Nuova Repubblica - anno I - n. 5 - 5 marzo 1953

L. 35 Specllztone In abbonamento poatlll.e (Gruppo II) Anno I - N. S QUINDICINALE POLITICO Firenze, S Marzo 1953 ll1'a illusione: lottcm di l'GO fJIJIDO MONDOLFO - l.,"na 1>rcoisio11,i: rls1>0sl.o. di TICI– STANO t:ODIGNOL,\ (JJ. 2) - ,\LFUt10 ROSHtm: Slncll\Cati Impotenti ln ~'rancia· Zanardi e Pieraecini H>no co11 noi - Lettera clcgll operai dl Lambro.te (p. 3) - G. f1.: Da. una gabbia. ttli'alt1•a (p. 5) - l'AOl,O PAVOl,INI: li phmo d. o. - ,li, Il.: Le. mlnlore. cll Luul (p. 6) - t'EICDI– NANDO GIANNt:SSI: Fumetto o supercultnra (p. 7) - OIAt:0.110NOl't1NTA: Sulla corde. del no. T_RE PUNTI eia N ESSUNO p11òd11bil,.1re che e1i- 1te nello Jrhiera111en/o polili– ro i1,ilia110 1m 1111010, mppre- 1e11/(ltOdal/" 11M11r,111z,1 o dal/" inefficienza del 1orialim10 de1110- crt1liro. Abbiamo dato '" 1101/ra opera perché q11e1/o v11olo f oue colmalo d"I PSDI, ceru111do di de- 1ermi11nre i11eJJo 1111 orie11/,1111e11/o 1111ovo.Dobbi,11110 rico1101cere che 11011vi 1it11110 ri11JCi!i:le forze ''co11Jervalriri"h,111110 prev,il10. li PSDI è di 111101•0, 10/1,11110, 1111'np– pe11dicedellt1 D.C., ft1 pt1r/edi 1111 "blocco", 11011 p11òpitì prern111ere di rie111pirequel v11olo. M,, il proble111t1 re1!,1:,111zi,i è falto pùì (IC1//o.Noi pemi,11110 eh' euo 11011 Ii pou,1 riiolvere per /,1 ,,i11.1baglitllt11eg11il11 fin qui, /" via delle 1111ificazio11i m'lificio1e o dell'"gga11ciame11todi forze o di 11omi11i111i/i1a111i i 1 allri p"r- 1 ili. li vuoto 11011 h" rara/Iere or– ganizzalivo e 11/lmerico,111a polili– co. 11 manrat" 1111a politica sociali– sta: ed è mancai" una vo/011tà10- cialiI!a di mcire d,,l/'allemalivt1 romerV(lfrice, Ì111111obiliitic(I del/ti ,,it" ilaliaua, che è 1i111bolica111e11- te rt1ppre1e11/ala dallt1 D.C. e dal PCI. li PSDI e il PSI f t111110 or– ga11ica111e111e parie di tale re,1//àbi– lanciala: q11e110 rpieg" perché /11/– li o q11,11i /111/ii dirige111i1ocit1- liJ1i t1JCilida 1111t1 delle due or– bi/e, per dif e/lo di ror"ggio e di coJCienza del problema, 10110 JJI· bilo rirad111inell'orbitt1 oppo1/a. Oggi, politica socialista 1ig11ifi– Ct1 rifiulo 11el/o di rode1/t1 ,il1er– nati11a,i11dicazio11e d'1111t1 vi" 11110- '"', con l',1rdi111e11/o e '" fa11/a1ia necerMri. Ltt lradizio11e rociali1/(I è la forza che ci 101pi11ge,ma eua Vtl 1i111101•ala e adeg11,1/"ai problemi del 1101/ro lempo. Di q11i diJrendono co11Jeg11e11ze /n-eri1e: a) 11011 Ji /l'al/t1 di 10.1/ilui,.e il PSI o il PCI 11ellt1 "g11idadellt1 das1e operaia", ma di de!er111i11al'e ..IC1111i a1pe11ipreriii ed euenziali del/" 1ociettÌ it"lit11M,da lra1/01·- 111al'e o d/Jtmggere: di co11ce11/rare l'azione J1I pochi e i111elliggibili obiettivi, 1enza il rt1ggù111gi111e1110 dei quali 11eu1111a 1/radt1 1111ovt1 J(lr,ì aperlt1 t1I prole/aria/o i1alit1- 110,che 1·e1/eràcom1111i11a o IIMI· 1i111aliJ1a; b) 11011 Ii Ira/la di gonf it1l'e m·1ificio1ame11/e le forze con ro11- 1-ergenze mperf icit1!i e infond"le, "'" di prepart1re 1erit1111e11/e 1111t1 rlaue polilica di 111i11ora11za, r pa– re di ro11d111u la ba1taglia di ri11- 11ovamenlo; c) 11011 si trai/a di chi11der1i in f ormulr ang111le di purezza e di co11formim10 1orit1liI1,1,111t1 ,il co11lrariodi aprir1i a /111/ii de- 111ocralici che ro11col'd"110 nei p1111- ti euenziali delle1 riforma e, ro11 ciò, acce/1,1110 il