ci attendono, non possiamo non abbandonarci al– meno per un nttimo solo alla gioia che ci procura vedere che il premio compensa la fedeltà. E il premio può anche essere soltanto il piumetta di u 11 bersagliere ». (:hi si contenta gode! ltloe«-ords,no di ,nonlero . /!, quello del bollettino / nformazio- ni (già C.l.A.D.) diffuso largamente in Italia e diretto, manco a dirlo, da un socialdemocratico, Sigfrido . Cic– cotti. Questo bollettino mira a crea– re in Itali a quel complesso psicolo– gico di angoscioso terrore nei riguar• cli dei comunisti, che può consentire cli dar vita, quanto prima possibile, alla messa fuori legSe dei comunisti (e poi magari dei socialisti), e possi– bilmente alla eliminazione delle or– ganizza~ioni sindacali (che non gua• sta). Si tratta di quel genere di mac– cartismo che ha già fatto le sue pri– me prove in It~lia con la cacciata dei partiti di sinistra e dei sindacati dalle loro sedi: provvedimento poli– tico di suprema sapienza, di cui Scel– ba e Saragat possono andar fieri. Ora, questo bollettino ci onora d 1 una citazione nel suo ultimo numero, a proposito del nostro Convegno fioren– tino, sotto il titolo dj « laicismo va– riopinto>. Il nostro movimento sa– rebbe una « nebulosa >; e « la voca– zione di certi illuministi alle sfuma– ture britannico-laburiste si spiega con una finzione mentale di extra~tcrri– torialità politica ». Infatti, l'amico Ciccotti non ha bj. sogno di alcuna finzione mentale per fare del maccartismo: egli opera già di fatto in condizioni di extra-terri– torialità. Cultura naln'8terlole Il Ministro della P. I., a Milano il 26/10 u. s., per visitare la Trienna– le., faceva alcune dichiarazioni sulla Scuola, fra le quali: « Il modo in cui si studia oggi il latino nelle scuo– le ad indirizzo tecniéo, appare quasi un non senso .... Ci si propone quindi di eliminare lo studio di tale lingua nelle scuole tecniche ». (cfr. « La Stampa» del 27 ottobre). Ma il giorno 28, la Segreteria Pro– vinciale della D. C. di Milano, in– terprete autentica del pensiero del_ Ministro, precisava.: « il Minist.,o non ha parlato di abolizione del latino, come qualche giornale ha riferito, ma solo di una riduzione nelle ore di in• segnamento e nei programmi». (c/r. « La Stampa 28/10). P. da notare che nei programmi delle scuole ad indirizzo tecnico il latino già non è insegnato. (cfr. « il Rinnovamento della Scuola » del 10/11 "· s.). ABBONAT Rinnovate l'abbonamento Procurate nuovi abbonati a NUOVA REPUBB

RkJQdWJsaXNoZXIy