terre/lo 10/ido e co11crelodel JOci,ilim10, """ q11el– lo delle e111111ciazio11i verbt1!i, /(I/I– lo comode per coprire gli i111ereJJi reali. Nella 111iJ11rt1 in mi le iJ/(111- ze democraliche e progl'eJJivelrol'e– r,111110 10ddiJfari111e1110 11el piano socialista, il 1orit1/im10Ii porrà ro- 111ele111e11/o deler111i11t111/e del/,, Ji– ''"'zio11e del p(leJe. * Ogni azio11eelellornle de11·eJSere wbo,.di11alt1 " q11e1lt1ro11cezio11e. E ill,oorio pem,1re """ pouibi/11,i di prere11/t1re al pt1e1e,per q11e.1/e elezio11i,1111 oartito socialista, ro11 !t1 con/l11e11zd tlf frella1,1di gr11ppi e gmppelli e1eroge11ei:per /,1 1em– plice ragione che 1111 parli/o ro– cialiI!t1 11011c'è, e 11011Ii crea né in Jelli111a11e né in 111e1i. M" 1i p11ò pre1e11/areal p(leJe tm pro– gram111e1 minimo di riforme 1/rul– lurali, la mi e1emzio11e è 11el/'or– di11e delle pouibilità e rappre- 1e11/erebbe1111 inizio di ,,.arfor111,1- zio11eeffe11ivt1della Jocielà italit1- 11,1. E facile parlt1re di l01te1di cl,me, di problema della di1orm– p,1zione, di politica eco110111ic" 10- citiliit" e roJÌ via. Diver10 è pol're ro111e condizione ineliminabile ,il!t1 collabort1zio11e, ,ilC1111i punii fermi: per e,empio, come 1i f ere t1!Co11- greuo di Genova, !t111t1zio11alìzz,1- zio11edi rer/e i11d111/rie (elellrir,1. z11ccheriera),1111 illlerve11/of iJr,ile d'1111 de1er111i11,1/o ipo, /'abb,111do110 del governo dellt1 IClfOlada pt1rle dei clericali, ecc. Ci(IJCJma di q11e1/e rirhie1/e, Je (ICco/1,1, p11ò por/al'e 1111reale 11111/amenlo nella ro11- gi1111/11r" i11vo/111ivt1 del paese: 111 eJSe, e 1/0ll IIIÌ principi primi ( r,, mi tutti i gatti divcntan bigi) è ro11cepibileoggi 1111t1 po1izio11e ro– rialiJla 1eria, di gor>emo o di Of'· po1izio11eche Ji(/. * Non poISÌt11110 11aJCondere /,1 lerlt1 101/0 /',ila, come gli Ilmz– zi. J11llt1poli1ict1 i111emaz io11a! P. A11che111 q11e1/o /erreno ogni a7.io- 1eè ro11dizio11a/a ,il!t1 rea/1,ì, ~11- rhe 1e è rivo/1,1 ,1 cerli nostri obù1- 1ivi. Lt1 rea/1,ì in c11i vivit11110 , 111M ret1/Jà atlantica: 11oiabbit11110 cercalo di e1•ilt1re rh'eJSt1Ii 111,111i– f e1/(IJJe,mt1 ogg, c'è, e1111e.E.11e– re ,111/ia!lanliri oggi 110n 1ig11if m1 pùì 111dlt1. A 111e110 che 11011 vogli,1- 1110 impo11are '" 1101/rtt lolla J11lla denuncia del P.A.: fi11e 1ipica– menle 111aui111t1!i11ico. c 1ì 1111,t.;1- 1ibile da euere stato abba11do11:110 dallo 1/esro PSI, e ma11ifeJ1ame111e perico/010 implicando - in ma?• SOMM RIO RA~'-tGNl~ : Italia, oggi - La (tllludicina padamcntfirc - :U1No1-o e sindacati di G. V. lJ>. I) - .15 giomi nel mondo di Pcwlo Viltorelli - 'l'l\CCuino dell'Eco– uoJ)lltita, di Guio Luzzallo (P. il) - Segnalazioni, di li. 7.. - Girarrosto (p. 7) - Posta del Direttore - Specchio dello. 'Stampa, di Jl'ranco Hw:a (1>. 8) - F'oto· grafie di Piccioni (IJ, 7) - DISEGNI E t'U)IETTI di lluUolo. IL GABINETTO DELL'ALCHIMISTA i °' rLEZoONI .,.,_ iuì'im ::'" L' ALCHIMI STA: Questa macchina acchiappa voti funziona ancora? PRIMO GARZONE: No, ma è quasi pronta la bilancia pesavo ti che fabbrica legislatori in funzione di due a uno in nostro favore. L'ALCHIMISTA: E per i giudici costituzionali? SECONDO GARZONE: Stiamo sperimentando una bilancia dello stesso tipo che ce ne dovrebbe dare 10 su 15. L'ALCHIMISTA: Bene. Intanto conservate sotto spirito le tre leggi eccezionali. r,11u,1di 1111,1 re,ilizzt1bile polilm1 di rir,1111bio - il trapauo obiet– tivo del/' //,1/ia nel/' orbitt1 oppo11,1. che 11oirifi11tia1110 perché 11011 Ciii/ Je/1/e il vivere de111orrt1lico. An– che q11i, bi10g11t1 1scirede1/I' allet'- 11ali1•,11ipir,1111e11/e co111ervalme R,osit1-Americt1. Lt, 11e11/r,1/i1à del– l'Italia, della sola It.,lia, 11011 ; IIJCire dt1/l'a/1ema/Ìl't1:perché 11! q11e1liler111i11i, es1,1è irl'ealizzabi– le, e 1e realizzata ci e1porrebbe 10//a1110 ,, raddoppiati pericoli. L'1111ic" via d'111cil,1 rÌIIIIOL'(l/rÌ<e è l'E11rop,1.L'E11ropade111ocrali,t1. L'E11ropafedera/(/. Si dice che a! /'Europa f ederalt1 !t11,ora110 forze re(lzio11,ll'ie; che alrn11ip"eJi o p,u - tifi 10cialiJ1i11011 ne voglio110 .1,1- pere: che eua 1/a dii-e111a11do p, e– te1/o ,il ritm110e11ropeoro11trola R11uit1:che I' azio11ef ederali11a è Ila/" f i11ort1 azio11edip/0111,1/ica, "·; go,,emo, e 11011 ha J11JCÌ/t1/o q11el– l" grn11de ondata di e11/111iam,·• popo/,,,.e, che 10/a p11ò garanlire la 11t1JCil,1 di 1111a rre,1/11r"vii ,1. '1'11110 ciò è vero. Mt1 Ii di111e111ir,1 Jt p1111/o di par/e11zt1: che l'Europa unita è l'unica via d'uscita pro– gressiva. Ltt 1101/r" ,1zio11e p11ò eserrilttrJi co11/roi modi coi q11ali Ji cerca di 1'ealizz,1reil principio del/" Federazione. non mai ro11lro il K' principio JteJJO.S11 q11e110 p1111toccor- rono id,e chiare. PAFNUZIO Come il monaco della leggenda compag111 rientrati nel PSDJ co11sento110 agli osti e ai mercanti della politica di /are ajJ~,-i <l'oro ai piedi del palo della loro espiazione D unque, alcuni nostri co,u1>u– g11i, d'uccordo con noi. sul– l'in1possibilitù di condividere ultcriorrncntc le rcsponsahilitù po– litiche e storiche che i dirigenti del P Dl si sono assunte stringendo il J>l-lllo di 1utitù d'azione con Jn De– n1ocrazia Cristiana; già solidali con noi nel deteraninure la condotta po– liticu della corrente dì sinistra del PSOl e nel dichinrure che si sureb– bero considerali colpiti dugli stessi provvedin1enti disciplinari che, in conseguenza di tale condotta, aves– sero colpito unche un solo apparte– nente alla corrente - hanno rite– nuto di con1piere un « estre1no tentath•o » per in1pcdire .•• che co– su '/ che lu direz.ione del PSOI fa– cesse altre « (Hirghe » ·1 no, per impedire, in definitiva, che il pul– lo di solidarietà fra noi divenisse operante. E11i, al nostro convewno di Bo– lowna, avevano deciso di chiedere allu direzione del P 01 lu con– vocazione ir,une,liCtta del consiglio nuzionule del purlito, il quult.: avrehhe dovuto: )) unnullarc i provvedirnenti disci11linari presi nei riguardi di com11agni della si– nistra; 2) ridetcrtuinarc il co11- cctto di disciplina nel partito, ;.!H• rantentlone la clcrnocruziu internu. A,,evuno inoltre deciso che sarel.– bero usciti dal 1>artito, o ne sareb– bero rintasti fuori, quulora la loro richiesta non fosse sluta uccoltu. Lu direzione del P DI ha d1110 lu suu non sollecitu risposta: il consiglio uazionule sarà sì cou \ o– calo per il 15 marzo, nia ... per tli– scutere sul progronunu elettorale. Ora i nostri n1nici sono in unu curiosu situazione. Respinto sostn11- ziu.hnente la loro richiesta, non i·e– slerebbe loro cl,e attuare il fermo proposito già espresso, raggitm– geudo le nostre poaizloni, Ma pa– re che taluno fra i più autore,·oli

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